Margin Call

Film 2011 | Thriller, +16 109 min.

Regia di J.C. Chandor. Un film Da vedere 2011 con Kevin Spacey, Paul Bettany, Jeremy Irons, Zachary Quinto, Penn Badgley, Simon Baker. Cast completo Genere Thriller, - USA, 2011, durata 109 minuti. Uscita cinema venerdì 18 maggio 2012 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,38 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 25 marzo 2014

Le storie incrociate di otto persone che lavorano presso una banca di investimenti di grandi dimensioni quando la crisi finanziaria ha colpito gli Stati Uniti. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai NYFCCA, In Italia al Box Office Margin Call ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 374 mila euro e 159 mila euro nel primo weekend.

Margin Call è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,38/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,32
PUBBLICO 3,20
CONSIGLIATO SÌ
La crisi del 2008 raccontata con la qualità del grande cinema di denuncia made in Usa.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 11 febbraio 2011
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 11 febbraio 2011

Wall Street. Eric Dale, uno dei capi settore di una grossa banca di credito finanziario, viene licenziato in tronco. Ha solo pochissimo tempo per prendere i suoi effetti personali ed andarsene. Fa in tempo però a consegnare una chiavetta di computer al giovane analista Peter Sullivan dicendogli di fare attenzione. Peter, dopo che i suoi compagni di lavoro sono usciti, scopre che i dati che emergono dai file di Eric dicono che la banca, appoggiandosi su azioni virtuali, ha le ore contate. Sullivan mette in allarme le alte sfere e si convoca nella notte una riunione di emergenza. Bisogna decidere in tempi rapidissimi il da farsi o il crollo dell'Istituto sarà verticale. Le scelte da compiere dovranno fare (o non fare) i conti con l'etica.
È una storia nota quella che il film dell'esordiente J.C. Chandor ci racconta. Una storia di cui paghiamo e pagheremo a lungo le conseguenze. Lo fa con i mezzi che il cinema ha a disposizione e con un cast di alto livello capace di trasformare la fiction in una efficace rilettura del vero. Ci aveva già provato (riuscendoci) Oliver Stone con Wall Street - Il denaro non dorme mai. Ci riesce con ancora maggiore efficacia questo film perchè non ha nel proprio bagaglio un precedente successo planetario a cui fare riferimento come invece Stone aveva.
Chandor sceglie la via della didattica grazie a dialoghi efficaci tra cui risultano particolarmente illuminanti quelli che si intrecciano con il boss dei boss John Tuld interpretato da un Jeremy Irons in piena forma luciferina. C'è un mondo là fuori che sta per essere travolto da uno tsunami finanziario senza precedenti per la forma e le modalità. Quegli uomini debbono decidere della sorte dell'umanità dovendo valutare se anteporvi o meno la propria.
Con la fluidità del cinema di denuncia di alto livello a cui il cinema americano riesce periodicamente a fare ritorno Margin Call riesce a farci comprendere come il destino di miliardi di persone finisca con il concentrarsi nelle mani di pochi nonostante tutte le discettazioni sulla democrazia. È nello stupore del giovane Peter come nell'amarezza di segno diverso dei veterani Sam ed Eric che leggiamo l'amara verità dei nostri tempi. Chandor riesce a spiegarcelo (come gli chiede in riunione Tuld) come se lo dovesse far capire a un bambino o a un Golden Retriever. Gli va riconosciuto questo merito non secondario.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 20 maggio 2012
Writer58

"Margin Call", opera prima di Chandor, non mi ha convinto, mi è parso un prodotto poco ispirato e coinvolgente. Provo ad argomentare questa affermazione, procedendo per punti. A. La crisi finanziaria del 2008 è stata un cataclisma che ha generato pesanti effetti sulle economie mondiali, ne stiamo pagando e ne pagheremo le conseguenze per anni. Il tema si prestava a una trattazione intensa ed "epica", [...] Vai alla recensione »

martedì 22 maggio 2012
rocco albanese

L'elemento più sorprendente di "Margin Call" è sicuramente la sua capacità di riprendere e raffigurare i vizi e le falle del mondo finanziario del 2008 senza dover ricorrere mai ad artifizi retorici o moraleggianti. Così a differenza di "Wall street" (film che ho amato e che ha segnato la crescita della mia generazione di manager) il regista non ricorre all'immagine del vecchio pilota che rischia [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 maggio 2012
umbertosm

