Un remake che conserva l'impianto teatrale ma non non riesce a mantenere tono e ritmi adeguati. Commedia, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alessandro Genovesi firma il remake del film di Francois Ozon Otto donne e un mistero. Espandi ▽
7 donne e un mistero è il remake, con parecchie modifiche e vent’anni dopo, di 8 donne e un mistero di Francois Ozon, ed è diretto e cosceneggiato (con Lisa Nur Sultan) da Alessandro Genovesi. L’impianto, come in Ozon, resta fortemente teatrale (entrambi i film sono basati sulla commedia per il palcoscenico scritta da Robert Thomas Huit Femmes), e dovrebbe tradursi in un continuo gioco al rialzo, nonché una gara di bravura, fra le attrici protagoniste. In realtà quel che succede qui (più che in Ozon) è che un paio di interpreti – Margherita Buy e Luisa Ranieri – spiccano notevolmente sulle altre, e che la commedia, che dovrebbe viaggiare su un registro comico-grottesco, non riesce a mantenere un tono univoco e un ritmo, soprattutto di regia, adeguato alla storia. Recensione ❯
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Un'opera nera che affronta un tema poco discusso: anche gli uomini possono essere vittime di abusi. Drammatico, Italia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Giulio, marito e padre modello, si ritrova improvvisamente si ritrova senza casa e con una richiesta di divorzio, allontanato forzatamente dai figli, con false accuse di violenza e droga. Espandi ▽
Annalisa e Giulio si sono lasciati. Nel peggiore dei modi, nel peggiore dei mondi, regolato da un sistema giuridico che non fa che rivelare ai coniugi la violenza intrinseca della loro separazione. E in quella violenza, Giulio rifiuta di riconoscersi inciampando sull'ordine restrittivo per vedere le sue bambine o capire soltanto dov'è finito l'amore. Ma il sentimento, o quello che ne resta, si scontra con la realtà brutale di una coppia in crisi. Sarà Giulio a pagare con gli alimenti il prezzo più alto. Recensione ❯
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La trasposizione cinematografica dell'omonimo musical di grande successo. Espandi ▽
Un ragazzo di nome Evan con grandi problemi a relazionarsi con gli altri trova un modo per affrontare la sua ansia dopo una tragedia avvenuta nella sua scuola: il suicidio del suo compagno di classe Connor. Una lettera scritta da lui viene scambiata per l'ultimo messaggio lasciato dal ragazzo prima di morire. Così Evan finge di essere stato il migliore amico di Connor. Recensione ❯
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La cantante e discografica della Sugar si racconta: radici, successi, intuizioni e molto materiale d'epoca. Documentario, Italia2021. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto unico e senza tempo di una grande figura della cultura italiana, icona di avanguardia musicale e di costume. Espandi ▽
Fine anni Cinquanta, provincia di Modena. Una ragazzina coraggiosa e intraprendente vuole a tutti i costi cantare. Prende lezioni da un maestro di musica, fa gavetta prima nei "teatri vicini alle canoniche" e nelle balere, partecipa ai concorsi per voci nuove. Col gruppo "Gli amici di Caterina Caselli" si fa notare dagli Equipe '84 da cui è scortata a Roma, a tentare il salto. Basterebbe un incontro fortunato, che infatti avviene: il presidente della Compagnia Generale del Disco (CGD) le offre un contratto. È un editore musicale di origini ungheresi, poliglotta di grande cultura e senso degli affari: Ladislao Sugar (vero nome: Lázló Sugár, in un'intervista tv ne sentiamo pronunciare correttamente il cognome, che non è la parola inglese per "zucchero"). Una manciata di intensissimi anni di Cantagiro, Sanremo, musicarelli, trasmissioni tv con Gaber e Boncompagni, rocamboleschi viaggi in auto per un'Italia che ha voglia di sognare, ballare e avere un vinile da comprare in ogni stagione. E infatti i dischi si vendono a palate. Recensione ❯
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Il carisma e la vis comica di Alessandro Siani non bastano a salvare una storia poco convincente. Commedia, Italia2021. Consigli per la visione: Film per tutti
Film natalizio di Alessandro Siani con una delle icone della comicità italiana: Christian De Sica. Espandi ▽
