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Ultimo aggiornamento venerdì 25 giugno 2021
Argomenti: Wonder Woman
Il film è il seguito del grande successo del 2017 Wonder Woman. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, ha vinto un premio ai SAG Awards, 1 candidatura a CDG Awards, 1 candidatura a ADG Awards, In Italia al Box Office Wonder Woman 1984 ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 33,9 mila euro e 14,8 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Diana Prince, alias Wonder Woman, vive tra noi ancora negli anni 80, salva persone in pericolo e sventa crimini cercando di restare il più possibile in incognito. Lavora nel campo dell'archeologia, dove si ritrova a collaborare con Barbara Minerva. Un antico cristallo entra in contatto con loro e successivamente con l'imprenditore e truffatore Max Lord, prossimo a cadere in disgrazia. In seguito all'interazione con la pietra, a tutti loro accadono eventi inspiegabili: Barbara trova sicurezza di sé e sviluppa una forza sovrumana; Max Lord sembra capace di avverare i desideri degli altri; Diana infine ritrova l'amato Steve Trevor, morto molti anni prima e in possesso del corpo di un altro uomo. Ma bisogna stare attenti a quel che si desidera, soprattutto quando potrebbe avverarsi...
Ambientato negli anni 80, Wonder Woman 1984 sembra arrivare da quel periodo anche dal punto di vista dell'ingenuità narrativa, con in più però le lungaggini dei blockbuster contemporanei.
La ricostruzione storica è ben realizzata: vestiti, auto, acconciature, tutto è al posto giusto e non mancano i luoghi tipici americani come i grandi centri commerciali, né un presidente simil-Reagan. Patty Jenkins ha dichiarato più volte che per il villain ci si è ispirati a Donald Trump, ma il parallelismo è molto superficiale e si ferma al protagonismo mediatico di Max Lord e alle sue roboanti promesse. Di efficace invece c'è l'abbandono da parte di Wonder Woman di armi offensive, coma la spada del film precedente, in favore del solo lazo della verità, proponendo così l'eroina in una versione finalmente antimilitarista - oltre che più vicina a quella della storica serie Tv.
La colonna sonora - ed è una piacevole sorpresa per un film ambientato negli anni 80 - non esagera con l'amarcord, purtroppo però è estremamente invadente nella musica originale di Hans Zimmer, con l'intento di rendere epiche le scene d'azione ed emozionanti i momenti drammatici. Un commento insistente e molesto che non prende lo spettatore per mano, ma cerca di trascinarlo a forza. D'altra parte non è al pubblico adulto che punta davvero Wonder Woman 1984, com'è evidente fin dal prologo con una Diana ancora bambina che partecipa alle gare di atletica e arti della guerra delle amazzoni. Si tratta per altro dell'unico momento in cui tornano in scena dal film precedente Robin Wright e Connie Nielsen.
Se i film dai personaggi DC dell'era Snyder cercavano di essere adulti con la loro cupezza e durezza (con risultati però più adolescenziali), la nuova era dei film DC va invece verso il target delle famiglie, anche più di quanto non faccia la concorrenza Marvel. Per Shazam! era inevitabile, visto il protagonista, ma risulta piuttosto sorprendente per Wonder Woman 1984, considerato che il capitolo precedente andava a finire nella Prima Guerra Mondiale e in una battaglia dai toni piuttosto cupi contro il dio della guerra Ares. Qui invece si affastellano colori sgargianti, momenti buffi, scene sdolcinate, con un'ingenuità di fondo che dilaga in un finale di disarmante ottimismo sulla natura umana. Non stupisce che nell'epilogo nevichi e che il film in America sia uscito il 25 dicembre: il livello di stucchevolezza è esattamente lo stesso delle pellicole natalizie.