il film Margin Call è un capolavoro, attori eccezionali, storia vera, l'esaltazione del Dio Denaro: quando ci si rende conto che l'esposizione di 8 trilioni di dollari è una mega margin call (maggiore del valore della Banca e delle associate in cui lavorano gli squali dell'alta finanza del film) in poche ore tutto il potenziale di credibilità dei venditori della [...] Vai alla recensione »

martedì 22 maggio 2012
fedez84

Il primo film che racconta in modo avvincente e veriterio la grande crisi del 2007. Dopo l'occasione sprecata di Wall Street 2, il cinema americano ha finalmente prodotto un film di qualità sul collasso finanziario che ha cambiato il mondo. Il film si svolge tutto nell'arco di 24 ore: la mattina del primo giorno il capo del dipartimento rischi di una banca d'affari americana è licenziato a causa [...] Vai alla recensione »

martedì 2 giugno 2015
ultimoboyscout

USA, annus horribilis 2008. Un dirigente di una grossa società finanziaria è appena stato licenziato. L'uomo è colui che ha scoperto che la società è sull'orlo del baratro, che alcune operazioni concluse di recente hanno indebolito, portando l'istituto al fallimento. Prima di andarsene, il manager affida i dati rivelatori ad un giovane analista, un broker che compresa la situazione innesca una spirale [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 maggio 2014
jeff69

Crudele, attuale, ineluttabile. La sorte decisa in una notte, in una riunione che non lascia scampo a sentimenti o riguardi per nessuno. Vendere tutto subito sapendo che dopo quel giorno non ci sara' piu' un mercato per nessuno dei venditori. Decisione difficile, ma inevitabile. Ma in fondo che problema c'e'? Sono solo soldi. Nient'altro che soldi.

martedì 3 giugno 2014
angelo umana

 Nei corridoi a moquette dei grattacieli di Wall Street un pugno di persone ha l’incedere solenne e pensoso di chi tiene in mano le sorti della ricchezza finanziaria dell’uomo della strada. Bei vestiti, giacche e cravatte o maniche di camicia perché stanno “seriamente lavorando”, stipendi dai 250.000 di dollari annui per gli analisti o broker giovani, ai 2,5 milioni [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 settembre 2014
Santiago81

Se cercate il dramma shakespeariano e le scene madri che hanno fatto grande il film di Oliver Stone, passate oltre. Qui non c'è un Gordon Gekko mefistofelico e affascinante, non c'è traccia di glamour, non ci sono "cattivi" compiaciuti né eroi redenti o integerrimi. Margin Call è qualcosa di completamente diverso.

mercoledì 19 giugno 2013
Giorgio Postiglione Giorpost

L’ era che stiamo vivendo è complicata e sarà ricordata soprattutto per lo stato d’animo che caratterizza l’ uomo medio occidentale di oggi, tempestato di ansie, incertezze e paure. Una delle maggiori concause di questa situazione va individuata nella cosiddetta “alta finanza” e negli squali che la popolano.

lunedì 21 maggio 2012
Flyanto

Film in cui viene raccontata la crisi scoppiata nel 2008 all'interno di una banca americana scoperta e "risolta" nell'arco temporale  di un'intera giornata. Ritmo avvincente ed ovviamente molto ben recitato dal nutrito cast di ottimi attori che vanno da Jeremy Irons (il migliore in assoluto) a Stanley Tucci, a Kevin Spacey, ecc.

domenica 7 aprile 2013
Filippo Catani

New York. Una importante banca che si occupa di transazioni finanziarie di vario genere avvia un piano di taglio di dipendenti. Uno di questi riesce, prima di andarsene, ad affidare a un suo sottoposto una chiavetta contenente un'analisi terribile. La società è infatti piena fino al midollo di titoli tossici e rischia di essere spazzata via.

martedì 30 ottobre 2012
watpo

grande prova degli interpreti, regia solida e asciutta che regala alcune sequenze da antologia. Spacey torna agli splendori di Big Kahuna, Irons si risveglia dagli stati catatonici delle ultime prove. estremamamente sconsigliato a chi non riesce a vedere un film senza sangue e/o volgarità varie. questo è il cinema, bellezza!

