Titolo originale | The Rainmaker |
Anno | 1997 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 135 minuti |
Regia di | Francis Ford Coppola |
Attori | Matt Damon, Danny DeVito, Claire Danes, Jon Voight, Mary Kay Place, Dean Stockwell Teresa Wright, Virginia Madsen, Mickey Rourke, Andrew Shue, Red West, Johnny Whitworth, Wayne Emmons, Adrian Roberts, Roy Scheider, Alexis Brigham, Danny Glover, Marshall Taylor. |
Uscita | giovedì 29 gennaio 1998 |
Tag | Da vedere 1997 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,62 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 5 giugno 2017
Rudy si è appena laureato in legge, non è ancora procuratore ma lo diventa quasi subito. Vive a Memphis e si dà da fare. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office L'uomo della pioggia ha incassato 3 .
CONSIGLIATO SÌ
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Rudy si è appena laureato in legge, non è ancora procuratore ma lo diventa quasi subito. Vive a Memphis e si dà da fare. Si trova a patrocinare la famiglia di un malato di leucemia: l'assicurazione non vuole riconoscere il legittimo risarcimento. Rudy va avanti. Quando si trova di fronte al micidiale corporativismo delle assicurazioni, non si fa intimidire da una schiera di avvocati da "mille dollari l'ora" e affronta la sua battaglia. Alla sua prima causa, ma col furore del Davide onesto, il ragazzo vince su tutta la linea. La compagnia assicurativa, che era una vera associazione per delinquere, perde la causa ed è costretta al fallimento. Chi conosce John Grisham, l'autore del libro, sa che alla fine giustizia sarà fatta. Nelle sue storie ognuno ha esattamente quello che si merita. Gli onesti hanno la meglio sui cattivi, pure organizzatissimi. E mettiamoci Coppola, che racconta con la giusta tensione. Si esce dalla sala col magnifico senso liberatorio dei grandi film di un tempo. Coppola-Grisham, ovvero il fronte opposto ai maledetti tarantiniani. Teniamoceli stretti. Quando i buoni vincevano si diceva "succede solo al cinema", poi non è più successo neanche al cinema. Grisham e Coppola ripristinano la speranza. Il film come sogno e benessere. Il cavaliere della valle solitaria è tornato. E la presenza della vecchina Teresa Wright (mito di Hollywood: Signora Miniver, I migliori anni della nostra vita) è un altro segnale di qualità, una garanzia rassicurante verrebbe da dire, senza corporativismi.
Magistralmente diretto e interpretato da Damon e da uno spietato Jon Voight, ben supportati da un cast di ottimo livello, su tutti DeVito e Rourke davvero irresistibili. Film bello, duro e di grande impatto, che punta il dito ancora una volta sull'incerto sistema sanitario a stelle e strisce. Tanta suspence, colpi di scena in un film piuttosto statico e non potrebbe essere altrimenti visto che [...] Vai alla recensione »
Rudy Baylor è un neolaureato in legge in attesa di superare l’esame di stato per diventare avvocato. Desideroso di cominciare a lavorare in uno studio legale Rudy accetta l’offerta di Bruiser Stone, avvocato celebre ma legato al mondo criminale. Rudy viene affiancato nel suo lavoro da Deck Shifflet, tuttofare dello studio che ha numerose volte sbagliato l’esame di ammissione [...] Vai alla recensione »
Un film come se ne vedevano una volta. Dove i buoni, o quasi, trionfano. E le aziende che portano alla morte un povero ragazzo malato per colpe non sue, sono costrette a risarcirlo. John Grisham, padre dei Legal - Thriller d’oltre oceano. Ex avvocato inizialmente prestato al mondo della narrativa e poi migrato in quello della ‘settima arte’, offre a Francis Ford Coppola il suo [...] Vai alla recensione »
La sceneggiatura, tratta da un libro, presenta la vicenda di un giovane avvocato che si trova alle prese con un caso non semplice e delicato da svolgere. Una madre dice che ad figlio invalido e impossibilitato ad attuare qualsiasi tipo di lavoro, non viene riconosciuta da tempo la pensione, gli mancano le giuste terapie e l'assicurazione ritiene il caso non esistente.