Alessandro Siani dirige e sceneggia (con Gianluca Ansanelli e Tito Bufalini) Chi ha incastrato Babbo Natale?, interpretando il ruolo di Genny e affidando invece il personaggio di Babbo Natale a Christian De Sica: una scelta azzeccata, perché i due funzionano bene come coppia comica, anche se Siani rimane il mattatore unico della storia. La sua vis comica di Siani è notevole, così come notevole è la sua capacità di infilare lunghi monologhi in napoletano che rincretiniscono gli ascoltatori di chiacchiere e preparano il terreno all’imbroglio: monologhi che si ispirano chiaramente sia alla verve di Massimo Troisi che all’ampia tradizione del teatro e in particolare del varietà partenopei. Quello che manca è una storia all’altezza della sua capacità di prim’attore e della sua innegabile presenza scenica carismatica. Ed è un peccato, perché la storia offriva numerosi spunti comici ma anche possibilità di commento sociale su un mondo infantile dominato dalle tecnologie e su una società, come recentemente osservato, in cui i regali di Natale li ricevono solo i figli dei ricchi. Recensione ❯
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Un film fatto per i bambini senza curarsi minimamente del pubblico che li accompagna al cinema. Animazione, Family - USA2021. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Clifford è diventato grandissimo grazie all'amore che la sua padroncina gli ha riservato. Ma ora dovranno affrontare un trasferimento. Espandi ▽
La Illumination Entertainment, lo studio che ha realizzato The Lorax e Cattivissimo me, realizza l'adattamento cinematografico live action di Clifford the Big Red Dog. Il film racconta la storia di un cane rosso di 25 piedi e della sua padroncina, la piccola Emily Elizabeth, il cui amore l'ha fatto crescere così tanto. La famiglia è costretta a trasferirsi dalla città per andare a vivere in un'isola simile alla città del New England. La storia è basata sui libri per bambini di Norman Bridwell. Recensione ❯
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Un western flemmatico che celebra lo splendore di una vecchiaia in piena autonomia. Drammatico, Thriller, Western - USA2021. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo tenta di riportare a casa il figlio del suo capo allontanato da casa. Espandi ▽
Il titolo, Cry Macho, suona come un ossimoro. "Macho" esprime la natura esagerata e aggressiva della mascolinità, "cry" un versamento di emozioni 'inconciliabile' col machismo. L'uomo virile non piange, mai, o così almeno ci hanno fatto credere. Gli uomini di Eastwood, invece, si nascondono per piangere. Dietro le spalle alle volte, sotto al cappello questa volta.
Novantuno anni e sessantuno di cinema, Clint Eastwood non ha ancora finito con la (sua) virilità o forse sì. Perché a guardarlo bene Cry Macho non è un'opera introspettiva. Certo, in sostanza Eastwood 'commenta' il suo personaggio cinematografico ma sono brevi passaggi, serve accontentarsi e rivedere Gli spietati per trovare soddisfazione e un crepuscolare esame di coscienza in forma di bilancio. Clint Eastwood ha novantuno anni e più niente da dimostrare. Quello che davvero conta per il regista e per i suoi vecchi spettatori è il secondo film, quello in filigrana. Il soggetto non è più la ricerca del figlio ma è Eastwood stesso. La sua aura trascende tutto, la sua carriera, come la silhouette filiforme, si imprimono direttamente sull'immagine. Modellato secondo il suo stile, il suo ritmo e i suoi (tanti) anni, Cry Macho è un western a velocità ridotta. Un avanzare flemmatico che argomenta a favore della gentilezza e della probità mentre calcola (letteralmente) le pause per la siesta. Perché il suo protagonista ha troppe primavere e nessuna cura per la vecchiaia, che si vive e basta. Recensione ❯
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Adattamento cinematografico delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani. Espandi ▽
Diabolik colpisce ancora. Saranno i Manetti bros. a dare vita al ladro più affascinante e inafferrabile della storia del fumetto con un film prodotto da Mompracem con Rai Cinema, e in associazione con l'editore Astorina, la casa editrice fondata dalle sorelle Angela e Luciana Giussani che dal 1962 pubblica le avventure di Diabolik. Recensione ❯
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Ultimo capitolo delle avventure dei Digiprescelti, costretti a mettere fine al loro rapporto con i fedeli compagni di battaglia Digimon. Animazione, Giappone2020. Durata 65 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Taichi e il resto dei bambini prescelti scoprono improvvisamente che con il passare degli anni il legame con i loro Digimon giungerà al termine. Come si evolverà la relazione tra Taichi, Agumon e gli altri? Espandi ▽