venerdì 18 maggio 2012
donni romani

Tutto in una notte. La crisi economica morde, un analista finanziario viene licenziato ma lascia un file ad un giovane collega che scoprirà che la banca per la quale lavorano sta per fallire. Che fare? Come evitare che il mattino successivo salti tutto? Nel giro di un paio d'ore vengono convocati gli stati generali ed ha inizio una notte di confronti serrati, proposte e progetti che salverebbero [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 maggio 2016
esmith29

Iron ad un certo punto spiega la ciclicità delle crisi (economiche) per ammorbidire Spacey e indurlo a restare nella società. Qui emerge un punto quanto mai cinico, ma non per questo irreale. C'è una analogia tra medico e dirigente di società per consulenza. Entrambi accomunati dal poter incidere profondamente sulla vita delle persone, ma quando falliscono è perch&egra [...] Vai alla recensione »

sabato 9 giugno 2012
Amici del Cinema (a Milano)

Un Grand Guignol dell’orrore con affondi alla giugulare, una tragedia Shakespeariana con coltellate sotto la cintola. Questa e’ la prima impressione che mi ha lasciato “Margin Call”, una fotografia impietosa di un mondo dove i valori (almeno quelli nei quali credo io) sono capovolti, dove il “vita mea mors tua” e’ l’unica massima di sopravvivenza. [...] Vai alla recensione »

sabato 19 maggio 2012
renato volpone

Il film scorre lentissimo  senza lasciare il ben che minimo spazio alle emozioni. Sterile, esile, banale, racconta di conti falsati in una società che porteranno alla liquidazione del personale e alla svendita dei titoli. Elogio della ricchezza e della corruzione dei mercati non spiega nulla di ciò che accade realmente entrando nei particolari, ma lascia il tutto alle espressioni [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 maggio 2012
Jezza

C'era la storia. C'era il cast. C'era il dramma: premesse ottime, risultato pessimo. Una cavalcata nella notte scandita da un ritmo pressoché inesistente. Si dovrebbe trattare di un vortice che trascina tutti nel baratro, ma un vortice senza velocità non è un vortice! Il gusto americano per i discorsi rallenta il tutto ancor di più. Voluto o non voluto, è totale il distacco dalla realtà.

domenica 23 settembre 2012
1962thor

Il debuttante regista Chandor mette in scena un'ottima rappresentazione della realtà finanziaria americana degli anni scorsi, di come gli "uomini normali" siano dei burattini in mano a chi detiene il potere finanziario. Belli i dialoghi e i tempi di un film che rende coprotagonisti un cast fatto da grandi attori dove ognuno riesce a ritagliarsi la parte principale.

domenica 27 maggio 2012
jaylee

Promettentissimo esordio del regista J.C. Chandor, anche autore della sceneggiatura di questo financial thriller, che racconta le ultime ore di una grande banca di investimento prima della crisi finanziaria che sta ancora attanagliando le nazioni occidentali. Tutto si svolge nell’arco di 48 ore: una ri-organizzazione che colpisce uno degli analisti senior (Stanley Tucci); il suo lavoro che passa al [...] Vai alla recensione »

sabato 19 maggio 2012
epidemic

abbastanza analitico. I grandi errori dei piani alti con soldi invisibili. Una notte infernale della quale patirà il mondo finanziario e innescherà svalutazioni a catena. Saltano posti, soldi, titoli. le cifre di cui si parla aleggiano nello stupore generale, dai singoli stipendi alle perdite per transazione. Il cast è ottimo, il ritmo serrato.

domenica 27 settembre 2020
Lizzy

Un vero e proprio documentario su "quel che fu" nella vicenda dei titoli subprime in America. Tutto girato in poco più di 24 ore (se includiamo la scena finale) il film è veramente azzeccato per come espone problema e personaggi al grande pubblico. Qua non c'è nulla da capire se non che sono i soldi che fan girare il mondo e che fra gli uomini non tutti sono senza [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 novembre 2012
Rescart

