Genoa comunque e ovunque

La squadra di calcio più longeva d'Italia, il Genoa, ha da poco festeggiato il 130° anniversario dalla sua fondazione. Il tifo, l'appartenenza, la storia, la tradizione, il sacrificio e il senso più puro dell'essere genoani sono celebrati in questo film evento attraverso lo sguardo di chi continua a tenere alta la bandiera del Grifone in Italia e all'estero, in un documentario che rappresenta un regalo non solo per i suoi tifosi, per la città e per il club, ma anche per tutti gli appassionati di questo sport.

La storia del Genoa e dei suoi tifosi, dei suoi campioni e della città, in un documentario che celebra, con semplicità e precisione documentaristica, il senso più autentico dell'essere genoani.

Nato da un'idea di Mattia Mor, per la regia di Francesco G. Raganato e in collaborazione con Emotion Network e DUDE Originals, il film è dunque un documentario che celebra i 130 anni di storia del club calcistico più longevo d'Italia. In poco meno di un'ora e mezza, il film è riuscito a catturare, attraverso un accurato lavoro di sintesi, l'essenza stessa dell'essere genoani e il legame che unisce i tifosi al club e alla città di Genova.

Pur mantenendo un'impostazione classica, scevra da ogni forma di artificio o ridondanti ricercatezze, il documentario ha la capacità di raccontare molto nella forma più semplice e genuina possibile. Il merito principale, ovviamente, è quello di aver puntato su un'esposizione chiara e allo stesso tempo eterogenea nei differenti approcci con le molte personalità coinvolte.

Il risultato è un documentario che è riuscito a cogliere tutte le sfumature dell'essere appassionati del Genoa: da un gruppo di giovani tifosi ai più anziani sostenitori, da chi è lontano da Genova ma custodisce la propria eterna passione a chi, nei momenti difficili della propria vita, trova sempre il suo posto allo stadio.

Molte sono le personalità che danno corpo al documentario: dalle bandiere del club come Milito, Palacio, Rossi, Eranio e Onofri, ai nuovi proprietari Josh Wander e il presidente Zangrillo, passando ovviamente per quelle che sono le testimonianze dei tifosi. Ogni voce che il film chiama in causa ha una forma propria, una storia da raccontare che in ultima analisi conduce sempre a quel senso di forte appartenenza che unisce tutti i sostenitori del Genoa, al di là dei risultati sportivi.

Ciò che appassiona del documentario, oltre agli aspetti strettamente calcistici, è il lavoro di approfondimento svolto che celebra le diverse realtà e le storie dei singoli protagonisti, accomunate da un unico amore per i colori del Genoa. C'è chi nel film la definisce perfino una "malattia", e sicuramente quello che emerge è una passione che travalica i confini della logica sportiva e diventa qualcos'altro.

È qualcosa di intimamente unico come può essere una passione che non conosce barriere, che conosce le sconfitte ma attraverso queste acquisisce ancora più valore, che ha assaporato la felicità così come la sofferenza, che di generazione in generazione, comunque e ovunque, continua a essere forte e più viva che mai. 