Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | John Wells |
Attori | Ben Affleck, Kevin Costner, Maria Bello, Tommy Lee Jones, Chris Cooper Craig T. Nelson, Rosemarie DeWitt, John Doman, Liam Ferguson, Tonye Patano, Dana Eskelson, Scott Winters, Cady Huffman, Tom Kemp, Kent Shocknek, Lewis D. Wheeler, Frank Ridley, Carrie Ann Quinn, Anthony O'Leary, Angela Rezza, James Colby, Lance Greene, Gary Galone, Brian White, Nancy Villone, Bill Mootos, Terry Conforti, Alex Cash. |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,28 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 marzo 2021
L'impatto di un ridimensionamento aziendale e le sue conseguenze, su chi ne è sopravissuto e chi no. Al Box Office Usa The Company Men ha incassato 4,4 milioni di dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Bobby Walker è uno dei manager addetti alle vendite della GTX, un'azienda che ha diversificato nel corso degli anni le proprie attività. Bobby ha una moglie, due figli e una vita agiata che gli permette di giocare a golf e di possedere una Porsche. Un giorno però, da un momento all'altro, tutto questo inizia a cambiare. Perché la GTX ha deciso di chiudere alcune sue attività e migliaia di dipendenti vengono licenziati. La stessa sorte toccherà di lì a poco a Phil Woodward, uno dei manager che hanno visto nascere l'azienda un tempo impegnata nella cantieristica navale. Anche Gene McClary, co-fondatore, viene messo in una posizione di minoranza che gli crea non pochi ripensamenti.
Ci sono film che da noi non raggiungono le sale forse perché, visto lo scarso successo al box office in patria, sembrano non avere chance. Forse i distributori nostrani hanno ragione perché in tempi di crisi ben pochi hanno voglia di vedere sul grande schermo quello che è il loro presente o potrebbe diventare il loro futuro. Ci sono però opere che sanno descrivere con chirurgica precisione dei percorsi esistenziali determinati dal sacrificio al tribale "Dio Mercato" che invece meriterebbero una visione. The Company Men è una di queste. I motivi sono essenzialmente due. Innanzitutto il cast che offre ai diversi personaggi delle caratterizzazioni puntuali ed estremamente realistiche ma soprattutto il punto di vista assunto dalla sceneggiatura. La crisi che ha colpito gli Usa nel passato recente e che si è estesa a tutto il mondo viene vissuta sulla pelle di chi si riteneva intoccabile.
Wells (che ha scritto il film oltre a dirigerlo) non si fa travolgere dal rischio della retorica. Non ci racconta dell'impiegato o dell'operaio che si ritrovano sul lastrico. Ci mostra invece con dovizia di particolari la discesa da un Olimpo che produce progressivi slittamenti nella vita di chi è costretto ad affrontarla. Se Bobby ha una moglie accorta che lo mette di fronte alla realtà e lo invita a non simulare un benessere che non c'è più e non si sa se sarà mai nuovamente raggiungibile, Phil non è nelle stesse condizioni e deve fingere di avere un lavoro che ha perso per non perdere la reputazione con chi lo conosce. Sopra di loro c'è Gene, che ha fondato l'azienda e se ne vede progressivamente mettere ai margini costretto a comprendere che ciò che conta oggi appartiene alla virtualità del Mercato e che solo chi lo adora offrendogli costanti sacrifici umani può pensare di riuscire a conservare i propri privilegi.
Ognuno di questi personaggi subisce umiliazioni alle quali reagisce come può e sa. Tutti ne escono cambiati e consapevoli della necessità di un ritorno alla concretezza dell'operare liberato dalla volatilità corrosiva delle Borse. Primo fra tutti Bobby, costretto dai fatti ad accettare un lavoro di carpentiere dal disprezzato cognato, interpretato da un Kevin Costner ruvido ed efficace quanto basta per insegnare a piantare chiodi che tengano, soprattutto nella vita.
