Un racconto per immagini della personalità di Giuseppe Garibaldi, figura leggendaria e uomo che ha vissuto intensamente assurgendo a simbolo di liberatore dei popoli oppressi, personaggio che racchiude in se' ideali di libertà e coraggio. Condottiero, patriota, generale e faro a cui si sono ispirati migliaia di rivoluzionari, svelato attraverso interviste inedite ai pronipoti di Giuseppe Garibaldi con curiosità non ancora svelate e documentazioni fotografiche di collezioni pubbliche e private.
Il documentario mescola, con originalità, contributi storici a una parte fiction.
Il direttore di un museo garibaldino (Alessandro Haber) racconta a un gruppo di turisti, gesta e aspetti inediti di un personaggio dal fascino universale. Recensione ❯
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Un doc interessante su Klimt, il suo stile bohémien, e un bel confronto con altri grandi maestri. Documentario, Gran Bretagna2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia, la sensualità, i materiali abbaglianti e i misteri di uno dei dipinti più suggestivi, conosciuti e riprodotti del mondo. Espandi ▽
Per raccontare una storia si può partire da un unico elemento per poi ampliare la narrazione e comprendere una realtà intera. "Il bacio" (Der Kuss) di Gustav Klimt è il focus da cui si sviluppa un'intrigante vita di un personaggio che, sin dagli esordi della sua carriera di pittore, diventò unico, tra i più grandi artisti della storia.
L'opera da cui inizia il racconto sulle vicende e sui talenti di Klimt è custodita al Belvedere di Vienna. Klimt, attraverso la ripetizione delle figure femminili tipiche delle sue opere, i nudi sensuali, ma sempre moderni per le pose e i colori, i colori frammentati, le influenze dai più classici impressionisti o ritrattisti anglosassoni, attraverso il tema del ritratto e del nudo femminile - quindi di temi piuttosto classici - riesce a rivoluzionare il modo di fare e guardare la pittura.
Dunque Klimt è una figura complessa, ma anche un osservatore e studioso: una parte interessante del documentario riguarda l'accostamento con altri maestri, contemporanei o del passato, a cui Klimt si ispira; da Monet a Sargent fino a Van Gogh, per poi creare uno stile unico con i suoi irripetibili corpi creati con poche e sensuali linee, attraverso una sintesi ancora moderna. Recensione ❯
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Un regalo per i tifosi e per gli appassionati di sport. Un documentario genuino e semplice per raccontare una passione. Documentario, Italia2024. Durata 85 Minuti.
La storia e la passione del tifo rossoblu e il suo legame indissolubile con la città. Espandi ▽
La storia del Genoa e dei suoi tifosi, dei suoi campioni e della città, in un documentario che celebra, con semplicità e precisione documentaristica, il senso più autentico dell’essere genoani. In poco meno di un’ora e mezza, il film riesce a catturare, attraverso un accurato lavoro di sintesi, l’essenza stessa dell’essere genoani e il legame che unisce i tifosi al club e alla città di Genova. Il risultato è un documentario coglie tutte le sfumature dell’essere appassionati del Genoa: da un gruppo di giovani tifosi ai più anziani sostenitori, da chi è lontano da Genova ma custodisce la propria eterna passione a chi, nei momenti difficili della propria vita, trova sempre il suo posto allo stadio. C’è chi nel film la definisce perfino una “malattia”, e sicuramente quello che emerge è una passione che travalica i confini della logica sportiva e diventa qualcos’altro. Recensione ❯
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Un ritratto di 20 anni di giornalismo, di costume, di spettacolo e di cultura: la storia di Vanity Fair, settimanale di Condé Nast lanciato in Italia nel 2003. Espandi ▽
La versione italiana di una delle testate giornalistiche più note al mondo ha festeggiato nel 2023 i vent'anni di vita, dopo aver rivoluzionato con il suo arrivo la realtà piuttosto tradizionale, fino ad allora, dei settimanali cosiddetti femminili. Per l'occasione Simone Marchetti, dal 2018 direttore responsabile e direttore editoriale europeo di Vanity Fair, traccia un consuntivo dell'esperienza e il regista Cosimo Alemà incontra e filma la redazione per tre mesi, con l'intento di individuare "l'ingrediente segreto che ha permesso al giornale di attraversare questi vent'anni in mezzo a mille cambiamenti".
