Miele

Film 2013 | Drammatico, 96 min.

Regia di Valeria Golino. Un film Da vedere 2013 con Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero de Rienzo, Vinicio Marchioni, Iaia Forte. Cast completo Titolo originale: Miele. Genere Drammatico, - Italia, 2013, durata 96 minuti. Uscita cinema mercoledì 1 maggio 2013 distribuito da Bim Distribuzione. - MYmonetro 3,31 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 11 ottobre 2022

Valeria Golino alla regia di un lungometraggio che tratta il tema delicato dell'eutanasia. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 3 Nastri d'Argento, 7 candidature a David di Donatello, 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office Miele ha incassato 704 mila euro .

Miele è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,31/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,38
PUBBLICO 3,04
CONSIGLIATO SÌ
Valeria Golino esordisce nel lungometraggio con un'opera riuscita su un tema tabù come il suicidio assistito.
Recensione di Marco Chiani
martedì 30 aprile 2013
Recensione di Marco Chiani
martedì 30 aprile 2013

Con il nome fittizio di Miele, Irene si occupa di suicidi assistiti all'oscuro dei pochi che frequenta e di una società per cui la sua attività è un reato. Chiamata al capezzale di persone a un passo dalla morte, in cambio di denaro, somministra Lamputal, un farmaco letale a uso veterinario che in dosi massicce assicura l'effetto anche sull’uomo. Un giorno, a chiedere l'intervento di Irene è l'ingegner Grimaldi, un intellettuale sulla settantina al quale consegna il barbiturico dando per scontata la criticità della sua situazione. Quando scoprirà che è in piena salute, si affretterà a tornare sui propri passi.
Liberamente tratto da "A nome tuo" di Mauro Covacich, l'esordio nel lungometraggio di Valeria Golino appartiene a quella categoria di rare pellicole che sanno andare a fondo in problematiche sociali volutamente rimosse attraverso il particolare di una storia privata. Opera severa, sofferta e spesso respingente, soprattutto nella prima parte, fornisce il ritratto di una trentenne che trova sacrosanto aiutare i malati terminali ad abbreviare un'agonia ormai opposta al concetto stesso di vita: che sia per motivi personali (la morte della madre malata) o per un'indipendente convinzione intima, entra per poco nella loro esistenza, li aiuta a morire per poi tornare a una routine di fugaci rapporti sessuali e allenamenti fisici. Contrapposta all'inerzia dei corpi dei malati è l'iperattività di una donna che vuole a tutti i costi sentire se stessa; attraverso pratiche sportive condotte fino allo sfinimento e musica sparata nelle orecchie, Irene cerca di togliersi la morte di dosso, assaporando per poco una vitalità che forse crede di non meritare. È l'incontro con Grimaldi, in questo senso, a mettere in crisi il suo fragile sistema interiore, perché in grado di spostare su un piano completamente diverso quella “responsabilità” che ha sempre sentito di avere nei confronti degli altri. Mediante scontri, avvicinamenti, differenze inconciliabili e inseguimenti emotivi, affiora tra la giovane donna e l'anziano ingegnere un rapporto di credibile e soffocata intesa che non rappresenta uno specchiarsi a vicenda quanto l'inizio di un nuovo cammino solo per lei. Servito da immagini secche eppure personali, Miele non fa mai vedere la morte – benché ne sia concettualmente intriso – mostrando un ammirevole pudore verso una tematica-tabù qual è quella dell'eutanasia. Sempre trattenuto, se si eccettua un finale forse troppo poetico, questo film duro e necessario può inoltre contare sull'ottima interpretazione di Jasmine Trinca, capace di darsi senza pudori all'innamorata macchina da presa di una regista che non ha dimenticato di essere anche un'attrice.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 10 giugno 2013
Stolencar

