Sergio Albelli è un attore italiano che lavora sia nel cinema che per la televisione.
Per cosa lo ricordiamo
Appare per la prima volta nel 1993, quando prende parte al cast di Fiorile, lungometraggio diretto da Paolo e Vittorio Taviani, storia della maledizione che aleggia su una famiglia da vent'anni. Nel 2002 interpreta Sforza nel film molto apprezzato dal pubblico El Alamein, per la regia di Enzo Monteleone, sulla guerra vista dagli occhi di un giovane universitario palermitano, Serra, che nel 1942 è fra i volontari per combattere in Africa - e anche la parte del colonnello ne Il corridoio, di Vittorio Badini Confalonieri.
Per qualche anno, fra il 2002 e il 2004, il suo impegno principale è la tv. Lo vediamo in ben ventitrè episodi della fortunata serie Carabinieri, in cui ha la parte di Alessandro Gigante e in uno solo di Don Matteo.
Torna al cinema nei panni di Roberto, nel lungometraggio di Valia Santella Te lo leggo negli occhi, del 2004, e dopo altre due partecipazioni per la televisione - in Carabinieri e nella miniserie La moglie cinese in cui è il dottor Rosati - è esclusivamente impegnato sul grande schermo in Voce del verbo amore (2007) di Andrea Manni, François (2008) in cui interpreta Roberto e il plurinominato Miracolo a Sant'Anna di Spike Lee, sulla seconda guerra mondiale, ambientato nel 1944 in Italia, dove quattro soldati neri americani vengono catturati e intrappolati in un villaggio della Toscana. Ancora nel 2008 recita accanto a Raoul Bova, Claudia Gerini, Vanessa Incontrada e Gabriel Garko in Aspettando il sole. Nell'autunno del 2009 ha recitato ne Il mostro di Firenze, sugli otto duplici omicidi che dal 1968 al 1985 hanno scatenato il panico nelle campagne intorno al capoluogo toscano.
L'incontro con Virzì
Col regista livornese collabora per la realizzazione di La prima cosa bella. Fra gli altri attori figurano Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi e Stefania Sandrelli. La pellicola racconta di Bruno (Valerio Mastandrea) insegnante a Milano ma dalle origini livornesi; un viaggio estivo per riabbracciare la madre nella città che l'ha visto nascere e crescere risveglierà in lui tante emozioni e ricordi intensi. Albelli è qui il marito di Micaela Ramazzotti, "donna troppo bella per un maresciallo dei carabinieri - ma l'amore non basta. La gelosia, la paura di perdere questa bellissima donna inquinerà il nostro rapporto. Fino a una scena fondamentale, un momento di rottura, che sarà uno dei momenti chiave del film", dice l'attore stesso in un'intervista fattagli insieme al regista, il cui vero padre era ufficiale dei carabinieri. Aggiunge di essersi trovato in grande sintonia con l'attrice che interpreta Miss Pancaldi, sua moglie, e che ha anche molto amato recitare coi bambini, quelli che poi diventeranno grandi e saranno interpretati dalla Pandolfi e da Mastandrea. "Permettono anche ai grandi di essere autentici, lavorare con loro è una delizia".
Parteciperà poi nel 2014 a Nessuno mi pettina bene come il vento di Peter Del Monte e Il giovane favoloso di Martone, tornando a lavorare per Virzì ne La pazza gioia (2016).
Tra le più recenti interpretazioni troviamo La terra buona di Emanuele Caruso e La bambina che non voleva cantare di Costanza Quatriglio.