Dove per cambiamenti si intende principalmente l'ingresso massiccio dei social, il passaggio all'online e la conseguente rimodulazione delle strategie editoriali nonché delle abitudini di consumo dei lettori, oggi diversamente indicati da termini di marketing.
Accompagnano il racconto numerosi interventi dello staff editoriale e le immagini di backstage e di eventi organizzati dalla testata, mentre Marchetti incontra i "copertinati", cioè le celebrità, nostrane e non, che hanno avuto l'onore di associare il loro volto alla testata. Recensione ❯
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Un'energia visiva esplosiva che esalta la fantasia interpretativa di Emma Stone. E si ride, della comicità più acuta. Commedia, Drammatico - USA2023. Durata 141 Minuti.
L'incredibile storia e la fantastica evoluzione di Bella Baxter, una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter. Espandi ▽
Oltre alle cicatrici che lo sfigurano e alle terribili menomazioni del suo fisico, Godwin Baxter deve a suo padre anche una sincera passione per il metodo scientifico e le pratiche chirurgiche. L'esperimento che più lo inorgoglisce è Bella, che tratta come una figlia. L'ha trovata cadavere, incinta di un feto ancora vivo, e le ha ridato il respiro e trapiantato il cervello del neonato. Ora Bella, già cresciuta e splendida nel corpo, cresce rapidamente anche nelle facoltà mentali, imparando a camminare, parlare e, soprattutto, desiderare. A nulla vale, a questo punto, il tentativo del suo creatore di fermarla: God(win) le ha dato la vita e, con essa, il libero arbitrio.
Il regista greco lancia la sua Eva in un viaggio senza tempo (non è cambiato molto, nei secoli, in materia di relazioni uomo-donna), liberando contemporaneamente un'energia visiva esplosiva, che frulla suggestioni pittoriche e organiche, impressionismo ed espressionismo, esalta il racconto vittoriano dello scozzese Alisdair Grey alla base del film, la fantasia interpretativa della Stone e il lavoro immaginifico di scenografi e costumisti.
E si ride parecchio, con Povere creature!, della comicità più acuta: quella che non nasconde il suo lato oscuro. Recensione ❯
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Corpi perfetti, vite perfette e un amore telefonato: tutto già visto, la commedia romantica sofisticata è altrove. Commedia, USA2023. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bea e Ben sembrano la coppia perfetta, ma dopo un primo appuntamento fantastico succede qualcosa che spegne la loro infuocata attrazione. Espandi ▽
Bea è una ragazza che crede nell'amore, Ben un palestrato fieramente donnaiolo. Si incontrano per caso, passano una notte memorabile, poi le loro strade si dividono, per rincrociarsi anni dopo al matrimonio della sorella di Bea in Australia. Tra gaffes e sotterfugi finiranno per stringere un patto fatale: fingere agli occhi di tutti di essere fidanzati. La magia di Sydney e di un elicottero di salvataggio faranno il resto.
Una commedia romantica patinata, ironica, goliardica, all'insegna del lusso sfrenato. È quella che firma Will Gluck, con protagonisti Sydney Sweeney e Glen Powell. È il cinema hollywoodiano fintissimo e patinato che ha fatto il suo tempo, e che può ancora strappare qualche risata, ma non contribuisce certo a rinnovare un genere fertile come quello della commedia romantica.