Il target giovanile e lo spirito festivo portano con sé un ulteriore problema: il merchandising. Quando vendere giocattoli alle bambine è una priorità, ecco che ci si deve inventare un nuovo costume e così salta fuori un'armatura d'oro che è un pugno nell'occhio come raramente se ne sono visti. Lo scontro finale con Barbara, in forma di donna felina, non brilla poi nelle coreografie (molto meglio la sparatoria alla Casa Bianca o l'inseguimento tra le auto in Medio Oriente, anche se entrambe le scene si prolungano troppo) e si risolve in modo per nulla drammatico. Considerato poi che la conclusione arriva dopo ben due ore e mezza ed è molto deludente, a meno che non si abbiamo ancora dieci anni, è davvero difficile non rimpiangere il tempo perso.
Ripartire da dove ci eravamo lasciati o quasi: dopo il successo del primo Wonder Woman, ecco che la DC/Warner Bros lancia il secondo capitolo delle avventure dell'amazzone più famosa del '900, intitolato semplicemente Wonder Woman 1984.
Girate indietro le lancette di trentacinque anni, torniamo a un momento in cui Diana Prince/Wonder Woman porta avanti la sua vita alternando l'identità civile da esperta d'arte e quella da supereroina e sono ormai passati quasi settant'anni dal suo stesso ingresso nel mondo dei mortali direttamente dall'Isola Paradiso (detta anche Themyscira), luogo natio delle Amazzoni dove vivono in isolamento. Due novità dirompenti sono però pronte a sconvolgere la vita di Diana: entrano nella sua vita Maxwell Lord e Barbara Minerva ma, soprattutto, l'amore della sua vita, l'aviere americano morto quasi settant'anni prima Steve Trevor, riappare miracolosamente in vita, come se non fosse passato nemmeno un giorno dal suo eroico sacrificio datato 1918.
Nuovo stand-alone movie dedicato a quello che finora è il personaggio più apprezzato e di successo del non sempre fortunatissimo DC Extended Universe, Wonder Woman 1984 è diretto dalla stessa regista del primo film, Patty Jenkins, confermata dagli studios.
Lasciata alle spalle l'obbligatoria origin story, è adesso ora di vedere una Wonder Woman pienamente consapevole del suo ruolo e delle sue abilità, alle prese con un'epoca - gli anni 80 - tornata di moda e che, nella vita reale, ha visto pure un'autentica rinascita editoriale del personaggio dopo una fase più travagliata vissuta negli anni 60 e 70.
L'intensissima Gal Gadot torna per la quarta volta nei panni dell'eroina per eccellenza della DC Comics e Chris Pine riprende il ruolo dell'eroico soldato americano Steve Trevor, mentre tornano per la seconda volta nei ruoli della regina Hippolyta e di Antiope Connie Nielsen e Robin Wright, rispettivamente.
I nuovi ingressi del cast sono invece rappresentati da Pedro Pascal, Gabriella Wilde e soprattutto Kristen Wiig, attrice prevalentemente comica che cambia completamente registro ed entra in gioco nelle vesti di Barbara Minerva, personaggio chiave nelle vicende della Wonder Woman cartacea.
Sembra che stavolta la saga di WW sia davvero tornata indietro nel tempo agli anni '80, quando i film del genere avevano una scanzonata semplicità. A tratti sembra di rivivere certe scene di genere con un gusto tra le mascalzonate irriverenti del Gremlins e le trovate di Ralph Supermaxieroe. Molto più vicino a Shazam che al resto della serie DC, cade in una schematicità fanciulles [...] Vai alla recensione »
Non sono un fan entusiasta del primo WW, pur se alla fine un certo apprezzamento c'è stato. E non avevo grande fiducia nella Patty. La Warner si, ed eccola regista anche della seconda pellicola. Botta sui denti. Ma non accuso la regista di aver fatto male il lavoro registico. Anzi, contrariamente alla mia sfiducia verso di lei, ha fatto bene qui.