Dopo tutti i passaggi televisivi promozionali e le sperticate critiche mi aspettavo qualcosa di più. Perché poi la Golino abbia voluto avventurarsi, nella sua prima regia, con un tema già toccato recentemente da Bellocchio con la sua Bella Addormentata, ma anche con i must di riferimento insuperati come Million Dollar Baby di Eastwood, e se non bastasse con il Mare Dentro e le [...] Vai alla recensione »

martedì 7 maggio 2013
giugy3000

Se ne parlava come il film dell'anno, capace di far resuscitare un cinema italiano in declino, che rarissime volta porta sul piatto tematiche difficili ed attuali come quelli di vita e morte, men che mai da una donna dietro la macchina da presa e perdipiù al suo primo lungometraggio. Premettendo che a tali vicende così drammatiche e dibattute da millenni nella bioetica e fuori è [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 agosto 2013
Lisa Casotti

Tanto di cappello alla Golino che confeziona, alla sua prima prova di regia, un film equilibrato (su un soggetto imbarazzante) e già segnato da uno stile, si cimenta in inquadrature difficili (come il campo medio nella stanza della prima cliente), forse esagera un po’ coi primi piani… e frutta al meglio la potente arma della colonna sonora. Se la storia stanca, e sottolineo se (e solo un pochino), [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 maggio 2013
Zummone

Titolo antifrastico per l'esordio alla regia di Valeria Golino. E argomento scivoloso e di scottante attualità: il suicidio assistito. Irene (Jasmine Trinca), per i suoi "clienti" Miele, è una giovane donna che aiuta a morire le persone malate, con un farmaco che compra in Messico. Li accompagna, nell'ultimo gesto estremo, con la scelta [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 aprile 2014
bigio

Miele, un nome scelto per addolcire, ma in realtà uccide, Irene, questo il vero nome di Miele, è un killer, procura la morte a pagamento a persone malate che scelgono la fine della loro vita terrena. Il nòcciolo del film è proprio qui, abituata a favorire il trapasso di malati terminali, si imbatte in un uomo non più giovane, ancora in salute, ma tormentato dalla depressione che ugualmente decide [...] Vai alla recensione »

martedì 4 giugno 2013
Jeremiah

Miele ,alias Irene, è una giovane donna che in cambio di cospicue somme di denaro aiuta a morire malati terminali tramite la pratica del suicidio assistito. Valeria Golino,attrice fuori standard, si cimenta nel lungometraggio prendendo spunto dal romanzo di Marco Covacich "A nome tuo". Sebbene i punti di forza dell'opera prima della Golino si evidenzino con una buona dose di dimestichezza e rigore [...] Vai alla recensione »

domenica 1 giugno 2014
rita branca

  Miele  (2013) film di Valeria Golino con Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero De Rienzo , Vinicio Marchioni, Iaia Forte, Roberto De Francesco, Barbara Ronchi, Massimiliano Iacolucci, Claudio Guain, Elena Callegari, Teresa Acerbis, Jacopo Crovella, Valeria Bilello, Gianluca De Gennaro.   Un altro film impegnato sul difficile tema dell’eutanasia,  diretto da una [...] Vai alla recensione »

martedì 5 novembre 2013
Eugenio

Mieleovvero Cronaca di una morte annunciata. Così potremmo definire l’esordio alla regia di Valeria Golino vincitrice della scorsa edizione del Festival del Cinema di Cannes sezione Certain Regard. Un film decisamente importante che si occupa di uno dei due aspetti essenziali dell’esistenza: la fine della vita e i rimedi efficaci che possono alleviarla senza evitare inutili sofferenze. L [...] Vai alla recensione »

sabato 19 ottobre 2013
pensierocivile

Miele, nel suo lavoro non è dolce, è fredda, distaccata, impenetrabile. Lo scopo è vegliare sulla procedura che consentirà ai malati, imprigionati in corpi ormai in disfacimento, di porre fine alle proprie sofferenze. Quando però, nella sua vita compare Carlo Grimaldi, un ingegnere semplicemente stanco di vivere, tutte le certezze di Miele-Irene cominciano a sgretolarsi, dal rapporto con i suoi “datori [...] Vai alla recensione »

sabato 1 giugno 2013
aesse

 MIELE: SCIEGIERE SE VIVERE O MORIRE     Bisogna sapere trovare gli argomenti deterrenti adeguati alle circostanze: lo leggevo tanti anni fa in alcuni scritti di Cesare Musatti il quale spiegava quanto potesse risultare infausto parlare del pericolo della droga ai drogati  che proprio quello, cioè il pericolo e la continua scommessa con la morte cercano.