Il senso del film è tuttavia sintetizzato da una delle scritte che il regista distribuisce nel corso del film, piazzandole nei luoghi più improbabili: «Molto rumore per nulla», ma in senso letterale, non scespiriano. La commedia romantica sofisticata, per intendersi, è altrove. Recensione ❯
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Un film morbido e gentile che accompagna lo spettatore con accorata tenerezza. Dal romanzo di Chiara Gamberale. Drammatico, Italia2024. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Espandi ▽
Quando Niccolò lascia la moglie Bianca, dopo 18 anni di matrimonio, lei cade dalle nuvole: non si era accorta di nulla, né dell’infelicità del suo compagno di vita, né della sua relazione con un’altra donna. Da quel momento Bianca precipita in uno stato depressivo dal quale cerca di tirarla fuori una psicologa burbera dal cognome importante (si chiama Braibanti, come la vittima di un agghiacciante caso giudiziario), intenta a riportare la sua paziente ad un metro di realtà. Dieci minuti, diretto da Maria Sole Tognazzi e da lei cosceneggiato insieme a Francesca Archibugi, è liberamente ispirato al romanzo “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale, di cui conserva la componente fortemente autobiografica. Tognazzi ha una bella mano di regia, e insieme ad Archibugi ha orchestrato una serie di interessanti slittamenti temporali che rendono la narrazione una sorta di detection, sfruttando proprio lo sfasamento percettivo della protagonista che siamo inizialmente chiamati a condividere. Dieci minuti si lascia vedere e accompagna lo spettatore con accorata tenerezza. Recensione ❯
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I Soliti Idioti tornano al cinema dieci anni dopo il loro ultimo film e molte cose sono cambiate
nel mondo. Cosa è successo in questi dieci anni? Espandi ▽
Tredici anni dopo I soliti idioti. Il film e dodici dopo I 2 soliti idioti, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio rispolverano i loro celebri personaggi lanciati precedentemente dalla popolare serie televisiva trasmessa da Comedy Central e MTV dal 2009 al 2012. Lo fanno prendendo sempre come modello la dimensione grottesca della commedia all’italiana, probabilmente come variazione di quelli portati sullo schermo da Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman in I mostri. Attraverso le loro maschere raccontano l’Italia di oggi, dalla fluidità di genere agli eco-attivisti che lanciano vernice contro le opere d’arte. Peccato che anche stavolta lo sketch continua ad essere una gabbia, anche sicura. Fuori da lì invece il film ha provato a mostrare la contemporaneità con spunti anche vitali ma rimasti appannati. E forse anche da un punto di vista del film, cosa significa fare una commedia a episodi oggi nel cinema italiano. Recensione ❯
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La fiction entra nel doc naturalistico: un esercizio straniante di notevole fattura tecnica e un'esperienza sensoriale inedita. Documentario, Francia2022. Durata 80 Minuti.
Un documentario che ritrae la natura della nostra Terra, partendo dai segreti di una quercia. Espandi ▽
Quanta vita può pulsare attorno a un solo albero? Rispettando alla lettera la promessa del titolo, il film di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux si insinua, con un drone che plana dall'alto, sotto le chiome e nel silenzio di un bosco, fino a raggiungere le radici di una farnia, o quercia peduncolata (quercus robur) risalente al 1810. Già dai primi minuti la "regina degli alberi", dai tempi antichi interpretata come simbolo di forza e resistenza, è molto più che osservata: è scandagliata, sezionata dalla macchina da presa, che la esalta come una casa fortificata e accogliente.
La quercia infatti offre rami, foglie, cavità e radici ai suoi numerosi abitanti: una colonia di piccoli topi selvatici, una coppia di ghiandaie, uno scoiattolo rosso, un balanino delle ghiande (insetto che depone le uova nei frutti dell'albero, protagonista di sequenze sorprendenti) e ancora: un astore, un picchio rosso, un tasso, un barbagianni, e più lontano, ma non troppo, caprioli, nutrie e cinghiali. È un ecosistema multiforme e complesso, basato sulla coesistenza non pacifica di tante specie.
