pascale marie
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mercoledì 8 gennaio 2014
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simpatici ladri per sopravvivenza
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Il Cineforum della mia città ha riaperto ieri con Risate di gioia del 1960 di Mario Monicelli che racconta un'Italia non ricca forse ma allegra, spensierata, chiassosa e piena di voglia di vivere. Non sono perciò d'accordo con chi parla di questo film come di una vicenda amara e di un Monicelli non al massimo. Io credo invece che ogni film è a sè e non si debba mai fare paragoni con altri. Mi è piaciuto ed ho riso spontaneamente, altro che amarezza. E' Capodanno e tutti sembrano volere lasciarsi alle spalle i soliti problemi quotidiani, inizia un nuovo anno dunque qualcosa cambierà ma non per tutti. Questi sono i poveracci senza un lavoro stabile, che vivono o meglio campano come possono, di piccoli espedienti, rubando per necessità quà e là, quando capitano occasioni imprevedibili e da non perdere, che riescono ad inventarsi lavoretti che rendono appena per mangiare ma che lasciano anche spazio a grandi sogni.
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Il Cineforum della mia città ha riaperto ieri con Risate di gioia del 1960 di Mario Monicelli che racconta un'Italia non ricca forse ma allegra, spensierata, chiassosa e piena di voglia di vivere. Non sono perciò d'accordo con chi parla di questo film come di una vicenda amara e di un Monicelli non al massimo. Io credo invece che ogni film è a sè e non si debba mai fare paragoni con altri. Mi è piaciuto ed ho riso spontaneamente, altro che amarezza. E' Capodanno e tutti sembrano volere lasciarsi alle spalle i soliti problemi quotidiani, inizia un nuovo anno dunque qualcosa cambierà ma non per tutti. Questi sono i poveracci senza un lavoro stabile, che vivono o meglio campano come possono, di piccoli espedienti, rubando per necessità quà e là, quando capitano occasioni imprevedibili e da non perdere, che riescono ad inventarsi lavoretti che rendono appena per mangiare ma che lasciano anche spazio a grandi sogni. Mi riferisco al personaggio di Anna Magnani che interpreta splendidamente, Tortorella è una poveraccia e lo sa bene, ma è capace di reinventarsi giocando a fare la diva. Anche Totò interpreta Infortunio con la sua sempre splendida recitazione, è costretto dalle sue povere vicissitudini a collaborare con un vero ladro e delinquente uscendone però povero ma sempre un principe della galanteria. I poveri di Monicelli sono comunque dignitosi, ladruncoli occasionali, molto ingenui ma buoni. Il bel Paese scopre che i soldi possono cambiare abitudini e vita ma non ai nostri amici che continueranno a reinventarsi giornalmente nuovi poveri metodi di sopravvivenza colorandola però con una simpatica originalità.Un film in bianco e nero per me significa, semplicità, bravura ed eleganza.
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luca scial�
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giovedì 21 novembre 2013
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risate (amare) di gioia
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Siamo all'ultimo dell'anno e a un attore di quart'ordine che vive di espedienti viene proposta la collaborazione in un furto. Non avendo alternative decide di andarci. Ma incrocia una vecchia amica, che fa la comparsa a Cinecittà, la quale, rimasta anch'ella senza compagnia, lo obbliga a passare con lui la notte di San Silvestro. Ma si invaghisce del suo compagno ladro e così i tre finiscono per dividere le disavventure di un Capodanno che non dimenticheranno mai.
Monicelli si conferma maestro nel raccontare storie su perdenti e diseredati con ironia e leggerezza. Ai protagonisti non ne va bene una, come fossero condannati a una vita di sconfitte e delusioni.
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Siamo all'ultimo dell'anno e a un attore di quart'ordine che vive di espedienti viene proposta la collaborazione in un furto. Non avendo alternative decide di andarci. Ma incrocia una vecchia amica, che fa la comparsa a Cinecittà, la quale, rimasta anch'ella senza compagnia, lo obbliga a passare con lui la notte di San Silvestro. Ma si invaghisce del suo compagno ladro e così i tre finiscono per dividere le disavventure di un Capodanno che non dimenticheranno mai.
Monicelli si conferma maestro nel raccontare storie su perdenti e diseredati con ironia e leggerezza. Ai protagonisti non ne va bene una, come fossero condannati a una vita di sconfitte e delusioni. Grande l'interpretazione di Totò e Anna Magnani; bravo anche un giovane Ben Gazzara che ben regge la spalla ai due.
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iankenobi
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lunedì 4 novembre 2013
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per me capolavoro
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Forse definire un capolavoro,una commedia,puo' sembrare esagerato,soprattutto se il film in questione anche quando usci' non ebbe recensioni proprio favorevoli,pero' un film con toto' e anna magnani,lo e' a prescindere.
Quando lo stesso film lo sai a memoria e a distanza di anni ancora usi le battute puo' non essere considerato tale?
Sia toto' che anna magnani faranno di meglio,ma nel mio piccolo posso aggiungere che qui toto' mette una maschera caricaturale un po' grottesca,di un perdente senza esagerare nella comicita',mentre la magnani e' veramente libera di lasciarsi andare,per una volta scevra dei risvolti altamente drammatici della sua recitazione.
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Forse definire un capolavoro,una commedia,puo' sembrare esagerato,soprattutto se il film in questione anche quando usci' non ebbe recensioni proprio favorevoli,pero' un film con toto' e anna magnani,lo e' a prescindere.
Quando lo stesso film lo sai a memoria e a distanza di anni ancora usi le battute puo' non essere considerato tale?
Sia toto' che anna magnani faranno di meglio,ma nel mio piccolo posso aggiungere che qui toto' mette una maschera caricaturale un po' grottesca,di un perdente senza esagerare nella comicita',mentre la magnani e' veramente libera di lasciarsi andare,per una volta scevra dei risvolti altamente drammatici della sua recitazione.
Qui e' cuore di roma Magnani all'ennesima potenza e per la prima volta e unica credo,bionda platino.
Non la rimpiangeremo mai abbastanza Anna....................
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alessiopedro
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venerdì 4 ottobre 2013
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errata corrige
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Gazzara è di origine siciliana e non abbruzzese.
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antonio de curtis
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sabato 20 ottobre 2007
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gran bel film
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Totò e la Magnani grandissimi.Al posto di Gazzara avrei visto meglio Sordi.Non ho mai capito perchè questo film sia stato sottovalutato dalla critica e dal pubblico( di allora)
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mancino
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giovedì 11 maggio 2006
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nostalgia ai sentimenti puliti
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magnifico, espressioni di comicità mista ad amarezza e povertà in una Roma che ricordano soltanto gli ultraottantenni.
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francomabel
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domenica 19 giugno 2005
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totò magnani duo imperdibile
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un film incredibilmente sottovalutato. amaro pieno di un'ironia acre antiretorica. basterebbero cinque minuti ddel duo magnani totò per rendere indispensabile questo film in ogni videoteca italiana che si rispetti.
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kiko
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martedì 31 agosto 2004
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imperdibile
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Un film d'antologia con Totò e la Magnani impareggiabili, un Ben Gazzara giovanissimo e affascinante, l'atmosfera magica di una Roma in piena Dolce Vita dove nella girandola vorticosa del Capodanno le emozioni e i desideri , leciti e non, si confondono e confondono fantasia e realtà. Trama avvincente e la comicità di due mattatori del Cinema di cui si sente, ahimè, troppo la mancanza..
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