Cry Macho - Ritorno a casa

Film 2021 | Drammatico, Thriller, Western, +13 104 min.

Titolo originaleCry Macho
Anno2021
GenereDrammatico, Thriller, Western,
ProduzioneUSA
Durata104 minuti
Regia diClint Eastwood
AttoriClint Eastwood, Eduardo Minett, Natalia Traven, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola Horacio Garcia Rojas, Ana Rey, Sebestien Soliz, Brytnee Ratledge, Ramona Thornton, Alexandra Ruddy, Marco Rodriguez.
Uscitagiovedì 2 dicembre 2021
TagDa vedere 2021
DistribuzioneWarner Bros Italia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,19 su 34 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Clint Eastwood. Un film Da vedere 2021 con Clint Eastwood, Eduardo Minett, Natalia Traven, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola. Cast completo Titolo originale: Cry Macho. Genere Drammatico, Thriller, Western, - USA, 2021, durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 2 dicembre 2021 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,19 su 34 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 9 dicembre 2021

Un uomo tenta di riportare a casa il figlio del suo capo allontanato da casa. In Italia al Box Office Cry Macho - Ritorno a casa ha incassato 773 mila euro .

Consigliato sì!
3,19/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,52
PUBBLICO 3,04
CONSIGLIATO SÌ
Un western flemmatico che celebra lo splendore di una vecchiaia in piena autonomia.
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 30 novembre 2021
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 30 novembre 2021

Mike Milo è una vecchia gloria del rodeo riconvertita in addestratore di cavalli alla fine degli anni Settanta. Un incidente e diverse bottiglie dopo è in credito con la vita e in debito col suo capo, Howard Polk. Padrone di un ranch con pochi scrupoli e molte ambasce, Polk affida a Mike la missione di ritrovare suo figlio in Messico e di condurlo negli States. Mike accetta ma le cose non saranno così facili. Rafael è testardo come il gallo con cui si accompagna, sua madre violenta come gli uomini di cui si circonda. Dissuaso a più riprese dagli scagnozzi della donna, decisa a trattenere il figlio al di qua del confine, Mike persiste e convince Rafael a seguirlo. L'improbabile duo incontrerà molti ostacoli lungo la strada ma altrettante corrispondenze che metteranno le rispettive vite nella giusta prospettiva.

Il titolo, Cry Macho, suona come un ossimoro. "Macho" esprime la natura esagerata e aggressiva della mascolinità, "cry" un versamento di emozioni 'inconciliabile' col machismo. L'uomo virile non piange, mai, o così almeno ci hanno fatto credere. Gli uomini di Eastwood, invece, si nascondono per piangere. Dietro le spalle alle volte, sotto al cappello questa volta.

Novantuno anni e sessantuno di cinema, Clint Eastwood non ha ancora finito con la (sua) virilità o forse sì. Perché a guardarlo bene Cry Macho non è un'opera introspettiva. Certo, in sostanza Eastwood 'commenta' il suo personaggio cinematografico ma sono brevi passaggi, serve accontentarsi e rivedere Gli spietati per trovare soddisfazione e un crepuscolare esame di coscienza in forma di bilancio. 

Cry Macho non rinnova il genere che ha fatto la gloria dell'attore, rimane in superficie e contraddittorio a dispetto del titolo, un appello a rivedere i codici della mascolinità. I due personaggi femminili sono confinati in vecchi cliché: da una parte Leta, la madre instabile di Rafael, ebbra di vino e di uomini, dall'altra Marta, la locandiera generosa e dispensatrice di un casto amore. La puttana e la santa, difficile essere più reazionari di così. Il regista dei Ponti di Madison County ci ha abituati a un mondo migliore (Eastwood è politicamente conservatore e socialmente progressista) ma la questione è altrove e bisogna leggere i segnali lungo il cammino. Cry Macho svolge due film insieme: un road movie, interrotto da un lungo intermezzo bucolico, e un western esistenziale, che ha il ritiro dal mondo come unico orizzonte. Il primo è un racconto di formazione, che esplora i temi cari all'autore, la trasmissione, l'eredità, l'educazione al mondo (dei cavalli) e alla vita.

Sceneggiato maldestramente da Nick Schenk (che aveva fatto meglio con The Mule e magnificamente con Gran Torino), Cry Macho è l'adattamento del romanzo omonimo di N. Richard Nash. Tra cavalli e strade polverose, cavalca i luoghi comuni, accumulando personaggi unidimensionali e dialoghi elementari. La strada è lunga e l'intrigo si impantana in un torpore che rischia di essergli fatale. Al debutto, il film configura un potenziale da suspense, abbandonato progressivamente con l'azione. La tensione tra Mike, Rafael e sua madre, che gli ha messo alle calcagna un antagonista incompetente e costantemente beccato dal gallo del titolo, passa in secondo piano.