Dopo più di vent’anni di storie e infiniti personaggi, l’universo dei Digimon parrebbe essere giunto al termine della sua corsa con questo film d’animazione spettacolare e roboante, ma anche stranamente malinconico e forse definitivo. Come molte altre saghe (animate e non), quello delle Digimon Adventure è un vero e proprio mondo, un universo parallelo. Oggi va di moda dire multiverso, o più ancora franchise, se le considerazioni si fanno soprattutto sugli aspetti produttivi e commerciali di prodotti pensati in serie. Il tono stranamente malinconico dell’operazione – con momenti in cui l’azione si placa e i personaggi si soffermano sul loro futuro in sequenze misteriosamente silenziose – è forse la concessione principale ai reduci ormai cresciuti degli anni ’90, insieme ad alcuni passaggi che riprendono l’animazione originale, più pastosa e artigianale, di Mamoru Hosada, regista dei primi film. Per il resto siamo di fronte a un classico film d’animazione contemporaneo, rivolto a un pubblico ultra-specializzato che sa tutto di ciò che succede e coglie idealmente ogni derivazione e autocitazione del franchise. Recensione ❯
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Il film definitivo sulla società dei media americani e della loro deriva. Un'opera-simbolo dei nostri tempi. Commedia, USA2021. Durata 145 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La commedia racconta la storia di due scienziati che si accorgono di un meteorite in rotta di collisione con la Terra. Espandi ▽
La dottoranda in astrofisica Kate Dibiasky e il suo docente all'Università del Michigan Dr. Randall Mindy scoprono che entro sei mesi una gigantesca cometa colpirà la Terra e provocherà l'estinzione del genere umano. Allarmati riferiscono tutto alla Presidente degli Stati Uniti Janie Orlean, ma dopo essere stati snobbati e umiliati dall'amministrazione si rivolgono alla stampa e alla televisione: è l'inizio di un assurdo circo mediatico. Con la solita ironia acida e dissacrante, Adam McKay gira il film definitivo sulla società dei media americana, così presa dalle regole della propria bolla da non accorgersi nemmeno della più grave delle minacce: la fine del genere umano. Uno specchio dei tempi, delle sue derive e dei suoi controsensi (nel mondo della post-verità "ogni fatto è realmente possibile", come dice lo slogan del film): è altamente probabilmente che fra qualche anno lo considereremo l'opera-simbolo dell'era in streaming. Recensione ❯
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Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4 erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali e grazie tante Espandi ▽
Harry Potter vive con gli zii e il cuginetto sin dalla più tenera età dopo la morte dei suoi genitori. I parenti non lo amano per nulla. Harry sta ormai per compiere undici anni e viene guardato male anche per alcune sue capacità 'magiche'. Che sono effettive perché Harry è figlio di maghi e comincia a ricevere lettere, regolarmente sequestrate, portate da gufi. Dovrà giungere il gigantesco Hagrid a recapitargliene personalmente una perché possa apprendere di essere stato ammesso a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Recensione ❯
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Una vera e propria soap che mette in scena in maniera libera e contemporanea una discesa agli inferi. Drammatico, USA2021. Durata 158 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il fatto di sangue che ha colpito la nota famiglia italiana della moda con l'assassinio del pioniere Maurizio Gucci il 27 marzo 1995. Espandi ▽
Anni ‘70. Patrizia Reggiani conosce a una festa Maurizio Gucci, rampollo della dinastia Gucci, una tra le piu` celebri nel mondo della moda. Nasce una storia d’amore, dapprima osteggiata dal patriarca della famiglia, Rodolfo Gucci, ma poi arriva il matrimonio e la prole. La sfrenata ambizione della donna, che vorrebbe indirizzare le politiche aziendali del marchio Gucci, la porterà a tessere spericolate strategie, come quelle con lo zio del marito, Aldo Gucci, che incrineranno i rapporti familiari, innescando una spirale incontrollata di tradimenti, decadenza, vendette. Fino a un tragico epilogo che è cronaca nera, e vera, del nostro paese. La nuova parabola sul potere di Ridley Scott è un fiammeggiante melodramma su una famiglia che implode sostenuta da eccellenti prove attoriali, in primis quella di Lady Gaga. Una vera e propria soap su una realtà che ne aveva tutti i caratteri. In questo senso il regista britannico firma un film libero e molto contemporaneo Un viaggio, dalla seduzione all’odio, in meno di 30 anni, una discesa agli inferi rispecchiata con ironica tragicità nelle due ore e trentotto di questo film che è tutto una sorpresa. Recensione ❯