Wonder Woman 1984 è un film dignitoso per le sue pretese, ma deludente nello svolgimento. L’ennesimo tentativo poco riuscito di un intero universo cinematografico, in cui la Warner Bros. continua a lottare per trovare non solo la voce giusta per questi suoi film, ma anche i tempi di esecuzione giusti. Il problema più grande del film è quasi un ossimoro, l’idea forse [...] Vai alla recensione »
Dal fumetto DC Comics, ideato da William M. Marston, la regista Patty Jenkins si ritrova a dirigere il secondo film con protagonista la bellissima Gal Gadot. Nell' universo cinematico DC, la serie di WW è forse la più solare, la più narrata, senza cadere nell' oscurità o negli abissi oceanici di "Batman" e "Aquaman".
I supereroi della DC Comics sono stati portati nel grande schermo già dagli anni ’70 con il “Superman” di Richard Donner seguito dal “Batman” di Tim Burton, e con altre ottime trasposizioni, per lo più limitate a questi due popolarissimi supereroi (ottimi il “Superman returns” di Bryan Singer e soprattutto la trilogia di Christopher Nolan sul [...] Vai alla recensione »
Unico elemento in comune di WW84 con gli anni 80 è la sceneggiatura da telefilm pomeridiano di italia 1 anni 80. La caratterizzazione dei "Cattivi" è ridotta all'osso, a tratti ridicola. "Rinuncia al tuo desiderio! ... No mai!". L'ambientazione nel 1984 è solo il pretesto per rievocare l'immagine stereotipata del confilitto USA-URRS alla Rocky 5. [...] Vai alla recensione »
... messo in scena peggio! Due ore e mezza! Pedro Pascal, da me apprezzatissimo in Narcos, qui irriconoscibile.
Secondo me si sono fatti scappare un occasione, il soggetto non e' proprio da buttare ma il risultato e' mediocre. La cosa piu' fastidiosa, paradossalmente, sono le musiche di Zimmer.. pesanti, quasi inutili; Poi, sono talmente invadenti che non si riuscivano a capire i dialoghi, e forse su questo Zimmer non ha colpe. Fortunatamente l'ho visto su amazon prime.
Devo dire che se il primo WW si piazzava tranquillamente nella mia top five dei migliori cinecomic degli ultimi anni tra DC e Marvel, questo secondo capitolo si piazza altrettanto tranquillamente in quella dei peggiori. Tra villain scialbi e inconsistenti se non del tutto inutili (l'apporto di cheeta nello svolgimento della trama è oggettivamente irrilevante), una cgi a tratti imbarazzante, [...] Vai alla recensione »
A me è piaciuto, Il film è coerente con l'ambientazione anni 80 e i personaggi sono credibili. Spettacolari le scene iniziali a Themyscira.
film semplicemente orrendo, Kristen Wiig e Chris Pine sprecati mentre Pedro Pascal è più espressivo quando recita in "The Mandalorian". lo sceneggiatore dovrebbe restituire il suo compenso. voto finale 3,5
Pur con le classiche scene estreme e surreali tipiche di questo tipo di film, le due ore e mezza passano piacevolmente e senza noia, grazie anche ad una storia abbastanza semplice e sulla cui non vi ci si deve concentrare troppo per stargli dietro. Belle le parti visive e l'audio. Pertanto, quando un film o è di valore o intrattiene piacevolmente come questo, merita come minimo tre stelle. [...] Vai alla recensione »
Dopo il successo del primo Wonder Woman di quattro armi fa, arriva sulle piattaforme digitali italiane il seguito, Wonder Woman 84, che conferma come il cinema di intrattenimento, in questi ultimi anni, abbia deciso di connettersi sempre di più a tematiche politiche e sociali. Futuri distopici e dittatoriali, povertà, anarchia, classismo, discriminazione, sono il cardine narrativo di saghe di grande [...] Vai alla recensione »