Il 'vecchio e il bambino' stringono legami con la gente che incontrano, mettono radici nel villaggio messicano con lavori saltuari, riparare motori, domare cavalli, curare cuori e animali da cortile. Quasi avessero dimenticato di essere inseguiti o quasi avessero scordato che qualcuno li attende impaziente in Texas. Per Mike c'è anche il tempo di un romance tra albe romantiche e tramonti Hallmark. A questo punto è evidente che Eastwood non ha nessuna voglia di raccontare la solita vecchia storia del 'machismo', di cui è stato il simbolo per un secolo, espiandolo in quello successivo. Clint Eastwood ha novantuno anni e più niente da dimostrare. Quello che davvero conta per il regista e per i suoi vecchi spettatori è il secondo film, quello in filigrana. Il soggetto non è più la ricerca del figlio ma è Eastwood stesso. La sua aura trascende tutto, la sua carriera, come la silhouette filiforme, si imprimono direttamente sull'immagine.

C'è evidentemente il western, che evoca i suoi primi fatti d'arme e i suoi ultimi cowboy nichilisti, ma l'emozione si gioca soprattutto sul corpo dell'attore, fragile e inarcato, che ha vissuto tutto e il cui potere evocativo permette ancora di apprezzare quegli sforzi sgangherati e rudimentali. Di ammirare il rigore del classicismo, una forma di sobrietà efficace che assomiglia a Eastwood, che assomiglia a Mike, che assomiglia al film.

Modellato secondo il suo stile, il suo ritmo e i suoi (tanti) anni, Cry Macho è un western a velocità ridotta. Un avanzare flemmatico che argomenta a favore della gentilezza e della probità mentre calcola (letteralmente) le pause per la siesta. Perché il suo protagonista ha troppe primavere e nessuna cura per la vecchiaia, che si vive e basta. La si affronta con franchezza portando ogni sera a casa, come il vecchio cane di una campesina, la propria carcassa stanca. A riposare, a ballare, a cercare l'amore, dopo quello impossibile di Madison County, o magari un rifugio dalla bufera del mondo. E a piedi Clint Eastwood è più vulnerabile che a cavallo, fronteggiando i passi instabili della senilità con la sicurezza del suo punto di vista ("Guarda dove stai andando e vai dove stai guardando", mormora a Rafael). 

Cry Macho guida piano, sussurra agli umani e soffia ai cavalli, parla lentamente e sottovoce, a immagine del suo eroe, sempre pronto a ritirarsi (lo dichiara dal 1993) e a rimontare in sella per un 'addio al passato' senza pretese, nemmeno quella delle 'parole'. La più parte del tempo, Clint Eastwood comunica con un grugnito, quel suono inarticolato che è stata la sua firma. Quanto a noi e alla dipendenza collettiva dal 'cavaliere pallido', godiamo di quei piccoli tocchi d'autore che moltiplica lungo il cammino. Guardarlo misurare qualcuno sullo schermo o girare di tre quarti la testa per lanciare meglio il suo sguardo accigliato a chi lo ha fatto (proprio) incazzare, è sufficiente a giustificare l'esistenza del film. I suoi occhi liquidi alludono a profondità sepolte, a un uomo già fuori dal tempo, che ha trovato finalmente il suo posto nel mondo. "It's never too late to find a new home".

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 5 dicembre 2021
thomas

Può mai un novantenne domare cavalli selvaggi cavalcandoli, accendere di desiderio giovani procaci, far innamorare a prima vista piacenti vedove, trasformare in pochi giorni la personalità di un ragazzo cresciuto per strada in quella prossima ad un giovane educato nei migliori college? E può un muscoloso guardaspalle farsi intimorire e chiedere aiuto dopo aver ricevuto un pugno dal novantenne, perdere [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 gennaio 2022
Magone

In Cry Macho, si racconta un' intensa vita in meno di due ore grazie alla maestria di Clint E. Incomprensibile che questo lavoro venga ignorato dall'establishment cinematografico a favore di film meno degni di nota, ma che cavalcano lo stupidario comune... e se ne potrebbero elencare molti. Questo film, ambientato negli anni settanta, invece risulta molto piacevole [...] Vai alla recensione »

martedì 24 gennaio 2023
Dandy

Da un romanzo di N.Richard Nash e su sceneggiatura del fido Nick Schenk("Gran Torino", "The mule"),il nuovo film del 91enne Eastwood è una summa dei temi delle opere precedenti(il cowboy controtendenza e dalla parte dei deboli  di "Il texano dagli occhi di gjiaccio" o ormai senescente ma ancora in missione come in "Gli spietati";il punto di vista [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 settembre 2022
Giovanni Morandi

