Titolo originale | La grande bouffe |
Anno | 1973 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Marco Ferreri |
Attori | Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Marcello Mastroianni, Philippe Noiret, Andréa Ferréol Solange Blondeau, Giuseppe Maffioli, Monique Chaumette, Florence Giorgetti, Bernard Menez, Louis Navarre, Rita Sherrer, Michèle Alexandre, Cordélia Piccoli, James Campbell, Patricia Milochevitch, Henri Piccoli, Mario Vulpiani, Gérard Boucaron, Margaret Honeywell, Annette Carducci, Eva Simonet. |
Tag | Da vedere 1973 |
MYmonetro | 3,45 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Quattro amici decidono di suicidarsi in una orgia di cibo e di sesso. Si ritirano in una vecchia villa parigina assediata da palazzi moderni. Muoiono ...
CONSIGLIATO SÌ
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Quattro amici decidono di suicidarsi in una orgia di cibo e di sesso. Si ritirano in una vecchia villa parigina assediata da palazzi moderni. Muoiono uno ad uno oppressi da colossali mangiate. Sacerdotessa della loro morte è Andréa Ferréol.
LA GRANDE ABBUFFATA disponibile in DVD o BluRay |
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TRAMA:Quattro uomini decidono di isolarsi all'interno di una villa e di auto-distruggersi con il cibo...COMMENTO:Eccessivo,scandaloso,volgare o cialtronesco...sono questi alcuni dei possibili commenti che si possono(comprensibilmente)ascoltare a proposito di quest'opera che,però,merita un attenta analisi critica prima di una qualsivoglia stroncatura.
si tratta di un lavoro potentissimo sotto l'aspetto psicologico nella rappresentazione di personaggi distrutti nella loro interiorità dove la realizzazione interiore non è avvenuta ed cosi ci si abbandona per alcuni a malattie psichiche ed per altri a vero e prorio senso di desolazione interiore,Ferreri è molto bravo nella rappresentazione dei personaggi regalando attorno ad [...] Vai alla recensione »
In principio era il grottesco. Si potrebbe sintetizzare così “La grande abbuffata” di Marco Ferreri, indubbio capolavoro di genere. Impossibile non essere colpiti come una palla di cannone dalle immagini di questo film caotico, compulsivo, ovviamente orgiastico, sorprendentemente “calmo”. Ferreri decide di non ergersi a protagonista con i movimenti di macchina ma con ciò che l'apparecchio cattura, [...] Vai alla recensione »
LA GRANDE ABBUFFATA IL genio visionario di Marco Ferreri , coadiuvato da Azcona E F. Blanche, diede vita un’opera unica e molto originale, che alla sua uscita, nel 1973, creò un enorme scalpore e fu fonte di analisi ,censura e lodi sperticate da parte dei più spregiudicati, come ad esempio P. P .Pasolini che schierò nettamente a favore di Ferreri, decantando le lodi [...] Vai alla recensione »
Quattro amici decidono di ritirarsi nella villa di uno di loro per un weekend. Non sarà però un fine settimana come tutti gli altri; infatti i quattro hanno in mente di mangiare fino a darsi la morte in quanto annoiati o delusi dalle proprie esistenze. Philippe è un noto giudice che vive ancora con la balia che lo ha accudito fin dall'infanzia e che ora gli concede anche qualche [...] Vai alla recensione »
Quattro amici dell’alta borghesia, un pilota d’aerei (Mastrianni), un regista televisivo (Piccoli), un cuoco (Tognazzi) e un giudice (Noiret) si rinchiudono in una villa per effettuare un suicidio collettivo a base di cibo e sesso. Li accompagnano delle prostitute e una maestra (Ferréol), che alla fine, angelo della morte, li seppellirà.
Una trama quanto mai grottesca che, in un’escalation di pietanze e leccornie, si presenta come una parabola discendente verso l’autodistruzione. Il cibo diventa, così, sia l’arma utilizzata per togliersi la vita, sia il mezzo per godere dei piaceri del palato e della gola. I quattro amici non rinunciano però neanche ai piaceri della carne: invitano, infatti, delle [...] Vai alla recensione »
Geniale. Perché pur trattando della triade materialistica cibo-sesso-morte, questo film è un inno alla vita. Nella critica ironica di una società che ci vuole unicamente vivi per il consumo forsennato, nevrotico e privo di tempo libero, c'è uno spazio negato alla spiritualità, Qui lo spirito si raggiunge attraverso il materialismo; Ferreri da buon intellettuale [...] Vai alla recensione »
Nonostante le citazioni di Feuerbach e l'intelligente polemica satirica sul mondo borghese che consuma, consuma, consuma fino a scoppiare, affondando nel proprio narcisismo egoista, trovo che questo film sia pleonastico e ridondante nel concetto che vuole esprimere. Insomma, bastava un cortometraggio, non serviva farla così lunga! Da vedere solo per gli attori.
