rustiko
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sabato 13 gennaio 2007
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pugno allo stomaco
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Muccino si conferma regista di primo piano nel panorama ormai non solo italiano. Imbastendo una trama semplice, realistica, in cui tanti (non solo americani...) si possono rivedere, orchestra un viaggio non tanto nell'America e nel suo sogno (una "droga" per sopravvivere e andare avanti) ma nei sentimenti e nelle aspirazioni legittime della gente comune. In quel meandro ci si ritrova tutti, perché ciò che si desidera davvero dalla vita è quanto vuole il protagonista (un intenso W. Smith - e che bravo il suo bambino!). Seguendo la proiezione, ci si ritrova a tifare per il protagonista, a commuoversi per lui e a prenderne le difese. Come ha dichiarato il regista, solo un non-americano può descrivere al mondo il "sogno americano", che in quanto sogno, ha la funzione di chimera che motiva la gente a compiere vere imprese, grandi o piccole.
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Muccino si conferma regista di primo piano nel panorama ormai non solo italiano. Imbastendo una trama semplice, realistica, in cui tanti (non solo americani...) si possono rivedere, orchestra un viaggio non tanto nell'America e nel suo sogno (una "droga" per sopravvivere e andare avanti) ma nei sentimenti e nelle aspirazioni legittime della gente comune. In quel meandro ci si ritrova tutti, perché ciò che si desidera davvero dalla vita è quanto vuole il protagonista (un intenso W. Smith - e che bravo il suo bambino!). Seguendo la proiezione, ci si ritrova a tifare per il protagonista, a commuoversi per lui e a prenderne le difese. Come ha dichiarato il regista, solo un non-americano può descrivere al mondo il "sogno americano", che in quanto sogno, ha la funzione di chimera che motiva la gente a compiere vere imprese, grandi o piccole. Ottima ambientazione e ricostruzione storica di quegli anni così ricchi di aspettative eppure così "duri" per la gente comune, meno fortunata.
Sul piano emotivo, un pugno allo stomaco che ridesta le coscienze e induce a riflettere su ciò per cui vale la pena lottare e soffrire. Bravo Muccino!
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chiara g.
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lunedì 15 gennaio 2007
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happyness
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La ricerca della felicità.
(The pursuit of Happyness)
Sì, lo so… Happyness non si scrive con la y, si scrive con i ma per chi ha visto il film di Gabriele Muccino capisce il perché lo riporto come da locandina e non con la giusta scrittura…
Will Smith interpreta una storia vera, quella di Chris Gardner un’americano che da un giorno all’altro si ritrova senza lavoro, lasciato dalla moglie e con un figlio. Mi era saltato all’occhio un feeling particolare tra padre e figlio ma finché non ho letto l’intervista non sapevo che si trattasse proprio del figlio dell’attore! Smith dichiara di non sapere perché il film possa tanto essere piaciuto al pubblico americano e continua
“(…) ho una mia teoria: credo sia piaciuto perché ha a che fare con l'istinto primordiale, quasi animalesco, di proteggere i nostri bambini.
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La ricerca della felicità.
(The pursuit of Happyness)
Sì, lo so… Happyness non si scrive con la y, si scrive con i ma per chi ha visto il film di Gabriele Muccino capisce il perché lo riporto come da locandina e non con la giusta scrittura…
Will Smith interpreta una storia vera, quella di Chris Gardner un’americano che da un giorno all’altro si ritrova senza lavoro, lasciato dalla moglie e con un figlio. Mi era saltato all’occhio un feeling particolare tra padre e figlio ma finché non ho letto l’intervista non sapevo che si trattasse proprio del figlio dell’attore! Smith dichiara di non sapere perché il film possa tanto essere piaciuto al pubblico americano e continua
“(…) ho una mia teoria: credo sia piaciuto perché ha a che fare con l'istinto primordiale, quasi animalesco, di proteggere i nostri bambini. Vogliamo il meglio per loro. Questo film rappresenta il peggior incubo di un genitore: il timore di non farcela. Recitare con mio figlio, trascorrere con lui dalle 10 alle 12 ore al giorno sul set, facendogli vedere quello che so fare meglio al mondo è stato fantastico (…)”
L’intero film è incentrato sul rapporto padre-figlio e sulla lotta alla sopravvivenza. Chris continua a combattere nonostante numerose difficoltà, passa da quella per la vendita degli scanner negli ospedali, al dover crescere un figlio da solo, al dover cambiare la propria casa per andare a vivere in un motel per poi ritrovarsi in coda fuori da un centro di accoglienza e in ultimo, ma non per importanza, trovare la forza per reagire e raggiungere il proprio traguardo affermandosi nell’azienda e poter offrire un futuro migliore al proprio figlio.
