stramonio70
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lunedì 18 marzo 2024
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trilogia imbarazzante!
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Questo mio commento non è diretto solo al film "Diabolik chi sei?" ma anche agli altri due capitoli di questa imbarazzante "trilogia" che ho avuto modo di vedere tempo fa. Prima di esprimermi in merito infatti ho preferito aspettare di vedere tutte e tre le pellicole per poi procedere con la mia valutazione. Ebbene di film nella mia vita ne ho visti tanti: belli e brutti, vecchi e nuovi, d'autore e commerciali, cinefumetti e non, etc... ma mai mi era capitato di vedere qualcosa del genere. Mai visto portare sul grande schermo un personaggio potenzialmente interessante come Diabolik in un modo cosi stupido, puerile e pretenzioso. Fin dal primo episodio era evidente la totale incapacità dei fratelli Manetti nel misurarsi con un cinema, quello di genere, che evidentemente loro forse conoscono ma che non sono in grado di fare.
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Questo mio commento non è diretto solo al film "Diabolik chi sei?" ma anche agli altri due capitoli di questa imbarazzante "trilogia" che ho avuto modo di vedere tempo fa. Prima di esprimermi in merito infatti ho preferito aspettare di vedere tutte e tre le pellicole per poi procedere con la mia valutazione. Ebbene di film nella mia vita ne ho visti tanti: belli e brutti, vecchi e nuovi, d'autore e commerciali, cinefumetti e non, etc... ma mai mi era capitato di vedere qualcosa del genere. Mai visto portare sul grande schermo un personaggio potenzialmente interessante come Diabolik in un modo cosi stupido, puerile e pretenzioso. Fin dal primo episodio era evidente la totale incapacità dei fratelli Manetti nel misurarsi con un cinema, quello di genere, che evidentemente loro forse conoscono ma che non sono in grado di fare. Il loro primo errore è stato nel casting: Mastandrea e Marinelli per quanto bravi attori, erano assolutamente fuori parte, un po' meglio (ma solo fisicamente) Gianniotti e la Leone. Purtoppo però è la recitazione "bisbigliata" ed in presa diretta da parte di tutti che ha contribuito a dare il colpo di grazia all'intero progetto. Alcuni attori, diciamocelo, non sanno assolutamente recitare ed erano da doppiare (l'avete sentita Monica Bellucci nella scena dell'intervista al cimitero? Vi sembra una recitazione accettabile?). La cosa più irritante di questi film comunque è costituita dalla sceneggiatura e dai dialoghi: lenta, noiosa e prevedibile la prima, assolutamente didascalici, irreali e improponibili i secondi. Come si fa anche solo lontanamente a credere che i dialoghi all'interno di un fumetto (per di più di sessant'anni fa) possano andare bene per il cinema dei giorni nostri? Possibile che nessun produttore abbia posto un freno a queste stupide scelte "volute" dai due registi? Fa ancora più rabbia sapere che questa scellerata operazione è costata più di 23 milioni di euro ed ne ha incassati complessivamente poco più di 4. Quello che più mi rattista è che questa stupida trilogia contribuirà ad affossare ancora di più i tentativi, già deboli, di far nascere in Italia un cinema che non sia solo commedia all'italiana o drammatico d'autore. Concludo dicendo che se volete un esempio di una recente trilogia italiana fatta decisamente meglio guardatevi quella di "Smetto quando voglio" e lasciate perdere questa "diabolika" boiata!
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francog
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lunedì 11 marzo 2024
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almeno uno buono gli e'' venuto
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Avevo aspettative pessime ed invece sono rimasto sorpreso dalla qualita' cinematografica. Musiche da oscar . Film ben fatto. I manetti sono animali strani: capaci di grandi elevazioni cosi' come di cadute memorabili. Questa volta ci hanno azzeccato.
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lizzy
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domenica 10 marzo 2024
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fumettoso 3 - una progetto finito male...
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Peccato.
Peccato.
E ancora peccato.