Michel che scorreggia come una Bugatti, ecco la prima immagine che pesco tra le tante: corpi già morti, che percepiscono il proprio essere morti, e che per questo affrettano il proprio decomporsi, il proprio finirsi, accanirsi ad una fine ulteriore (ce n’è –bontà nostra- sempre un’altra nella nostra pretesa supposizione di immortalità, che pure ci [...] Vai alla recensione »
Ugo (Tognazzi), Marcello (Mastroianni), Philip (Noiret) e Michel (Piccoli), quattro amici, tutti professionisti affermati, si ritrovano in una tenuta di campagna per un fine settimana fatto di delirio erotico-gastronomico. I quattro mangiano fino a scoppiare e si abbandonano al sesso più crudo con donne assoldate od invitate appositamente per l’occasione.
Non amo il cinema di Ferreri,autore a mio modesto parere sopravvalutato.Questo film grottesco e col gusto dell'orrido è perfettamente in sintonia con il taglio del regista,Assolutamente paradossale e necrofilo,spinge il pedale sull'introspezione psicologica,in chiave farsesca.Andrea Ferreol come musa dell'erotismo culinario è perfetta per le sue morbide forme e la sua [...] Vai alla recensione »
Marco Ferreri rappresenta una pagina particolare di quel grande libro che è il Cinema italiano. Una pagina che si distingue per pellicole mai banali, anticonvenzionali, anticonformiste. Una filmografia che difficilmente può essere collocata in un genere. Quale genere prevale? Drammatico? Fantascientifico? Commedia? La presente pellicola rappresenta la sua più rappresentativa.
Si mangia per vivere,non si vive per mangiare; ma in questo film la frase da usare è diversa: si mangia per morire. Quattro amici decidono di farla finita e passare all'altro mondo,quale modo migliore se non quello di riunirsi in uno splendido villino ed ingozzarsi senza sosta dei cibi più prelibati, in compagnia di donne piacenti? un mix che porterà alla morte tutti e quattro [...] Vai alla recensione »
Apologo grottesco paradossale e sarcastico intriso di humor nero sui riti della società del benessere avviata all'autodistruzione, favola moralistica e messinscena allegorica e apocalittica sul destino umano avviato alla putrefazione nel trionfo della pura natura, il film, che è anche una celebrazione tenera dell'amicizia e malinconica sul tempo che passa, riflette sul ruolo naturale [...] Vai alla recensione »
Nel 1972 Bernardo Bertolucci aveva chiuso Marlon Brando e Maria Schneider in un appartamento altoborghese di Passy e li aveva fatti amare fino a distruggersi. Nel 1973 Marco Ferreri prese quattro fra i massimi divi italiani e francesi, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Michel Piccoli, e li chiuse in un villino alle porte di Parigi per farli mangiare fino a morire, circondati da femmine [...] Vai alla recensione »
È La grande bouffe, il film francese di Marco Ferreri presentato quest’anno, con molti contrasti, al Festival di Cannes. Un film ambizioso, corposo, ma che si accosta a fatica e, spesso, con fastidio, anche se sono sensazioni comunque, che l’autore ha inteso suscitare di proposito. L”abbuffata” del titolo si riferisce a un’orgia gastronomica (ed erotica) cui si abbandonano, in una villa della periferia [...] Vai alla recensione »
Quattro amici - un giudice, un pilota di linea, un ristoratore, un regista televisivo - si riuniscono per un week-end in una villa fuori Parigi, decisi a compiere un suicidio collettivo gastronomico-erotico. Li accompagna un'insaziabile e materna maestra. È tutta qui la trama de «La grande abbuffata» (1973) - quindicesimo dvd della collana dei 100 successi del cinema italiano in vendita domani con [...] Vai alla recensione »