peer gynt
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domenica 3 settembre 2023
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povere creature crescono (e imparano)
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Rilettura intelligente e fantasiosa del mito di Frankenstein e della creatura. Qui il dottore si chiama Godwin Baxter (un terrificante Willem Dafoe, sia per le cicatrici sul volto che lo rendono simile a un mostro sia per la disinvoltura con la quale mette in atto i suoi stravaganti esperimenti, dopo averne subiti a sua volta dal suo folle genitore scienziato), la creatura Bella Baxter e l'operazione cui è stata sottoposta, demenziale ed orrorifica, è il trapianto del cervello del feto che portava in grembo al posto del suo, danneggiato. Il processo di apprendimento della creatura, graduale, parte dunque da una fase molto infantile, per approdare ad una coscienza di sé e della propria libertà sia come essere in quanto tale che come donna.
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Rilettura intelligente e fantasiosa del mito di Frankenstein e della creatura. Qui il dottore si chiama Godwin Baxter (un terrificante Willem Dafoe, sia per le cicatrici sul volto che lo rendono simile a un mostro sia per la disinvoltura con la quale mette in atto i suoi stravaganti esperimenti, dopo averne subiti a sua volta dal suo folle genitore scienziato), la creatura Bella Baxter e l'operazione cui è stata sottoposta, demenziale ed orrorifica, è il trapianto del cervello del feto che portava in grembo al posto del suo, danneggiato. Il processo di apprendimento della creatura, graduale, parte dunque da una fase molto infantile, per approdare ad una coscienza di sé e della propria libertà sia come essere in quanto tale che come donna. Una regia ricca di idee, con un sapiente uso del bianco e nero e un debordante abuso delle ottiche grandangolari spinte, una scenografia lussureggiante, barocca e coloratissima (le città visitate da Bella Baxter sono tutte ricostruite come se fossero pensate da lei stessa, adolescente entusiasta e spasmodicamente alla ricerca di vivere tutte le esperienze possibili), una sceneggiatura ricca di ironia e sarcasmo e infine un'Emma Stone superlativa rendono il film un'altra perla che si aggiunge alla collana di film superlativi che il regista greco sta sfornando da alcuni anni a questa parte.
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[+] una feroce critica alle convenzioni sociali
(di antonio montefalcone)
[ - ] una feroce critica alle convenzioni sociali
[+] povere creature! perché tanta severità di giuidizi
(di weachilluminati)
[ - ] povere creature! perché tanta severità di giuidizi
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gimo
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mercoledì 26 giugno 2024
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stereotipi e "critica sociale"
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A mioi parere questo film rappresenta, se non il "TOP", uno dei "TOP" film condizionati dagli stereotipi più "stereotipizzati" che possano esistere.
La "creatura" che nel pèrendere "coscienza di sé" sviluppa il "puro egoismo" e totale assenza di sentimento, passando attraverso una serie di eventi banalotti fortunati, senza mai trovarsi a fronteggiare qualache minimo intoppo, non smuove alcuna emozione, nessuna riflessione. Niente di "interiore", tutto assolutamente e banalmente "esteriore" e "materiale".
L'unico istante in cui la "creatura" ha un minimo di turbamento è alla vista dei "poveri".
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A mioi parere questo film rappresenta, se non il "TOP", uno dei "TOP" film condizionati dagli stereotipi più "stereotipizzati" che possano esistere.
La "creatura" che nel pèrendere "coscienza di sé" sviluppa il "puro egoismo" e totale assenza di sentimento, passando attraverso una serie di eventi banalotti fortunati, senza mai trovarsi a fronteggiare qualache minimo intoppo, non smuove alcuna emozione, nessuna riflessione. Niente di "interiore", tutto assolutamente e banalmente "esteriore" e "materiale".
L'unico istante in cui la "creatura" ha un minimo di turbamento è alla vista dei "poveri". Cosa che risolve in 4 e 4 8 regalando loro dei soldi e mettendosi la coscienza a posto, in modo da poter tornare a "sondare" il suo puro godimento materiale estetico.