Su tutto il film aleggia la nostalgia di un'ecologia da idillio, pre Antropocene, evocata e costruita millimetricamente attorno al più durevole e affidabile dei vegetali. Un esercizio straniante di notevole fattura tecnica, un'esperienza sensoriale inedita e ipermanipolata, che penetra la natura e trasforma in fiction la sua osservazione. Recensione ❯
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Un road-movie intimo fatto di pause, attese e incontri appoggiato sulla bravura di Timothy Spall. Drammatico, Gran Bretagna, Emirati Arabi Uniti2021. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un road movie originale che parla della voglia di riprendere in mano i ricordi. Espandi ▽
1952. Una giovane coppia, Tom Harper e la moglie Mary lasciano per sempre Land’s End, in Cornovaglia, per trasferirsi a John O’Groats, un piccolo villaggio a Nord Est della Scozia. Vivono insieme per circa sessant’anni fino a quando la donna muore. Così Tom vuole mantenere una promessa fatta a Mary: ritornare a Land’s End, che è il punto più a Sud della Gran Bretagna, ripercorrendo nei minimi dettagli tutte le tappe del viaggio fatto molti anni prima ma in senso contrario. The Last Bus. Il titolo originale di Appuntamento a Land’s End rende in modo più chiara l’imprevedibilità di un road-movie intimo fatto di pause, attese, incontri. Il tono è quello di un film britannico tra gli anni Ottanta e Novanta, che si affida principalmente al paesaggio, a un accenno di sentimento di nostalgia nei confronti del passato e punta sulla performance di Timothy Spall, sul suo sguardo stanco, la camminata affaticata in cui si avverte, al di là della bravura dell’attore, una costruzione un po’ troppo rigida del personaggio. Recensione ❯
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La storia vera di una giovane rom diventa un film collettivo che amalgama sapientemente finzione e realtà. Drammatico, Italia, Slovenia2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Se sei una ragazza madre rom e non hai i documenti, sei decisamente nei guai. Lala però è ostinata e farà di tutto per riavere con sé suo figlio. Espandi ▽
Il film racconta la storia di Zaga, una ragazza rom nata e cresciuta in un campo a Roma. La regista Ludovica Fales ha conosciuto Zaga quando aveva diciassette anni e viveva insieme al suo bambino in un appartamento nel quartiere di Tor Bella Monaca. Fales aveva intenzione di filmare Zaga mentre cercava di ottenere il permesso di soggiorno. Tuttavia, dopo più di un anno di tentativi andati a vuoto, la ragazza si rese conto di non avere alcuna possibilità di successo e per questo decise di partire, senza lasciare traccia. Fales, però, non ha dimenticato Zaga e per dar voce alla sua storia, e a quella di tante giovani ragazze rom costrette a vivere le sue stesse difficoltà, ha scritto un film per raccontarla. Al coro di voci che compongono il film si aggiungono anche quelle di altri ragazzi rom e sinti che commentano a propria volta il racconto con le loro considerazioni personali e le loro esperienze. Lala è quindi un film nel film – anzi, dentro Lala ci sono tanti film quante sono le storie che lo compongono. Ma Lala è anche un film collettivo che amalgama sapientemente finzione e realtà. Recensione ❯
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Un dramedy che ci trasporta nel mezzo di una guerra ispirata alla Seconda guerra mondiale dove un Mowgli del XX secolo trova il coraggio per sfidare nientedimeno che il Dittatore in persona. Espandi ▽
Venti di guerra sferzano il mondo. E così anche in una lontana città abbracciata dalla lussureggiante campagna il conflitto si espande tra le strade, le piazze, i vicoli. I soldati marciano, i soldati perquisiscono, i soldati prelevano. Lo fanno anche nel palazzo dove vive una madre con il suo bimbo appena nato. Su di loro veglia la cagnetta Bianca, che però nulla può contro le armi e la crudeltà degli uomini. Bianca riesce comunque a salvare il piccolo, anni dopo diventato parte integrante del branco di cani che ruzzano per i prati fuori città. Un giorno tutto si complica: il bambino viene catturato dai soldati e internato in un campo, dove gli ufficiali e il Comandante aspettano con trepidazione l'arrivo del Dittatore.
Girato in diciannove mesi, animazione 2D, Arf è un altro tassello del doloroso mosaico della Settimana della Memoria.
