parsifal
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mercoledì 27 ottobre 2021
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ritratti iconici di vizi e storture all''italiana
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Risi, a quindici anni dal primo " I mostri" , riemette in campo vizi e storture all'italiana, tratteggiandole con minuziosa ironia e spietato sarcasmo.Al suo fianco i sodali di penna Age,Scarpelli, Zapponi, Maccari, e alla regia gli amici di sempre Scola e Monicelli. Ne esce fuori una lunga e dettagliata carrellata di ritratti , dipinti con la consueta arguta e spietata maestria; Tantum Ergo, episodio in cui un gigantesco Gassman interpreta un cardinale che per puro caso capita in una borgata, la cui parrocchia è guidata da un prete con simpatie politiche di estrema sinistra; grazie al suo eloquio magnificente da principe della chiesa e alle sue indiscutibili doti persuasive, restaura la tradizione iconografica all'interno della parrrocchia, lasciando i cittadini , poveri e rabbiosi, in estasi mistica indotta dal canto religioso.
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Risi, a quindici anni dal primo " I mostri" , riemette in campo vizi e storture all'italiana, tratteggiandole con minuziosa ironia e spietato sarcasmo.Al suo fianco i sodali di penna Age,Scarpelli, Zapponi, Maccari, e alla regia gli amici di sempre Scola e Monicelli. Ne esce fuori una lunga e dettagliata carrellata di ritratti , dipinti con la consueta arguta e spietata maestria; Tantum Ergo, episodio in cui un gigantesco Gassman interpreta un cardinale che per puro caso capita in una borgata, la cui parrocchia è guidata da un prete con simpatie politiche di estrema sinistra; grazie al suo eloquio magnificente da principe della chiesa e alle sue indiscutibili doti persuasive, restaura la tradizione iconografica all'interno della parrrocchia, lasciando i cittadini , poveri e rabbiosi, in estasi mistica indotta dal canto religioso..Osteria , episodio in cui Gassman e Tognazzi duettano magistralmente, interpretando un cameriere e un cuoco , gay e antagonisti al tempo stesso, e si scontrano senza risparmiarsi colpi bassi e cattiverie di ogni sorta, salvo poi riconciliarsi prima di servire a tavola. First Aid, con protagonista il Conte Gianmaria Catalan Belmonte, nobile decaduto e decadente, incline ai vizi ed alla lussuria , privo di ambizione e con scarsa considerazione del prossimo, interpretato magnificamente da Sordi, che incarna alla perfezione le idiosincrasie dell' Aristocrazia italiana, presa solo da sè stessa e dai propri vaniloqui. E poi via , via tanti altri, tutti puntualmente tratteggiati con amara ironia e messi in scena con incredibile talento da parte degli interpreti. Ritratto spietato e lucido di una vasta e varia umanità, portato a termine con la consueta maestria.
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alberto
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giovedì 11 maggio 2017
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cult imprescindibile
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E' interessante notare che un'operazione di raccolta fondi per il grave stato di salute dello sceneggiatore Ugo guerra è diventata col tempo anche un cult imprescindibile. La formula utilizzata ne "I mostri", volta a mostrare nudi e crudi tutti i vizi, ancora attuali, dell'italiano medio, attraverso una sfilata di personaggi caricaturali e spesso grotteschi, è stata qui egregiamente riproposta da tre assoluti maestri della commedia all'italiana: Ettore Scola, Mario Monicelli e Dino Risi. Nessuno ha messo la propria firma agli episodi nei titoli di testa e alcuni hanno anche lavorato gratis.