 Cry Macho-2021 Clint Eastwood. Il tema principale (ormai a decorrere da Gran Torino, ma anche prima...Million Dollar Baby) e' il tentativo di emancipazione di (giovani "reclute"), in questo caso, come in Gran Torino, un ragazzino, che si innamora del fascino del "vecchio" Clint. Naturalmente questa trama, che è la storia del film, è solo un pretesto [...] Vai alla recensione »

domenica 12 dicembre 2021
JonnyLogan

1979. Mike Milo è una vecchia stella del rodeo con un passato pieno di lati oscuri. Raggiunta forzatamente la pensione, causa il licenziamento dal ranch dove lavorava, Mike riceve la visita del suo ex capo e amico Howard il quale gli domanda di recarsi in Messico per entrare in contatto con Rafo, il figlio tredicenne che non vede da molti anni, e che vorrebbe che Mike portasse al suo ranch. Vai alla recensione »

giovedì 9 dicembre 2021
FabioFeli

Siamo negli anni ‘80. Non fa molte cose, ormai, Mike Milo (Clint Eastwood), al crepuscolo della sua vita. Passati i tempi dei rodei, nei quali era una leggenda; dopo 5 vittorie nell’All-American, c’è stata una brutta caduta sotto il peso di un cavallo selvaggio. Ancora la sua gamba non ne vuole sapere di riprendersi e forse ha ragione lei: tanto cosa deve fare Mike, uomo [...] Vai alla recensione »

domenica 2 gennaio 2022
Magone

In Cry Macho, si racconta un' intensa vita in meno di due ore grazie alla maestria di Clint E. Incomprensibile che questo lavoro venga ignorato dall'establishment cinematografico a favore di film meno degni di nota, ma che cavalcano lo stupidario comune... e se ne potrebbero elencare molti. Questo film, ambientato negli anni settanta, invece risulta molto piacevole e all' apparenza romantico [...] Vai alla recensione »

sabato 11 dicembre 2021
gmigliori

[attenzione contiene spoiler]  Incurante dei suoi novantun’anni, ancora una volta il granitico Clint  scende in campo per l’ennesimo viaggio on the road tra le sabbiose strade del deserto americano.  Niente di geriatrico, nessun sentore di casa di riposo;  Clint, nei panni di Michael "Mike" Milo, ex campione di rodeo, non rinuncia certo all’azione, e, [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 dicembre 2021
FrankMoovie

Guardando il TG, la notizia: esce oggi il nuovo film di Clint Eastwood e allora è stato irrefrenabile correre a cinema, di pomeriggio, con solo altre cinque persone in sala e sotto controlli Covid. Il film non entusiasma più di tanti precedenti, ma segna un passo importante nella carriera, lunghissima, del grande regista-attore. E' il film della super terza età, 91 anni sono [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 dicembre 2021
Lobo68

Povero Clint,  ma dovevamo proprio salutarti con una mediocrità del genere?  Ti auguro di vivere altri 30 anni ma questo film offende sia il tuo passato di attore bravo (ma sopratutto icona) che di regista valido. Ma chi te lo ha fatto fare?!!? Forse di tutto si salva appena la fotografia ma forse, per il resto, ti voglio bene ma voglio ricordarti come se non fossi andato a vederlo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 novembre 2023
enzo70

Mike Milo è un cowboy vero, una vecchia gloria del rodeo, ormai in pensione. E chi meglio di Clint Eastwood può interpretare un ruolo del genere. E il grande vecchio è perfetto anche nel rendere al meglio la figura di un uomo solo mandato dal suo capo in Messico per riportargli il figlio, Rafael, vittima di una madre violenta e dei suoi uomini.

venerdì 8 settembre 2023
Cyrus70

Boiata di film che non mi aspettavo da Eastwood. Ho desistito dopo un quarto d'ora ed aver visto una donna a capo di una gang che vuole concedersi ad un vecchio. C movie

giovedì 7 settembre 2023
Xerox

.... vedere un attore che si stima un bel po', fare un passo falso a 91 anni. Personalmente mi sono sentito male quando la madre del ragazzo invita Clint a letto. La vecchiaia si rispetta! Solo una degenerata potrebbe vedere un 91enne come un oggetto sessuale! Si, ammetto che la cosa mi ha parecchio disturbato... Mi riguarderò Gran Torino....

