Anno | 2000 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Carlo Mazzacurati |
Attori | Ivano Marescotti, Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ferrari, Antonio Albanese, Giulio Brogi Toni Bertorelli, Marco Paolini. |
Tag | Da vedere 2000 |
MYmonetro | 3,86 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Con La Lingua del santo Mazzacurati ci dimostra come si possa fare cinema in Italia a partire dalla tradizione ma guardando in avanti.
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Con La Lingua del santo Mazzacurati ci dimostra come si possa fare cinema in Italia a partire dalla tradizione ma guardando in avanti. La commedia? C'è: sia nel ritratto della provincia veneta, che nei volti dei due protagonisti, Willy/Fabrizio Bentivoglio e Antonio/Antonio Albanese. La comicità amara di tanto cinema italiano passato? C'è pure quella: in Italia non siamo mai riusciti a riderci addosso senza (anche) piangerci addosso. Il tutto si fonde bene perchè ci sono due nuovi elementi, sempre più presenti nel (futuro del) cinema italiano d'oggi: il gusto del grottesco e la voglia di comunicare sentimenti autentici, senza più nascondersi dietro le maschere di tanti passati cliché. Ed allora il road-car&bike-movie che i due protagonisti effettuano a partire dalla città di Padova, per poi finire nella collina veneta, ed infine nella laguna veneziana ci racconta sia il contesto fuori che quello dentro. Che è condensato nei volti di due simpatici falliti che, fra un furtarello e l'altro, un giorno si trovano quasi per caso a rubare un'importante reliquia, la lingua del santo.
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Chissà se davvero non ci ha messo lo zampino Sant’Antonio facendo un miracolo. Quale miracolo? Come un prestigiatore che fa uscire il coniglio dal cilindro con sommo stupore dei presenti, allo stesso modo avere finalmente un film degno di nota nel panorama piatto e scialbo del cinema italiano. Questo film sa coniugare al meglio gli aspetti nobili della commedia italiana: far ridere e [...] Vai alla recensione »
Sembra proprio che a Carlo Mazzacurati stia a cuore il sentimento dell’amicizia e la sua evoluzione; che il film ruoti attorno ad un viaggio (Marrakech Express) o ad un furto poco importa. Questo sentimento è molto flebile all’inizio, quasi forzato, ma poi cresce fino a generare un profondo cambiamento tra i protagonisti. Il film racconta la storia di due simpatici inetti che, inaspettatamente, [...] Vai alla recensione »
LA LINGUA DEL SANTO (IT, 2000) diretto da Carlo Mazzacurati. Interpretato da FABRIZIO BENTIVOGLIO, ANTONIO ALBANESE, IVANO MARESCOTTI, ISABELLA FERRARI, MARCO PAOLINI, GIULIO BROGI, TONI BERTORELLI Ambientata a Padova, è la storia di Antonio, rugbista opportunista, e Willy, ex rappresentante di articoli di lusso, entrambi costretti da una vita di stenti e sfortune a sopravvivere, rubacchiando [...] Vai alla recensione »
...GRAN BEL FILM!!!Davvero davvero davvero un ottimo film....uno di quei pochi da segnalare veramente nel cinema italiano...quello recente ovviamente!Grande storia, intrighi, idee brillanti, una morale (o più di una) ed anche tante risate di ottima fattura. Peccato sia ambientato in Veneto (perdonatemi, ma...come si dice, chi la fa l'aspetti, e da buon napoletano non intendo più sopportare certe cose...), [...] Vai alla recensione »
Una vera perla del cinema italiano moderno, con un Bentiviglio straordinario e Calvanese eccezionale. Ma a vincere in questo film non è solo la trama bellissima, ma anche i dialoghi e la fotografia splendidi. Il monologo iniziale è di rara bellezza, mentre la città e la campagna si armonizzano nelle immagini decantando lo splendore del mondo, un mondo spietato verso [...] Vai alla recensione »
Strampalata ma molto piacevole commediola di Carlo Mazzacurati, regista amante della provincia veneta, che - qui meglio che in altre occasioni - riesce a coniugare abilmente leggerezza e profondità, dolcezza e malinconia, grazie anche ad una buona sceneggiatura e due ottimi interpreti. Molti consensi da parte della critica, modesto invece il successo di pubblico ... ^_^
C'è un po' di tutto: ironia, amarezza, denuncia sociale, giallo poliziesco. Tutto è equilibrato, scorrevole, reale e finto allo stesso tempo. Un film fuori dagli schemi.
Cinque anni fa, durante la proiezione di Palookaville, dalla platea, in mezzo a un mare di applausi, si alzò un lamento: "Perché in Italia non fate film così?" (e cioè: divertenti, delicati, e persino veri). Beh, il film è arrivato, si chiama La lingua del Santo, chiude in bellezza il concorso, dimostra che, almeno nel selezionare la squadra italiana, Barbera non ha esagerato, e rappresenta una svolta [...] Vai alla recensione »
Soliti ignoti del duemila, Antonio e Willy (Antonio Albanese e Fabrizio Bentivogliio) hanno in comune la condizione di sconfitti e di ladruncoli di piccolo cabotaggio. Come ne I soliti ignoti del 1958 cercano un colpo che li sistemi per un po', ma al solito il destino decide diversamente (invece della pasta e ceci del passato, il bottino, la reliquia di S.
Willy, detto Alain Delon, guarda la laguna, l'unico luogo dove la sua mente diventa più chiara, e pensa alle maree che sei ore salgono e sei ore scendono. Sono il respiro del mondo, hanno una regolarità arcana in cui gli alti e i bassi sono fenomeni ciclici e naturali. Lui, ex rappresentante di articoli di cancelleria di lusso, separato da Patrizia, l'unica donna della sua vita con la quale ha vissuto [...] Vai alla recensione »
Si incontrano casualmente nel buio di una scuola Antonio e Willy, entrambi arrivati lì per vie traverse per rubare qualcosa e tirare avanti: i due si conoscono da prima, essendo entrambi avventori del più abbordabile ritrovo di Padova, il bar Antille, ma da quel preciso istante i due protagonisti de La lingua del santo si riconoscono come compagni di sventura e decidono di fare causa comune, diventando [...] Vai alla recensione »
"Eravamo arrivati a quarant'anni senza sapere niente di inglese, niente di computer, niente di niente. Anche i bambini delle elementari erano più avanti di noi. Tutti erano più avanti di noi". Se moltissimi film della Mostra si rifugiano fuori della civiltà, in un Altrove geografico, sociale o immaginario, ne La lingua del Santo, ultimo film italiano in concorso, Carlo Mazzacurati ha scelto di raccontare [...] Vai alla recensione »
Leone d'argento nel 1994 col Toro, Carlo Mazzacurati è stata l'ultima risorsa del cinema italiano in concorso a questa Mostra di Venezia con La lingua del Santo, programmato in chiusura proprio per bilanciare lo sconforto lasciato dal comizio dei Cento passi, dalle lungaggini del Partigiano Johnny e dal disgusto di Denti. Il cinema italiano non è risorto, ma stavolta si dimostra capace di pensare un'opera [...] Vai alla recensione »