La sceneggiatura è in continua discesa, le disgrazie si accumulano coinvolgendo lo spettatore ma termina con una grande commozione e con la risoluzione in un finale a lieto fine.
E’ un film che fa discutere, uscito da poco nelle sale ha avuto riscontri in maggior parte positivi e incassi da record in america, ci invita a parer mio a riflettere sulla caducità della vita e dello status sociale. Non si tratta della solita commedia ma di un film impegnato, drammatico dove lo stesso attore, spesso interprete di ruoli per lo più comici si trova ad indossare, e aggiungo egregiamente, una maschera che non gli appartiene. Non a caso si vocifera che Smith si sia già aggiudicato una nomination ai Golden Globe.
Durante la conferenza stampa il registra, Smith e Chris Gardner (il reale protagonista della storia) sono stati accolti con calorosi applausi. Muccino spiega che il suo timore era quello di esagerare con il sentimentalismo facendo di tutto per tenere a mente la lezione di neorealismo che appartiene al nostro cinema e per questo ha scelto di mostrare luoghi reali infatti tutto ciò che abbiamo visto nel corso della pellicola è reale, dai senzatetto alle case di accoglienza in modo che non potessero esserci manipolazioni della realtà. Di notevole aiuto è stata sicuramente la presenza costante sul set del protagonista reale della vicenda che ha contribuito alla veridicità della storia. A parer mio anche il regista ha superato se stesso, ha intrapreso una strada per lui nuova sfruttando bene la possibilità di farsi conoscere anche all’estero con una pellicola impegnata una sorta di sogno americano ambientato negli anni ottanta, simbolo di una possibile rinascita e risalita nella società.
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emanuele
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domenica 21 gennaio 2007
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un sogno conquistato
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Anzitutto vorrei esprimere il dispiacere di leggere la firma di una produzione americana per un film di un italianissimo Muccino. Forse qualcuno, visto il successo del film, rivalorizzerà il regista. Poi vorrei sottolineare la forte dose di emozioni che Muccino ed un grandioso Will Smith, ci offrono. Il regista disegna all'attore una vita umile "tirando a campare", un lavoro di rappresentante con tante aspettative, alla fine poi deluse. Chris (Smith) però non molla e abbandonato anche dalla moglie tenta il tutto per tutto per risalire la china, sconfortato ma mai scoraggiato per le continue porte in faccia che gli vengono sbattute, tenta di farsi assumere presso una società finanziaria. Lui e il figlio sono costretti nel frattempo ad arrangiarsi, a dormire nel bagno della metro e presso un ostello.