venerdì 11 dicembre 2015
stefano capasso

Irene è una donna di trentenne che porta con se una inquietudine forte, legata ai ricordi della madre scomparsa dopo una malattia. Forse per questo ha scelto di impegnarsi nell’aiutare a morire persone allo stadio terminale. Si procura un potente veleno per cani in sud America e lo somministra con una attenta procedura ai suoi pazienti.

giovedì 16 luglio 2015
Luigi Chierico

Il film è frammentario,sebbene tratti un tema basato sul dolore e sulla disperazione, è totalmente privo di emozioni e soprattutto di pathos; il dolore e la disperazione privi di sentimento non vengono trattati, se non in un episodio di 5 minuti. La vicenda manca di unicità,senza un filo conduttore ed un dialogo di sostegno. Le scene ed i momenti appaiono raccolti alla rinfusa, alla cieca, senza [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 maggio 2014
mareincrespato70

Film tanto scomodo e inusuale per la paludata borghese cinematografia italiana, quanto raffinato e spiazzante. Al suo splendido esordio alla regia, Valeria Golino sceglie di affrontare frontalmente, senza compromessi, la morte pur non mostrandola mai, ma evocandola in ogni gesto e rappresentazione simbolica, persino quella sessuale. Una Jasmine Trinca, ancora una volta in stato di grazia, impersona [...] Vai alla recensione »

sabato 24 maggio 2014
Filippo Catani

Una giovane ragazza aiuta a morire i malati terminali attraverso l'utilizzo di un medicinale che va a comprare in Messico. Le sue certezze vanno in frantumi quando viene contatta da un uomo che non è malato ma vuole farla finita perchè è annoiato dalla vita. Forte e spinoso il tema d'esordio alla regia per la Golino. Questa tematica lacera tutte le coscienze e forse il [...] Vai alla recensione »

lunedì 9 dicembre 2013
gianleo67

Irene ,trentenne e orfana di madre, legata sentimentalmente ad un uomo sposato vive da sola in una casa sul litorale romano e viaggia molto per lavoro. Con il supporto 'logistico' di un givane amico medico pratica illegalmente l'eutanasia somministrando, ai malati terminali di famiglie condiscendenti, un potente barbiturico di uso veterinario che si procura nei suoi frequenti viaggi in [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 settembre 2015
Jayan

Debutto alla regia di Valeria Golino. Tratta del tema del suicidio assistito in modo forte e intimista. Immagini e paole si susseguono in un film nuovo che penetra nella psicologia dei personaggi. Irene, detta Miele, dopo aver aiutato tante persone a por fine alla loro vita - persone che già sono in fin di vita e che non hanno possibilità di continuare a vivere se non con sofferenza -, [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 giugno 2013
DDD92

Forse nemmeno un regista con esperienza decennale avrebbe avuto il coraggio di girare un film del genere. Ebbene colpisce e stupisce che una regista all’esordio mostri tanto coraggio e, ancor prima di esprimere giudizi, è apprezzabile lo sforzo di “correre il rischio” e di portare sullo schermo un tema tanto scottante. Irene è una ragazza come tante, o almeno lo è [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 maggio 2013
diomede917

Irene sembra una ragazza come tante, è poco appariscente, ma in realtà vive una vita clandestina……dietro una presunta studentessa universitaria a Padova si nasconde Miele…..un nome in codice che caratterizza la sua vera professione…..lei aiuta i malati terminale a morire dolcemente facendo loro ingerire un particolare barbiturico a uso veterinario proveniente [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 maggio 2013
Reckless Project

