Un film derivativo che ruba a piene mani dal cinema fantastico e punta tutto sulla simpatia di Jason Momoa. Azione, Avventura, Fantasy - USA2023. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ritornano le avventure del signore degli Oceani. Espandi ▽
James Wan ruba a piene mani dal cinema fantastico e scommette sulla simpatia di Jason Momoa, affiancato dal più rigido Patrick Wilson secondo la formula dei buddy movie. La coppia funziona ma tutto il resto è nel migliore dei casi altalenante. La computer grafica di Aquaman e il regno perduto, per esempio, offre a volte uno spettacolo efficace, ma in diverse altre occasioni ammannisce immagini di imbarazzante piattezza, indegne di un blockbuster con questa aspirazione. Aquaman e il regno perduto è un titolo profondamente derivativo, che si lascia alle spalle personaggi centrali dello scorso film, su tutti Mera che ha pochissime battute nonostante sarebbe la compagna di Arthur. L'alchimia tra i protagonisti si scontra contro troppi ostacoli e arriva al traguardo delle due ore con grande fatica. La buona notizia è che questa confusa fase dei personaggi DC al cinema può finalmente dirsi conclusa. Recensione ❯
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Mann si misura con il genio, le ossessioni e la complessità di Enzo Ferrari, in un solo anno della sua vita. Biografico, Drammatico - USA2023. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un biopic sull'imprenditore italiano Enzo Ferrari. Espandi ▽
Michael Mann ha lavorato a lungo sulla figura di Ferrari, che nelle sue mani diventa un Saturno capace di divorare i propri figli (i due naturali e le sue stesse creazioni di metallo), padrone di sé e delle proprie ossessioni solamente nella dimensione della velocità estrema. La biografia a lungo inseguita da Mann e scritta da Troy Kennedy Martin privilegia il melodramma familiare e il ritratto sfaccettato di un uomo separato dalla sua stessa vita e dalle sue stesse creature. Non si vedono motori, in Ferrari, non si parla quasi mai di ingegneria, non viene quasi mai messa esaltata la dimensione puramente immaginifica delle rosse di Maranello. Inoltre, dei grandi temi del cinema di Mann, in Ferrari se ne scorgono solamente le possibilità. Resta il rammarico per quello che un film come questo avrebbe forse potuto essere in altri momenti della carriera del suo regista: Mann resta uno dei maestri del cinema contemporaneo, ma in questo film sembra incapace di stare al passo del suo amore per la velocità e di trovare un modo per rendere il suo protagonista una figura autenticamente tragica, trasmettendo al pubblico tutta la sua lacerante ambiguità. Recensione ❯
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Chalamet salta e balla in una favola tout court: due ore di magia, colore, scenografie mirabolanti e zuccherose. Avventura, Musical - USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Timothée Chalamet è Willy Wonka, dopo le interpretazioni di Gene Wilder nel 1971 e di Johnny Depp nel 2005. Espandi ▽
Il giovane Willy Wonka arriva in città con pochi denari e una tavoletta di cioccolata nel cilindro. Il suo sogno è aprire una grande cioccolateria nella piazza in cui però coesistono già tre mastri cioccolatai che fanno cartello fra di loro e non ammettono un nuovo concorrente. Willy soggiorna presso una locanda la cui proprietaria gli fa firmare un contratto pieno di clausole, dove soggiornano anche altri malcapitati ingannati allo stesso modo in epoche diverse. Al gruppetto non resta che unire le forze e tenersi stretti i propri sogni, sperando un giorno di realizzarli tutti.
Timothée Chalamet, nei panni di Willy, salta e balla come un pupazzetto da teatrino vittoriano, e canta canzoni scritte apposta per quello che è a tutti gli effetti un musical. E a proposito di ooompa loompa, qui ce n'è uno solo ma vale per cento, perché ha l'umorismo e l'autoironia di Hugh Grant.
Il film di King irriterà il pubblico o lo incanterà a seconda di quale punto di vista sceglierà di assumere: quello purista e filologico, che vorrebbe riconosciuta l'originalità e la capacità sovversiva (e liberatoria) di Dahl, o quello disposto a farsi intrattenere da due ore di magia, colore, scenografie mirabolanti e (è il caso di dirlo) zuccherose, più ambiziosi numeri musicali. Di certo in entrambi i casi si uscirà di sala canticchiando "oompa, loompa, doompety doo", incapaci di togliersi dal cervello quel motivetto demenziale. Recensione ❯
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Una missione dal Paradiso mette a repentaglio la vita di un uomo in crisi. Rimarrà incinto e tutto cambierà per sempre. Espandi ▽
Aristide è un angelo adibito all'ufficio smistamento preghiere che sogna un trasferimento nel coro dell'Altissimo. Dopo un'assemblea celeste, decide di andare sulla Terra per ingravidare una donna con il nuovo figlio di Dio. Una volta atterrato, dovrà posare la mano sul ventre di una prescelta, e il gioco sarà fatto. Ma per una serie di equivoci finirà invece per toccare il ventre di Nicola, un vicepreside in rotta con la moglie, che si ritroverà incinto del messia. E per poter tornare in Paradiso Aristide dovrà trovare il modo di riparare il guaio commesso.
