Titolo originale | The Man with the Iron Fists |
Anno | 2012 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA, Hong Kong |
Durata | 95 minuti |
Regia di | RZA |
Attori | Russell Crowe, Cung Le, Lucy Liu, Byron Mann, Rick Yune, Dave Bautista Jamie Chung, Pam Grier, Daniel Wu. |
Uscita | giovedì 9 maggio 2013 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 2,22 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 17 maggio 2013
Un fabbro della Cina feudale è pronto a costruire armi ed assoldare assassini pur di difendere il proprio villaggio. In Italia al Box Office L'uomo con i pugni di ferro ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 760 mila euro e 299 mila euro nel primo weekend.
L'uomo con i pugni di ferro è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO NÌ
|
A Jungle Village, in un'epoca imprecisata dell'antica Cina, un pacifico fabbro è costretto a fabbricare armi per i peggiori predoni della zona, cercando di raggranellare i soldi sufficienti per liberare la sua amata Lady Silk dalla cattività del bordello in cui lavora, The Pink Blossom. L'arrivo in città del mercenario inglese Knife coincide con una escalation di rese dei conti tra i diversi clan, che finirà per coinvolgere tragicamente anche il fabbro Thaddeus.
La teoria del campionamento applicata al cinema. Andando ben oltre il post-moderno, RZA interpreta la regia senza soluzione di continuità rispetto al lavoro di producer hip-hop, come un adolescente che mette in sequenza una serie di passioni formative in un confuso discorso su riscatto e percorso individuale di consapevolezza. Che parte dallo schiavismo (il suo Thaddeus Henry Smith doveva comparire al fianco del Django tarantiniano prima che questi fosse Unchained) e da una classica storia blaxploitation, con tanto di cameo di Pam Grier, per approdare al kung fu dell'era Shaw Brothers, omaggiata attraverso rimandi personaggi chiave di quell'epopea (Gordon Liu, Chen Kuan-tai). Uomini di ottone, armature da cui vengono estratti coltelli, virtuosi delle lame, presentazione dei singoli personaggi su sfondo nero, un tempio shaolin come ne La 36. camera dello Shaolin, il duello nella sala degli specchi come in I tre dell'Operazione Drago, capostipite del genere blaxploitation+kungfu ... E così via, mettendo insieme materiale per trivia, ad uso e consumo dei fan più nerd, in un anacronistico pastiche che non si pone minimamente il quesito di essere credibile ma che tende comunque a prendersi pericolosamente sul serio. I topoi del gong fu pian di Hong Kong sono tutti presenti, confermando l'osservanza del fan devoto già tipica della carriera da MC e producer di Robert "RZA" Diggs. Ma dove finisce la passione del completista maniaco e dove comincia un'idea di cinema? Qualcosa che doni vita all'opera in sé, permettendole di coinvolgere, trasmettere emozione e farsi ricordare? Il punto sta proprio qui: la bulimia di citazioni e la voglia di stupire a tutti i costi mal si sposano con la coesione di uno script cinematografico anche al di sotto degli standard (bassi) del medio cinema action odierno. RZA palesa qui tutti i suoi limiti, amplificati dalla necessità di ridurre a 2 ore la materia filmata, con il risultato di introdurre una miriade di personaggi in voice over per i primi 20 minuti abbondanti di film, ammazzando il ritmo dell'incipit (paradossalmente uno dei punti di forza del cinema Shaw Brothers a cui il nostro si ispira).
Il percorso iniziato con il Wu-Tang Clan prima - campionando i classici Shaw Brothers e regalando loro una nuova vita presso generazioni ignare - e all'epoca della colonna sonora di Ghost Dog e Kill Bill poi, per portare i sogni di una vita su grande schermo, è infine compiuto e, in qualche modo, sorge spontaneo un moto di solidarietà per la passione infusa da RZA nel suo progetto, infine coronato. Sorvolare sui suoi macroscopici difetti, però, è altrettanto impossibile.
L'UOMO CON I PUGNI DI FERRO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | €10,50 | |||
€9,99 | - |
Un rapper alla cinepresa, questa sì che è bella. Non basta il celebre nome di Tarantino per salvare il film dalla mediocrità che essendo nelle mani del rapper statunitense ha ben poche speranze di uscirne. RZA per l'occasione si ritaglia il ruolo di protagonista, l'uomo con i pugni di ferro che purtroppo non gli si addice risultando di conseguenza del tutto inadeguato nel [...] Vai alla recensione »
Chiariamo subito una cosa: Tarantino non c'entra niente con questo film. Ha solo "prestato" il suo nome come una sorta di sponsor/garanzia. Non ha in alcun modo contribuito alla realizzazione della pellicola. E si vede, aggiungo. RZA debutta in cabina di regia con un pasticcio a base di kung fu, hip-hop e combattimenti più o meno spettacolari in stile videogames.