Il debutto alla regia di Valeria Golino sarà a Cannes nella sezione Un Certain Regard. E’ liberamente ispirato al libro "A nome tuo" di Mauro Covacich e ricorda le vicende di Jack Kevorkian, dalle quali è stato tratto un film Tv nel 2010 diretto da Barry Levinson e interpretato da Al Pacino. Miele è lo pseudonimo che sceglie la protagonista per mantenere l’anonimat [...] Vai alla recensione »

domenica 12 maggio 2013
lincefrancy72

Miele, opera prima di Valeria Golino, parla di una ragazza di trent’anni, Irene (Jasmine Trinca) che aiuta le persone, affette da malattie incurabili e dolorose  a morire. Miele è il suo nome in codice. Lei fornisce ai suoi clienti un potente barbiturico di uso veterinario che lei stessa si procura in Messico (proibito in Italia), per aiutarli a porre fine alle loro sofferenze.

domenica 5 maggio 2013
angelo umana

 Si è parlato molto di questo film, esordio di Valeria Golino alla regia, come di un film sull’eutanasia. Per un personalissimo parere, “protagonista” del film non è l’argomento eutanasia: essa è mostrata come una pratica possibile anche in Italia, la medicina c’è, c’è pure la preparazione e la scelta della musica che accompagni [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 maggio 2013
Flyanto

 Questo film narra la storia di una giovane donna il cui nome in codice è "Miele" (ma quello reale è Irene) che svolge l'attività di aiutare dei malati terminali, assistendoli, nel percorso verso la morte da loro richiesta espressamente e da lei dispensata grazie all'aiuto di alcuni farmaci letali. Quando alla giovane donna si rivolge un anziano ingegnere [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 maggio 2013
renato volpone

Quanto è brava Valeria Golino come regista: con un’ottima sceneggiatura supera a pieni voti la prova dell’opera prima e fa impallidire “La bella addormentata” di Bellocchio. Con la bravissima Jasmine Trinca, la novella regista ci regala una storia piena di tensione e di emozione, dove tutto è misurato al punto giusto. Vai alla recensione »

domenica 5 maggio 2013
Bolle

Lo spunto poteva essere interessante, ma...la sceneggiatura si perde, il film risulta lento con parti che potevano essere tagliate. Lode alla fotografia e al taglio delle inquadrature.

venerdì 3 maggio 2013
aletesei

Ho partecipato ad un forum con Golino, Trinca e Scamarcio prima di vedere il film e devo dire che avevo grandi aspettative perché tutti e tre gli artisti mi sono sembrati simpatici ed intelligenti, ma il film non mi ha presa per nulla, è stata una delusione..ci sono molti, troppi, primi piani di Jasmine Trinca (Irene Miele nel film) come se il suo sguardo (bellissimo) bastasse a colmare [...] Vai alla recensione »

domenica 19 maggio 2013
Stolencar

Dopo tutti i passaggi teelvisivi promozionali e le sperticate critiche mi aspettavo qualcosa di più. Perché poi la Golino abbia voluto avventurarsi, nella sua prima regia, con un tema già toccato recentemente da Bellocchio con la sua Bella Addormentata, ma anche con i must di riferimento insuperati come Million Dollar Baby di Eastwood, e se non bastasse con il Mare Dentro e le [...] Vai alla recensione »

sabato 4 maggio 2013
francesca50

Film molto italiano per la noia che alla fine induce  e per la conclusione che vuol creare un finale poco spiegato, ma che invece lascia qualcosa di  irrisolto e di amaro nello spettatore che non sa più se credere nell'eutanasia. Sembra per intellettuali, ma è poco pensato. Su un tema così già sfruttato mi aspettavo un prodotto meglio confezionato.