martedì 5 settembre 2023
Giovanni

Prima o poi doveva succedere. Dopo una miriade di film belli o bellissimi, anche per Eastwood è arrivato un passo falso. Apprezzo gli sforzi di Marzia Gandolfi per metterne in luce i pregi, ma Cry Macho è una storiella abbastanza insulsa e stiracchiata, piena di luoghi comuni, con una sceneggiatura zoppicante (basti citare l'episodio, totalmente inverosimile, in cui il vecchissimo protagonista si mette [...] Vai alla recensione »

sabato 24 settembre 2022
Belliteam

Spiace dover stroncare un film di una leggenda come Clint Eastwood, kontani i tempi di "grande Torino", ma questo western crepuscolare purtroppo manca innanzitutto di ritmo, trascinandosi tra dialoghi da terza elementare alternati a pause incomprensibili, che ne rendono molto faticosa la visione; Da salvare alcune riprese di un polveroso new mexico, e una battuta di CE nel momento del licenziamen [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 agosto 2022
lucio

Un cow boy, oramai anziano, prova a ricucire lacerazioni intime di una esistenza forse triste e forse no. Essere vecchi e non sentirlo. Credere nell'amore, anche quando l'anagrafe dice che è impossibile. Domare un cavallo, per tornare ad essere macho, ammesso che questo termine abbia un virile significato. Un giovane varca il confine fra Messico e Stati Uniti d'America, in cerca [...] Vai alla recensione »

domenica 2 gennaio 2022
Magone

In Cry Macho, si racconta un' intensa vita in meno di due ore grazie alla maestria di Clint E. Incomprensibile che questo lavoro venga ignorato dall'establishment cinematografico a favore di film meno degni di nota, ma che cavalcano lo stupidario comune... e se ne potrebbero elencare molti. Questo film, ambientato negli anni settanta, invece risulta molto piacevole e all' apparenza romantico ma tocca [...] Vai alla recensione »

sabato 18 dicembre 2021
Emanuele 1968

Personalmente sono rimasto deluso, per l'amor del cielo Clint Eastwood e Clint Eastwood e fin qui nulla da dire , bell'uomo grande fascino però......alquanto improbabile che domini un giovane cavallo che tira di quelle vergate spaziali, pure quando stende con un pugno l'aguzzino della moglie, e tante altre scene altamente improbabili.

giovedì 16 dicembre 2021
Vilma

Noia. Film fantascientifico dove un vecchietto doma cavalli, 1 donna gli propone sesso(sigh) un altra si innamora. Assolutamente dimenticabile. 

sabato 15 gennaio 2022
Luca Scialo

Mike Milo è un ex Star del rodeo che dopo tanti errori nella vita, si trova a gestire un maneggio di cavalli di Howard Polk. Quest'ultimo è tra i pochi che ancora gli da qualche chance, fino a chiedergli di riportare a casa suo figlio Rafael che vive in Messico con una madre diseredata.Mike accetta a malapena ma giunto dal ragazzo, si affeziona inevitabilmente a lui e al suo gallo da combattimento. [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 gennaio 2022
Felicity

Cry Macho – Ritorno a casa non è certo il miglior film di Eastwood, ma è autentico. La trama è oltremodo lineare, è la credenza nel volto di Eastwood a consegnare un’indiscussa autenticità a questo viaggio, perché è la memoria condivisa del cinema a compensare gli squilibri della storia. Ecco che l’originaria mitologia del cavaliere [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 gennaio 2022
Magone

CRY SEX WAR

giovedì 20 gennaio 2022
Magone

CRY SEX WAR

domenica 9 gennaio 2022
BrunoPepi

CRY MACHO  (2021)   Regia: Clint Eastwood USA - Neo Western  Cast:  Clint Eastwood, Eduardo Minett, Natalia Traven   Tratto dal romanzo omonimo del 1975 scritto da N. Richard Nash,  è il primo film diretto da Eastwood non basato o ispirato a una storia vera dai tempi di Hereafter del 2010.

mercoledì 8 dicembre 2021
Iris Aiello

Storia scontata, a tratti assurda e i 91anni del protagonista  si vedono tutti. Non si può far la parte di uno con almeno 20anni di meno!

