Quattro amici decidono di ritrovarsi in una villa per dedicarsi al cibo e al sesso fino a morirne. Espandi ▽
Quattro amici, un gourmet, un produttore televisivo, un pilota d'aereo e un magistrato decidono di ritirarsi in una villa rifornendosi di prelibatezze di ogni tipo. A loro si unirà un'insegnante che assisterà alla realizzazione del loro progetto: continuare a mangiare fino a morire.
Un film che suscitò un grande scandalo al momento della sua prima proiezione e che oggi resta come testimone di un'epoca e dell'opera di un grande e provocatorio regista.
Si può dire che Ferreri ha ottenuto l'esito atteso. La sua è infatti una critica feroce alla borghesia. Nato probabilmente come prima idea nel corso delle cene organizzate da Ugo Tognazzi, a cui il regista partecipava definendo le portate pantagrueliche come un suicidio, il film si presenta come un ritratto grottesco di esponenti di una classe sociale destinata all'autoeliminazione consapevole. Recensione ❯
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Il protagonista, da piccolo, riceve un'educazione religiosa molto repressiva che identifica il sesso col peccato. Avvicinandosi la prima comunione non... Espandi ▽
Il protagonista, da piccolo, riceve un'educazione religiosa molto repressiva che identifica il sesso col peccato. Avvicinandosi la prima comunione non ha il coraggio di dire al confessore d'aver scorto la zia nuda e, sconvolto, precipita in un burrone. Uscito incolume dalla caduta, viene considerato un miracolato, consacrato a Sant'Eusebio e affidato a un convento di frati. Da adulto diventa venditore ambulante e, nei suoi viaggi, conosce un comprensivo farmacista libero pensatore che riesce a guarirlo dalla sua ossessione religiosa e che gli dà in sposa la figlia. Recensione ❯
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Il film lanciò il cabarettista romano Carlo Verdone che vi interpreta ben cinque personaggi: un bulletto, un prete, un hippy di mezza età, un professore e un tipo asfissiante. Espandi ▽
Nella notte tra il 14 e il 15 agosto a Roma. Un bulletto sta per partire con la sua "sprint" in compagnia di un amico per la Polonia, in cerca di facili congressi carnali. Un capellone in tunica bianca distribuisce volantini dei Bambini di Dio ed è catturato dal padre, esuberante comunista, che lo trascina in un consiglio di famiglia. Un timido giovanotto mammone in partenza per Ladispoli è agganciato da una bella spagnola. Recensione ❯
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Con La Lingua del santo Mazzacurati ci dimostra come si possa fare cinema in Italia a partire dalla tradizione ma guardando in avanti. Espandi ▽
Con La Lingua del santo Mazzacurati ci dimostra come si possa fare cinema in Italia a partire dalla tradizione ma guardando in avanti. La commedia? C'è: sia nel ritratto della provincia veneta, che nei volti dei due protagonisti, Willy/Fabrizio Bentivoglio e Antonio/Antonio Albanese. La comicità amara di tanto cinema italiano passato? C'è pure quella: in Italia non siamo mai riusciti a riderci addosso senza (anche) piangerci addosso. Il tutto si fonde bene perchè ci sono due nuovi elementi, sempre più presenti nel (futuro del) cinema italiano d'oggi: il gusto del grottesco e la voglia di comunicare sentimenti autentici, senza più nascondersi dietro le maschere di tanti passati cliché. Recensione ❯
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Alcuni episodi comici, più o meno divertenti, sono cuciti insieme da un debole pretesto: assistiamo a quello che avviene in un giorno qualsiasi in pretura. Il film sarebbe caduto nel dimenticatoio se non fosse stato completamente riscattato dall'esilarante intervento di Alberto Sordi in altri due film. Recensione ❯
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Un mago della pubblicità erotica improvvisamente incomincia a veder nude tutte le donne che incontra. Espandi ▽