Pur non partendo nel migliore dei modi (a parte Mastradrea tutti gli altri fin dal primo film non sono mai stati azzeccati e nella parte) la "trilogia" dedicata al mitico "Re del Terrore" si è arenata proprio sul più bello.
Si, da qualche parte le atmosfere e certi momenti musicalia avrebbero potuto anche funzionare, ma complice una vera debàcle recitativa (ma nemmeno al teatro parrocchiale si vede recitare in quel modo) e degli enormi strafalcioni di sceneggiatura (solo un cretino potrebbe commentare positivamente questo polpettone), questo "Diabolik, chi sei?" (non) si ricorderà nella storia alla pari delle varie malriuscite pellicole su Kriminal, Satanik, il primo Uomo Ragno, eccetera.
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Peccato.
Peccato.
E ancora peccato.
Pur non partendo nel migliore dei modi (a parte Mastradrea tutti gli altri fin dal primo film non sono mai stati azzeccati e nella parte) la "trilogia" dedicata al mitico "Re del Terrore" si è arenata proprio sul più bello.
Si, da qualche parte le atmosfere e certi momenti musicalia avrebbero potuto anche funzionare, ma complice una vera debàcle recitativa (ma nemmeno al teatro parrocchiale si vede recitare in quel modo) e degli enormi strafalcioni di sceneggiatura (solo un cretino potrebbe commentare positivamente questo polpettone), questo "Diabolik, chi sei?" (non) si ricorderà nella storia alla pari delle varie malriuscite pellicole su Kriminal, Satanik, il primo Uomo Ragno, eccetera.
Qua Diabolik non solo non fa paura a nessuno, ma sembra un gattino impaurito che vuota il sacco appena Ginko gli chiede qualcosa (e senza venir usato il Penthotal...). Pure la Leone e compagnia bella recitano da far schifo.
E certo le "sparate" (perdonatemi il gioco di parole) tipo la "sparata" al poliziotto fanno ridere: possibile che la regia non si sia accorta che la scena dell'omicidio non stava in piedi?
Ma insomma: passi che il delinquente vuol uccidere in casa il poliziotto, sporcando tutto e lasciando evidentemente fiumi di sangue qua e la, ma... se il criminale spara nel collo del poliziotto da dietro con davanti il degno compare...come non immaginarsi che il proiettile, oltrepassando il cranio del poveretto, potrebbe conficcarsi nel viso/corpo dell'altro scagnozzo che rimane beatamente seduto a godersi la scena (e tralasciamo la faccenda del sangue che schizzerebbe in ogni dove...)?
Che dire poi di Altea che finisce a dormire sul divano con tanto di letto a disposizione (letto dove poi andrà a cercare l'amato Ginko: ma come...sei a casa sua, ti vien sonno e non ne approfitti?): una incongruenza dietro l'altra.
Ma la cosa peggiore di tutti è proprio Diabolik in persona: il Gianniotti non quaglia mai, manco mascherato, manco per un istante.
Si salva Mastrandrea che riesce a sostenere la parte di uno dei Ginko peggiori di sempre e la Bellucci, sempre per i soliti ovvi motivi.
Tutto il resto risulta pietoso... O_O
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maramaldo
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domenica 11 febbraio 2024
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alla vita date gioia
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Augurio grande a Miriam Leone, con l'occasione, la sua creatura sarà "ricca" come la mamma. E' questo il punto: possiamo gioire, plaudire alla "creazione" dei Manetti? Esaminiamo da diversi punti. Innanzitutto la persistenza, la resilienza di uno spunto nato da un esperimento amatoriale di figuriniste (dotate e geniali). Poi, più importante, s'interrompono con qualche freschezza le nostre ricorrenti menate. Altre osservazioni al "critico obiettivo".
Dai precedenti fondotinta seppia si passa a tonalità beige ma è meglio dirlo subito: non sembra un film dei fratellini, non se ne ravvisa la cifra. Un postmoderno elegante, rarefatto, vagamente astratto.