Il duo dei protagonisti Ficarra e Picone conosce bene i tempi comici e presta la sua bonomia ad una storia che rispecchia i nostri tempi confusi: e dunque fa la scelta intelligente di non offrire soluzioni ma punti di vista, senza chiudere fino in fondo nessuna linea narrativa, né riannodare tutti i fili.
Santocielo non sposta l'asse della cultura cinematografica italiana o i confini della commedia nostrana, ma si propone con garbo e gentilezza; non offre soluzioni facili (e cinematograficamente prevedibili) ma piccole consolazioni adatte per quelle feste in cui, in teoria, dovremmo essere tutti meno incattiviti contro il mondo. Recensione ❯
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Allen torna sui temi a lui più cari: le dinamiche di coppia e il rapporto tra sentimenti e fredda razionalità. Drammatico, Francia, Gran Bretagna2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia sembra vivere la relazione perfetta. Ma un incontro cambia tutto. Espandi ▽
Jean e Fanny formano una coppia apparentemente ben assortita. Hanno un lavoro redditizio, vivono in un quartiere elegante di Parigi e sembrano innamorati come all’inizio della loro relazione. Di lui si mormora che abbia uno scheletro nell’armadio sul piano professionale. Lei invece inizia a provare un senso di colpa che si unisce alla passione che sente nascere per un compagno di liceo incontrato un giorno in modo casuale. Lasciatisi alle spalle Un giorno di pioggia a New York dove i ventenni parlavano come anziani intellettuali e il cinefilo Rifkin Festival Woody affronta nuovamente il tema che più lo affascina: le dinamiche di coppia e il rapporto tra la fredda razionalità (anche se mascherata da sentimentalismo) e il flusso dei sentimenti veri. Il caso, la coincidenza può trasformarsi in un rischio? Woody pensa di sì ma ritiene anche che si tratti di un’opportunità. In una Parigi autunnale come piace a lui (ed esaltata in questo dalle scelte cromatiche di Storaro) con i toni delle sue commedie più riuscite ci mostra come la vita in fondo sia una lotteria. A partire dal giorno in cui siamo entrati in questo mondo. Recensione ❯
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Una regia dal passo lento e gentile per una storia di resistenza umana e solidarietà fra spiriti affini. Drammatico, Italia, Polonia2023. Durata 105 Minuti.
Due sconosciuti alle prese con la propria attività di giardinaggio incominciano a intessere un dialogo profondo. Espandi ▽
Pietro Lorenzi è un professore di lettere in pensione e dopo il divorzio dalla moglie vive da solo in un bell’appartamento romano con un terrazzo che accudisce con cura, dedicandosi alle sue piante. Nell’appartamento di fronte a quello di Pietro si trasferisce una coppia più giovane: Luca, fotografo d’arte contemporanea, ed Eleonora, che ha studiato pittura e disegno all’Accademia ma ad un certo punto ha smesso di creare, “perché non era abbastanza brava”. Luca ed Eleonora custodiscono un dolore segreto e non riescono a parlarsi più: lei pensa che lui la dia per scontata, lui la vede sempre “incazzata col mondo”. Quando Luca parte per preparare una personale a New York, Eleonora e Pietro cominciano a frequentarsi, fra terrazzi e orti botanici, il bar sotto casa e un ristorante d’atmosfera. In un universo artistico più scontato I limoni d’inverno sarebbe la storia di una trasgressione amorosa: ma nella visione delicata e quasi evanescente della regista Caterina Carone è invece una storia di resistenza umana e di solidarietà fra spiriti affini. Anche la fotografia di Daniele Ciprì e le musiche di Nicola Piovani si mettono a servizio di questa visione che racconta un presente sfuggente proprio perché a tutti i personaggi la vita, e la memoria, stanno scivolando via di mano. Recensione ❯
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Con una regia attentissima ad ogni dettaglio, i Manetti firmano il loro Diabolik più passionale e sanguigno. Azione, Italia2023. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il capitolo finale della trilogia dedicata a Diabolik, firmata dai Manetti Bros.. Espandi ▽
Catturati da una spietata banda di criminali, Diabolik e Ginko si trovano faccia a faccia.
Rinchiusi in una cella, senza via di uscita e certi di andare incontro a una morte inevitabile, Diabolik rivela all'ispettore il suo misterioso passato.
