Anno | 2010 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Paolo Virzì |
Attori | Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Marco Messeri Aurora Frasca, Giacomo Bibbiani, Giulia Burgalassi, Isabella Cecchi, Francesco Rapalino, Sergio Albelli, Fabrizia Sacchi, Dario Ballantini, Paolo Ruffini, Emanuele Barresi, Fabrizio Brandi, Michele Crestacci, Roberto Rondelli, Paolo Giommarelli, Giorgio Algranti, Guglielmo Favilla, Riccardo Bianchi. |
Uscita | venerdì 15 gennaio 2010 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 3,52 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 gennaio 2020
Argomenti: Mamme al cinema
La storia di due fratelli, di una mamma eccentrica e scomoda, e dell'amore che li unisce in una Livorno popolare. Dagli anni Settanta ai giorni nostri. Il film ha ottenuto 11 candidature e vinto 5 Nastri d'Argento, 17 candidature e vinto 3 David di Donatello, 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office La prima cosa bella ha incassato 6,6 milioni di euro .
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Bruno Michelucci è infelice. Insegnante di lettere a Milano, si addormenta al parco, fa uso di droghe e prova senza riuscirci a lasciare una fidanzata troppo entusiasta. Lontano da Livorno, città natale, sopravvive ai ricordi di un'infanzia romanzesca e alla bellezza ingombrante di una madre estroversa, malata terminale, ricoverata alle cure palliative. Valeria, sorella spigliata di Bruno, è decisa a riconciliare il fratello col passato e col genitore. Precipitatasi a Milano alla vigilia della dipartita della madre, convince Bruno a seguirla a Livorno e in un lungo viaggio a ritroso nel tempo. Le stazioni della sua "passione" rievocano la vita e le imprese di Anna, madre esuberante e bellissima, moglie di un padre possessivo e scostante, croce e delizia degli uomini a cui si accompagna senza concedersi e a dispetto delle comari e della provincia. Domestica, segretaria, ragioniera, figurante senza mai successo, Anna passa attraverso i marosi della vita col sorriso e l'intenzione di essere soltanto la migliore delle mamme. A un giro di valzer dalla morte, sposerà "chi la conosceva bene" e accorderà Bruno alla vita.
È cosa nota ma è bene ribadirlo. Se si cerca un erede convincente della grande tradizione della commedia all'italiana, quello è indubbiamente Paolo Virzì. Lo è per attitudine, scrittura, sguardo. Per la modalità di immergersi nell'anima vera e nera del nostro paese, producendo affreschi esemplari e spaccati sociologici precisi. Archiviata la Roma dei call center e della solidarietà zero (Tutta la vita davanti), il regista livornese torna in provincia con una commedia drammatica e col professore depresso di Valerio Mastandrea, che spera un giorno di "ingollare" quella madre che non va né giù né su ma che ugualmente suscita un'irresistibile attrazione.
Indietro nel tempo e al centro del film c'è allora una mamma, l'affettuosa e "disponibile" Anna di Micaela Ramazzotti, idealmente prossima alla Adriana di Antonio Pietrangeli (Io la conoscevo bene), sedotta dalle persone e dagli avvenimenti ma trattenuta e contenuta dall'amore filiale. Se Adriana fosse sopravvissuta alle malignità di un cinegiornale e a un volo dalla finestra della sua camera, avrebbe adesso due figli e un cancro nella Livorno e nel cinema di Virzì. Perché Anna, mamma negli anni Settanta, è come Adriana vittima del torpore psicologico della provincia e della diffusa incomprensione maschile, da cui non sono immuni il figlio e il marito. A interpretarla nel tempo presente e nel letto di un hospice, centro di accoglienza e ricovero per malati terminali, è appunto Stefania Sandrelli, che trova per il suo personaggio (tra)passato un destino più dolce.