Primo titolo Warner Bros uscito in contemporanea nelle sale Usa e su Hbo Max - come previsto per quasi tutto il listino Warner del 2021, mentre in Italia è disponibile per il noleggio su Amazon Prime, Apple tv, TimVision, Chili, Sky primafila e altre piattaforme e canali - Wonder Woman 1984 è la prova che il grande schermo ha, tra tutti i suoi poteri, anche quello di alleviare i difetti di un brutto [...] Vai alla recensione »
La scena di apertura di Wonder Woman 1984 (in esclusiva digitale da venerdì 12 febbraio, qui la nostra set visit) è già una lezione di per sé: le scorciatoie a spese degli altri e gli imbrogli non ti porteranno da nessuna parte, cara Diana. È un insegnamento che la ragazzina cresciuta nell'arcipelago di Themyscira, in cui il potere è gestito dalle donne, deve interiorizzare prima di diventare Wonder [...] Vai alla recensione »
Anche le femmine hanno diritto a una supereroina per cui fare il tifo", pensava nel 1941 lo psicologo William Moulton Marston. Detto e fatto: ne disegnò una ispirandosi alle amazzoni. Nel mentre, fabbricò anche una pionieristica macchina della verità. Quindi saremo sinceri con lui, ovunque si trovi, e con la regista Patty Jenkins. Una ragazza bella e guerriera che salva il mondo fa piacere, mica possiamo [...] Vai alla recensione »
L' altra donna eccezionale della settimana si chiama Diana Prince e nel 1984 lavora allo Smithsonian Museum di Washington. È realmente immortale perché proveniente da una stirpe di amazzoni create da Zeus, nata nei fumetti D.C ad opera di William Moulton Marston nel 1941. In Wonder Woman 1984 la troveremo da domani sulle piattaforme digitali tra cui Amazon Prime Video ed Apple Tv.
Wonder Woman 1984, il sequel del cinecomic di quattro anni fa, è diretto nuovamente da Patty Jenkins e arriva finalmente anche in Italia. Senza ricostruire il percorso accidentato, causa pandemia, che ha portato il film a uscire oltreoceano per le festività natalizie dopo innumerevoli rimandi, diciamo subito che si tratta di un titolo destinato a interrompere la prolungata astinenza cinematografica [...] Vai alla recensione »
Tra tutti i film del DC Extended Universe, il primo Wonder Woman di Patty Jenkins è stato forse quello che ha incontrato la maggiore fortuna critica. Complice un efficace mix di cinecomic, peplum e war movie d'antan, il tutto con gli enormi mezzi a disposizione di un moderno blockbuster, il film della Jenkins risultava in effetti decisamente fresco, con una narrazione ben articolata e una gestione [...] Vai alla recensione »
Dopo aver conquistato il botteghino nel 2017, le possibilità per Wonder Woman, alias Diana, sembravano infinite. Il personaggio interpretato da Gal Gadot aveva spazzato via i cliché del genere, dominando la scena, potente e affascinante. Il primo capitolo si svolgeva durante la grande guerra, perciò per il secondo era facile pensare a un'ambientazione di respiro più ampio.
Doveva essere l'eroina che avrebbe risollevato il grande schermo, invece eccola approdare su quello piccolo, carica di difetti visivi e trama raffazzonata. La Wonder Woman del 1984, sempre in incognito, si muove tra ricchezza sfrenata e predatori maschi ridotti a macchietta. Non che lo siano da meno i due villain, decisamente sopra le righe e mai credibili nella loro follia.
Non ha aspettato la riapertura delle sale «Wonder Woman 1984», atteso nuovo film con protagonista l'eroina della DC Comics, arrivato on-demand questo weekend.Quattro anni dopo il successo del primo «Wonder Woman», la regista Patty Jenkins e l'attrice Gal Gadot tornano a collaborare in questo nuovo capitolo dedicato al (quasi) sempre fortunato cinema di supereroi.