Semmai ce ne fosse stato bisogno, “L'uomo della pioggia” conferma una volta di più come il cinema di denuncia sociale raramente sia riuscito a far collimare i grandi intenti con le aspettative qualitative della critica. Nonostante le premesse: un cast d'eccezione ( che si permette personaggi non protagonisti del calibro di Danny De Vito, Mickey Rourke e Danny Glover [...] Vai alla recensione »
Ormai prossimo ad ottenere l’abilitazione, il giovanissimo avvocato di Memphis Rudy Baylor (Matt Damon) si getta nella giungla della professione, rendendosi presto conto che i tanto decantati ideali di giustizia e correttezza lasciano in realtà il posto alle impietose logiche dell’interesse e, di conseguenza, della falsità. Rudy è però un ragazzo di principi e così, quando si trova a perorare la causa [...] Vai alla recensione »
Bella sceneggiatura, vicenda raccontata in modo perfetto (senza dilungarsi e sintetizzando efficacemente). Bella la storia, con concetto nobile di base. Non mancano i colpi di scena.
MERAVIGLIOSO, GUARDATELO!!!!! E mentre lo guarderete, penserete che <<TUTTI ABBIAMO DIRITTO AD ACCEDERE ALLE CURE MEDICHE>>. Ciao
Film drammatico e giudiziale non troppo originale tratto dal romanzo di John Grisham.La storia è ben costruita, il ritmo è sempre costante e non ci si annoia mai. Ottimo il cast di cui fanno parte un giovane e bravo Matt Damon, un grande Danny De Vito, un ottimo Mickey Rourke. La regia di Coppola è ottima. Straconsigliato!
film molto bello....ma cn la solita sceneggiatura...cmq molto bello..che nel finale mi ha fatto anche un po commuovere....un cast straordinario....e poi c'è quel De vito che adoro...DA VEDERE
il maestro coppola dirige un giovanissimo, ma già promettente, matt damon nei panni di un giovane avvocato che cerca di portare a termine una battaglia legale contro una compagnia di assicurazioni rea di non aver corrisposto quanto dovuto ad un giovane ragazzo morto di leucemia. da un infinito racconto di John Grisham, coppola estrae con sapiente maestria i punti cruciale e realizza un legal [...] Vai alla recensione »
La versatilità di Coppola è straordinaria, e lo dimostra ancora una volta con questo film. I dialoghi sono perfetti, gli attori straordinari (anche se Matt ha dalla sua una gamma espressiva efficace ma limitata) in particolar modo per la prestazione di Voight, in formissima e per "tristezza", i cui pochi attimi si ricordano per tutto il film.
Condannato a morte da una malattia che la Great Benefit considera solo una passività da non iscrivere in bilancio, Donny Ray Black (Johnny Witworth) sta per firmare i fogli che Rudy Baylor (Matt Damon) ha posato sul tavolo. La situazione è tipica, di genere. Ora, dunque, si può immaginare e fors’anche temere che prenda il via un solido film giudiziario nel quale, in nome delle buone ragioni del suo [...] Vai alla recensione »
Le assicurazioni, negli Stati Uniti, dovrebbero avere anche le funzioni che hanno in Italia la previdenza sociale e il servizio sanitario nazionale: però "le società d'assicurazioni sono come una slot machine truccata: non pagano quasi mai" è la battuta-chiave de L'uomo della pioggia di Francis Ford Coppola, tratto dal romanzo di John Grisham (editore Mondadori).
Basta poco, nella ricca America, per passare dalla parte dei perdenti. E, se sei bianco, la condanna è forse ancora più definitiva: dovevi guardarti le spalle. Di questa spietata legge sociale fanno le spese alcuni dei protagonisti di L’uomo della pioggia, di Francis Ford Coppola. Sono “spazzatura bianca”, infatti, sia la famiglia del ragazzo che, ammalatosi di leucemia, si vede rifiutato il rimborso [...] Vai alla recensione »