Intanto, Eva Kant e Altea sono alla disperata ricerca dei loro uomini. Le strade delle due rivali si incroceranno? Recensione ❯
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Il regista cinese torna sulle scene con un action thriller che ha tinte di melò. Espandi ▽
Vigilia di Natale. Durante uno scontro a fuoco per le strade della città tra due gang di narcotrafficanti, un proiettile colpisce un bambino, uccidendolo. Il padre, Brian, insegue i narcos per le strade e viene ferito alla gola, perdendo la voce. Dopo la convalescenza in ospedale la sua unica ragione di vita sarà vendicarsi e sterminare la gang che ha causato il massacro.
Immagini e simboli ossimorici, contrasti evidenti rimarcati dalla colonna sonora di Marco Beltrami, tonitruante ma comunque appena udibile quando incombe la tempesta di piombo della guerra tra gang. Un incipit dallo stile inconfondibile, che ci cala in medias res nel mondo di John Woo e di un cinema fatto di iperboli e paradossi, di mélo esasperato e action a rotta di collo.
Silent Night assomiglia alla rivendicazione di una firma autoriale nel contesto di un'industria cinematografica che di John Woo non sa più che farsene. È una radicale dichiarazione di coerenza, di rifiuto di ogni compromesso. Recensione ❯
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Amori e imprese di Napoleone in un kolossal audace che vorrebbe farsi summa definitiva dei tanti film precedenti. Drammatico, USA, Gran Bretagna2023. Durata 158 Minuti.
Le origini di Napoleone Bonaparte e la sua rapida e spietata scalata al potere. Espandi ▽
A partire dalla Rivoluzione francese del 1789, Napoleon segue la parabola dell’ascesa al potere supremo di Napoleone Bonaparte da sconosciuto militare, capitano d’artiglieria, a Imperatore. Oltre alle armi, alle battaglie e alle strategie politiche, il film racconta da vicino la burrascosa storia d’amore di Napoleone con Giuseppina. Con sprezzo del pericolo, anche questa volta, alla prova del fuoco del personaggio mastodontico di Napoleone, cioè il mito che si confonde con la storia e non viceversa, Ridley Scott traduce e tradisce per i contemporanei l’ascesa al trono del mondo occidentale di Napoleone Bonaparte. Scott qui cerca l’epica, l’epopea, con le masse in combattimento che rendono bene l’idea dello schifo che è la guerra con un inevitabile rimando all’oggi con i soldati, morti che camminano, spostati come pedine. Ma le due narrazioni, quella austera, giustamente severa delle battaglie, e quella intima, quasi surreale nel kitsch della rappresentazione che cerca il comico, non s’incontrano mai. Recensione ❯
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Un film al contempo arcaico e postmoderno, completamente libero come sa essere il cinema di Alice Rohrwacher. Drammatico, Italia2023. Durata 134 Minuti.
Ambientato negli anni '80, nel mondo clandestino dei "tombaroli", il film racconta di un giovane archeologo inglese coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici. Espandi ▽
La chimera racconta una ricerca ostinata – di morte, di vita, di riscatto dalla povertà e di accumulo materiale – con il passo folk del cantastorie, evidenziandone il lato picaresco e quello simbolico.
È un film completamente libero come sa esserlo il cinema di Alice Rohrwacher, che sceglie il tempo del racconto cominciando lentamente, per dare al suo protagonista lo spazio di una rincorsa fatale, e accelerando in “ascese velocissime” che rivelano una comicità da film muto.
Ha i colori delle fiabe e l’apparente scanzonatura degli stornelli, attraversa un’Italia nel processo di essere svenduta agli stranieri ma in cui due stranieri sembrano gli unici a volerne conservare il mistero, ci aiuta a “stimare l’inestimabile” e a rivendicare la tutela delle “cose che appartengono a tutti” perché la proprietà non deve essere necessariamente possesso.