THE COMPANY MEN disponibile in DVD o BluRay |
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La scena finale è una carrellata su una fabbrica, un tempo in piena salute, ora morente. Tutto è desolazione: non c'è anima viva. Dove sono gli operai? I dirigenti? Gli automezzi? Nulla. Anni, decenni di duro lavoro, energie, speranze, prosperità. Niente, Finito. Si cambia! Il sistema muta, liberando nuove energie e sbarazzandosi della vecchia carcassa che prima [...] Vai alla recensione »
La crisi economica e il licenziamento di un gran numero di impiegati e manager di una grande compagnia sono al centro di questo dolente affresco contemporaneo, in cui la grande crisi finanziaria resta sullo sfondo per concentrarsi invece sulle sue ripercussioni quotidiane nelle famiglie di chi ha perso il lavoro e con questo il proprio ruolo sociale.
La recessione americana. Il momento di crisi che stanno attraversando tantissime nazioni europee e non solo. La paura di essere licenziati da un moento all'altro. Non vi è più certezza del futuro? Saremo tutti costretti a ridimensionare le nostre vite? Questo non è di certo quello che pensa all'inizio del film il protagonista, Ben Affleck, il quale viene licenziato a [...] Vai alla recensione »
Una società che si occupa di diversi settori tra cui costruzioni navali, ferroviarie e anche ramo sanitario entra in crisi con il crollo di Wall Street. Per cercare di mantenere a galla la società si decide per un drastico taglio del personale. Prima il direttore delle vendite poi due tra i fondatori dell'azienda verranno licenziati e per loro si apriranno le porte dell'incertezza. Un [...] Vai alla recensione »
La GTX è una multinazionale quotata in borsa, specializzata in costruzioni navali. Negli anni della grande recessione economica partita nel 2007 subisce un vertiginoso calo degli utili che spinge, senza colpo ferire e secondo una consolidata prassi negli USA dell'ultimo decennio, a prendere la strada dei licenziamenti. I primi ad essere colpiti sono soprattutto i colletti bianchi, il [...] Vai alla recensione »
Quante cose ci sono nella vita che pensavamo non avremmo mai fatto e invece poi ci ritroviamo a fare? La risposta ovviamente non è assoluta ma dipende da chi risponde. Ad esempio nel caso del fondatore della GTX la risposta potrebbe essere: nessuna. Anche perché una persona estremamente ambiziosa parte sin dall’inizio con l’idea di essere disposta a fare praticamente qualunque [...] Vai alla recensione »
Mi ci sono imbattuto per caso in questo film ieri sera in seconda serata. Il film era iniziato da poco e la scena che ho visto ha subito calamitato il mio interesse perchè era ambientata in una società che fa "outplacement", cioè ricollocazione del personale licenziato. Quella esperienza l'ho vissuta pure io esattamente 7 anni fa ed è stato proprio questo a spingermi a rimenere su quela canale (Rai [...] Vai alla recensione »
L'unico personaggio che susciti un po' di simpatia umana, in questo peraltro ben fatto film, è quello di kevin costner. Un'azienda si trova in cattive acque(ma no! che tema originale9 e chiude due cantiere. vanno a picco i lavoratori( non si vedono, naturalmente) ma anche alcuni pezzi"medi": homo homini lupus. Il pesce piccolo mangia quello grande.