L'Uomo con i pugni di ferro è un film del 2012 diretto, sceneggiato e interpretato dal rapper RZA, che forse avrebbe fatto meglio a proseguire sulla via della musica. Il film si ambienta in una Cina feudale rivista in chiave fantastico-rappettona, ma la storia non è ben contestualizzata e questo non giova allo sviluppo della trama nemmeno in un lungometraggio puramente d'azione. [...] Vai alla recensione »
E' l'esordio in salsa splatter/kung fu di RZA, profondo conoscitore dei film di arti marziali. Nella Cina feudale, un abilissimo fabbro che produce armi per questo o quel clan, diventa a sua volta una pericolosissima arma grazie a dei guantoni in ferro. Il rapper RZA, già autore di brani per il cinema, è regista e attore e si avvale della collaborazione/benedizione di Quentin [...] Vai alla recensione »
Come ci si aspettava dalla scritta di presentazione “Quentin Tarantino presenta” il film si rivela un concentrato di sangue, spade, arti marziali e violenza ambientato nella Cina di fine ‘800. Un carico d’oro rubato, una guerra fra Clan e tre personaggi arrivati per ristabilire l’ordine: Russel Crowe nei panni di Jack Knife , RZA (famoso rapper americano) regista e protagonis [...] Vai alla recensione »
Immaginate che un rapper nero(RZA)coadiuvato dall'autore di Hostel e Cabin Fever (Eli Roth, anche produttore e comparsa) si improvvisi sceneggiatore e scriva un film che deciderà, poi, di dirigere. Immaginate, poi, come interpreti principali, non degli attori ma lo stesso rapper RZA, un wrestler professionista (Bautista), un maestro di arti marziali (Cung Le), una fitta schiera di fanciulle con occhi [...] Vai alla recensione »
Uno vede il nome di Tarantino e pensa... bene sicuramente sarà una produzione almeno decente... vede i nomi degli attori e pensa sicuramente tanto schifo non deve fare... e invece rimane sorpreso, in negativo ovviamente. La storia è decisamente confusa e banale, recitazione e doppiaggio al limite della decenza, effetti e combattimenti che ricordano i BBB movie cino/giapponesi fatti in casa.
Inutile dire che è stato un pessimo esordio alla regia del rapper americano.... Per prima cosa c'è da chiarire una questione molto importante: QUENTIN TARANTINO non c'entra niente con questo film! C'è scritto "quentin tarantino presenta" e questo non significa che sia il regista, produttore esecutivo, produttore (quindi non essendo nemmeno produttore non l'ha nemmeno finanziato il film!) .
Film terribile, noiosissimo, tutto il sangue che si vede non è giustificato da una storia alla base interessante, anzi una storia proprio non c'è...mi è sembrata quasi una bambinata del regista...assolutamente da non associare neanche al nome di Tarantino
Il rischio era di ritrovarsi fra i piedi una nuova carnevalata alla STREET FIGHTER, botte, pugni travestimenti e poi botte pugni e travestimenti. Fortunatamente nel lasso di tempo che separa questi due film Tarantino se ne è uscito con KILL BILL, e certamente L'UOMO CON I PUGNI DI FERRO può almeno giovarsene, al contempo ciò mostra la dipendenza di RZA dal cinema e (purtroppo) dallo stile altrui.
Un western di genere wuxiapian (legato cioè al mito ed all’epica nippo-cinese), con le musiche hip hop care agli afroamericani come sfondo sonoro. La finzione che normalmente lo spettatore vede messa in scena, nel genere epico raggiunge picchi di irrealtà che un occhio poco allenato può facilmente scambiare per pattume. I film di questo genere devono essere presi come si prende l’odissea: [...] Vai alla recensione »
Prendete il cugino emigrante di Django, la nonna "bageisha" di O-Ren Ishii di Kill Bill, il nonno messicano di Colosso degli X-men, il pronipote obeso di Massimo Decimo Meridio de il Gladiatore e mescolateli senza sapere come si fa et voilà il guazzabuglio è servito... Che RZA non fosse Tarantino si sapeva, ma non ci si avvicina nemmeno.
RZA è un ottimo musicista è veramente notevole come riesca a mescolare sonorità tipiche orientali e western all'hip pop e quando ho saputo che si sarebbe cimentato alla regia in un film scritto,diretto,prodotto e interpretato da lui mi è salita subito una gran curiosità in quanto sapendo che questo regista è grande amico di Quentin Tarantino ho subito pensato [...] Vai alla recensione »
Ce il divertimento, il sangue e la scenografia ma manca completamente di connessione logica, c'è troppa carne al fuoco per sole due ore!!! Mettete a confronto kill Bill e questo....capirete il genio di Tarantino. Manca la qualità nella sceneggiatura e nella regia...cmq il film diverte questo non si nega. Il talento recitativo di Crowe, umilia il resto del cast(Gordon li a parte).
Una dose di violenza esagerata tipica dello stile Tarantino a cui palesemente si ispira RZA. Però per arrivare al livello del sommo maestro Quentin ce ne vuole! Le scene di sangue sono un'evidente caricatura di Kill Bill, caricatura che non è venuta neanche tanto bene. Non è un film che si lascia ricordare, ma soltanto un passatempo di un'oretta.