Se non fosse per le scenografie "fantasy" e ricercate, la banalità della "riflessione sociale" rappresentata in questo film sarebbe ancora più macroscopicamente evidente.
Il finale ovvio, contato, banale, telfonato infantile rappresenta bene l'essenza "superficiale" di tutto il film
Unica nota positiva la bravura della Stone!
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fabrizio friuli
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lunedì 25 marzo 2024
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il " mostro " di godwin baxter
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Uno scienziato con il volto scavato da vistose cicatrici ha assunto come assistente un giovane amante della scienza di nome Max che scopre l' esistenza di una sua creazione che viene accudita da lui come se fosse una figlia, alla quale non è permesso conoscere il mondo esterno : la sua creazione è Bella ed è una giovane donna che ha il quoziente intellettivo di gran lunga inferiore a quello di una persona della sua età che diventa la compagna ( o meglio ) il giocattolo di un avvocato che la porta in giro con sé, senza sapere che tale creazione è stata resa una disadatta e quindi, lui finirà nei guai, mentre lei si evolverà mentalmente e scoprirà il mondo al di là della porta d' ingresso della sua " cella ".
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Uno scienziato con il volto scavato da vistose cicatrici ha assunto come assistente un giovane amante della scienza di nome Max che scopre l' esistenza di una sua creazione che viene accudita da lui come se fosse una figlia, alla quale non è permesso conoscere il mondo esterno : la sua creazione è Bella ed è una giovane donna che ha il quoziente intellettivo di gran lunga inferiore a quello di una persona della sua età che diventa la compagna ( o meglio ) il giocattolo di un avvocato che la porta in giro con sé, senza sapere che tale creazione è stata resa una disadatta e quindi, lui finirà nei guai, mentre lei si evolverà mentalmente e scoprirà il mondo al di là della porta d' ingresso della sua " cella ".
Povere Creature inizia come un film a colori, poi diventa un film in bianco e nero e per poi diventare nuovamente un film a colori, e i colori della pellicola risultano essere simili ai colori che appaiono nei film di Wes Anderson, mentre la storia rammenta quella del mostro di Frankenstein, dato che la protagonista era una donna morta che ha posto fine alla sua esistenza, e poi lo scienziato ha preso il suo corpo ed avendo notato che lei aspettava un bambino che non sembrava essere né vivo né morto, ha voluto riportarla in vita , infilando il cervello del neonato nella scatola cranica della donna ed ha così creato Bella che riesce a conoscere il mondo e a prendere il posto dello scienziato, sconfiggendo il suo primordiale marito che la riporta a casa in seguito all' intervento del personaggio con il quale ha avuto una storia, anche se in realtà, lui aveva pensato di avere un giocattolo utile per il suo piacere, sebbene sia stato rovinato dal suo stesso intento. Il film nel complesso è sicuramente più che sufficiente, le scene di sesso sono abbastanza ma non sono invasive, perché durano una manciata di secondi ma ci sono alcune scene che potrebbero essere poco gradevoli come ad esempio quella del marinaio che uccide un gabbiano come se fosse una gallina e lei lo osserva per qualche secondo e lui ricambia, ed anche quella della sostituzione del cervello del marito generale con quello di una capra, dato che un uomo con il cervello di una capra non ha chissà quale utilità per i suoi studi, ma in realtà, potrebbe essere soltanto un' altro mostro da tenere nel giardino come se fosse un animale da cortile, come tutti gli altri ibridi animali presenti in alcune scene. Gli attori scelti per il film hanno innegabilmente impersonato i loro personaggi con talento e maestria, specialmente i due attori principali: Emma Stone e Willem Dafoe, la sceneggiatura del film è soddisfacente ed anche gli effetti speciali e, anche se a volte, il film può sembrare poco scorrevole, diventa molto più attivo, e presumibilmente, il momento clou del film è quello dove lei scopre l'autoerotismo, perché tale atto consiste in un passaggio evolutivo: da bambina ad adolescente che sperimenta il piacere fisico che poi diventa una sorta di dipendenza, per questo inizia a lavorare a Parigi come prostituta per poi scoprire la sua identità precedente e diventare una scienziata.