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Anzitutto vorrei esprimere il dispiacere di leggere la firma di una produzione americana per un film di un italianissimo Muccino. Forse qualcuno, visto il successo del film, rivalorizzerà il regista. Poi vorrei sottolineare la forte dose di emozioni che Muccino ed un grandioso Will Smith, ci offrono. Il regista disegna all'attore una vita umile "tirando a campare", un lavoro di rappresentante con tante aspettative, alla fine poi deluse. Chris (Smith) però non molla e abbandonato anche dalla moglie tenta il tutto per tutto per risalire la china, sconfortato ma mai scoraggiato per le continue porte in faccia che gli vengono sbattute, tenta di farsi assumere presso una società finanziaria. Lui e il figlio sono costretti nel frattempo ad arrangiarsi, a dormire nel bagno della metro e presso un ostello. Alla fine dopo mille sacrifici riuscirà a conquistare il suo sogno ottenendo il posto di lavoro a cui ambiva. Il film, anche nei suoi momenti più tristi mantiene una colonna sonora molto ritmata quasi a farci presagire un finale positivo. Will Smith mostra un campionario di espressioni del viso veramente toccanti e forse inaspettate per i ruoli comici che ha sempre interpretato, gli occhi lucidi dalla felicità sul finale del film sono da premio oscar. Il regista vuole avvicinare il protagonista allo spettatore con primissimi piani a cogliere le pieghe della sofferenza scolpita sul viso di Chris per le difficoltà economiche che la sua famiglia vive. Nonostante ciò Chris non si scompone più di tanto agli occhi della gente, diventa un eroe per lo spettatore del film che osserva con quanto ardore e passione Chris non fa pesare al figlio la situazione di disagio che entrambi vivono, mostrandogli il loro pellegrinare fra un posto e l'altro come un gioco. Quello che resta, dopo la visione di questo film è un insegnamento a credere in se stessi e a inseguire i propri obiettivi con tenacia e onestà.
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so.
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sabato 27 gennaio 2007
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i favolosi anni 80....
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Eh sì....che tempi quelli... dv l'America reaganiana, sfoderava il meglio d sè, compresi gli yuppies rampanti!
Cn questo film asciutto e concreto, Muccino dà un'altra versione di quel tipo di america, dv alle cinque d sera si stà in fila per un posto letto...
Questo regista, a me, scusate, sarò l'unica, ma nn mi ha mai convinto..i suoi film, nn m sn mai piaciuti particolarmente, ma questo, sarà perchè basata su una storia vera, sarà per Will Smith,( vera, piacevole scoperta d'attore drammatico), ha fatto sì che mi debba ricredere...Azzeccato tt, musica, luoghi,sceneggiatura, scenografie, interpreti.
Ho saputo che Smith è in nomination x l'Oscar...io avrei messo in corsa per attore nn protagonista.
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Eh sì....che tempi quelli... dv l'America reaganiana, sfoderava il meglio d sè, compresi gli yuppies rampanti!
Cn questo film asciutto e concreto, Muccino dà un'altra versione di quel tipo di america, dv alle cinque d sera si stà in fila per un posto letto...
Questo regista, a me, scusate, sarò l'unica, ma nn mi ha mai convinto..i suoi film, nn m sn mai piaciuti particolarmente, ma questo, sarà perchè basata su una storia vera, sarà per Will Smith,( vera, piacevole scoperta d'attore drammatico), ha fatto sì che mi debba ricredere...Azzeccato tt, musica, luoghi,sceneggiatura, scenografie, interpreti.
Ho saputo che Smith è in nomination x l'Oscar...io avrei messo in corsa per attore nn protagonista..suo "figlio".....m 'ha veramente commossa...
Unica nota stonata, se proprio la devo trovare? L'attrice che interpreta la moglie, (ottima nel suo ruolo nevrastenico)...ma lasciamo perdere il doppiaggio della sua voce..orrendo!!
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[+] x rustico..cm dc tu.....(come dici tu)
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alterego
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sabato 11 agosto 2007
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storia di vita...
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Certe volte il caldo non ti permette di dormire e allora non sai che fare! Accendi il pc e metti un Dvd che hai lasciato per molto tempo a prendere la polvere senza essertelo mai visto perchè gli amici e la gente ti diceva che la storia era noiosa e diseducativa... Premi play e il film inizia... è la storia di un uomo che si trova in un secondo abbandonato da tutti e da tutto... solo... con suo figlio... la storia ti comincia ad appassionare ... vedi quest'uomo, la sua determinazione, la sua testa dura nell'affrontare le cose, il suo non perdersi d'animo... fossero così le persone oggi! Viviamo in un'epoca dove si vuole tutto senza far niente... se vuoi qualcosa vai e prenditela! Ognuno di noi vuole raggiungere la felicità.