Film a episodi: una diva accompagna in ospedale un ferito, ma tutti non hanno occhi che per lei; un contadino minorato è accusato di aver violato una gallina; una corrispondenza epistolare tra un uomo e una donna si rivelerà diversa da quello che sembra; un miope scambia il suo stesso riflesso per una donna nuda; una giovane si concede ad un operaio scambiandolo per un maniaco; un feticista delle locomotive si eccita soltanto alla stazione; un pubblicitario che vede donne nude ovunque si fa curare da uno psichiatra, ma la terapia non sortirà l'effetto voluto. Recensione ❯
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Un giovanotto, fanatico dell'America, ne combina di tutti i colori. L'ultima è quella di mettersi su un cornicione, come il protagonista di Quattordicesima ora, minacciando di buttarsi giù se non lo accontentano nelle sue bambinate. Espandi ▽
Un giovanotto, fanatico dell'America, ne combina di tutti i colori. L'ultima è quella di mettersi su un cornicione, come il protagonista di Quattordicesima ora, minacciando di buttarsi giù se non lo accontentano nelle sue bambinate. Sordi, alla sua prima stagione come campione degli incassi, riprende, allargandola al film di novanta minuti, la macchietta di Nando Moriconi. Recensione ❯
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Una commedia toccante sull'esistenza umana e sul senso più profondo dell'amicizia. Commedia, Italia2019. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Giuliano e Tommaso sono amici da trent'anni e li aspettano i quattro giorni più difficili della loro amicizia. Espandi ▽
Tommaso e Giuliano sono amici per la pelle. Uno vive in Canada, l’altro a Roma. Uno è taciturno, l’altro esuberante. Uno ha paura dell’aereo, l’altro è capace di improvvisare un’andata e ritorno per Barcellona in giornata. Quando Giuliano, malato gravemente, prende una decisione irreversibile, Tommaso supererà la paura di volare e andrà a trovarlo a Roma per passare quattro giorni insieme. Simone Spada gira un film prezioso, non tanto per originalità, ma per il tono tragicomico che riesce a mantenere.
Il film si basa sulla perfetta alchimia tra i due attori. Giallini, alla sua miglior prova, attraversa a testa alta lo spinoso labirinto della malattia, portandoci a riflettere non tanto su cosa sia più giusto fare, ma su cosa sia più umano. Una commedia toccante sull’esistenza e sull’amicizia, la cui forza sta nel sorvolare la retorica mantenendo un tono di amara ironia. Recensione ❯
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Andreï Filipov è un direttore d'orchestra deposto dalla politica di Brežnev e derubato della musica e della bacchetta. Espandi ▽
Andreï Filipov è un direttore d'orchestra deposto dalla politica di Brežnev e derubato della musica e della bacchetta. Rifiutatosi di licenziare la sua orchestra, composta principalmente da musicisti ebrei, è costretto da trent'anni a spolverare e a lucidare la scrivania del nuovo e ottuso direttore del Bolshoi. Un fax indirizzato alla direzione del teatro è destinato a cambiare il corso della sua esistenza. Il Théâtre du Châtelet ha invitato l'orchestra del Bolshoi a suonare a Parigi. Impossessatosi illecitamente dell'invito concepisce il suo riscatto di artista, riunendo i componenti della sua vecchia orchestra e conducendoli sul palcoscenico francese sotto mentite spoglie. Recensione ❯
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Il film lavora coraggiosamente sul linguaggio filmico, rischiando però di lasciare fuori dal gioco il pubblico. Commedia, Italia2016. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1944. Sui colli bolognesi una famiglia di nobili decaduti sopravvive al proprio declino economico nell'unico luogo che ancora possiede. Espandi ▽