Kevin Spacey, vincitore morale, seppellisce il suo cane morto di cancro nel giardino della sua ex. E' la scena finale di questo film nel quale oltre al cane vengono individuati altri due capri espiatorio. Il primo è Eric Dale, capufficio sicuro del suo posto ma licenziato poco prima di portare a termine un lavoro che probabilmente non sarebbe mai riuscito a completare.

venerdì 1 giugno 2012
MarioG

sabato 26 maggio 2012
Ankel

Sembra quasi ridicolo che i manager della banca/societa' d'affari (o quello che era)del film non sappiano minimamente quello che stanno facendo. Invece è una cosa realistica in una societa' occidentale moderna dove CHI DIRIGE LE AZIENDE sono semplicemente dei Manager(magari laureati alla Bocconi,culla della ignoranza italica)che nulla sanno delle aziende e niente capiscono di quello che l'azienda [...] Vai alla recensione »

sabato 19 maggio 2012
Paraclitus

Visto mesi e mesi fa scaricato da internet e in effetti arriva un po' in ritardo sugli sviluppi della crisi. Non dice nulla di nuovo, nulla che non sappia già uno che si tenga informato ma la messa in scena è molto interessante. E' molto bella la scena iniziale con gli head hunters che entrano nell' azienda, la tensione si taglia col coltello; una delle scene più tremende che ho visto al cinema e senza [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 settembre 2014
paolomiki

Non capisco nulla di matematica,calcoli vari,finanza investimenti ecc.Ma dopo aver visto questo film viene voglia di studiare un pochino,magari il minimo indispensabile per non farsi fregare risparmi quando vai in banca. Un film dove primeggia la tristezza di un gruppo di uomini a capo di una società in rovina. Sono costretti a vendere tutto in un giorno rinunciare praticamente al futuro e rovinare [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 agosto 2013
antonio bianchi

Mi colpisce la valutazione negativa di Jezza sulla presunta distanza dal mondo reale di questo film che dipinge una delle situazioni di "bolla che scoppia" che il sistema in cui siamo immersi affronta ciclicamente, e come ben ricorda lo spietato padrone, questa è la parola che mi sembra meglio descrivere Told, con frequenza crescente.

venerdì 9 agosto 2013
carlom64

Alla prima visione mi ha lasciato freddo, ma poi è subentrato il desiderio di rivederlo più e più volte. Gli attori sono strepitosi, la fredda realtà e le dinamiche aziendali di una grande multinazionale sono riprodotte fedelmente. Il ritmo, volutamente scandito, sottolinea la calma prima della tempesta che sta per abbattersi sul mondo comune, continuamente inquadrato a distanza, come uno sfondo da [...] Vai alla recensione »

domenica 27 maggio 2012
microne

Film immenso!  Ciò che mi ha maggiormente colpito è come il regista sia stato in grado di rendere la ritmica degli eventi assolutamente spiazzante. Chandor è riuscito nell'impresa di far toccare gli estremi del tempo. Seguendo una logica fuzzy ciascuna delle parti recitate contiene l'intero film.

domenica 20 maggio 2012
vandamme84

il film non è male, è guardabile, sicuramente non è un film per tutti, solo che gli manca qualcosa. wall street è molto meglio, ma per i film che trattano la crisi, anche se non riguardava prettamente l'aspetto finanziario, il migliore resta per me the company men. cmq sia questi film sono utili a capire che chi fa i disastri, i grandi capi, restano tutti ai loro [...] Vai alla recensione »

sabato 19 maggio 2012
Mr cinefilo

film  di denuncia che schiva la pallottola di entrare nei dettagli tecnici ( incomprensibili ai più ), preferendo concentrarsi sui personaggi, sulle ambizioni, lasciando allo spettatore le interpretazioni.  Diretto e interpretato bene, scritto meglio. In quella vasca di squali che è la finanza.

martedì 5 aprile 2022
signorbagheri

Pieno di buone intenzioni questo film di Chandor sceneggiato e diretto dallo stesso ma con esiti disastrosi sulla tenuta drammatica della messa in scena tra i ricchi dirigenti di una società di investimento del crac finanziario del 2007 a seguito della crisi dei subprime che non riesce a coinvolgere empaticamente e non lo potrebbe mai visto che tutti i personaggi sono ricchi sfondati e non c’è alcuna [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 gennaio 2021
Fabri