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Augurio grande a Miriam Leone, con l'occasione, la sua creatura sarà "ricca" come la mamma. E' questo il punto: possiamo gioire, plaudire alla "creazione" dei Manetti? Esaminiamo da diversi punti. Innanzitutto la persistenza, la resilienza di uno spunto nato da un esperimento amatoriale di figuriniste (dotate e geniali). Poi, più importante, s'interrompono con qualche freschezza le nostre ricorrenti menate. Altre osservazioni al "critico obiettivo".
Dai precedenti fondotinta seppia si passa a tonalità beige ma è meglio dirlo subito: non sembra un film dei fratellini, non se ne ravvisa la cifra. Un postmoderno elegante, rarefatto, vagamente astratto. Non seguiamo la vicenda, non interessa il mistero, troviamo banale la suspense, chi ne ha voglia contempla esteticamente. Dal cielo le sorelline Giussani sorridono misericordiose. Ragazze di una volta, forse perplesse. Come già riscontrato nel 2° episodio qualcosa è nell'aria, si profila un certo trend. Le due fatalone si mettono in combutta per dare il fatto loro ai cattivi. I due nemici di sempre, sarà effetto della segregazione, si incuriosiscono l'un dell'altro, si subodorano, si fanno confidenze, vogliono conoscersi meglio. Rischiosa questa piega, il pubblico, anche quello maturo, comunque soggetto a inconfessate suggestioni regressive, potrebbe disinteressarsi a questa "evoluzione e liquidare per sempre il mondo che ruota attorno al Calzamaglia.
Ne soffrirei, la vedrei come un'ingiustizia, da cinefilo. Penso che in un futuro verranno indistintamente accomunate le varie ribollite ma le trovate dei Manetti saranno ritenute originali e intriganti.
Confesso, nutro preoccupazione che non si faccia il quarto episodio. Non demordete, Bros, aggiustate il tiro e andate liscio. I set son sempre quelli, le maestranze addestrate, Eva è già sublimata, abbiamo un'Althea morbida e materna come la fantasia di un adolescente, Ginko ormai è da Shakespeare.
Insomma, non farlo sarebbe uno spreco.
Auguri a tutta la banda e a presto.
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imperior max
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lunedì 4 dicembre 2023
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un misto tra il poliziottesco anni '70 e il noir dei fumetti.
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Dopo un discreto Diabolik e un Ginko all’attacco accettabile, con DIABOLIK CHI SEI?, sempre dei Manetti Bros, avevo le aspettative men che neutre. Soprattutto per la presenza di Monica Bellucci (ancora!). Con mia somma sorpresa, a fine visione, si è rivelato essere meglio del secondo. Forse anche del primo.
Diabolik ed Eva Kant si preparano per il prossimo colpo, ma dovranno nel frattempo fare i conti con una banda di rapinatori armati fino ai denti che seminano il terrore a Clerville. Anche Ginko è sulle loro tracce e dopo varie indagini, sotterfugi e operazioni di ricerca si ritroverà prigioniero insieme a Diabolik. Di lì, presagendo la fine, si confideranno i loro segreti e lati che prima erano quasi impensabili, soprattutto il passato di Diabolik.
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Dopo un discreto Diabolik e un Ginko all’attacco accettabile, con DIABOLIK CHI SEI?, sempre dei Manetti Bros, avevo le aspettative men che neutre. Soprattutto per la presenza di Monica Bellucci (ancora!). Con mia somma sorpresa, a fine visione, si è rivelato essere meglio del secondo. Forse anche del primo.
Diabolik ed Eva Kant si preparano per il prossimo colpo, ma dovranno nel frattempo fare i conti con una banda di rapinatori armati fino ai denti che seminano il terrore a Clerville. Anche Ginko è sulle loro tracce e dopo varie indagini, sotterfugi e operazioni di ricerca si ritroverà prigioniero insieme a Diabolik. Di lì, presagendo la fine, si confideranno i loro segreti e lati che prima erano quasi impensabili, soprattutto il passato di Diabolik.