domenica 19 maggio 2013
paapla

Il miele è biondo, la vita di Miele è grigia, il film è grigio. “Un lavoro di merda” come dice la compagna di un uomo che ha deciso di morire a Miele dopo la consegna della busta piena di euro. Miele è il serpente che accompagna le persone che hanno deciso di morire perché ammalate. Una storia raccontata con garbo, può marciare con le grandi vicende narrate con coraggio da oltre un decennio dal [...] Vai alla recensione »

domenica 19 maggio 2013
Luigi Chierico

Un atto banale a dispregio della filosofia, della scienza, della ragione e della religione. Il film è frammentario, sebbene tratti un tema basato sul dolore e sulla disperazione, è totalmente privo di emozioni e soprattutto di pathos; il dolore e la disperazione non vengono trattati, se non in un episodio di cinque minuti. La vicenda manca di unicità, senza un filo conduttore ed un dialogo di [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2013
Chierico Luigi

Il film è frammentario,sebbene tratti un tema basato sul dolore e sulla disperazione, è totalmente privo di emozioni e soprattutto di pathos; il dolore e la disperazione privi di sentimento non vengono trattati, se non in un episodio di 5 minuti. La vicenda manca di unicità,senza un filo conduttore ed un dialogo di sostegno. Le scene ed i momenti appaiono raccolti alla rinfusa, alla cieca, senza [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 maggio 2013
pietroabb

Sarebbe stato un ottimo film se fosse uscito vent'anni prima, ma nel 2013 l'ho trovato anacronistico, ma non per la tematica, su cui c'è tanto da dire, ma per come è stata affrontata... ogni cosa di quel film mi fa pensare ad un film dello scorso secolo.... siamo nel terzo millennio e questo film è l'ennessima conferma del declino del cinema italiano.

sabato 11 maggio 2013
Maurizio.Meres

Ottimo esordio alla regia della Golino del resto con la grande esperienza acquisita all'estero non poteva deludere ,ottima l'intensita nella recitazione dei due attori non mi meraviglierei se il Cecchi abbia recitato parzialmente a soggetto ,la trama è talmente attuale e profonda che da libero sfogo ad ogni interpretazione,la struttura tecnica del film specialmente con quei forti tagli di scena.

venerdì 24 maggio 2013
Flaw54

Una Golino regista che non ti aspetti. Un tema difficile e spesso tenuto nascosto affrontato con realismo e durezza. Ottima L'interpretazione di Jasmine Trinca che sembra essersi specializzata in ruoli problematici e complessi. Da vedere ma attenzione: è un pugno nello stomaco!

domenica 19 maggio 2013
56mad

ma siamo proprio sicuri che sia un film sull'eutanasia? Non è invece una storia che prescinde dalla "dolce"morte ,che la dà per scontata riconoscendola come un diritto della persona terminale e insopportabilmente sofferente ?Dove sono le discussioni o le prese di distanza etiche o confessionali? Non ci sono . L'unica presa di posizione contro il diritto all'autodeterminaz [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 agosto 2013
camiglia

Irene(J..Trinca) aiuta a morire i malati terminali. Lo fa con l'aiuto e i suggerimenti di medici compiacenti. Lo fa dietro compenso.Sia pure amorevolmente,realizza una professione da "angelo della morte".Incontra una persona,l'ing. Grimaldi, che le chiede la stessa prestazione, ma non é un "terminale". E' preda di una angoscia esistenziale.

mercoledì 22 maggio 2013
pressa catozzo

Ma niente niete tutti questi NO siano opera di fervendi cattolici pro vita pro embrioni pro vattellaapesca? Questo film che si sarà discutibile ma dicerto non è da lapiadre ne tantomeno da mettere al rogo come Giordano Bruno.  Comunque io  sono in linea con la linea di questo film. Ah dimenticavo W IL CINEMA SEMPRE anche se discutibile.

giovedì 8 agosto 2013
nicell

Trattare un tema come l'eutanasia non è facile. Golino lo fa senza sconti, dipingendo un duro e onesto inno alla vita. Bello.

lunedì 27 maggio 2013
M.Barenghi

  Ma quale neuropsichiatra potrebbe mai consegnare al proprio paziente depresso l'indirizzo di un gruppo clandestino di volontari che praticano l'eutanasia?  E' su questo presupposto  totalmente folle sul piano logico, morale e soprattutto della credibilità che si fonda l'impianto diegetico di "Miele", opera-prima di Valeria Golino.

