Amarcord in dialetto romagnolo (il dialetto di Fellini) vuol dire "mi ricordo", e il regista ricorda gli anni della sua infanzia, gli anni Trenta. Espandi ▽
Amarcord in dialetto romagnolo (il dialetto di Fellini) vuol dire "mi ricordo", e il regista ricorda gli anni della sua infanzia, gli anni Trenta, al suo paese. Passano dunque i miti, i valori, il quotidiano di quel tempo: le parate fasciste, la scuola (con l'insegnante prosperosa che stuzzica i primi pensieri), la ragazza "che va con tutti", la prostituta sentimentale, la visita dell'emiro dalle cento mogli, lo zio perdigiorno che si fa mantenere, la Mille Miglia, i sogni ad occhi aperti, il papà antifascista che si fa riempire d'olio di ricino, il paese intero che in mare, sotto la luna, attende il passaggio del transatlantico Rex. Recensione ❯
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Il regista dà un ritratto di Roma e dei suoi rapporti con la città in una sorta di documentario fantastico. Espandi ▽
Il regista dà un ritratto di Roma e dei suoi rapporti con la città in una sorta di documentario fantastico. Così, a scene che ricostruiscono l'arrivo del giovane Fellini nella capitale se ne susseguono altre che illustrano, grottescamente, la Roma di oggi e di ieri. Recensione ❯
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Un operaio milanese d'una certa età sposa la sua figlioccia, figlia d'immigrati meridionali, da cui ha un bambino. Durante uno sciopero l'operaio conosce un giovane poliziotto e i due, nonostante combattano su due fronti opposti, fanno amicizia. Espandi ▽
Un operaio milanese d'una certa età sposa la sua figlioccia, figlia d'immigrati meridionali, da cui ha un bambino. Durante uno sciopero l'operaio conosce un giovane poliziotto e i due, nonostante combattano su due fronti opposti, fanno amicizia. L'agente diventa però l'amante della ragazza e l'operaio, dimentico di tutte le sue idee progressiste, scaccia l'adultera. Anni dopo lei, che è stata abbandonata dal poliziotto, va a visitare il marito tormentato dalla solitudine. Forse si rappacificheranno. Recensione ❯
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Un lavoro sincero, diretto e violento nelle sue prese di posizione cinematografiche. Commedia, Italia2009. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Simone, un bambino di dieci anni, è costretto a starsene un'intera estate in casa, sotto l'occhio un po' feroce del padre. Fuori: il dolce vento dell'avventura. Dentro: la noia più tetra. Espandi ▽
Simone, un bambino di undici anni, è costretto a starsene un'intera estate in casa, sotto l'occhio un po' feroce del padre. Fuori: il dolce vento dell'avventura. Dentro: la noia più tetra. Finchè dalla città arriva in paese Lorenza, tredici anni, mistero di occhi verdi. Allora per Simone diventa una questione di vita o di morte: evadere da casa e scappare con Lorenza nel suo regno fantastico. Lì, tra amici immaginari che parlano al contrario, giganti nani, gemelli a metà, i due andranno in cerca del re di quel serraglio incantato: l'Uomo Fiammifero... Recensione ❯
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Tre amici (uno doppiatore di colpi di tosse, l'altro comparsa alla Scala e il terzo statua vivente nei grandi magazzini) cercano, senza successo, di m... Espandi ▽
Tre amici (uno doppiatore di colpi di tosse, l'altro comparsa alla Scala e il terzo statua vivente nei grandi magazzini) cercano, senza successo, di mettere in scena il Cyrano. Ma Giovanni, innamoratosi di Marina, una hostess, se la vede soffiare quasi involontariamente da Giacomo. A distanza di tre anni, Giacomo va a cercare Giovanni, che nutre ancora rancore. Giacome e Marina vivono insieme e vogliono convincere Giovanni a incontrarsi ancora una volta con Aldo, col quale aveva rotto coinvolgendolo nella vicenda. Un viaggio in Sicilia potrebbe portare alla rappacificazione. Recensione ❯
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Spiazzante e poco convenzionale, uno degli esordi italiani più interessanti degli ultimi anni. Commedia, Italia2013. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'insipida esistenza di Scanio, ingegnere fallito che si guadagna da vivere riparando macchine da caffè, conosce un'inattesa svolta con l'arrivo della ragazza inglese Helena. Espandi ▽