un film atipico, se vogliamo coraggioso non perchè faccia denuncie sociali particolarmente clamorose, ma perchè nasce gia destinato all'insuccesso: è uno spaccato di vita comune che non riprende eventi storici, e che parla di uno strato sociale benestante minoritario, per cui il grande pubblico non potrà immedesimarsi. a dirla tutta a tratti mi pare perfino inverosimile: file di dirigenti licenziati [...] Vai alla recensione »
In genere, dopo una grande crisi, negli USA vengono prodotti uno o più film allo scopo di elaborare il lutto e di ufficializzare nel comune ricordo immagini e emozioni. E' questo il caso di 'The Company Men' , dove con maestria registica e un cast di grandi interpreti (da Costner a T.L.Jones a B.Affleck) si narra della crisi finanziaria del 2008 e delle drammatiche conseguenze sulla vita di alcuni [...] Vai alla recensione »
SENZA DUBBIO CI TROVIAMO DI FRONTE AD UN GRANDE FILM. JOHN WELLS RACCONTA CON DUREZZA E SPIETATEZZA IL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE, DIVENTATO ORMAI TEMA DI TUTTI I GIORNI PER MILIONI DI PERSONE A QUESTO MONDO. NEL SUO ESORDIO ALLA REGIA, WELLS SCEGLIE TONI DURI E DECISI NELL’ AFFRONTARE LA MOSTRUOSA CRISI ECONOMICA CHE CI ATTANAGLIA ORMAI DA PARECCHI ANNI.
Per le premesse da cui parte mi sarei aspettato di più da questo film,considerato anche il buon livello del cast. Lascia un'impressione di qualcosa di inespresso come se nel montaggio si siano tagliate parti che avrebbero potuto dare maggior convinzione al tema trattato.Certe figure come i figli o l'amante di T.L.jones rimangono troppo di contorno ed il finale è decisamente retorico.
"The Cpmpany Man"(John Wells, anche autore di soggetto e sceneggiatura, 2010), un padre di famiglia, marito e altro, non ancora quarantenne(Ben Affleck), viene licenziato nel peirodo corrispondente alla crisi del 2007(pare si inizi già in quell'anno)-2008, indotta dal "crollo"di "Lehman Brothers", con indubbi riflessi internazionali, proprio ad opera della multinazio [...] Vai alla recensione »
Un cast di tutto rispetto per una produzione minore, che da noi non è passato per il circuito cinematografico. Tutto sommato non è che sia sto filmone, ci sono un paio di passaggi piuttosto tecnici ma è un film abbastanza comprensibile, che tratta la crisi e la recessione dal basso, dal punto di vista di un manager che si reinventerà carpentiere, un altro che si vedrà costretto a tingersi i capelli [...] Vai alla recensione »
Film molto duro... si capisce perchè nessuna sala italiana lo abbia proiettato. Ma a me è piaciuto. Con la sua durezza, ti impone di farti delle domande. Quali sono i tuoi valori fondamentali? Sei sicuro di "essere" e non solo di apparire? Film neorealista da vedere, ma lo consiglio solo a chi ha un lavoro, Chi ha una situzione lavorativa incerta, beh.
Film che fa molto riflettere sull'attuale crisi. Molto verosimile, purtroppo.
Ma guarda com'è grande la spregiudicatezza moderna! Travolge amicizia e sentimento come niente. Nulla di nuovo sotto il sole, non nuova persino la speranza estrema e dunque la reazione tutta americana, una reazione muscolare, come si sa, e per niente foriera di progresso morale. Film pasticciato non poco, con solite punte di machismo, per una volta non del tutto indigesto.
Ottimo film sulla recessione odierna in Usa, ma potrebbe essere ovunque
Ottimo l'avvio ma poi il film va via via scemando. Tutto troppo lineare e per essere un film drammatico, non mi ha suscitato emozioni forti in tal senso. Il lagoro è apprezzabile ma un pò di amaro in bocca rimane quando un possibile ottimo lavoro galleggia sulla sufficienza. Voto 6
Fotografia della crisi americana e dei problemi correlati ai licenziamenti. Interessante vedere i diversi tipi di reazione da parte dei personaggi coinvolti ma il film, a mio parere, è un po' troppo lento e lungo.
A single spontaneous moment pops up in the otherwise obsessively well-ordered ensemble drama "The Company Men," written and directed by "ER" and "West Wing" alum John Wells. It's a quick shot in a hotel room tryst of Maria Bello bopping back into frame with a wolfish grin on her face as her character — a corporate layoff specialist — bids farewell to her lover, a high-flying but soul-corroded executive [...] Vai alla recensione »