mercoledì 15 maggio 2013
Alex2044

Un film ben fatto , ben girato ,ben interpretato con una storia intrigante ed un finale intelligente e quindi un po' sorprendente . Un esordio felice alla regia per la brava Valeria Golino . Però , pur non essendomi mai annoiato , il film non mi ha coivolto completamente . Rimane tuttavia un film da vedere e non solo per la tematica . 

domenica 21 febbraio 2016
enzo70

 Irene si occupa di suicidi assistiti, e non o fa in una clinica in svizzera, ma in Italia, porta la morte dolce a domicilio, utilizzando medicinali veterinari che si procura in Messico. E’ un lavoro difficile, ma il dolore di chi decide di anticipare il momento del trapasso viene attenuato dalla gravità delle situazioni nelle quali Miele, il nome con il quale Irene si presenta ai [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 ottobre 2014
stefano bruzzone

    Opera prima di Valeria Golino la quale si avventura in un tema assai delicato ma con il giusto distacco evitando scene pietose strappalacrime di persone devastate dalla malattia e di morti in diretta, concentrandosi invece sul personaggio e sulle sfumature della sua personalità evitando di schierarsi a favore o contro la morte assistita.

sabato 14 dicembre 2013
graisano

Nell'affrontare una tematica scabrosa come l'eutanasia l'attrice-regista realizza un film esile ma forse non inutile. Memore di LA BELLA ADDORMENTATA di Bellocchio, svolge un intreccio tra due personaggi, appunto la protagonista, col soprannome "Miele" e l'anziano ingegnere, che risulta incuriosito dell'occupazione della donna. Se badiamo al dibattito suscitato dal trattamento dei malati terminali, [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 novembre 2013
Marya87

Il film è liberamente tratto dal romanzo Vi perdono di Angela Del Fabbro (pseudonimo di Mario Covacich) che racconta una storia complessa, di difficile trattazione, ancora oggi tabù: la morte assistita. Irene, pseudonimo Miele, è una giovane, timida e riservata ragazza di 32 anni che dedica la sua vita a prendersi cura dei malati terminali seguendoli nelle delicata fase del [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 maggio 2013
Musse

Molto bello per essere italiano, l'attrice è bravissima e la Golino mi ha stupito, anche se per alcune cose dovrebbe essere più esplicita e lasciare meno sottintesi che non tutti riescono a cogliere, ho dovuto spiegare più di una scena alla mia ragazza che non aveva capito.

giovedì 9 maggio 2013
redrose

Mi aspettavo un film forte, intenso, 'di pancia' e stranamente mi ritrovo con una sensazione di indifferenza e perplessità, nonostante la delicatezza del tema. Gli intenti sono buoni, così come la colonna sonora e la fotografia, sembra ci si stia per addentrare in chissà quale tetro labirinto del binomi vita/morte, invece la sceneggiatura è debole, fiacca, [...] Vai alla recensione »

domenica 17 marzo 2024
pharmahub

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martedì 15 agosto 2023
Ania Toncell

Escribo en este foro aunque no sepa hablar italiano porque aquí encontré el comentario por el que me decidií comprarle a un dizque vendedor de nembutal que me estafó. Por eso les pido que por favor no caigan en los juegos de esta gente sin escrupulos que se aprovecha de las necesidades y sufrimientos ajenos. Yo al fin adquirir el nembutal pero con otra persona que de verdad [...] Vai alla recensione »

sabato 10 agosto 2013
claudiaclary

Miele se dopo la prima “grande depressione” economica del 29 il cinema americano creò le commedie di genere screwball and sophisticated perchè la gente aveva bisogno di farsi due risate in italia la crisi economica partorisce film di una deprimenza senza luce ,esempio questo miele, un film che fa la spola tra il tremendo tematico e il tremendo ideale con spirito quasi [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2013
pressa catozzo

Questa opera ha seguitato a girare nella mia testa e pensa e ripensa ne ho dedotto che è un film d'amore. I pregiudizi lasciamoli alla politica e al clero. Per essere un'opera prima e un argomento così attuale , brava Golino e grazie per il tuo impegno. W IL CINEMA SEMPRE.