RZA al suo primo film da regista, riceve la benedizione di Tarantino e Roth e porge un omaggio ai due cineasti con una pellicola d'azione che pur scopiazzando di film in film riesce nella sua piccola impresa a farsi notare. Il personaggio di Taddeus riprende lo spartito di Django, la casa di piacere cinese è allestita in versione Kill Bill e la scena di massacro che avviene nel finale lo [...] Vai alla recensione »
Salve a tutti ieri sera ho visto l'uomo con i pugni di ferro , la mia prima espressione dopo il film è stata " wow " . Il film è una combinazione di pop , sangue e battute , stile che richiama Quentin Tarantino . Per RZA direi che è stato ottimo , la sua prima pellicola è capace di far divertire ed elettrizzare .
L'esordio alla regia dell'artista a tutto tondo, RZA, promette decisamente bene. L'aver seguito Tarantino e l'affiancamento con Roth hanno fatto bene a RZA che sia come regista che come attore protagonista, sembra sapere il fatto suo. Il risultato è un film piacevole e divertente in quanto mischia bene generi come il western, azione e lo splatter.
“Django” è stato, da come ho letto da più parti, un omaggio ai film del passato, e precisamente ai film western, in modo particolare a quelli girati dai registi italiani. Invece “L’uomo con i pugni di ferro” leggo che è un omaggio ai celebri film del passato del genere Kung fu. E in effetti è così. Ma io aggiungo che questo film è un omaggio anche a Django e al suo regista Tarantino.
Tarantino cresce sempre di più, dopo Django, l'uomo con i pugni di ferro è un altro capolavoro del maestro del cinema. La regia è di Rza, ma il resto è di Tarantino, e si vede. Personaggi studiati, storie e microstorie che s'intrecciano, scene elaborate, una trama che ti lascia con l'adrenalina fino all'ultimo minuto...Tarantino non si smentisce e ci regala una nuova perla del cinema.
pensavo che era una pecionata, ma guardandolo, mi è sembrato di stare dentro un'anime cartoon. strepitosi gli effetti e la storia è tamarrosa come uno spaghetti western. grande
La prima volta che lo vidi dissi: "Ma cos'è questa roba?! E questa?! Ma dai! Si, certo come no! Eeeeeeh esagerato!". Poi mi sono accorto che il problema non era il film, ma io. Mi spiego meglio: questo film è un omaggio ai vecchi film di Arti Marziali e Kung Fu, e prende molto dai film come "La foresta dei pugnali volanti", quindi il film è stato fatto volutament [...] Vai alla recensione »
Si vede il tocco di tarantino! Bravissimi come al solito lucy liu e Russell crowe
Di sicuro Tarantino è un regista di talento, ma guai a prendere sul serio i suoi epigoni o le pellicole che sponsorizza. Sul suo nome si rischia di dar credito a operazioni modeste come L'uomo con i pugni di ferro, opera prima di RZA, il famoso rapper del Wu Tung Clan, che scrivendo le musiche per Kill Bill si è lasciato affascinare dall'idea di cimentarsi con la regia, sposando l'estetica di Quentin [...] Vai alla recensione »
Anche se si tratta di un film alla fine divertente (in modo erratico) e molto ridicolo (forse volutamente), questo pastiche sulle arti marziali dimostra che la recente moda della neo-exploitation non mostra segni di cedimento. Diretto dall'artista hip-hop riciclatosi auteur, Rza (alias Robert Diggs), del gruppo Wu-Tang Clan, L'uomo con i pugni di ferro è una reinterpretazione dolcemente sincera, anche [...] Vai alla recensione »
RZA, al secolo Robert Fitzgerald Diggs, è la mente, l'artefice, il teorico, il filosofo e l'imprenditore che sta dietro al collettivo hip-hop conosciuto con il nome di WuTang Clan. Ispirato al nome delle montagne situate nella parte nord-occidentale della provincia di Hubei, il Wu-Tang è parte integrante della mitologia delle arti marziali così come questa è stata trasmessa e rielaborata dai film prodotti [...] Vai alla recensione »
Fondatore del gruppo Wu-Tang Clan, dall'influenza decisiva sulla scena della musica hip-hop, RZA ha composto molte colonne sonore. Pare che l'idea di diventare regista gli sia venuta in Cina, mentre collaborava con Quentin Tarantino sul set di Kill Bill. Anche se l'eroe del suo film ricorda quello di Django Unchained, trattandosi di un ex-schiavo nero che vuole liberare la sua bella.
Una grossa fortuna d'oro e guerrieri, assassini, fabbri, eroi solitari, prostitute che cercano di accaparrarsela lottando all'interno di un villaggio cinese. Sembra un film di Tarantino ma senza un'idea di cinema. Il rapper RZA, regista, sceneggiatore e protagonista (difficile stabilire quale sia peggio), spazia confusamente tra gongfu, wuxia e spaghetti western.