La prima cosa bella nel film di Virzì è proprio il personaggio di Anna che, libera e priva di pregiudizi, vive in uno stato di perenne disponibilità nei confronti della vita, offrendo agli uomini quello che può e ai figli quello che sente. Dotata di un'autenticità insolita e una femminilità impropria in un mondo di persone "normali", Anna è insieme amata e invisa al figlio, che ripudia il candore scandaloso della madre e trova rifugio senza pace nella fuga. Rientrato suo malgrado nella vita di provincia come un adolescente dopo l'ennesima evasione, Bruno indaga un'unità difficile da trovare dentro i silenzi e il dolore compresso. La famiglia rappresenta allora il cuore della commedia, condita con robuste iniezioni di popolarità e ghiotte cadenze toscane, dentro il quale ci tuffa e si tuffa il figlio dolente di Mastandrea, incontrando i fantasmi del passato e contrattando il proprio posto nel mondo.
La prima cosa bella si appoggia su un coro di attori efficaci nel sapere stare dentro e fuori i personaggi, finendo per dare forma a una felice e insieme scriteriata idea di famiglia. Dalla meravigliosa inadeguatezza di Mastandrea deriva poi l'equilibrio tra ironia e malinconia che è la cifra di una commedia colma di sentimenti e spoglia di sentimentalismi.
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Capita spesso di dover difendere il cinema italiano, in certe conversazioni più o meno salottiere, e spesso uno dei pochi argomenti spendibili sono i film di Virzì. Ebbene, stavolta Virzì ci ha fornito un vero e proprio assist per le nostre future conversazioni. La prima cosa bella è un film che scuote anche gli animi più insensibili e scettici. Lo segui col fiato sospeso, pronto a sorridere o a struggerti [...] Vai alla recensione »
Ottimo esempio di film d'autore del Cinema italiano di questi ultimi anni. Paolo Virzi si conferma regista talentuoso ed encomiabile creando, in questa sua opera, una trama caratterizzata da una pregevole rifinitura stilistica nella sceneggiatura e in un perfetto livello interpretativo degli attori, tutti eccellenti. Il regista Virzi, appunto, sembra delineare un perfetto profilo psicologico ai vari [...] Vai alla recensione »
Il cinema italiano vive e questo film ne è la prova indiscussa. Uno straordinario cast di attori supporta un lavoro corale dove non si ammicca alla lacrima, dove il dolore è lucido e vero. Una regia stilisticamente pregevole che con poche pennellate, pochi elementi e parole dette e non dette, ci fa entrare nelle emozioni dei protagonisti: dal vuoto incolmato del fragile ed insicuro Mastandrea, [...] Vai alla recensione »
Sarebbe un grave errore ridurre l’ultimo film di Paolo Virzì (che deve molto alla linearità narrativa di “Quella strada chiamata paradiso”) ad un approdo intimistico del regista livornese; al contrario questo lavoro, pur distanziandosi – finalmente direi – dal tema ricorrente delle sue pellicole più note (la delusione delle aspirazioni politiche, la [...] Vai alla recensione »
Questo nuovo film di Paolo Virzì mi ha già incantato ed emozionato ancor prima di vederlo!. Appena è cominciata ad uscire qualche notizia al riguardo, il tipo di storia, l'ambientazione, il nome degli attori protagonisti, il titolo, l'entusiasmo si è fatto sempre più grande. Voglio bene a Virzì, i suoi film, il suo modo intimo e colloquiale di creare cinema; lui sembra conoscerti a fondo, sa quali [...] Vai alla recensione »
Virzì si propone di raccontare una storia. Si dissocia dalle tematiche più profonde e di denuncia del suo penultimo film “Tutta la vita davanti” e ritorna nella sua Livorno per narrare le vicende di una mamma dal cuore enorme ma particolare. La prima cosa bella de “La prima cosa bella” è l’intento del regista di dipingere una commedia che non si distacchi [...] Vai alla recensione »
Paolo Virzì ritorna nella sua Livorno, ma questa volta decide di mettere da parte la politica e le “grandi” problematiche sociali. Grazie alla collaborazione di Francesco Piccolo e Francesco Bruni, gli altri sceneggiatori della pellicola, riesce a realizzare una commedia quasi perfetta, in cui si ride spesso, ma non mancano i momenti commoventi, emozionanti, senza essere [...] Vai alla recensione »