giovedì 2 settembre 2021
hulkrobert

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FOCUS
INCONTRI
martedì 12 luglio 2011
Fiorella Taddeo

Sarà liberamente tratto da "Vi perdono" di Mauro Covacich (che per quel romanzo si nascose dietro lo pseudonimo Angela Del Fabbro) il primo lungometraggio da regista di Valeria Golino. L'attrice italo-greca, ospite al Festival di Giffoni, sta scrivendo la sceneggiatura di Vi perdono e cercando i finanziamenti per la realizzazione del film che sarà prodotto da Buena Onda, la società fondata dalla Golino con il compagno Riccardo Scamarcio e Viola Prestieri, in collaborazione con la Rai.

Frasi
"L'imbecillità contemporanea è senza scampo"
Una frase di Il signor Grimaldi (Carlo Cecchi)
dal film Miele - a cura di Pacharan
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Natalia Aspesi
La Repubblica

Miele è il primo film da regista di Valeria Golino, prodotto dal suo compagno Riccardo Scamarcio e da Viola Prestieri. Il film è piaciuto subito a Thierry Frémaux, direttore di Cannes, ed è il solo italiano invitato a Un certain regard. Valeria ha ricostruito il personaggio di Irene-Miele affidando la parte a Jasmine Trinca dalla grazia nervosa e androgina, e ne ha fatto una trentenne aspra ma capace [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Non si tratta certo di un film euforizzante, ma è ovvio che il cinema non può e non deve relegarsi in paratie stagne. Valeria Golino, personalità intensa nonché attrice fuori standard, esordisce dietro la macchina da presa con «Miele» ispirandosi liberamente al romanzo A nome tuo del giornalista-scrittore Mauro Covacich: sicuramente una prova di coraggio sia, appunto, per la tematica affrontata, sia [...] Vai alla recensione »

Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Miele è un ossimoro. È il nome "d'arte" di Irene, che aiuta le persone malate a morire. Non una vera e propria eutanasia (non si tratta di pazienti terminali), semmai un suicidio assistito. Usa un barbiturico per cani, che va a comprare in Messico, ed è molto scientifica nella preparazione e molto burocratica nelle fasi più a rischio legale (è un segreto anche per il suo ragazzo).

Lee Marshall
Condé Nast Traveller

Miele è un film intenso, interessante soprattutto per il ritratto che offre di una giovane donna (Jasmine Trinca, bravissima, un'anima irrequieta, dal look androgino-punk, che brucia calorie anche da ferma) la cui vita sregolata è sostenuta da una sola colonna portante, il suo impegno per il diritto a una morte dignitosa, che lei pratica aiutando i malati terminali a farla finita.

NEWS
NEWS
venerdì 26 luglio 2013
 

Il Premio Internazionale Sergio Amidei alla Miglior Sceneggiatura 2013 viene attribuito a Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella per Miele, diretto da Valeria Golino, con la seguente motivazione: "Miele affronta con coraggio e senza fronzoli [...]

VIDEO
venerdì 12 aprile 2013
Chiara Renda

Una corsa a perdifiato in bicicletta, il sole accarezza i piedi di una ragazza in un campo di grano, un ragazzo e una ragazza fanno l'amore: con queste evocative immagini si apre il toccante trailer in esclusiva di Miele, esordio nel lungometraggio dell'attric [...]

NEWS
giovedì 11 aprile 2013
 

È stato un vero e proprio assalto di fotografi e giornalisti l'arrivo di Valeria Golino a Mosca alla XVI edizione di N.I.C.E. RUSSIA 2013, diretto da Viviana del Bianco, Grazia Santini e, in veste di direttore esecutivo Russia, Olga Strada.

winner
miglior attrice
Nastri d'Argento
2013
winner
miglior regista esordiente
Nastri d'Argento
2013
winner
miglior sonoro in presa diretta
Nastri d'Argento
2013
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