Sinceramente non sono d'accordo con chi ha espresso voti bassi, ho trovato il film estremamente interessante e molto ben fatto, con attori in gran forma. Attualissimo anche oggi, spiega senza retorica l'origine del crollo americano - e quindi del nostro. Molto consigliato

sabato 6 dicembre 2014
gyanfrypass

Se ci fosse, o forse c'e' un oscar per un film da premiare per  il rapporto   costo/risultato questo   sarebbe senz'altro   al primo posto. SCORREVOLE, ESSENZIALE, PENETRANTE, INQUADRATURE E DIALOGHI BREVI . Chi direbbe cche il regista e' alle prime armi!

martedì 29 luglio 2014
gambardella

il, film lo giudico in maniera opposta alla tua, che cosa intendi per vortice che manca ,la poca concessione allo spettacolo ? perchè la gente comune non interagisce? la gente comune interagisce eccome è solo l'anello finale della catena . il film mostra molto bene il  succo del capitalismo , tieni presente poi che tutti i personaggi del film sono anche loro solo esecutori , [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 maggio 2012
thismustbetheplace

venerdì 18 maggio 2012
Spike

Il soggetto è interessante. Temo però che la distribuzione non sia capillare. Come al solito dovrò fare qualche km se vorrò vederlo.

mercoledì 23 gennaio 2013
rumenopuzzo

un film che rasenta la perfezione nelle vicende, nella caratterizzazione dei personaggi, nel linguaggio tecnico, nella sceneggiatura, nelle atmosfere...unico neo la chiusa finale; le lotte si sono sempre chiuse con vinti e vincitori, ma fino a poco fà i contendenti partivano quasi alla pari o per lo meno con in mano uno scudo comune, che non é l etica come appare dalle vicende del film (quella é sempre [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 giugno 2012
Alex2044

Un film solido,interessante, ben recitato e ben diretto forse un po' sottovalutato. Un ottima referenza per il cinema americano senza enfasi e senza spettacolarità artificiale. Forse vale mezza stella in più ma non si può. Si può inoltre consigliare perchè non ci sono momenti di noia.

domenica 27 maggio 2012
Babis

In poche ore le certezze di un colosso finanziario di New York, si sgretolano davanti all'analisi di uno di loro (cacciato, forse, per questo motivo), capace di vedere il buio totale, dietro alla luce degli ottimi risultati che la banca aveva avuto in anni precedenti: questa la storia, terribilmente attuale, vicina e che ha sconvolto la vita di milioni di persone.

giovedì 15 novembre 2012
Cenox

In un film molto tecnico sotto l'aspetto dei dialoghi puramente economici, e svolto interamente in una notte, si racconta del fallimento di un importante società finanziaria. La brillante previsione proviene da un giovane ragazzo messo in allerta dal suo capo proprio prima del suo licenziamento a causa dei tagli del personale. Tutto questo scatenerà una serie di decisioni importanti [...] Vai alla recensione »

giovedì 25 ottobre 2012
kondor17

le due stelle per Kevin Spacey e il realismo, altrimenti una noia mortale! DI una lentezza estenuante...

sabato 18 agosto 2012
davide chiappetta

Il film è pieno di cliché, i dialoghi sono pretenziosi, Irons più spietato di Gekko, grandi attori con parti scontate, e poi Bernard Madoff e Lehman Brothers hanno già fatto tutto loro, quello che può essere interessante di questo film è che potrebbe essere un buon vademecum per quelli che sanno poco o nulla sull'alta finanza; patetica e ridicola la scena [...] Vai alla recensione »

martedì 29 maggio 2012
pressa catozzo

Darei quattro per la realizzazione, ma mi limito a tre giudicando l'opera. Quando fanno film drammatici dove si da la caccia al'assassino e alla fine lo hanno quasi preso ....lo uccidono. Questa volta salvano capra e cavoli. Storia vera? di fantasia? Non lo so ma avrei preferito un finale diverso con la capitolazione del cattivo. Come consuetudine il cinema americano è ricco nella scelta degli attori [...] Vai alla recensione »