Che dire di un film dove tutto funziona alla perfezione come in un orologio svizzero? Le scene di commozione che si mischiano con le scene di divertimento come in un crescendo mozartiano, come nell'incastro di cose belle e brutte che noi chiamiamo vita? Il tutto con una naturalezza e con un tatto dove ognuno degli spettatori si è sentito toccato almeno in una piccola parte della propria [...] Vai alla recensione »
LA PRIMA COSA BELLA di Paolo Virzì con Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi. Attraverso tre decenni, dal 1970 ai giorni nostri, Paolo Virzì intraprende il suo viaggio nella memoria con la doppia finalità di riconciliarsi e ricordare due punti fermi per tutti noi: il luogo d’origine e la madre. Archetipi che spesso sembrano confondersi o sdoppiarsi ma con [...] Vai alla recensione »
Virzì ci proietta nella Livorno degli ultimi 40 anni con un film ricco di sentimenti e retto più che dalla bellezza di Micaela Ramazzotti , dalla toccante interpretazione di Stefania Sandrelli. A dirla tutta un pò troppo lungo, il film si snoda sulla vita di una donna che non lascia niente al caso ma che vive tutto con la passione e l'amore per i figli non lasciandosi travolgere [...] Vai alla recensione »
Dal genio tutto livornese di Paolo Virzì nasce “La prima cosa bella”, ambientato, manco a dirlo, a Livorno. Questa è la storia di Bruno Michelucci (Valerio Mastandrea) il quale viene convinto dalla sorella Valeria (Claudia Pandolfi) a tornare nella natia Livorno al capezzale della madre, malata terminale, Anna (Stefania Sandrelli). Qui prende vita un’enorme analisi a ritroso della vita di Anna (interpretat [...] Vai alla recensione »
Molte delle recensioni che ho letto di questo film purtroppo non tengono conto dell'impegno del regista nell'evitare accostamenti troppo scontati con i vecchi classici, ma di aggiornare la commedia italiana ai nostri tempi, richiamando ricordi diversi. Al contrario é una storia originale interpretata in modo splendido da una quasi sconosciuta Michaela Ramazzotti passando [...] Vai alla recensione »
In un mondo in cui il benessere è misurato in base all'efficienza e alla produttività, la tristezza e la malinconia non sono ben accette. Avere sempre il sorriso sulle labbra, sfoggiare la propria maschera migliore e divertirsi solo in compagnia, sono i must have dal XX secolo. Chi non si adegua a questo, diventa un emarginato, un individuo dal quale stare alla larga.
La vita di Bruno è caratterizzata da una grande infelicità. Insegna lettere a Milano, e i suoi rapporti sono caratterizzati dalla scarsa capacità di partecipazione affettiva. Quando la sorella Valeria lo raggiunge per portarlo nella loro città, Livorno, per assistere la madre nella fase terminale di una malattia, tentenna e quasi non vuole andare.
Paolo Virzi con "Tutta la vita davanti" si era già presentato come un regista ispirato, dalle grandi qualità, ma quanto fatto nel "La prima cosa bella" rimarrà per molto tempo nello scenario cinematografico italiano. Il racconto si apre nell'estate livornese del 1971 , l'elezione di Anna (Micaela Ramazzotti) come miss mamma, porta grande scompiglio nella famiglia Michelucci.
Paolo Virzì si cimenta con un tema universale come l'amore madre-figlio, la forma più pura di sentimento. Un amore immenso che però, a volte, può anche far male. Anna (Micaela Ramazzotti) è una madre speciale, bella, giovane e con una gioia di vivere mista ad un ottimismo al limite dell'ottusità, che in una provinciale Livorno degli anni sessanta [...] Vai alla recensione »
“La prima cosa bella” è un film dalle emozioni forti. Virzì ricorre al flash-back per raccontare una storia che abbraccia tre generazioni. Una madre vive il suo rapporto intenso con i suoi due figli, in una società in rapida evoluzione che, però, indugia nel pregiudizio. Non mancano gli spunti di riflessione sulla figura della madre, il suo ruolo imposto [...] Vai alla recensione »
Assolutamente d'accordo con la recensione della Gandolfi,il film di Virzì è veramente molto bello.Il regista è bravo nella descrizione di una famiglia comune,come ce ne sono tante , dove accade di tutto, dove nascono risentimenti e rancori, dove prendono forma recriminazioni e dolorosi ripensamenti e dove si commettono error su errori .