sabato 11 dicembre 2021
Maramaldo

Di sè, tanto per cambiare. Di quel che fu, il cavalcatore. (Warning: film e relative critiche si prestano a doppi sensi). Ma, allora, tutto quel MEXICO? Pretesto. Che si racconta? Leta (Fernanda Urrejola), matrigna, perversa, possessiva; Marta (Natalia Traven), materna, generosa, protettiva. Fuga o desiderio, cha altro possono ispirare al maschio, ancorchè vissuto a lungo? Incongruenze, [...] Vai alla recensione »

martedì 21 settembre 2021
GUSTIBUS

Vedere un film di Clint Eastwood e'come andare al cinema per la prima volta.Il suo modo di dirigere "Cry Macho"e'dolce,semplice,raffinato.In questo suo ultimo racconto emerge tutta la sua bravura di fare amare ancora il cinema.Visto in 4k con sottotitoli ovviamente via web mi sono goduto "Clint"la mia icona da quando avevo 11anni.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 9 dicembre 2021
Grazia Paganelli
Duels.it

Ha un lavoro da portare a termine Mike Milo e nessuno lo potrà fermare. Il nuovo film di Clint Eastwood Cry Macho - ritorno a casa (adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 1975 scritto da N. Richard Nash, autore della sceneggiatura insieme a Nick Schenk) pone l'eroe sfuggente e laconico di sempre al centro di un road movie insolito, al confine tra Messico e Texas, per portare dal padre [...] Vai alla recensione »

domenica 5 dicembre 2021
Ada Guglielmino
NonSoloCinema

Il ritorno dietro e davanti la macchina da presa di Clint Eastwood in un western contemporaneo aveva, sulla carta, molti punti a suo favore. Purtroppo l'ultima opera di una icona del cinema mondiale, Cry Macho - Ritorno a casa, non decolla mai. Il novantunenne Premio Oscar Clint Eastwood è Mike Milo, un ex campione di rodeo e addestratore di cavalli che un brutto incidente ha buttato fuori dalle arene [...] Vai alla recensione »

sabato 4 dicembre 2021
Serena Nannelli
Il Giornale

Con Cry Macho - Ritorno a casa l'infaticabile e inarrestabile novantunenne Clint Eastwood torna al cinema nella doppia veste di regista e interprete. Il quarantesimo lungometraggio firmato dal texano dagli occhi di ghiaccio è un road movie con protagonista un cowboy alle prese con le riflessioni e i sentimenti che nascono nella vecchiaia. Lo sceneggiatore è lo stesso di un capolavoro come "Gran Torino" [...] Vai alla recensione »

sabato 4 dicembre 2021
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Il copione ha aspettato mezzo secolo prima di diventare film: all' epoca Clint Eastwood era troppo giovane per il personaggio di Mike, un cowboy con la schiena rovinata da troppi rodei. L' amico che l' aveva aiutato nei momenti di difficoltà gli chiede di riportargli il figlio Rafo, condotto in Messico dalla madre divorziata. Richard Nash aveva scritto "Cry Macho" negli anni 70: due versioni della [...] Vai alla recensione »

sabato 4 dicembre 2021
Andrea Frambrosi
L'Eco di Bergamo

«Questa faccenda del macho è molto sopravvalutata»: e se lo dice Clint, inteso come Clint Eastwood, splendido ultranovantenne, che dirige e interpreta il suo nuovo film intitolato «Cry macho - Ritorno a casa», possiamo, anzi, dobbiamo credergli. «L'ultimo buscadero» si intitolava il film di Sam Pekinpah con Steve Mc- Queen e il grande Ben Johnson, anche il Mike Milo di Clint Eastwood era stato una [...] Vai alla recensione »

sabato 4 dicembre 2021
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

Un tempo campione di rodeo, il vecchio Mike Milo riceve un incarico dal suo ex datore di lavoro: andare in Messico e riportargli il figlio adolescente Rafael, trattenuto là con la forza dalla madre. Mike accetta controvoglia ma parte; non sarà facile portare a termine la missione. La trama discende da un romanzo di N. Richard Nash, che lo sceneggia con Nick Schenk; non succede granché e per di più, [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 dicembre 2021
Valerio Caprara
Il Mattino

In attesa della valanga natalizia (pio desiderio o nostalgia del tempo che fu) non mancano i titoli che si offrono all' attenzione del pubblico: un atto di coraggio non solo commerciale ma anche sociale e culturale che va premiato, non fosse altro perché le piattaforme streaming dominanti si concedono il vantaggio di non rendere mai noti costi, perdite o ricavi dei prodotti messi in onda.