Prende un segno più classico, conciliante e rotondo possibile e lo porta avanti fino alla fine, con le linee morbide del branco e gli occhioni giganti di Arf, i colori pastello della campagna e la faccia accogliente di Bianca. E lì fa scontrare con il tratto medievaleggiante della città, i palazzi incrinati espressionisti, i corpi tutti spigoli e angoli dei soldati. Recensione ❯
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Mike, Nick e Steven stanno per partire per il Vietnam e uno di loro si sposa con una cerimonia che coinvolge l'intera comunità di origine russa. Non tutti faranno ritorno e chi lo farà sarà profondamente cambiato nel corpo e/o nell'animo. Espandi ▽
Clairton, Pennsylvania. Tre amici sono in procinto di partire per il Vietnam lasciando il loro lavoro nell'acciaieria locale. Sono Mike, esperto cacciatore di cervi cui però spara un solo colpo, Nick, innamorato di Linda che interessa anche a Mike e Steven che, prima di partire, sposa Angela, che è incinta ma non di lui. Il Vietnam sarà per loro un'esperienza estrema che li segnerà in vari modi.
Quanto sopra per sottolineare come si tratti di un film che, come affermò Cimino alla consegna degli Oscar, non vuole fare storia o documentazione ma che si avvale delle esperienze di vita vissuta. È ciò che Quentin Tarantino vede come determinante, ritenendo che non si tratti tanto di un film sul Vietnam quanto piuttosto della radiografia di un nucleo di persone comuni trasformate dalla presenza di una guerra che si svolge altrove.
Cimino ha dovuto lottare sequenza dopo sequenza (non solo per quelle violente) con i produttori fingendo di tagliare ciò che per loro era disturbante salvo poi reinserirlo a loro insaputa. Si tratta di un film che mette alla prova lo spettatore così come mise alla prova, sia fisicamente che emotivamente, gli interpreti (De Niro dixit). Recensione ❯
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Nei cinema di tutto il mondo in contemporanea internazionale il balletto del Dutch National Ballet. Espandi ▽
La prima ballerina Olga Smirnova, entrata nella compagnia del Dutch National Ballet nel marzo 2022 dopo essere fuggita dalla Russia all'inizio della guerra con l'Ucraina, interpreterà la protagonista del balletto classico e romantico per eccellenza. Ad accompagnarla, nel ruolo del principe Albrecht, l'italiano Jacopo Tissi, anche lui ex étoile del Bolshoi di Mosca. Recensione ❯
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Intelligente e caustico, un film dolce-amaro che abbraccia temi atemporali e ci invita al viaggio. Commedia, USA2023. Durata 133 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Durante le vacanze di natale del 1970 si forma un'improbabile gruppo di tre persone: un insegnante, uno studente e una cuoca. Espandi ▽
Paul Hunham è professore di storia in un college del New England. Rigido ed esigente detesta gli studenti mediocri, figli dei ricchi benefattori che aspettano il diploma senza sforzo. Alla vigilia delle vacanze di Natale è incaricato di vegliare e di sorvegliare i ragazzi che non hanno nessun posto dove andare. Tra loro, in altezza e spirito, spicca Angus Tully, allievo brillante e problematico 'dimenticato' dalla madre. Ostinati e diversamente inadeguati al mondo, Paul e Angus sono costretti a socializzare. Ma l'isolamento e il Natale accorceranno le distanze e li costringeranno a 'rompere le righe' e a 'mettersi in riga'.
Vent'anni dopo Sideways, Alexander Payne ritrova Paul Giamatti in un film dolce-amaro, intelligente e caustico quanto basta per eludere il sentimentalismo.
Non si tratta mai di un esercizio di stile, The Holdovers è più sottile e soprattutto più onesto. Sotto la superficie rétro, abbraccia temi atemporali (il conflitto generazionale, l'orrore della guerra, l'isolamento, il lutto, la depressione) e ci invita al viaggio. E noi partiamo, ridiamo, piangiamo, finiamo al tappeto e siamo felici. Recensione ❯
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