Scanio Libertetti, ingegnere mancato che si guadagna da vivere riparando macchine da caffè, segue un corso di recupero punti in un'autoscuola di provincia. Tra amici ormai realizzati che non perdono occasione per criticarlo, lo squillo insistente di un vecchio telefono e lo zio panettiere che lo incoraggia a valorizzare le sue doti, Scanio si muove in equilibrio precario fra le contraddizioni del mondo moderno. Solo Helena, giovane inglese trasferitasi in Italia per lavorare come esperta di risorse umane, sembra in grado di capirlo e rassicurarlo. Almeno per un po'. Esordio del piemontese Paolo Mitton alla regia. Recensione ❯
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La notte di capodanno Gioia, una comparsa non più giovanissima, impone la propria compagnia a un amico, attore di quart'ordine, che invece vorrebbe co... Espandi ▽
Nella notte di San Silvestro Gioia Pennicotti (Magnani), che fa la comparsa a Cinecittà dove è chiamata Tortorella, incontra casualmente il vecchio amico Umberto Pennazzuto (Totò) detto Infortunio, ridotto a far da palo al ladro Lello (Gazzara). Per un equivoco Tortorella crede che Lello voglia corteggiarla e finisce in prigione al suo posto. Tratta da due racconti (Le risate di Gioia, Ladri in chiesa) di Alberto Moravia, sceneggiata da Suso Cecchi D'Amico, Age & Scarpelli, è una notturna commedia buffa dai risvolti tristi che contano e pesano più della facciata, appoggiata a due malinconici personaggi di vinti dalla vita cui si aggiunge Lello, diseredato come loro, ma più lucido e ribelle. Recensione ❯
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La storia di due fratelli, di una mamma eccentrica e scomoda, e dell'amore che li unisce in una Livorno popolare. Dagli anni Settanta ai giorni nostri. Espandi ▽
Bruno Michelucci è infelice. Insegnante di lettere a Milano, si addormenta al parco, fa uso di droghe e prova senza riuscirci a lasciare una fidanzata troppo entusiasta. Lontano da Livorno, città natale, sopravvive ai ricordi di un'infanzia romanzesca e alla bellezza ingombrante di una madre estroversa, malata terminale, ricoverata alle cure palliative. Valeria, sorella spigliata di Bruno, è decisa a riconciliare il fratello col passato e col genitore. Precipitatasi a Milano alla vigilia della dipartita della madre, convince Bruno a seguirla a Livorno e in un lungo viaggio a ritroso nel tempo. Recensione ❯
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Una "cena delle beffe" che guarda all'attualità e vanta una scrittura precisa, disincantata e comica al punto giusto. Commedia, Italia2016. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è stato scritto dallo stesso regista insieme a Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Rolando Ravello. Espandi ▽
Quante coppie si sfascerebbero se uno dei due guardasse nel cellulare dell'altro? È questa la premessa narrativa dietro la storia di un gruppo di amici di lunga data che si incontrano per una cena destinata a trasformarsi in un gioco al massacro. E la parola gioco è forse la più importante di tutte, perché è proprio l'utilizzo "ludico" dei nuovi "facilitatori di comunicazione" - chat, whatsapp, mail, sms, selfie, app, t9, skype, social - a svelarne la natura più pericolosa: la superficialità con cui (quasi) tutti affidano i propri segreti a quella scatola nera che è il proprio smartphone (o tablet, o pc) credendosi moderni e pensando di non andare incontro a conseguenze, o peggio ancora, flirtando con quelle conseguenze per rendere tutto più eccitante. I "perfetti sconosciuti" di Genovese in realtà si conoscono da una vita, si reggono il gioco a vicenda e fanno fin da piccoli il gioco della verità, ben sapendo che di divertente in certi esperimenti c'è ben poco. E si ostinano a non capire che è la protezione dell'altro, anche da tutto questo, a riempire la vita di senso. Recensione ❯
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Un film sulla memoria, per non dimenticare il ruolo del cinema nella società italiana come prodotto culturale e luogo d'incontro. Commedia, Italia2015. Durata 88 Minuti.