Parto dai difetti più evidenti. Al solito Monica Bellucci è inascoltabile, ai limiti del telefono erotico di Diva Futura Channel, e purtroppo ha un ruolo importante; dunque c’è da sopportarla più a lungo rispetto a prima (salvo quando sta’ zitta). Inoltre alcune scene riguardanti gli antagonisti nella parte centrale, bisogna dirlo, alla lunga sono ridondanti, ovvie, a volte con tratti macchiettistici e senza un intreccio particolare che andavano montate e ritagliate meglio. Infine alcune musiche ed effetti sonori che dovrebbero epicizzare delle immagini forse lo fanno anche troppo, quasi da far sembrare il tutto un videoclip.
I tanto fantomatici “dialoghi da fotoromanzo” e la recitazione, grazie ad un contesto da fumetto anni ’60 più marcato del solito, qui diventano più accettabili. C’è molta più azione, più sparatorie, più violenza, più sangue, più inseguimenti in macchina e un paio di momenti di tensione non male, intriganti, persino una bella scena osé in un night club…! Alcuni personaggi secondari e i loro rapporti con i protagonisti diventano più marcati e caratterizzati. In particolare i flashback in bianco e nero col rosso stile Sin City che raccontano le origini di Diabolik, di come è diventato metodico, ingegnoso, pianificatore, abile nei travestimenti, nei furti e un freddo antieroe. In più i dialoghi tra lui e Ginko li rendono più ultraterreni e meno strafigura. Eva Kant con Altea ricoprirà un ruolo chiave nella vicenda, anche se un po’ contrastato dalle scene dei rapinatori. Il finale con le sue scelte narrative l’ho trovato equo, coerente, inerente con i film precedenti e con degli archi narrativi che si concludono dignitosamente, così da avere la sensazione della fine di una trilogia e non la fine di un episodio di una serie tv portata al cinema.
Ovvio, c’è da farselo piacere, non è un grande film, ma neanche una grande cacata. P.S. Augusto Biascica di Boris quando vuole sa’ essere versatile…
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frankmoovie
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domenica 3 dicembre 2023
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diabolik. chi sei? cos''è?
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Questo terzo film sulla storia della coppia del crimine Diabolik - Eva e della giustizia Ginko - Altea delude gli appassionati del fumetto. Non si capisce cos'è: una fiction mal recitata? un film thriller per bambini? una commedia di storie di emarginati che si fanno strada da supereroi? un polpettone? Mancano tutti gli ingredienti delle sorelle Giussani autrici del fumetto: la suspense, il mistero, l'amore coinvolgente, i rocamboleschi inseguimenti (uno solo, all'inizio ...), i trucchi fantasiosi di Diabolik, i suoi introvabili nascondigli segreti ... Vero è che i Manetti Bros hanno dovuto raccontare la storia passata di Diabolik e la nascita della maschera ma quanta lentezza, che monotonia specie nelle lunghe scene nel sotterraneo .
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Questo terzo film sulla storia della coppia del crimine Diabolik - Eva e della giustizia Ginko - Altea delude gli appassionati del fumetto. Non si capisce cos'è: una fiction mal recitata? un film thriller per bambini? una commedia di storie di emarginati che si fanno strada da supereroi? un polpettone? Mancano tutti gli ingredienti delle sorelle Giussani autrici del fumetto: la suspense, il mistero, l'amore coinvolgente, i rocamboleschi inseguimenti (uno solo, all'inizio ...), i trucchi fantasiosi di Diabolik, i suoi introvabili nascondigli segreti ... Vero è che i Manetti Bros hanno dovuto raccontare la storia passata di Diabolik e la nascita della maschera ma quanta lentezza, che monotonia specie nelle lunghe scene nel sotterraneo ... Buona la ricostruzione delle strade, delle auto e oggetti degli anni Sessanta-settanta, l'inserimento di qualche canzone appropriata all'azione e altre no, ma per fare un buon film non basta la bellezza degli attori e cito Monica Bellucci, Giacomo Giannotti, Miriam Leone oppure la professionalità di Valerio Mastrandea, della partecipazione di Carolina Crescentini o di Barbara Bouchet. Le aspettative erano alte ma sembra giunto il momento di chiudere con la trilogia sul Re del Crimine, evitando altri sacrifici sull'altare del business.