E il cinema di Rohrwacher si conferma qui contemporaneamente arcaico e postmoderno, nonché capace di inventare parabole agresti che presagiscono, come il migrare degli uccelli, la transizione verso il degrado a seguire. Recensione ❯
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Brando De Sica porta i vampiri a Napoli con tanta immaginazione, in un esordio "di genere"
scanzonato e dark. Drammatico, Italia2023. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Mimì è un adolescente orfano nato con i piedi deformi che lavora in una pizzeria a Napoli. Un brutto
giorno incontra Carmilla, una giovane ragazza convinta di essere una discendente del conte Dracula. Espandi ▽
Mimi` e` un adolescente orfano nato con i piedi deformi che lavora in una pizzeria a Napoli. Un brutto giorno incontra Carmilla, una giovane ragazza convinta di essere una discendente del conte Dracula. Insieme decidono di fuggire un mondo cinico e violento. Recensione ❯
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Un film necessario che riflette sul ruolo del documento che si fa memoria. Drammatico, Francia2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ultimo spazio di ritrovo rimasto per i lavoratori di un comunità mineraria, un tempo florida ma oggi in dismissione dopo trent'anni di crisi. La situazione cambia quando arriva sul posto un gruppo di rifugiati siriani... Espandi ▽
L’Old Oak è un posto speciale. Non è soltanto l’unico pub aperto in un ex cittadina mineraria del nord est dell’Inghilterra, è l’unico luogo pubblico in cui le persone possono ritrovarsi. TJ Ballantyne lo tiene in piedi con buona volontà ma rischia di perdere una parte degli avventori affezionati quando nel quartiere vengono accolti alcuni rifugiati siriani. In particolare TJ si interessa alla giovane Yara che si è vista rompere, con un atto di intolleranza, la macchina fotografica a cui tiene in modo particolare. Per l’uomo è l’inizio di un tentativo di far sì che le due comunità possano trovare un modo per comprendersi.
Anche questa volta Loach, con il fedele sceneggiatore Paul Laverty, ci regala un film necessario. Entrambi sembrano avere in mente una frase di Abraham Lincoln: “Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose”.
Laverty, in un’annotazione sul protagonista TJ aveva scritto “TJ ha perso la speranza”. La domanda che lui e Ken si pongono è se sia possibile coltivarne ancora un possibile germoglio. Recensione ❯
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Un'amabile rivisitazione dello slasher dei tempi d'oro con un serial killer spietato in cerca di vendetta. Horror, Thriller - USA2023. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ispirato al fake trailer realizzato da Eli Roth per Grindhouse e diretto dallo stesso Roth. Espandi ▽
Nella cittadina di Plymouth, un misterioso serial killer travisato con la maschera di una storica figura cittadina esige vendetta per una strage avvenuta un anno prima e comincia a massacrare chi ne era stato coinvolto. Jessica e i suoi amici capiscono ben presto d’essere tra i bersagli del killer. All’origine c’è uno dei famosi “falsi” trailer realizzati nel 2007 nell’ambito dell’operazione Grindhouse messa insieme da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez. Il risultato è qui un film tutto sommato simpatico, senza particolari pretese se non quella, principale, di riportare in vita certe atmosfere e certe dinamiche narrative di cui si erano negli ultimi tempi perdute le tracce. È una versione un po’ “ripulita”, per così dire, dello slasher dell’epoca d’oro, ma Eli Roth conduce la vicenda con buon ritmo senza proporre innovazioni, ma sfruttando le occasioni per inscenare qualche delitto cruento con buoni effetti speciali che ricordano abbastanza il gore e lo splatter tipici del genere. Manca la carica erotico-morbosa che caratterizzava di solito lo slasher doc, ma questo è un segno che i tempi sono nel frattempo cambiati. Recensione ❯
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L'ascesa e il declino del primo smartphone. Espandi ▽
La storia di Mike Lazaridis e Jim Balsillie, i due uomini che hanno tracciato il percorso della spettacolare ascesa e della catastrofica scomparsa del primo smartphone al mondo. Recensione ❯
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In un'azione di pulizia etnica Diritti trova l'occasione per delineare con rigore un personaggio seducente e complesso. Drammatico, Italia, Germania2023. Durata 175 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia è incentrata su Lubo, un nomade costretto a trovare un nuovo senso di giustizia dopo che lo stato svizzero gli ha portato via i suoi bambini. Espandi ▽
Lubo Moser è un nomade del popolo Jenisch. Nella Confederazione Elvetica del 1939 gira di luogo in luogo esibendosi nelle piazze insieme alla moglie Mirana e ai loro bambini. Fino a quando la Seconda Guerra mondiale incombente fa sì che il governo dichiari la mobilitazione degli uomini per la difesa delle frontiere. Lubo, mentre è in servizio, viene a sapere che i figli sono stati prelevati e portati in un istituto mentre la moglie, nel tentativo di proteggerli, ha trovato la morte. Da quel momento il senso della vita per lui consiste nel conseguire un duplice obiettivo: ritrovarli e vendicarsi.
Diritti trova in un'azione di pulizia etnica, che si stenterebbe a credere che sia accaduta in Svizzera, l'occasione per delineare il personaggio più complesso della sua filmografia.
Franz Rogowski dà corpo, voce e inflessioni a un personaggio che la camera scruta seguendone e assecondandone l'azione. Diritti ci racconta un seduttore suo malgrado che, al contempo, non smette mai la ricerca dei propri figli anche se gli anni scorrono. Su tre di queste relazioni si sofferma e, in particolare, su quella di una cameriera d'albergo di origine italiana in cui Lubo vede qualcosa di più di un corpo che possa tenere viva la sua vendetta. Recensione ❯
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