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Certe volte il caldo non ti permette di dormire e allora non sai che fare! Accendi il pc e metti un Dvd che hai lasciato per molto tempo a prendere la polvere senza essertelo mai visto perchè gli amici e la gente ti diceva che la storia era noiosa e diseducativa... Premi play e il film inizia... è la storia di un uomo che si trova in un secondo abbandonato da tutti e da tutto... solo... con suo figlio... la storia ti comincia ad appassionare ... vedi quest'uomo, la sua determinazione, la sua testa dura nell'affrontare le cose, il suo non perdersi d'animo... fossero così le persone oggi! Viviamo in un'epoca dove si vuole tutto senza far niente... se vuoi qualcosa vai e prenditela! Ognuno di noi vuole raggiungere la felicità... per quell'uomo esser felice significava far felice il suo bambino e non accumulare soldi e robe varie come dice chi non capisce! La storia è fantastica ed educativa... a tratti ti emoziona... ti viene quasi quasi di perderti in un mare di lacrime! Bravo il regista Muccino (dopo quei poco sufficienti film italiani credo che questo sia il suo primo vero film... Complimenti e Auguri!), l'attore Smith (che non mi aspettavo fosse un signor Attore in film non-comici) e il suo piccolino(senza parole)!
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[+] giusto
(di francesca93)
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(di robocop)
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dex
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mercoledì 24 gennaio 2007
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la felicita' e' un capolavoro...
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Difficilmente un film riesce a strappare le lacrime dal mio viso. L'ultima volta era successa con "La vita è bella" del grande Roberto Benigni. E' successo dinuovo. E' successo ieri sera. Dopo aver visto "La ricerca della felicità" di Gabriele Muccino. Impossibile non trattenere le lacrime. Impossibile non commuoversi. Perchè commuoversi non significa essere patetici o ridicoli. Soprattutto quando un film come questo ti entra nel cuore e ti tocca nel profondo. Soprattutto quando a strapparti quelle lacrime è un grande Will Smith, da ieri ufficialmente candidato agli Oscar come miglior attore, e se lo meriterebbe ad occhi chiusi. Per non parlare di quel meraviglioso scricciolino che è il figlio.
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Difficilmente un film riesce a strappare le lacrime dal mio viso. L'ultima volta era successa con "La vita è bella" del grande Roberto Benigni. E' successo dinuovo. E' successo ieri sera. Dopo aver visto "La ricerca della felicità" di Gabriele Muccino. Impossibile non trattenere le lacrime. Impossibile non commuoversi. Perchè commuoversi non significa essere patetici o ridicoli. Soprattutto quando un film come questo ti entra nel cuore e ti tocca nel profondo. Soprattutto quando a strapparti quelle lacrime è un grande Will Smith, da ieri ufficialmente candidato agli Oscar come miglior attore, e se lo meriterebbe ad occhi chiusi. Per non parlare di quel meraviglioso scricciolino che è il figlio...troppo forte.
Un film che evita in maniera accurata fin troppo facili luoghi comuni e stereotipi e insegna semplicemente che la forza dei propri sogni è più forte di ogni cosa...e per raggiungere quella fase della vita che si chiama felicità si è disposti a sopportare di tutto. Indimenticabili e toccanti la scena della notte trascorsa in metrò nella "caverna"...quella della perdita di Capitan America...il dialogo tra padre e figlio sul campo di basket...e la scena che chiude il film...quella in cui senti le lacrime che non ce la fanno a trattenersi...e infatti non si trattengono. Un film che fa riflettere e che, perchè no, ci rende orgogliosi. Orgogliosi che questo capolavoro porti la firma di un regista di casa nostra...in fondo se lo merita...bel lavoro Gabriele!!!
E forza Will...ti meriti l'Oscar!!!
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[+] evita facili luoghi comuni??????
(di maema)
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sixy89
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venerdì 15 ottobre 2010
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un capolavoro
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Un muccino tutto nuovo per un film che sarebbe stato da oscar.
Un film commovente, drammatico, retorico, filosofico, ma molto molto umano e realistico. Film tratto da una storia vera, il che rende ancora più forte l'impatto umano dello spettatore con la storia. Un grandissimo Will Smith in un brillante e geniale assolo del cinema.
Il messaggio del film è la vera forza, il nesso che lega tutta la trama.