domenica 2 giugno 2013
francebatistabomb

Nonostante la buona volontà di vedere un film impegnato e con attori di un certo livello, di questo film mi rimarrà solo la tristezza per la perdita dell'amato cane e il sacrificio di sporcarsi le mani nella nuda terra, mentre il mondo va a rotoli. Infine ho capito finalmente che la mia ragazza émeno intelligente di un golden retriver, visto che non ha capito i dialoghi profondi e veri di questo magnifico [...] Vai alla recensione »

lunedì 9 luglio 2012
Emmegei

..eppure: la storia ci sarebbe, il cast pure, l'idea quasi.. e tutto si perde. Una notte per il destino dell'economia.. e di tutto questo rimane l'immagine di Demi Moore che guarda l'alba dal suo ufficio al milionesimo piano del palazzo, con la City che si risveglia senza saper nulla del destino. Unica immagine valida. Un cast del genere, da cui ti aspetti un'interpretazione densa, tesa, sul [...] Vai alla recensione »

domenica 14 ottobre 2012
rossella11190

Cosa mi ha lasciato questo film? NULLA Lento, pesante e banale...una descrizione troppo semplice e per niente costruttiva di come vengano corrotti i mercati per lasciar vincere sempre i potenti, persone che agiscono comandati dal Dio denaro. Sul finale il film si riprende, e ho trovato anche costruttiva la discussione finale tra Jeremy Irons e Kevin Spacey, ma nel complesso il film resta scadente. E' [...] Vai alla recensione »

Frasi
SONO SOLAMENTE SOLDI,SAM, NIENTE ALTRO CHE UN'INVENZIONE, PEZZI DI CARTA CHE EVITANO DI AMMAZZARCI PER PRENDERE QUALCOSA DA MANGIARE.
Una frase di John Tuld (Jeremy Irons)
dal film Margin Call - a cura di GIUSEPPE
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alberto Crespi
L'Unità

Benché si riferisca alla crisi finanziaria del 2008, scoppiata con il fallimento negli Stati Uniti della Lehman Brothers, benché sia stato scritto e girato a cavallo del 2010 e benché esca in Italia a metà del 2012, Margin Call di J.C. Chandor è un film drammaticamente attuale, quasi la fotografia, leggermente postdatata, di una crisi che ancor prima di essere finanziaria è etica.

Enzo Natta
Famiglia Cristiana

Letteralmente Margin Call significa "chiamata limite”: in gergo finanziario è la richiesta d'integrazione dei fondi. Un’azzardata ancora di salvezza. Figlio d’arte (il padre era infatti un consulente finanziario), J.C. Chandor racconta la lunga notte di Wall Street nel 2008, le frenetiche ore che precedettero la catastrofe. E lo fa con un’opera prima che non si accontenta di mettere in scena il devastante [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

E la chiamano democrazia. Invece, dopo tutto quello che si è già letto sui giornali e visto in Tv, ecco un film di denuncia che ci spiega come, in realtà, la sorte economica di miliardi di persone sia in mano a pochi. Noi contiamo, con i nostri poveri risparmi, come il due di picche quando la briscola è cuori. Lo abbiamo imparato, ancora oggi a nostre spese, durante la crisi finanziaria del 2008 e [...] Vai alla recensione »

Joe Morgenstern
Wall Street Journal

In una scena da brivido, un giovane analista finanziario che lavora come se si trovasse in una sala controllo di una missione spaziale, guardando dei dati sul suo computer realizza di avere di fronte l’equivalente finanziario dell’asteroide di Armageddon. Siamo nel 2008 e il film è ambientato nel quartier generale di una grande banca d’investimenti di Manhattan che ha più di una vaga somiglianza con [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Pare che l’espressione Margin Call indichi, da parte di un broker, la richiesta al cliente di un deposito di copertura a garanzia di un fondo titoli. Non siamo esperti in materia e non sapremmo aggiungere altro, ma quello che ci interessa qui è che il titolo del film d’esordio di J. C. Chandor introduce nel cuore dell’argomento trattato: le convulse giornate del settembre 2008, in cui il mondo della [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

«Ricordatevi di questo giorno, ragazzi: sarà un bagno di sangue»... Mancano un paio d’ore all’alba di un lunedì di settembre che sta per cambiare la storia del ricco Occidente. Il Big Crash planetario, innescato il 15 settembre 2008 con il fallimento di Lehman Brothers, di sangue ne farà scorrere a fiumi. È una della scene madri di Margin Call, il film dell’esordiente J.