Too little, too late. Così si può sintetizzare la disperata corsa dell'universo cinematografico DC Comics all'inseguimento del costrutto narrativo di dimensioni mai viste al cinema realizzato dai rivali Marvel Studios. C'è da dirlo, fra le due operazioni corre un abisso temporale di diversi anni. I produttori di Avengers hanno costruito pezzo per pezzo la loro creatura, e ogni evoluzione beneficia [...] Vai alla recensione »
È ambientato nel 1984 ma non è per questo che il secondo film dedicato a Wonder Woman suona superato. Nostalgico di un'era più semplice dei cinecomic, molto diretto e ingenuo nei suoi svolgimenti, quasi infantile nella sua azione, stavolta a Wonder Woman manca energia, modernità e la capacità di dettare la linea invece che adeguarsi a quelle altrui.
Non si può dire che Patty Jenkins non si sia impegnata, non abbia rischiato, per quanto si possa rischiare in un prodotto mainstream pensato per platee globali, ma dopo il grande successo del primo Wonder Woman la regista si è impegnata a migliorare i difetti e a giocare su un terreno meno liscio. Così Wonder Woman 1984 (on demand da domani, 12 febbraio, dopo varie uscite posticipate) diventa un film, [...] Vai alla recensione »
Dopo la sua avventura d'esordio nel microcosmo in chiaroscuro rigorosamente targato DC, la regista e sceneggiatrice statunitense Patty Jenkins prepara il ritorno della sua patinatissima Wonder Woman su piattaforma digitale. 1984 è il titolo del secondo episodio della saga, che ci riporta nell'universo plastificato dei ruggenti anni '80. Le vicende hanno inizio nel cuore pulsante di un'America in piena [...] Vai alla recensione »
Wonder Woman 1984 arriva venerdì in digitale su una teoria di piattaforme, da Prime Video a Sky Primafila. Le sale sono ancora - si punta a una riapertura a ridosso di Pasqua - chiuse, per la nuova avventura di Diana Prince, ormai incalzata dall' homevideo statunitense, non si poteva fare altrimenti. È il nuovo cinema pandemico, in America # WW84 è approdato a Natale in sala e sul servizio streaming [...] Vai alla recensione »
«Volere è potere» era il motto degli anni 80 e sorprendentemente è alla filosofia individualista e edonista del periodo, più che alla sua ormai stucchevole nostalgia, che si riallaccia Wonder Woman: 1984. Circa 70 anni dopo la Grande guerra del primo film, la divina amazzone Diana fa vita (più o meno) ritirata in una Washington D.C. che costeggia la caricatura Eighties, dove chiunque sogna una Porsche [...] Vai alla recensione »
Wonder Woman 1984 è allegramente scombinato per colpa delle insolite dimensioni del piccolo schermo a cui la pandemia lo ha relegato? Il formato sbagliato basta per meritarsi l'indulgenza verso il suo sgangherato finale? Il film perde definitivamente il suo pur precario controllo proprio in prossimità dello showdown. Sembra che questa volta nemmeno l'amazzone sia sfuggita alla maledizione dell'ultima [...] Vai alla recensione »
Se c'è una cosa, ormai, chiara dell'Universo Cinematografico DC è che alla DC non hanno le idee chiare. Sembravano partiti con l'intenzione di settarsi su toni più cupi e seri(osi) rispetto alla Marvel, poi hanno iniziato a rincorrerla e adesso navigano a (s)vista, tra riedizioni ipertrofiche e tronfie di film sbagliati (Justice League) e cose evanescenti come WW84 delle quali si fatica a capire il [...] Vai alla recensione »
Se ormai ci annunciano qualsiasi film come "attesissimo", è pur vero che il superlativo si attagliava al secondo blockbuster sulle imprese di Diana Prince , in arte Wonder Woman . Giustificava le attese il prototipo del 2017, più luminoso e accattivante delle cupe storie di supereroi marchiate DC. Più volte posticipato in attesa del rientro in sala, ora anche WW84 si arrende alla pandemia approdando [...] Vai alla recensione »