venerdì 3 dicembre 2021
Simran Hans
The Guardian

Clint Eastwood fa ancora bella figura con il cappello da cowboy in testa. Nel suo ultimo film, un road movie delicato, Eastwood interpreta Mike Milo, "un vero cowboy" a sentire il suo capo Howard (Dwight Yoakam). La sua missione è attraversare il confine fra Texas e Messico per recuperare Rafo (Eduardo Minett), il figlio tredicenne di Howard, che sta con la madre inaffidabile e opportunista.

venerdì 3 dicembre 2021
Nicola Falcinella
La Provincia di Como

Si viaggia questa settimana al cinema, in treno o in auto, rispettivamente con il finlandese "Scompartimento n. 6" di Juho Kuosmanen e "Cry Macho - Ritorno a casa" di Clint Eastwood, due film che vale davvero la pena di vedere. Grande vecchio Il primo è stato tra le cose migliori dell'ultimo Festival di Cannes, mentre il secondo, presentato in anteprima italiana nei giorni scorsi al 39° Torino [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2021
Stefano Benedetti
Cult Week

Ci sono storie d'amore che non finiscono mai: quella tra Clint Eastwood e il cinema, il suo cinema, è una tra le più longeve che Hollywood ci abbia mai regalato. A volte, però, la longevità artistica diventa accanimento terapeutico (vero Woody Allen?), e bisognerebbe avere il coraggio di staccare la spina della macchina da presa, per godersi i meritati frutti di una pensione ampiamente guadagnata sul [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2021
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Nella sequenza iniziale risuona la canzone Find a new home di Will Banister. Uno degli ultimi versi è "It's never too late'; "Non è mai troppo tardi':Appena finisce la musica, a Clint Eastwood viene detto: Sei in ritardo. E lui: Per cosa?. Fin dai primi minuti è chiaro che Cry Macho è una riflessione sul tempo. Il grande attore e regista a più di novant'anni è ancora dietro e davanti la macchina da [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2021
Stefano Giani
Il Giornale

Mike è un anziano eroe dei rodei che deve un favore al suo ex capo, il solito manigoldo in disarmo che scarica le tensioni su chi mani e rivoltelle non le usa da un pezzo. Così Mike deve accettare l' ultimo ordine di servizio. Andare in Messico e riportargli il figlio Rafo, del quale al padre importa meno di zero, ma gli serve per ricattare l' ex moglie, una ubriacona, con la quale ha ancora interessi [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2021
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Secondo Martin Scorsese, se cerchiamo una autentica eredità del cinema classico americano di Ford e Hawks, è Eastwood. Nel canzoniere di Clint intorno alla crisi e alla perdita dei valori (western), questa è la ballata del vecchio e del bambino. A 91 anni, caparbio in piedi (barcollante), a cavallo (con la gru), al volante (senza occhiali), in flirt (alla maniera degli anziani), viaggia in campi lunghi [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2021
Silvana Silvestri
Il Manifesto

Ha la consistenza della mitologia Clint Eastwood nel suo Cry Macho, una presenza che vuole essere appena accennata, con il suo incedere lentissimo, l' impercettibile mutare delle espressioni, il bagliore fulmineo dello sguardo, unico avvertimento di emozione in una postura marmorea, il sollevarsi di un angolo della bocca in un accenno di sorriso, massima concessione di empatia.

giovedì 2 dicembre 2021
Roberto Nepoti
La Repubblica

Verso la fine delle rispettive carriere, i divi della vecchia Hollywood (John Wayne, Kirk Douglas ecc.) si cucirono addosso ruoli di protettori della gioventù. Ora tocca a Clint Eastwood, novantun anni e una quarantina di regie sulle spalle, con un semi- western ambientato nel 1979. Antica star del rodeo, Mike Milo è l' ombra di se stesso. Finché il padrone di un ranch non lo convince ad andare in [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2021
Alessandra Levantesi
La Stampa

Presentato in anteprima al TTF, esce oggi nelle sale Cry Macho, basato su una vecchia sceneggiatura di Richard Nash rimaneggiata dal Nick Schenk di Gran Torino; e film che potrebbe essere l' ultimo di Clint Eastwood. In Usa i fan si sono inteneriti, i detrattori non mancano di sottolineare il fatto che 91 anni sono 91 anni, e pur se sei una leggenda non è credibile che una cinquantenne ti cada fra [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2021
Pietro Masciullo
Sentieri Selvaggi

"Guess it's really never too late, To find a new home" canta Will Banister mentre l'inquadratura si apre sui campi lunghi della frontiera texana attraversata da un vecchio furgone Chrysler. Il sole è al tramonto, i cavalli si muovono liberi e i dettagli del guidatore (le sue mani rugose, gli occhi riflessi nello specchietto) diventano come estensioni di quel paesaggio.