Joe Morgenstern
Wall Street Journal

In una scena da brivido, un giovane analista finanziario che lavora come se si trovasse in una sala controllo di una missione spaziale, guardando dei dati sul suo computer realizza di avere di fronte l’equivalente finanziario dell’asteroide di Armageddon. Siamo nel 2008 e il film è ambientato nel quartier generale di una grande banca d’investimenti di Manhattan che ha più che una vaga somiglianza con [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Ecco un film davvero eccezionale, sotto molti profili. Innanzitutto Margin call, candidato all’Oscar per la sceneggiatura originale e in concorso all’ultimo festival di Berlino, è il debutto al lungometraggio di uno sceneggiatore e regista pubblicitario, J.C. Chandor, che possiede la maturità di un veterano della cinepresa, un sicuro talento di drammaturgo e una mirabile capacità di storicizzare eventi [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Lode al direttore del casting, che ha messo insieme un gruppo di attori ex famosi, quasi famosi, celebrati — a volte coincide con “rovinati” — per un ruolo indimenticabile, in cerca di un ruolo che gli cambi la carriera. Di Demi Moore ancora ridiamo per “Soldato Jane” (flessioni fatte su una sola mano) e per “Striptease” (“Ghost”, accanto a Patrick Swayze, e “Proposta indecente”, a fianco di Robert [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

E venne la notte. Sopra New York, immersa in un'oscurità che le luci dei grattacieli rendono ancora più inquietante: e sopra la finanza internazionale, a un passo dal baratro. Ventiquattro ore nella vita di una grande, grandissima banca d’investimenti con sede principale a. Wall Street ma, ovviamente, con interessi in tutto il mondo. Le ventiquattro ore in cui la mega-crisi è iniziata, qualche anno [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

C’è da far tremare i polsi: 2008, Wall Street, inizio della crisi finanziaria, quella che ancora ci attanaglia. Problema, a intuirla tra cifre e sigle, up & down, assete real-estate, non è il gotha di una innominata banca di investimento, non sono i manager strapagati e correi, ma un umile, timido impiegato. Non è solo finzione, e lo sappiamo bene, perché il thriller delI ‘esordiente J.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

C’è un nuovo cattivo nel cinema Usa. Agisce a distanza, provoca miracoli e catastrofi, attacca i suoi stessi padroni. Spietato ma desiderato da tutti, è anche invisibile. Per dargli corpo gli autori gli mettono giacca e cravatta e lo circondano di computer, quasi sempre in un grattacielo di Manhattan. Ma è un trucco. Dietro i film su Wall Street e dintorni c’è sempre lui, il dio denaro.

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Thriller fmanziario sulla crisi mondiale aperta dalle banche a Wall Street, sembra quasi archeologia oggi che la gravità delle conseguenze rischia di seppellire ogni memoria (e ogni responsabilità). Prima di uscire di scena licenziato, il boss di un ente di credito mette nelle mani di un collega una chiavetta che prova gli investimenti virtuali su cui tutto sta per crollare.

Matteo Bittanti
Rolling Stone

Lasciate perdere Wall Street: Money Never, Sleep. Quello di J.C. Chandor è il varo cinema della recessione, che parla dell'implosione di una società di investimenti” modello Goldman Sachs/Lehman Brothers. Criminalità Organizzata protetta dal governo degli Stati Uniti. I terroristi della sItuazione? Bevono Perrier in una fortezza di Manhattan e speculano sui vostri risparmi.

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lunedì 14 maggio 2012
 

Scritto e diretto da J.C. Chandor, Margin Call è un thriller ambientato nel mondo dell’alta finanza, durante le 24 drammatiche ore che precedettero la crisi finanziaria del 2008. Il countdown parte quando l'analista Peter Sullivan (Zachary Quinto) viene [...]

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sabato 12 febbraio 2011
 

Le foto del red carpet di Margin Call, thriller di J.C. Chandor attraverso cui il regista - qui alla sua opera prima - ripercorre le vicende che hanno dato il via alla crisi finanziaria del 2008. Basato su una sceneggiatura serrata e avvincente, Margin [...]

winner
miglior regista esordiente
NYFCCA
2011
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