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E' interessante notare che un'operazione di raccolta fondi per il grave stato di salute dello sceneggiatore Ugo guerra è diventata col tempo anche un cult imprescindibile. La formula utilizzata ne "I mostri", volta a mostrare nudi e crudi tutti i vizi, ancora attuali, dell'italiano medio, attraverso una sfilata di personaggi caricaturali e spesso grotteschi, è stata qui egregiamente riproposta da tre assoluti maestri della commedia all'italiana: Ettore Scola, Mario Monicelli e Dino Risi. Nessuno ha messo la propria firma agli episodi nei titoli di testa e alcuni hanno anche lavorato gratis. Cast di prestigio, i cui protagonisti sono Gassman , Sordi e Tognazzi, tutti in gran forma , mentre la cattiva e amara sceneggiatura è curata da Age e Scarpelli, Bernardino Zapponi e Ruggero Maccari, la fotografia è di Tonino delli Colli e le musiche sono di Armando Trovajoli. La durata degli episodi varia: ci sono alcuni di neanche due minuti, che attraverso impeccabili recitazioni e una messa in scena più allegorica che diretta all'intrattenimento riescono a lasciare allo spettatore un dato di fatto e un messaggio che vuole far riflettere; gli altri invece, di quasi dieci minuti, offrono personaggi stravaganti e divertenti, a volte sopra le righe, ma sempre all'insegna della critica sociale. Monicelli dirige due episodi: Pronto Soccorso e Autostop: il primo, forse il migliore dell'antologia, presenta una performance di Sordi, altolocato e snob, spassosa e sboccata, con la sua parlantina da bauscia, che per caso deve soccorrere un uomo ferito, mostrando ipocrisia ed egoismo, ma la vicenda si rivolge anche all'inefficienza del servizio sanitario, colmo di inservienti nullafacenti e orari; il secondo, con Ornella Muti autostoppista ed Eros Pagni guidatore, è un esempio degli scherzi che a volte ci riserva il destino e, pur sempre amaro come le altre scene, mette in secondo piano il fattore comico. Di Risi invece sono 5: Con i saluti degli amici, con Gianfanco Barra boss che nega letteralmente fino alla morte, breve ma tagliente dipinto dell'omertà; Tantum Ergo, con Gassman cardinale che improvvisa una messa per cessare le lamentele di una piccola comunità parrocchiale: una sequenza volta a mettere nero su bianco l'eterno desiderio di proteste del popolo e il frequente opportunismo degli ecclesiastici, ma aperta comunque a tante interpretazioni; Senza Parole, altro episodio atipico con la Muti innamorata: una triste dimostrazione del "non fidarsi è meglio" ispirata ad un fatto di cronaca del periodo; Pornodiva, con Eros Pagni dimostrazione vivente dell'avidità dell'uomo, che lo spinge a fare davvero di tutto; Mammina e Mammone, con un fantastico Tognazzi, bambinone e strabico, felice
nonostante l'estrema povertà. Ettore Scola poi ne ha girati sette, tra cui i due assenti all'appello televisivo: Il sospetto e Sequestro di persona cara, entrambi con un bravissimo Gassman: il primo con un brigadiere che approfitta della sua copertura e il secondo con un marito apparentemente sofferente; poi abbiamo il più famoso, L'Elogio Funebre, con Sordi che trasforma un funerale in uno spettacolo di varietà; Come Una Regina, commovente ritratto sempre con Albertone dell'arrivo del parassitismo dei genitori;
Hostaria, Gassman e Tognazzi esilarante coppia omosessuale in litigio in cucina, tra parolacce e rallenty dei lanci degli alimenti; Cittadino Esemplare, anche questa breve ma importante parabola sull'indifferenza, con Gassman padre di famiglia e infine L'Uccellino della Val Padana: Tognazzi sposato con Orietta Berti solo per soldi, talmente cattivo da sfuttare la perdita della voce di quest'ultima. Un guazzabuglio dunque di risate intelligenti e autocoscienti, con situazioni che in realtà dovrebbero far piangere. Una pietra miliare del nostro cinema.
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paolo 67
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sabato 5 novembre 2011
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elogio funebre
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L'occasione di pagare le cure mediche allo sceneggiatore Ugo Guerra ha regalato una nuova galleria filmica della mostruosità italiana aggiornata al 1977, che fa rimpiangere non il film, ma l'Italia del film del1963. Nei nuovi episodi, in cui Risi questa volta si alterna alla regia con Scola e Monicelli, si delinea il quadro di una società cupa, senza l'allegra incoscienza di un tempo, di un cinismo repellente che porta all'estremo la visione inorridita e disgustata degli sceneggiatori che già caratterizzava i più gioiosi episodi del vecchio film. Sordi, novità in un cast sempre eccellente, è il protagonista degli episodi migliori, come l'ultimo, che è l'elogio funebre proprio della (di quella) commedia all'italiana.
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L'occasione di pagare le cure mediche allo sceneggiatore Ugo Guerra ha regalato una nuova galleria filmica della mostruosità italiana aggiornata al 1977, che fa rimpiangere non il film, ma l'Italia del film del1963. Nei nuovi episodi, in cui Risi questa volta si alterna alla regia con Scola e Monicelli, si delinea il quadro di una società cupa, senza l'allegra incoscienza di un tempo, di un cinismo repellente che porta all'estremo la visione inorridita e disgustata degli sceneggiatori che già caratterizzava i più gioiosi episodi del vecchio film. Sordi, novità in un cast sempre eccellente, è il protagonista degli episodi migliori, come l'ultimo, che è l'elogio funebre proprio della (di quella) commedia all'italiana. Un po' meno brillante dell'originale, mesto nel registrare la perdita di vitalità dei personaggi che appaiono fini a se stessi, anzichè scaturire dalla realtà ordinaria come nel vecchio film, è il passaggio un po' malinconico del testimone a un'altra concezione della commedia che stava prendendo piede in sintonia colla società italiana del "riflusso", che scavalcando all'indietro le evoluzioni degli anni sessanta, riprendeva e aggiornava ma non troppo i vecchi modelli dell'avanspettacolo e della comicità popolare.