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Omaggio nel segno della classicità e della passione dove Rubini si mette al servizio della storia. Drammatico, Italia2021. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sergio Rubini firma un ritratto della famiglia di artisti De Filippo. Espandi ▽
Napoli, inizi del ‘900. Eduardo, Peppino e Titina vivono assieme alla madre Luisa De Filippo. Il padre naturale Eduardo Scarpetta, che è il più famoso attore e drammaturgo di quel periodo, si spaccia come loro zio, li trascura completamente ed è spesso severo nei loro confronti. Gli ha però trasmesso l’amore per il teatro e li ha fatti recitare fin da piccoli. Alla sua morte, nel 1925, non gli ha lasciato nulla; l’eredità infatti è stata spartita dalla famiglia legittima. Suo figlio Vincenzo, dopo aver ereditato la compagnia, cerca di avere tra gli attori sia Eduardo che Peppino. Con il primo nascono subito i contrasti, l’altro invece per un po’ recita per lui. Il grande desiderio dei De Filippo, malgrado i loro contrasti, è quello di fondare un trio con un repertorio tutto loro. E una notte di Natale, del 1931, il sogno comincia si avvera al Cinema Teatro Kursaal. Accompagnato dalle musiche di Nicola Piovani, il film ripercorre le fasi più importanti della loro infanzia e adolescenza e segue il binario parallelo del palcoscenico che s’incrocia con la vita privata. Il disagio di quello che è diventerà uno dei più grandi drammaturghi del Novecento, è pienamente nelle corde di Rubini nel modo di filmare l’appartenenza dei personaggi ai luoghi. Poi si fa da parte. Le luci dello spettacolo sono tutte per i protagonisti dove emerge tutta la tecnica di Giancarlo Giannini nei panni di Eduardo Scarpetta. Recensione ❯
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Un documentario celebrativo che è anche un viaggio nel passato di una vicenda iniziata nell'ombra e diventata parte della cultura. Documentario, Italia2021. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tutti gli aspetti sociali di HIV, dallo stigma alla paura, dalla solitudine alla consapevolezza. Espandi ▽
A dieci anni dalla nascita dell’associazione Plus Persone LGBT+ Sieropositive di Bologna e a quaranta dalla prima diagnosi di Hiv/Aids, il film ricorda i due anniversari seguendo le vicende personali di alcune persone sieropositive che grazie all’associazione hanno trovato il coraggio di rivelarsi e rivendicare i propri diritti di malato e di omosessuale e ripercorrendo le tappe del movimento LGBT in Italia, con Bologna come epicentro del racconto: dai primi circoli a inizio anni ’80 alla creazione dell’Arcigay nell’85, dallo scoppiò dell’epidemia di Hiv alla normalizzazione del movimento, ma anche alla sua presenza nel tessuto urbano e nella società italiana. Un documentario celebrativo che è anche un viaggio nel passato di una vicenda iniziata nell’ombra, nel segno della negazione della malattia, e diventata col tempo parte della cultura e dell’orgoglio di un gruppo sempre più ampio di persone. Recensione ❯
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Un Javier Bardem come sempre perfetto in una impeccabile dark comedy sul mondo del lavoro. Commedia, Spagna2021. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In attesa della visita di una commissione che possa premiare la sua azienda per l'eccellenza, il titolare di un'azienda produttrice di bilance industriali cerca di risolvere tempestivamente eventuali problemi dei suoi operai. Espandi ▽
Quasi vent’anni dopo I lunedì al sole, Javier Bardem e Fernando León de Aranoa tornano a parlare del mondo del lavoro: questa volta però sono dall’altra parte della barricata, dalla parte del padrone, di colui licenzia e non di chi può essere licenziato. Nulla in Il capo perfetto sfugge al controllo di una sceneggiatura senza sbavature: dal lunedì al lunedì successivo, la settimana lavorativa mette ciascun personaggio di fronte alla propria crisi e ai propri obblighi. Ciascuno ha il proprio ruolo e il proprio peso, in un mosaico in cui i ricattatori sono ricattati, i traditi sono anche traditori e i vincitori sono in realtà dei vinti che hanno camuffato la loro sconfitta. Tutto a posto niente in ordine, diceva il titolo di un film di Lina Wertmüller. O più ancora, crepa padrone, tutto va bene, dalla versione italiana di un film operaista di Godard: se non che in questo caso il padrone resta crepa, ma anzi resta saldamente alla guida del suo inferno – a dirglielo è proprio l’operaio licenziato – camuffato da paradiso. Recensione ❯
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