Non vi pentirete di aver visto questo film, non sareti più gli stessi che sono entrati nel cinema.
Voto: 10
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(di lipour)
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elekiss
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sabato 20 gennaio 2007
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standing ovation
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"Quando gli altri non sanno fare qualcosa dicono a te che non sai farla...Se vuoi qualcosa vai e prenditela. Punto". Già, punto: basterebbe solo questa frase per commentare un film sulla famiglia, sul riscatto, sul desiderio di emergere, sulla VITA. E la vita di tutti noi è rivolta ad un obiettivo comune: il raggiungimento della felicità. Lo sa Chris Gardner che corre, scalpita, inciampa, cade e si rialza, magari con una scarpa in meno, ma si rialza perchè la felicità va inseguita e catturata, prima che svanisca di nuovo.
Ma che cos'è la felicità per Chris Gardner? E' la serenità del suo bambino, è una posizione stabile, è la vendita di uno scanner, è un tetto sotto cui vivere, è un posto di lavoro da consulente finanziario.
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"Quando gli altri non sanno fare qualcosa dicono a te che non sai farla...Se vuoi qualcosa vai e prenditela. Punto". Già, punto: basterebbe solo questa frase per commentare un film sulla famiglia, sul riscatto, sul desiderio di emergere, sulla VITA. E la vita di tutti noi è rivolta ad un obiettivo comune: il raggiungimento della felicità. Lo sa Chris Gardner che corre, scalpita, inciampa, cade e si rialza, magari con una scarpa in meno, ma si rialza perchè la felicità va inseguita e catturata, prima che svanisca di nuovo.
Ma che cos'è la felicità per Chris Gardner? E' la serenità del suo bambino, è una posizione stabile, è la vendita di uno scanner, è un tetto sotto cui vivere, è un posto di lavoro da consulente finanziario. Chris ci insegna che non sempre la vità è giusta: a volte si percorrono strade con rapide salite all'apparenza insormonatabili, che obbligano a presentarsi ad un colloquio di lavoro sporco di pittura e senza camicia o che smarriscono l'unico oggetto in grado di procurare un minimo benessere. Ma non bisogna arrendersi: solo con coraggio, forza, e tenacia si possono raggiungere i traguardi ambiti. E Chris Gardner, dopo aver a lungo subito i "capricci" della vita, riesce a intravedere il frutto della sua estenuante corsa: taglia il traguardo, primo! Ed è questa la felicità.
Un talentuoso Will Smith dà corpo ed anima all'eroe di Muccino, affiancato dal figlio Jaden, che a soli cinque anni già percorre degnamente le orme paterne.
Interrogato su cosa rappresenti per lui la felicità, Will ha risposto: "La felicità è guardare dall'esterno se stessi ed essere orgogliosi della propria persona, avere desiderio di conoscerla e diventarne amica, rispettarla e ammirare il suo lavoro". E se tutto questo rappresenta la felicità, ora Will Smith deve essere un uomo veramente felice!
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giuli
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martedì 6 febbraio 2007
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valido monito per la società di oggi!
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un film che insegna, che sprona. valido monito per la società di oggi "tutto fumo e niente arrosto".
per chi non si accontenta mai e vuole sempre di più,
per chi si lamenta del portafoglio vuoto ma non si dà da fare x riempirlo,
per chi vuole tutto e subito,
per chi si piange addosso e non si rimbocca le maniche,
per chi si deprime e si dispera per le sciocchezze.
per chi muore di fame pur di non sporcarsi le mani,
per chi oggi diventa "qualcuno" chiudendosi in una "casa" a far NIENTE.
LA MORALE è :
OGNUNO è ARTEFICE DEL PROPRIO DESTINO!
se ti impegni e vuoi una cosa lotta x averla, non ti abbattere, sii onesto anche quando non hai di che mangiare,
ASSUMITI LE TUE RESPONSABILITà, se sei buono sarai ricompensato o meglio se fai del bene prima o poi ricevi del bene.