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nino pellino
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sabato 2 dicembre 2023
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il più bello della trilogia
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Premesso che l'esperienza dei fratelli Manetti nell'essersi cimentati nella trasposizione cinematografica di ben tre episodi del famoso fumetto Diabolik fin qui usciti al Cinema è stata sicuramente vincente e convincente, se proprio devo fare dei paragoni, credo che quest'ultimo film "Diabolik chi sei?" sia il più bello della trilogia. Pensavo oramai che il primo capitolo fosse quello migliore, soprattutto come scenografie, costumi e interpretazione ed invece mi sento di dire che questo attuale film è quello che più mi è piaciuto, soprattutto in termini di narrazione della trama. Un gruppo di malviventi ruba una banca e si impossessa di preziose monete della contessa Wiendemar sulle quali già precedentemente Diabolik aveva architettato un piano per impadronirsene senza esserci riuscito.
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Premesso che l'esperienza dei fratelli Manetti nell'essersi cimentati nella trasposizione cinematografica di ben tre episodi del famoso fumetto Diabolik fin qui usciti al Cinema è stata sicuramente vincente e convincente, se proprio devo fare dei paragoni, credo che quest'ultimo film "Diabolik chi sei?" sia il più bello della trilogia. Pensavo oramai che il primo capitolo fosse quello migliore, soprattutto come scenografie, costumi e interpretazione ed invece mi sento di dire che questo attuale film è quello che più mi è piaciuto, soprattutto in termini di narrazione della trama. Un gruppo di malviventi ruba una banca e si impossessa di preziose monete della contessa Wiendemar sulle quali già precedentemente Diabolik aveva architettato un piano per impadronirsene senza esserci riuscito. La fuga dei criminali porta sia l'ispettore Ginko che lo stesso Diabolik, entrambi interessati per diversi scopi a rintracciare i ladri, ad un'identica pista, la villa del losco avvocato Manden. Ed è qui che i due protagonisti vengono catturati e fatti prigioneri. Saranno le loro rispettive donne, la duchessa Altea e Eva Kant nell'adoperarsi per tentare di salvare i loro uomini. Il bello di questa trama è che si snoda ad un certo punto in un ulteriore secondaria storia, ossia le origini di Diabolik che il re del terrore racconta in confidenza all'ispettore Ginko durante il loro periodo di prigionia nei sotterranei della villa dell'avvocato. La mia impressione inoltre è che questo film impreziosisce e rende "consistente" la presenza dell'attore Giacomo Giannotti nel ruolo di Diabolik in quanto l'ho trovato molto più presente e costante sulla scena rispetto al precedente episodio nel quale lo si vedeva abbastanza sporadicamente e che per tale ragione non ero riuscito a farmi di lui un'idea precisa riguardo il suo effettivo livello qualitativo di interprete. Analogamente la pellicola valuta di molto anche la presenza della duchessa Altea interpretata in maniera felice e convincente dall'attrice Monica Bellucci che qui gioca un ruolo molto attivo all'interno della narrazione. In conclusione un ultimo cpaitolo che chiude in maniera più che positiva la trilogia cinematografica dedicata al re del terrore. Ma spero che questa saga non sia in fondo veramente finita... vedremo
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mirella
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sabato 2 dicembre 2023
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che miseria questo film
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Film non interessante, non vedi l,ora che finisca.
Gli attori recitano da C A N I! Eva Kant è si bella, ma non trasmette niente, solo la Bellucci è più umN.
L'idea del film sarebbe valida, ma realizzato molto male.
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fab82ant72
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sabato 2 dicembre 2023
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a dir poco imbarazzante
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Ma perché reiterare l'errore fino al parossismo? Dopo aver visto il primo e il secondo film su Diabolik, uno peggio dell'altro, perché produrre anche il terzo capitolo? Il film è vecchio, mal recitato e mal diretto. Ci si annoia dal primo minuto all'ultimo e in molti punti sfiora la comicità involontaria. Uno dei film peggiori visti negli ultimi anni. Aiuto!!!
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