Sasso Marconi, 1944. In una grande villa padronale vivono il duca Pierdonato Enzo Martellini, la duchessa sua moglie Romola Valli e il loro figlio cinquantenne Jean-Jacques: due generazioni di nobili decaduti e nullafacenti, il padre dedito al gioco d'azzardo, la madre alle feste e il figlio alla squadra del Bologna. Ad accudirli sono rimasti la cuoca Giovanna, innamorata del giardiniere cieco Federico, e il tuttofare sordo Tommaso. Poiché i Martellini considerano lavorare una bestemmia e hanno già impegnato o venduto tutto quello che possiedono, il tracollo è alle porte. Ma proprio a quelle porte sontuose bussano tre ebrei in fuga dai nazisti e dotati di una borsa piena di lingotti d'oro che è il tesoro della loro comunità decimata. I Martellini li ospiteranno in cambio di un lingotto al mese, nella speranza di ritornare ai fasti del passato. Ma non è tutto oro quello che luccica, come scoprirà questa compagine di disgraziati. Recensione ❯
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Dalla commedia di William Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon. Due coppie in crociera. Un riccone con l'amante, la moglie del riccone con un giovanot... Espandi ▽
Dalla commedia di William Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon. Due coppie in crociera. Un riccone con l'amante, la moglie del riccone con un giovanotto che lei presenta come il suo bello. Naturalmente la signora vuole riconquistare il consorte, non prima di avergli fatto scontare le sue scappatelle. Il gioco riesce. Recensione ❯
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Un uomo sposato con figli accetta di fingersi marito di una ragazza incinta che torna a casa dopo molto tempo. Espandi ▽
Un uomo sposato con figli accetta di fingersi marito di una ragazza incinta che torna a casa dopo molto tempo. La commedia viene presto scoperta e l'uomo riprende la solita vita, dopo essere riuscito a convincere i genitori della fanciulla ad essere indulgenti. Recensione ❯
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Un'impresa coraggiosa e riuscita grazie a una regia sicura, una scrittura solida e interpretazioni azzeccate. Commedia, Italia2019. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Andrea Serrano è un aspirante scrittore che è costretto a lavorare in un obitorio in attesa della grande occasione della sua vita. Che finalmente arriva. Espandi ▽
Andrea Serrano ha 29 anni, sa di essere uno scrittore, ma al momento campa lavando i pavimenti di un obitorio: difficile dare un senso alla propria esistenza quando ci si sente una comparsa nella vita degli altri, invece che il protagonista nel proprio storytelling personale. Tutto cambia quando Andrea pubblica il suo primo romanzo, "Non finisce qui", e un produttore, Oscar Martello, se ne dichiara così entusiasta da volerlo trasformare in film. In una Roma dove "nessuno dice quello che pensa e nessuno fa quello che dice", Martello non ha peli sulla lingua e si dimostra di parola, affiancando ad Andrea un regista e una protagonista, Jacaranda Ponti, che guarda caso è la donna dei sogni dello scrittore. Peccato che il regista si riveli un "Tarkovsky dei poveri" e trasformi "Non finisce qui" in un film inguardabile: la carriera di Andrea rischia di naufragare, così come quella della bella Jacaranda. Riusciranno i due a recuperare dignità, umana e professionale? Recensione ❯
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Un disperato attore sul viale del tramonto trova finalmente l'amore grazie all'intervento delle tre figlie. Espandi ▽
Una commedia ambientata ai nostri giorni in una Roma natalizia, scintillante di luci. In questa atmosfera Sandro Lanza, che fa l'attore, vive il periodo indubbiamente più complicato della sua esistenza.
Oggi, dopo dieci anni, non è più protagonista della serie TV che interpretava; al contrario la sua presenza negli episodi si è di gran lunga ridotta e il suo personaggio è quasi diventato una comparsa.
Ricoverato in ospedale, viene raggiunto dalle sue tre figlie, avute con donne diverse e che vivono sparse per l'Europa. Le tre sorelle si ritrovano, dopo tanti anni, per decidere come comportarsi con il padre; e stabiliscono tra di loro, per la prima volta, un rapporto autentico. Recensione ❯
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