Due spie, una cena, un confronto a due, un evento tragico nel passato e un amore finito,
un tradimento che distrusse le vite di tutti... Espandi ▽
Otto anni dopo un tragico attentato terroristico a Vienna, durante il quale un gruppo di estremisti islamici prese in ostaggio un volo di linea e uccise tutti i passeggeri, Henry Pelham, agente della Cia all'epoca di stanza nella capitale austriaca, viene incaricato di interrogare i colleghi di allora, che con lui gestirono il sequestro e fallirono, con lo scopo di scoprire chi fosse la talpa che mandò a monte l'operazione di salvataggio. Henry si reca dunque da Celia Harrison, l'ex collega di cui era innamorato e con la squale stava per andare a convivere, e la interroga nel corso di una lunga e tesissima cena. Chi tradì a Vienna? E cosa è rimasto dell'amore che un tempo legava Henry e Celia?
Come in un romanzo di Le Carrè,
La cena delle spie intreccia spy story e trama sentimentale. Cambia però la maniera, non più tradizionalmente romanzesca, ma stratificata, con i piani temporali intrecciati e le linee narrative che convergono in un drammatico punto d'incontro. Manca però una regia vera, nonostante la professionalità di Janus Metz (regista di Borg McEnroe e di episodi di True Detective e ZeroZeroZero), come se questo cinema dignitosamente di serie B, relegato ormai al piccolo schermo, cercasse di competere soprattutto con la serialità.