Film molto acuto, dove la fusione totale tra passato e presente(i flash-backs irrompono intelligentemente nel film, avevo scritto nella frase di lancio, ma lo fanno continuamente, tanto da togliere il gap passato-presente, tanto da "annullare"sostanzialmente il concetto stesso di flash-back)è latrice ma anche foriera di un nuovo modo di fare cinema con i sentimenti e sui sentimenti(e [...] Vai alla recensione »
Tutto il mestiere di Virzì per un film dai sentimenti facili ma che coglie nel segno. Una storia nel tempo, banale per molti profili, ma che proprio nella sua banalità riesce ad esaltare le capacità del regista livornese. E proprio a Livorno è ambientato questo film; il protagonista, Bruno, è un professore senza alcun entusiasmo per la vita, costretto ad abbandonare [...] Vai alla recensione »
Film intenso nella trama, con una interpretazione ottimale da parte degli interpreti tutti compresi.Buona la sceneggiatura e l'ambientazione del periodo inscenato per un film bello e intenso.Voto 8
Oggettivamente La prima cosa bella è un film discreto, senza grandi pretese, anche se è finito per essere candidato all'oscar cm miglior film straniero. Film che affronta un argomento raramente toccato dalla cinematografia, ma che per la sua natura stessa, tocca già di per sè ognuno di noi nella propria intimità: l'amore per la propria madre. Storia di una famiglia livornese, e in particolare di questa [...] Vai alla recensione »
Questo film ha tutti gli ingredienti per essere definito “un bel film” e Virzì ha saputo dosare con sapiente maestria tutti i giusti ingredienti: soggetto toccante e commovente, cast buono e affiatato (compresi i superbi attori-bambini), location di provincia come la migliore tradizione della commedia all’italiana vuole…eppure c’è qualcosa che [...] Vai alla recensione »
E' un film che NON EMOZIONA ASSOLUTAMENTE perché è costruito (e non poteva essere altrimenti per la mole di intrecci che dipana) a blocchi senza un attimo di sosta; si passa repentinamente dal passato al presente e viceversa con l'effetto di stordire lo spettatore senza dargli il tempo di assimilare dal punto di vista emotivo quello che vede e questa velocità finisce per sgonfiare quel pathos che la [...] Vai alla recensione »
Film che conferma per l'ennesima volta il baratro in cui è caduto il cinema italiano. L'esaltazione di una donna che coi suoi comportamenti dissennati, all'insegna del carpe diem, distrugge la sua famiglia e la vita dei suoi figli. Il normale fatto passare come triste e l'istintività fatta passare come desiderabile. L'esaltazione di un mondo che va al contrario, con la distruzione di ogni valore [...] Vai alla recensione »
"La prima cosa bella" è la dimostrazione che non bastano un buon regista e un ottimo cast per fare un buon film. La nostalgia, tema dominante di tutta la storia si trasforma ben presto in un sentimentalismo fastidioso e stucchevole. Nessuna ombra di un po' di sano e necessario cinismo che avrebbe reso più verosimile il dipanarsi degli eventi. Perfino la figura del padre di famiglia, burbero e violento, [...] Vai alla recensione »
Omaggio di Virzì alla sua città, film dalla lettura doppia, da una parte la storia della mamma Micaela Ramazzotti/Stefania Sandrelli, dei suoi figli, dall'altra il rapporto con un città di provincia che ha portato il regista, come il protagonista, ad allontanarsene... un rapporto di odio/amore del protagonista verso la mamma e verso la città che spesso collimano e si sovrappongono.
