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sabato 20 gennaio 2024
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come sei finito male, john woo
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Mi domando se,veramente Lei abbia visto il film. Scrivere tutto quel po'po' di roba sul nulla...beh...complimenti. Maledizione se, all'inizio , fosse stato ucciso il padre, ci saremmo risparmiati questa boiata pazzesca di film.
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mario travo
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sabato 20 gennaio 2024
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genere strarivisto ma questo è in tema noioso
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Film dal genere rivisto mille volte.
Questo è noioso senza dialogo, scene action degni di un fantasy.
Non mi è piaciuto nulla di questo film
2 ore buttate via.
Sconsiglio la visione
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mario travo
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sabato 20 gennaio 2024
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film più che altro fantasy è noioso
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Un genere visto e rivisto e per sorprendere ci voleva un idea molto originale ma purtroppo non è stato nemmeno all altezza delle aspettative nn troppo alte. Film noioso, trama semplice e scontata, senza dialoghi che rende il film noioso. Ho fatto fatica a finire di vederlo. Sparatorie e scene action molto ma molto fantasy. Sconsiglio totalmente
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imperior max
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lunedì 11 dicembre 2023
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quando il silenzio dice veramente più di mille parole...!
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Della serie “Poche parole e solo fatti”. Dopo The Killer di David Fincher dove pensava tantissimo, parlava pochissimo e arrivava al punto e un Sisu l’Immortale che per tutto il tempo non ne dice una, ma in compenso fa’ strillare i nazisti come maiali, ecco l’ultima fatica di John Woo SILENT NIGHT.
Alla vigilia di Natale un uomo perde il figlio piccolo durante una sparatoria tra gang rivali. Rimasto pure ferito gravemente alla gola, decide di vendicarsi dei responsabili preparandosi per un intero anno fino alla vigilia prossima.
Qui le parole, salvo i notiziari alla radio, sono così ridotte all’osso che si conteranno sulle dita di due mani se non meno. In compenso la regia, le immagini, l’atmosfera urbana marcia e il linguaggio non verbale faranno da padroni.
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Della serie “Poche parole e solo fatti”. Dopo The Killer di David Fincher dove pensava tantissimo, parlava pochissimo e arrivava al punto e un Sisu l’Immortale che per tutto il tempo non ne dice una, ma in compenso fa’ strillare i nazisti come maiali, ecco l’ultima fatica di John Woo SILENT NIGHT.
Alla vigilia di Natale un uomo perde il figlio piccolo durante una sparatoria tra gang rivali. Rimasto pure ferito gravemente alla gola, decide di vendicarsi dei responsabili preparandosi per un intero anno fino alla vigilia prossima.
Qui le parole, salvo i notiziari alla radio, sono così ridotte all’osso che si conteranno sulle dita di due mani se non meno. In compenso la regia, le immagini, l’atmosfera urbana marcia e il linguaggio non verbale faranno da padroni. L’azione è girata da Dio, molto chiara e spettacolare, i rallenty azzeccati, la violenza e lo splatter esplodono per bene soprattutto nella seconda parte con sparatorie, botte da orbi, derapate con le macchine e fiammate. Inutile dire che c’è un bel piano sequenza a giostrare le fucilate. Il protagonista è depresso, determinato e concentrato fino in fondo. Si allena nei combattimenti, prepara le armi e l’auto, controlla gli obiettivi, uccide, mena, accoltella e le prende di santa ragione. I cattivi sono la classica gang di spacciatori abbastanza odiosi pronta a mettere a ferro e fuoco la città. Non mancheranno i momenti dolci passati col figlio che impronteranno non poco l’animo dell’uomo e anche un pizzico di buddy movie. Il finale devo ammettere che un po’ mi ha commosso nel suo essere misterioso in alcune sorti.
Di certo non è perfetto come film dato che per un quarto d’ora il protagonista diventa un giustiziere della notte e alla lunga quasi perde di vista l’obiettivo. In più alcune piccole azioni forzate sanno un po’ di botta di culo dove il protagonista ne esce forse troppo illeso.
Per chi ama l’azione, in particolare progenitrice di John Wick, ma con un bel filo di poetica orientale nella narrazione o semplicemente l’anti prolissità, questo fa’ proprio per voi.
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ma_theo
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venerdì 1 dicembre 2023
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non mi dire...
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Non mi dire che mentre il cattivo ti punta la pistola per l'ultimo colpo, il terzo,che sembrava precedentemente spacciato, lo anticipa di un soffio e lo fredda alla schiena!! Eppure è cosí, per l'ennesima volta, e questo forse basta per esprimere opinioni sull'originalità della trama e sulla suspance. Si potrebbe comunque creare un bel videogame per Nintendo, oppure dotare gli spettatori di un giubbotto antiproiettile e di una pistola giocattolo con cui possono in 3D interagire col protagonista mentre abbatte nemici come birilli lungo le scale che lo porteranno allo "Scontro finale". Sono da sempre convinto che qualsiasi opera d'arte debba anteporre al Bello chicchessia, sempre l'Utile, e francamente in questo caso non ne vedo l'ombra.
[+] ''action speaks louder than words''.
(di antonio montefalcone)
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