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ultimoboyscout
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domenica 6 giugno 2010
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sequel inferiore.
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Livello discreto tutto sommato, anzi film piacevolissimo ma certo l'originale è tutt'altra cosa. Strepitosi Sordi e Tognazzi. Il grande cinema italiano che purtroppo non c'è più. Quando il livello degli interpreti eleva tutto il lavoro.
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ninomanfredi
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domenica 19 luglio 2009
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immensi gassman e sordi
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Alcuni episodi di questo film sono indimenticabili. Prima di tutto per la bravura degli attori. Sordi e Gassman sono impressionanti, per il modo in cui riescono a comunicare le caratteristiche dei personaggi (la gestualità, le posture, l'impostazione della voce e degli accenti). Poi per la storia. Age e Scarpelli: i loro testi sono sempre straordinari, per la capacità di cogliere l'essenza dei contesti sociali e delle situazioni narrate, e per l'accuratezza dei dialoghi (la scelta delle parole, la costruzione delle frasi).
Gli episodi migliori sono a mio parere:1) "tantum ergo", in cui la commedia, pure molto divertente, ci comunica il più triste e desolante dei messaggi (e purtroppo, si deve aggiungere, del tutto realistico): la democrazia è un esercizio difficilissimo per il popolo, che preferisce di gran lunga un capo carismatico elargitore di bei sogni.
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Alcuni episodi di questo film sono indimenticabili. Prima di tutto per la bravura degli attori. Sordi e Gassman sono impressionanti, per il modo in cui riescono a comunicare le caratteristiche dei personaggi (la gestualità, le posture, l'impostazione della voce e degli accenti). Poi per la storia. Age e Scarpelli: i loro testi sono sempre straordinari, per la capacità di cogliere l'essenza dei contesti sociali e delle situazioni narrate, e per l'accuratezza dei dialoghi (la scelta delle parole, la costruzione delle frasi).
Gli episodi migliori sono a mio parere:1) "tantum ergo", in cui la commedia, pure molto divertente, ci comunica il più triste e desolante dei messaggi (e purtroppo, si deve aggiungere, del tutto realistico): la democrazia è un esercizio difficilissimo per il popolo, che preferisce di gran lunga un capo carismatico elargitore di bei sogni. 2) "pronto soccorso". Qui il tema sotteso resta in secondo piano rispetto al fantastico personaggio interpretato da Sordi, Giovan Maria Catalan del Monte Preposto Camerier del Soglio Pontificio. I monologhi a bordo della Rolls bianca resteranno nei secoli tra le pietre miliari della commedia italiana.
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christian
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martedì 22 luglio 2008
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capolavoro!!!
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il film è un capolavoro del cinema italiano.Gli attori sono bravissimi spesso immensi,gli episodi fanno ridere lasciando l'amaro in bocca l'episodio migliore è sicuramente quello in cui gassman e tognazzi litigano ma anke sordi è divino quando fa l'aristocratico e nell'episodio dell'ospizio quasi ci si commuove,segno che gli attori fanno bene il loro mestiere fino alla fine:bravi.
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grùshenka
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lunedì 21 luglio 2008
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spietato
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cattivo, disturbante, spietato ma impossibile mollarlo.
fantastico Sordi in "first aid" e "come una regina"
perfetto il prete ipocrita Gassman,
inquietante perché premonitore "senza parole"
disturbante e malsano "mammina e mammone"
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harvey
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lunedì 23 giugno 2008
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non un capolavoro, ma da vedere
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Il film è interessante e riuscito, con alcuni momenti davvero indimenticabili. L'episodio in assoluto migliore è senza dubbio "First aid" con Sordi, forse uno dei migliori momenti della commedia all'italiana. In generale gli episodi con Albertone sono i momenti migliori del film, anche se episodi come "Senza parole", "Tantum ergo" e "Pornodiva" sono davvero notevoli. Gli episodi meno riusciti, che fan sì che il film non venga ascritto fra i capolavori della commedia all'italiana sono "Mammina e mammone" (non son riuscito bene a capire dove i registi volessero parare) e "L'autostop". In particolare Ugo Tognazzi poteva esser utilizzato meglio. In ogni caso film graffiante, da vedere.
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roger
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giovedì 27 dicembre 2007
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attore nell'episodio 6 - mamma e mammone
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Qualcuno sa chi è l'attore presente nell'episodio 6, con tognazzi che fa il barbone con la mamma, cerco il nome dell'uomo del bar, il cameriere che gli serve il pranzo, e la mamma lo paga con i biglietti del tram.
Grazie
masera@libero.it
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mereghetti
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martedì 4 dicembre 2007
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morandini, ma sii serio!
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questo è un grande film...e chi non se ne accorge dovrebbe dare un'occhiata a quel che ci propina il cinema attuale italiano.
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