Questo film è la conferma che ancora i registi italiani sanno esprimere dei capolavori. Lungi dell'adeguarsi ai cinepanettoni natalizi che sbancano il botteghino o ai film pseudo-Kolossal che pretendono di essere storici e producono solo noia, Virzì ci regala un film denso di emozioni ma allo stesso tempo realista, dove lo spettatore al massimo non sa se ridere o se piangere, ma sicuramente non può [...] Vai alla recensione »
Nell'ultima commedia di Virzì è netto il contrasto tra la qualità del soggetto, potenzialmente all'altezza di molti classici italiani del passato, e la modesta qualità realizzativa. Lo script è interessante e cresce nella seconda parte, raggiungendo nel finale momenti di sincera commozione. Peccato che non funzioni tutto il resto: un cast di attoruncoli di quart'ordine su cui spicca per incompetenza [...] Vai alla recensione »
Ottimo, mi ha lasciato un senso di malinconia e agitazione dentro da spingermi a recarmi nuovamente in sala per vederlo ancora una volta... Incredibile l'interpretazione di Claudia Pandolfi, ormai sempre più affermata nel panorama cinematografico italiano, ed è stata una grande emozione vederla dal vivo alla prima della pellicola, nella sua spontanea semplicità e umiltà [...] Vai alla recensione »
Secondo me il fil più bello di Virzì! Scritto molto bene! Ottimo la fusione tra il presente e il passato...tra ricordi ed emozioni! Bravissimi anche gli attori...La Ramazzotti ha sfatato il luogo comune della "raccomandata" (dato il matrimonio con il regista!)..veramente brava! Bravissimi anche la Pandolfi, che si meriterebbe finalmente un film importante da protagonista [...] Vai alla recensione »
La leggerezza con cui si muovono i protagonisti, la storia, l' ambientazione, gli attori... fanno di questo film un vero capolavoro. Un racconto pieno di umanità, colorato da tanti sentimenti diversi, commovente ma non patetico. Bellissimo.
Bravissima la Sandrelli....e la Ramazzotti ottima sorpresa!!! film che tocca il cuore...di chi lo capisce...
Dopo tante schifezze viste al cinema finalmente un filmone. La Ramazzotti perfetta!
Finalmente un bel film italiano...diretto bene da paolo virzì ed interpretato bene dai protagonisti, su tutti Valerio Mastandrea...una bella storia di una mamma degli anni settanta e dei suoi figli ambientata tra la toscana di ieri e la milano di oggi...è un film che merita di essere visto!
E' un bignè alla crema , l'ultimo film di Virzì , con sfoglia colma di intenti dolci e di note benevole per tutti i personaggi , sui quali svetta con maestria e abilità interpretativa Anna in Michelucci , l'intramontabile Stefania Sandrelli . Sembra che la trama le sia cucita addosso,come una Filumena Marturano in versione toscana, più serena, sbarazzina , irriverente dell'omologa partenopea [...] Vai alla recensione »
Ottimo film, bravissimi gli attori...Messeri un grande grande. Poetico e realista sul quotidiano ed il dramma delle famiglie sbagliate (pardon i genitori) con le lacrime dei figli!!! Da vedere assolutamente.
Decisamente da andare a vedere...le aspettative non erano molte e invece mi sono dovuta ricredere alla grande...Il cast di attori è eccezionale ed ognuno mette del suo in questo film,a differenza di altri in cui è troppo ingombrante la presenza del regista sulle sfumature dei vari personaggi!
Bellissimo film. A MAMM E' SEMP A MAMM...Virzì oramai è un maestro...
