La ricerca della felicità |
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Un film di Gabriele Muccino.
Con Will Smith, Thandie Newton, Jaden Smith, Cecil Williams, Kurt Fuller.
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Titolo originale The Pursuit of Happyness.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 117 min.
- USA 2006.
- Medusa
uscita venerdì 12 gennaio 2007.
MYMONETRO
La ricerca della felicità ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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una "lenta" ricerca della felicità
di MaemaFeedback: 0 |
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lunedì 22 gennaio 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Bel film, grande regia, grande attore, bellissima storia di caparbietà e forza interiore. Grande esaltazione del libero arbitrio. Libero arbitrio, non Destino come qualcuno ha detto, ma libero arbitrio. Non è il destino che fa trovare quel padre sul lastrico, ma la sua decisione di investire su dei macchinari senza assicurarsi prima dell’impatto sui clienti, non è il destino che lo costringe a dormire in un bagno della metropolitana con il figlio, ma il suo desiderio di mostrare che vale qualcosa, il desiderio che lo spinge a mettersi in gioco, sempre e comunque, ed essendoci un figlio di mezzo non so se la sua decisione di provare ad arricchirsi con uno stage non retribuito anziché andare a fare qualsiasi altro lavoro, dal cameriere allo scaricatore di porto, sia da elogiare o da criticare. Bel film dunque, ma nel complesso per me è stato, (e nel dirlo so già che verrò messa in croce per questo) un po’ deludente. Forse perché quando si leggono delle critiche molto positive si va al cinema con delle aspettative estremamente alte, ma ho trovato il film (soprattutto la prima parte) un po’ “lento”. Come ho già detto la storia è bella è il ritmo non potrebbe essere diverso, non è un thriller e nemmeno un film d’azione o di avventura, e si distacca tanto anche dal genere dai ritmi incalzanti delle pellicole Mucciniane Italiane ma, quando davanti ad un film inizio a distrarmi, e a chiedermi quanto tempo sia passato, per me c’è qualche cosa che non va! Non voglio fare l’anticonformista che mette al bando un’opera solo per il gusto di farlo; sicuramente il film è tra i migliori del suo genere, ( come ho già letto in qualche altra critica, le scene della metropolitana che per gioco si trasforma in un luogo primitivo con tanto di dinosauri, e quella del discorso fatto da W.S. al figlio nel campo di Basket, sono davvero esemplari) ma, nel complesso non è il grande film che mi aspettavo. E il dubbio che mi assale è: non sarà che l’orgoglio per il lavoro di un nostro connazionale ci porta ad essere un po’ meno imparziali del solito?
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