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un film che insegna, che sprona. valido monito per la società di oggi "tutto fumo e niente arrosto".
per chi non si accontenta mai e vuole sempre di più,
per chi si lamenta del portafoglio vuoto ma non si dà da fare x riempirlo,
per chi vuole tutto e subito,
per chi si piange addosso e non si rimbocca le maniche,
per chi si deprime e si dispera per le sciocchezze.
per chi muore di fame pur di non sporcarsi le mani,
per chi oggi diventa "qualcuno" chiudendosi in una "casa" a far NIENTE.
LA MORALE è :
OGNUNO è ARTEFICE DEL PROPRIO DESTINO!
se ti impegni e vuoi una cosa lotta x averla, non ti abbattere, sii onesto anche quando non hai di che mangiare,
ASSUMITI LE TUE RESPONSABILITà, se sei buono sarai ricompensato o meglio se fai del bene prima o poi ricevi del bene. DIGNITà.
"l'uomo è una macchina straordinaria" con una mente straordinaria!
non sprechiamola!
finalmente un film educativo, pulito, non soporifero grazie a scene simpatiche ed ilari..
un film che trasmette valori importanti e stimola a riflettere sulla propria vita!
uscita dal cinema mi son resa conto di quante volte ho perso tempo in sciocchezze, di quando mi rattristo x cose in verità di poco conto... insomma questo film mi ha davvero arricchito e mi ha RICORDATO il puro senso del giusto.
e scusate ma è stata una boccata d'ossigeno dopo aver visto manuale d'amore2 ....
ottimo muccino! .... come sempre.
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[+] brava giuli!
(di luckyluke)
[ - ] brava giuli!
[+] sceneggiatura
(di roberta)
[ - ] sceneggiatura
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gabry%jd
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lunedì 4 febbraio 2008
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muccino esordia in america con un ottimo film
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Il primo film di Gabriele Muccino in America;un vero esordio per un film che riflette sulla condizione di un uomo americano visto da un'altra prospettiva rispetto all'idea sbagliata che molti hanno degli americani...L'America infatti non è fatta solo di potere e gente che si cura solo dei soldi ecc.Tutto ciò non è affatto vero esistono anche situazioni del genere su cui Muccino fa luce per evidenziare una realtà diversa che purtroppo sfugge...tutti sono in grado di realizzare il proprio sogno.Ottima interpretazione di Will Smith che abbandona la sua comicità per affrontare un ruolo impegnativo e serio,indossando i panni di un uomo che cerca di mantenere sè e suo figlio a tutti i costi,in qualsiasi condizione,cerca di raggiungere il sogno americano con orgoglio e senza mollare riesce ad essere felice!La morale del film è non abbandonarsi alle difficoltà della vita ma affrontarle e realizzare il proprio sogno per raggiungere anche se solo per un attimo la felicità!é forse il primo film di Muccino così intelligente ritraendo una realtà più dura rispetto ai problemi adolescenziali chiusi in un mondo ristretto e ottuso;e ha trovato la location perfetta per i suoi film proprio in America.
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Il primo film di Gabriele Muccino in America;un vero esordio per un film che riflette sulla condizione di un uomo americano visto da un'altra prospettiva rispetto all'idea sbagliata che molti hanno degli americani...L'America infatti non è fatta solo di potere e gente che si cura solo dei soldi ecc.Tutto ciò non è affatto vero esistono anche situazioni del genere su cui Muccino fa luce per evidenziare una realtà diversa che purtroppo sfugge...tutti sono in grado di realizzare il proprio sogno.Ottima interpretazione di Will Smith che abbandona la sua comicità per affrontare un ruolo impegnativo e serio,indossando i panni di un uomo che cerca di mantenere sè e suo figlio a tutti i costi,in qualsiasi condizione,cerca di raggiungere il sogno americano con orgoglio e senza mollare riesce ad essere felice!La morale del film è non abbandonarsi alle difficoltà della vita ma affrontarle e realizzare il proprio sogno per raggiungere anche se solo per un attimo la felicità!é forse il primo film di Muccino così intelligente ritraendo una realtà più dura rispetto ai problemi adolescenziali chiusi in un mondo ristretto e ottuso;e ha trovato la location perfetta per i suoi film proprio in America...il luogo perfetto per essere un regista veramente stimato!!!
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