La storia del cinema Universale di Firenze: l'incontro tra la cultura alta, sperimentale e politica del movimento studentesco e quella popolare, sarcastica e disincantata del quartiere fiorentino di San Frediano. Espandi ▽
Questa è la storia di tre amici: Tommaso, Marcello e Alice, dei loro destini che s'intrecciano, si lasciano e poi si ingarbugliano di nuovo, in una serie di avventure che attraversano tre decenni - dai favolosi sessanta ai plasticosi ottanta - e che incarnano i sogni, le svagatezze, le illusioni e le sconfitte di una generazione. Ma questa è anche la storia di un cinema (L'Universale), un cinema un po' particolare a dire il vero, dove per una strana congiuntura epocale, rionale e perché no, astrale, per un periodo si sono incontrate la cultura alta, sperimentale e politica del movimento studentesco e quella popolare, sarcastica e disincantata del quartiere fiorentino di San Frediano, creando un meraviglioso cortocircuito che ben presto ha portato a un inatteso e scintillante caos creativo. Recensione ❯
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È uno dei più bei film di Alberto Lattuada, anche se non uno dei suoi maggiori successi commerciali. Affiancato nella sceneggiatura da Cesare Zavattin... Espandi ▽
È uno dei più bei film di Alberto Lattuada, anche se non uno dei suoi maggiori successi commerciali. Affiancato nella sceneggiatura da Cesare Zavattini, il regista del Bandito sposta la vicenda del racconto di Nicolaj Gogol dalla Russia alla Lombardia. Akaki Akakievic diventa Carmine De Carmine, piccolo impiegato di provincia il cui unico sogno è un cappotto nuovo. Quando lo ottiene, gli viene rubato in una gelida notte di neve, e il povero Carmine muore di polmonite. Recensione ❯
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Quattordici episodi sui difetti degli italiani anni Settanta. Espandi ▽
Attraverso quattordici brevi episodi, scorrono altrettante situazioni tra il comico e il tragico in cui emergono i vizi eterni dell'italiano medio, alle prese con la violenza di fine anni Settanta. Recensione ❯
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Un racconto delicato ma privo di guizzi, di sorprese e di quell’energia vitale che caratterizza da sempre il buffone goldoniano. Commedia, Drammatico - Italia2015. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un uomo che decide di zittire questo caos e prestare ascolto al proprio cuore. Espandi ▽
Paolo, noto conduttore di un talk show televisivo pomeridiano, viene raggiunto a Roma da una telefonata che gli comunica che il padre Giovanni è stato ricoverato in ospedale. Costretto a tornare nel piccolo villaggio medievale di Cornello del Tasso, in provincia di Bergamo, Paolo scopre che il padre è gravemente ammalato. Giovanni, ex attore teatrale e famoso Arlecchino, manifesta il desiderio di voler spendere gli ultimi mesi della sua vita continuando a recitare con la piccola compagnia teatrale del paese, mettendo in scena spettacoli di Commedia dell'Arte.
Il ritorno al paese, ed il contatto con il padre e il suo mondo, porteranno Paolo a ricucire un rapporto con le sue origini, a ridefinire la sua identità e a riscoprire il tesoro artistico rappresentato dal personaggio di Arlecchino, del quale si troverà a vestire i panni.
Una favola moderna che racconta la storia di un padre e di un figlio, avvolta dalla magia del personaggio di Arlecchino e della tradizione della Commedia dell'Arte italiana che tutto il mondo ci riconosce. Recensione ❯
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Un giovanotto, fanatico dell'America, ne combina di tutti i colori. L'ultima è quella di mettersi su un cornicione, come il protagonista di Quattordicesima ora, minacciando di buttarsi giù se non lo accontentano nelle sue bambinate. Espandi ▽
Un giovanotto, fanatico dell'America, ne combina di tutti i colori. L'ultima è quella di mettersi su un cornicione, come il protagonista di Quattordicesima ora, minacciando di buttarsi giù se non lo accontentano nelle sue bambinate. Sordi, alla sua prima stagione come campione degli incassi, riprende, allargandola al film di novanta minuti, la macchietta di Nando Moriconi. Recensione ❯
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Un classico della commedia all'italiana, che fotografa il vizio del gioco nelle sue molteplici sfaccettature. Commedia, Italia1976. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un gruppo di amici alla ricerca di stratagemmi sempre più ingegnosi per pagare i debiti contratti alle corse dei cavalli Espandi ▽
Bruno Fioretti, detto Mandrake, si barcamena come attore e indossatore, mantenuto dalla barista Gabriella, di cui sperpera i guadagni puntando sulle corse di cavalli. I suoi sodali con il vizio del gioco sono Pomata e Felice, con i quali forma un trio di perdenti senza pari. Recensione ❯
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