Storia semplice ma che racchiude tutte le avversità della vita dall'adolescenza alla vecchiaia.Molto bravo Valerio Mastrandrea nella parte dell'infelice cronico e la Sandrelli malata terminale.Amo Virzì e non mi delude mai!
di Virzì, film appasionante, coinvolgente, commuovente. Storia di una donna che travolge come un uragano tutte le vite delle persone che riesce a toccare, vivisezione delle dinamiche famigliari. Personaggi ben sviluppati ed ottimamente interpretati, bellissima prova anche della Sandrelli (che raramente riesce ad esaltarmi). Film da non perdere, e forse rivedere per vivere tutte le sfaccettature [...] Vai alla recensione »
Esci dalla sala con gli occhi lucidi e non sei l'unica. Una sala in cui si alternano risate e silenzi e senti un nodo alla gola che ogni tanto va su e giù. Poi,quando sei fuori, e nei giorni successivi, ci ripensi, ti tornano in mente,insieme alla melodia della canzone,scene e personaggi.Il film è bello quando ne riparli con le amiche e gli amici, quando ti fa condividere le emozioni che ti ha [...] Vai alla recensione »
Semplicemente BELLISSIMO!!! Il cast brillante e azzeccatissimo mettono in risalto questo capolavoro di Virzì; il saper accostare il dramma, la commedia, la poesia, la realtà e falsità dell'ipocrisia del tempo, vuol dire saper fare un film perfetto. I giusti tempi tra il passato e il presente ti fa entrare nel film come uno dei protagonisti, ti accorgi che stai vivendo delle verità che troppo spesso [...] Vai alla recensione »
Finalmente un gran bel film che interessa sempre e che commuove fino lle lacrime, personaggi, allegria, tristezza, dolori, miserie, una famiglia con mille vicessetudini , una madre troppo presente e i figli incolpevoli che pagano le conseguenze. il fil vola via fino alla fine sempre godibile, interessante, bei personaggi, buono e di sentimento, bravissimi gli attori quanto bravo il regista .
Tenero e struggente direi che possono sintetizzare bene l'intero film. E' un film dove si prediligono le EMOZIONI e lascerei stare tutte le reinterpretazioni, non ne ha bisogno. Anzi avrei evitato anche l'insegna al neon del defunto PCI , ma capisco che è ostico abbandonare totalmente il proprio credo. C'è anche l'assoluzione finale, perchè tutto [...] Vai alla recensione »
devo ammettere che non sono un grande estimatore del cinema italiano dei giorni nostri, sono ben pochi i titoli italiani che caldeggiano la mia videoteca, perle che conservo e ogni tanto rivedo perchè meritevoli di questa lusinga. il titolo mi ha convinto, forse perchè adoro la canzone da cui è stato tratto, "la prima cosa bella", in quanto mi ricorda la mia stupenda infanzia e come per magia rivedo [...] Vai alla recensione »
Film molto furbo, retorico...molto bello
Ho appena saputo della candidatura all'oscar come miglior film straniero!Sono contenta,è un film che merita e appena lo vidi l'inverno scorso avevo già previsto che avrebbe avuto un grande successo. E' un film talmente emozionante e coinvolgente che il solo pensiero di rivederlo mi fa venire i brividi.Sarà che la mia vita assomiglia tanto alla storia narrata in questo [...] Vai alla recensione »
Bruno (Valerio Mastandrea), professore di scuola superiore con problemi di alcol e droga, e la sorella Valeria (Claudia Pandolfi) ricordano, in occasione dello stato terminale di malattia dell'ancor vitale madre Anna (Stefania Sandrelli) il passato della loro famiglia. Un'infanzia colma di travagli quella dei due, contraddistinta da un forte legame con l'ingenua e sventurata madre [...] Vai alla recensione »
Tutto ha inizio nel 1971, quando Anna viene incoronata a sorpresa "la mamma più bella" dell'estate nello stabilimento balneare più popolare di Livorno. Nel corso del tempo e dell'ultimo film di Paolo Virzì, La prima cosa bella , farà in tempo a diventare anche la mamma più impegnativa, almeno per i figli Bruno (Mastandrea) e Valeria (Pandolfi). Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli si dividono il ruolo di Anna Nigiotti Michelucci, il personaggio che il regista e gli sceneggiatori, Francesco Bruni e Francesco Piccolo, hanno rubato alla vita di provincia per portarlo sullo schermo.