giovedì 2 dicembre 2021
Daniele De Angelis
Cineclandestino

Macho non ha paura di fronteggiare nemici ben più prestanti di lui. Macho protegge un ragazzino con cui ha stretto un rapporto di amicizia. Macho vive in un Messico di frontiera, dove bisogna lottare per sopravvivere. Tuttavia Macho non è un personaggio impersonato da Clint Eastwood, regista ed interprete di Cry Macho - Ritorno a casa; bensì un gallo da combattimento disposto a tutto per la salvaguardia [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 dicembre 2021
Marco Minniti
Asbury Movies

Negli ultimi anni, il cinema di Clint Eastwood si sta spingendo sempre più verso l'essenzialità dei contenuti, verso una "purezza" tematica che sembrerebbe significare (anche) smussamento delle asperità narrative, estrema chiarezza di intenti e limpidezza del messaggio, a rischio di sembrare semplicistico. Non fa eccezione a questa tendenza, e anzi la spinge ancor più in là, quest'ultimo Cry Macho [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 dicembre 2021
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Il tempo che passa, il Mito che si arrende, una lacrima che scende sul viso di un uomo che non ti saresti aspettato: d'altronde già con "Gli spietati" si era iniziato a scalfire la leggenda del macho imbattibile, ma era nel secolo scorso e gli anni non erano ancora evidenti su un fisico che adesso barcolla dentro un film, dove l'affetto e la gratitudine per un grande regista aiutano a trovare il modo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 dicembre 2021
Giampiero Frasca
Cineforum

Così com'era stato per Robert Redford in Old Man & the Gun e ancor prima, molto prima, per il John Wayne del Pistolero, il divo con la sua storia fagocita il personaggio e la vicenda narrata, rendendo la distinzione tra vita e arte una pratica utile soltanto ad analisi onanistiche. Se i due esempi citati erano però, rispettivamente, un sentito omaggio giunto come canto del cigno e un crepuscolare intreccio [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 dicembre 2021
Teresa Marchesi
Huffington Post

La sua voce si è fatta più fragile. Il passo da vecchio cowboy porta il peso di una schiena incurvata. Sta meglio in sella che in piedi. Il Cavaliere Pallido oggi ha il volto di un nonno. Ma forse proprio per questo Clint Eastwood non lo abbiamo mai amato tanto come oggi, a 91 anni, in questo suo quarantaquattresimo film da regista. "Cry Macho- Ritorno a casa", visto in anteprima al Torino Film Festival, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 dicembre 2021
Massimiliano Schiavoni
Quinlan

Da anni Clint Eastwood accumula film-summa uno dopo l'altro. Il destino gli ha tributato una lunghissima senilità, e per uno spirito già discretamente crepuscolare come il suo si è trattato di ripiegarsi a poco a poco in una dimensione intima e malinconica, quando non pienamente tragica e pessimista, almeno da vent'anni a questa parte. Eppure l'eterna senilità di Clint ci sbugiarda subito, nega subito [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 dicembre 2021
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

"Questa storia del macho è sopravvalutata" sospira a un certo punto il vecchio campione di rodeo Mike Milo; essendo incarnato dal novantenne Clint Eastwood, sembra evidente l'intento autoironico rispetto al glorioso cine-passato. Con Warner Bros esce giovedì 2 dicembre "Cry Macho - Ritorno a casa", il nuovo film diretto e interpretato dall'indomabile vegliardo.

martedì 30 novembre 2021
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

La quarantesima volta dietro la macchina da presa, lungometraggi, del novantunenne Clint Eastwood ha titolo quanto mai incardinato nelle ragioni del suo cinema ultimo scorso, diciamo dal 2000 in poi, e del tempo che stiamo (soprav)vivendo: Cry Macho. Eppure, e qui sta ancora una volta la natura complessa della sua semplicità, il libro da cui attinge, Cry Macho di N.

