La ricerca della felicità |
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Un film di Gabriele Muccino.
Con Will Smith, Thandie Newton, Jaden Smith, Cecil Williams, Kurt Fuller.
continua»
Titolo originale The Pursuit of Happyness.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 117 min.
- USA 2006.
- Medusa
uscita venerdì 12 gennaio 2007.
MYMONETRO
La ricerca della felicità
valutazione media:
3,11
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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la ricerca della felicitàdi SERENdipityFeedback: 0 |
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mercoledì 7 febbraio 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Curiosa di sapere se “La ricerca della felicità” fosse così bello come sostenevano i miei amici, venerdì sono andata a vederlo :-) . Il film effettivamente è bello, bella la storia. Solo che alcuni punti mi son sembrati un pò lenti, pesanti. Forse era l’orario (lo spettacolo delle 22:30), forse il sonno, ma qualche sbadiglio c’è stato. Un’altra cosa che non mi è piaciuta è stata l’esasperazione della sfortuna del protagonista, era già in una situazione terribile e fargli perdere due volte gli scanner ossei, che lui vendeva, fargli perdere la scarpa durante lo stage, dover dare gli unici suoi 5 dollari al “capo” per il taxi, mi son sembrate esagerazioni, lui era già messo malissimo di suo… E poi, per chi l’ha visto, non so se avete notato la voce stridula, fastidiosa, della moglie ! Comunque, a parte queste considerazioni (personalissime) complimenti a Muccino per il suo primo film (successo) americano. La sua impronta si vede, eccome. Le immagini scorrono lente e non sono frenetiche come di solito accade nel cinema made in USA, anche il colore delle immagini sembra diverso, si vede che è un film “mucciniano”. Niente da dire sulla grande interpretazione di Will Smith. Davvero bravissimo e convincente, dai tempi de “Il principe di Bel Air” ne è passato di tempo, e si vede. Qui troviamo uno Smith maturo, straordinario nel ruolo di padre che nonostante le avversità non si piange addosso ma con grande dignità si dà da fare e non perde la speranza. Tenerissimo il bimbo protagonista che altri non è che il vero figlio di Will Smith. Il film (una storia vera !) finisce con un lieto fine, non banale non scontato, ma meritato, della serie “alla fine i sacrifici ripagano”, e mostra uno dei pochi aspetti encomiabili della società americana : la meritocrazia, non importa chi sei e da dove vieni, ma se sei bravo MERITI di avere ciò per cui hai lottato. Oltre ad un aspetto positivo, viene mostrato un aspetto NEGATIVISSIMO : la realtà degli Homeless, persone prive di tutto che fanno file di ore ogni giorno davanti ai ricoveri per avere un letto per la notte. Questo mi ha colpito molto, il film lo evidenzia, ed è davvero triste come una società che si considera la migliore, la più democratica, non si faccia scrupoli a ridurre sul lastrico milioni di persone e a non far nulla per cercare di risollevarle, oltre un pasto e un letto al giorno, che peraltro non sono neanche sicuri per tutti. Non mi vergogno di ammettere che alla fine del film qualche lacrima è scappata, lacrime di gioia per come quelle del protagonista che alla fine del film ce la fa :-D .
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