«La prima cosa bella» si colloca subito tra i grandi film della stagione perché gioca di classe con i meccanismi della memoria personale e collettiva: al centro dell'amarcord di Paolo Virzì c'è un ritratto femminile degno della commedia all'italiana dei Monicelli o Pietrangeli, ma anche il connesso rapporto con la propria terra di un moderno ulisse raramente è stato colto con analoghi pudore e pienezza. [...] Vai alla recensione »
Se è vero, come sostiene Pedro Almodovar, che gli effetti speciali per noi europei sono le emozioni, il cinema italiano non poteva contrapporre un film più adatto allo strapotere computer generated di Avatar de La prima cosa bella di Paolo Virzì, che di emozioni tracima, e che nonostante (o forse proprio per) il sovraffollamento e le esagerazioni tipiche della personalità vulcanica e sentimentale del [...] Vai alla recensione »
Io la conoscevo bene. Paolo Virzì sa amabilmente bleffare fin dai primi trenta-quaranta minuti de La prima cosa bella . Il ritratto di signorinella sognante, semplice e allegra, due bambini, marito irascibile, innocui amanti sparsi, qualche ricco squalo che la vuol far sfondare nel mondo del cinema, è quello di un carattere, di una figura ricorrente, di un archetipo del cinema italiano alla Antonio [...] Vai alla recensione »
Rinunciando ai richiami sociali e alle suggestioni ideologiche Paolo Virzì fa il suo amarcord livornese e familiare, la sua autobiografia giovanile per interposti personaggi (proprio come Tornatore ha fatto in Baarìa, come Rubini nella sua Puglia, come Placido nel "suo " Sessantotto). Virzì lo fa attraverso una storia corale che dura quarant' anni. Con al centro Bruno (Valerio Mastandrea), infelice [...] Vai alla recensione »
Viva il cinema italiano! Peppuccio Tornatore, Carlo Verdone e Paolo Virzì hanno realizzato in questa stagione i film più importanti delle loro pur già tanto fortunate carriere. Oggi, per riuscirci, Paolo Virzì, con «La prima cosa bella», in uscita a giorni nelle sale, è tornato nella sua Livorno, come ai tempi di «Ovosodo», e ci ha detto di due fratelli, Bruno e Valeria, e di una madre, Anna, che [...] Vai alla recensione »
Nostalgia canaglia. La gioventù la passa, la mamma muore, resta... Già, che cosa restaa Bruno, professore di lettere in un istituto alberghiero, da molti anni assente dalla natia Livorno? Un pugno di mosche, ecco quello che resta al protagonista di La prima cosa bella: il film di Paolo Virzì inizia mettendo in scena un uomo in crisi, insoddisfatto della vita che fa, roso da un malessere che non l'abbandona [...] Vai alla recensione »
La simpatica Micaela Ramazzotti è povera ma bella, in fuga da un marito geloso (ma simpatico), sempre sedotta da chi la paragona ad Ava Gardner e poi l'abbandona a nuove avventure. Portata per sogni, sesso e a qualche (simpatico) triangolo nella Livorno anni '70 e sul litorale, all'epoca via maestra della commedia all'italiana. Provinciale nazionalpopolare, da giovane fa la comparsa con Mastroianni, [...] Vai alla recensione »
Livorno, i livornesi e le canzoni d'epoca sono la particolarità de La prima cosa bella di Paolo Virzì, che contrasta felicemente coi film italiani ambientati qui o là per usufruire dei finanziamenti di questa o quella Film Commission. Jean Renoir diceva che, a toccare i cuori, è la storia che possa svolgersi in un solo posto. Ciò spiega che si possa ridere e piangere con La prima cosa bella, titolo [...] Vai alla recensione »
Il riferimento, lo dice per primo il regista, è la commedia all'italiana, esplicitata dall'omaggio a Dino Risi che vediamo nel film sul set livornese di La moglie del prete in cui la protagonista è maldestra comparsa. Eccoci dunque nell'ambizione di un cinema sentimental-popolare d'altri tempi, quando in sala si rideva, si piangeva, e chissà? nascevano amori un tantino illeciti.