martedì 30 novembre 2021
Mariuccia Ciotta
Film TV

Clint sorride sulla spiaggia bianca di Carmel-by-the-Sea, set della sua prima regia, e del suo ranch che sorge più all'interno nel nord californiano. Il corpo sacro del cowboy si ritrova nuovo di zecca nella tenuta da rodeo, stivaloni e fascino, l'aura del cavaliere pallido. Metacinema, evidentemente. Ecco il revenant, che può tutto, simbolo eterno e glorioso, sta- gliato in controluce come il marchio [...] Vai alla recensione »

martedì 30 novembre 2021
Aldo Spiniello
Film TV

Cry Macho avrebbe tutte le carte in regola per essere l'ultimo canto del grande Maestro. Il vecchio cowboy, la Frontiera, i cavalli selvaggi, il fascino di un western che non cede neanche alle strisce d'asfalto e alla corruzione dell'anima. Insomma un bel film classico, morale, un'elegia sui tempi andati dell'epopea e del cinema. Ma «solo un idiota farebbe un lavoro del genere», dice il vecchio Mike [...] Vai alla recensione »

martedì 30 novembre 2021
Andrea Bellavita
Film TV

Se Walt Kowalski o Gunny Highway ci avessero sentito usare il termine "urgenza" per commentare Cry Macho, probabilmente avrebbero sollevato qualche dubbio sulla moralità delle nostre madri o sulle nostre più segrete pratiche sessuali. Ne abusiamo spesso per film in cui percepiamo il desiderio fortissimo di far passare qualcosa, un'idea, una posizione, un pensiero, anche a scapito della correttezza [...] Vai alla recensione »

martedì 30 novembre 2021
Mauro Gervasini
Film TV

«Gallo Del Cielo era un guerriero nato in paradiso, così dice la leggenda». È la strofa di una canzone di Tom Russell, cantata da Joe Ely, Gallo Del Cielo, una roba di texani e messicani, e pure in Cry Macho il fulcro della vicenda è un gallo guerriero, chissà se nato nel cielito lindo sopra il confine. Pare una mistica tex-mex questa del combattimento dei poveri pennuti, sui quali si scommette come [...] Vai alla recensione »

martedì 30 novembre 2021
Emanuela Martini
Film TV

Mike balla con Marta, sulle note di Sabor a mí, nella scena conclusiva di Cry Macho. Il gringo ringhioso e la messicana materna. Ravvedimento senile? In realtà Clint ha già ballato, in una delle scene romantiche più lancinanti degli anni 90 (con Meryl Streep in I ponti di Madison County), e naturalmente ha molto spesso suonato o accennato a suonare (oltre che composto la colonna sonora o brani per [...] Vai alla recensione »

martedì 30 novembre 2021
Roberto Silvestri
Film TV

Marilyn Monroe, in Gli spostati di John Huston, chiuse, di fronte a un Clark Gable allibito, il capitolo "rodeo" e la saga, ancora più nobile, del "domatore di cavalli selvaggi": «Questi mustang diventeranno cibo per cani, smettetela!». Clint, che ama Huston, in Cry Macho inventa, sul tessuto consumato della memoria, del rimpianto e della nostalgia per quel vitalismo filmico, ormai in cenere, un doppio [...] Vai alla recensione »

martedì 30 novembre 2021
Filippo Mazzarella
Film TV

In Il corriere - The Mule c'è una sequenza di contrasto che i più hanno letto come politica: quella, brevissima e quasi ininfluente sulla narrazione (serve a sottolineare l'assurdità dei placidi dialoghi tra poliziotti e sceriffi razzisti e il vecchio Earl Stone, insospettabile fuorilegge), in cui un guidatore messicano fermato dagli agenti della DEA teme per la sua incolumità sulla base di terribili [...] Vai alla recensione »

martedì 30 novembre 2021
Matteo Galli
Close-Up

Sono trascorsi quasi trent'anni e all'incirca venticinque film, da quando Clint Eastwood, nel 1992, dichiarò che Unforgiven, in italiano Gli spietati, sarebbe stato il suo ultimo western. All'epoca Eastwood aveva sessantadue anni e interpretava un vecchio pistolero. Adesso Eastwood di anni ne ha 91, appare, indipendentemente dagli acciacchi del personaggio che interpreta (Mike, ex cowboy, domatore [...] Vai alla recensione »

NEWS
BOX OFFICE
venerdì 3 dicembre 2021
Andrea Chirichelli

Encanto resta primo. Non sfondano le new entry. Scopri la classifica »

TORINO FILM FESTIVAL
martedì 30 novembre 2021
Marzia Gandolfi

Presentato al 39 Torino Film Festival e dal 2 dicembre al cinema. Vai all'articolo »

TRAILER
giovedì 30 settembre 2021
 

Regia di Clint Eastwood. Un film con Clint Eastwood, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola, Horacio Garcia Rojas, Ana Rey. Da giovedì 2 dicembre al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
venerdì 6 agosto 2021
 

Regia di Clint Eastwood. Un film con Clint Eastwood, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola, Horacio Garcia Rojas, Ana Rey. Prossimamente al cinema. Guarda il trailer »

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