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xerox
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sabato 23 novembre 2024
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bellissimo film!
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Comincio dalla cosa che mi ha colpito di più: la colonna sonora! Suoni azzecatissimi per acompagnare le scene. Superba Emma Stone, da Oscar! Grande Mark Ruffalo. Bellissimo black&white e i colori e le architetture delle varie scene. Indimenticabile la signora in carrozzella della nave. La satira della società e degli usi e costumi ovviamente sa di qualcosa già visto e sentito, ma Emma Stone è un convincentissimo fil rouge che unisce tutto il film. Ah! Gli animali incrociati, molto carini.... Bello! Mi è piaciuto.... Bravo Lanthimos!
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no_data
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giovedì 25 aprile 2024
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lanthimos ci regala una gioia surreale e provocatoria
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In un mondo cinematografico spesso condizionato da convenzioni e stereotipi, Yorgos Lanthimos si erge come un regista che continua a sfidare le aspettative, a regalarci visioni surreali e a incantare gli spettatori con la sua genialità. "Povere Creature!" non fa eccezione, portandoci in un viaggio straordinario tra la fantasia, l'umorismo nero e la riflessione sociale. Fin dai primi passi della sua carriera, Lanthimos ha saputo catturare l'attenzione degli amanti del cinema, e oggi, con "Povere Creature!", dimostra di essere un maestro nel suo campo. Il film non solo celebra l'educazione alla vita di Bella, interpretata magistralmente da Emma Stone, ma ci offre anche uno sguardo satirico su una società irrealistica, attraverso una miscela unica di comicità e provocazione.
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In un mondo cinematografico spesso condizionato da convenzioni e stereotipi, Yorgos Lanthimos si erge come un regista che continua a sfidare le aspettative, a regalarci visioni surreali e a incantare gli spettatori con la sua genialità. "Povere Creature!" non fa eccezione, portandoci in un viaggio straordinario tra la fantasia, l'umorismo nero e la riflessione sociale. Fin dai primi passi della sua carriera, Lanthimos ha saputo catturare l'attenzione degli amanti del cinema, e oggi, con "Povere Creature!", dimostra di essere un maestro nel suo campo. Il film non solo celebra l'educazione alla vita di Bella, interpretata magistralmente da Emma Stone, ma ci offre anche uno sguardo satirico su una società irrealistica, attraverso una miscela unica di comicità e provocazione.La trama, con il suo tocco bizzarro e surreale, ci presenta Bella, una donna con la mente di una bambina, riportata in vita attraverso un eccentrico esperimento del dottor Godwin Baxter, interpretato da Willem Dafoe. L'evoluzione di Bella, sia fisica che mentale, diventa un pretesto per esplorare le convenzioni sociali e sessuali in modo provocatorio e, allo stesso tempo, divertente. Il film si svolge in un mondo irrealistico e fantastico, dove Lanthimos abbandona la logica convenzionale per abbracciare la satira. Questo approccio, che ricorda i toni del geniale Monty Python, ci regala momenti di risate che accompagnano le scoperte di Bella nel suo viaggio attraverso un campionario umano squinternato.Emma Stone, con la sua interpretazione magistrale, incarna la libertà e l'innocenza di Bella, portando il personaggio alla vita con una forza e una vivacità straordinarie. Il modo in cui Stone si adatta alle diverse fasi di sviluppo del personaggio, dalle prime incertezze infantili alla scoperta della propria sessualità, è un trionfo di bravura e versatilità.Il design di produzione di James Price e Shona Heath, insieme al lavoro di costume di Holly Waddington, contribuisce a creare un mondo visivamente accattivante e straordinario. Le ambientazioni, che spaziano da Londra a Parigi, sono arricchite da dettagli barocchi e steampunk, dando vita a un'esperienza visiva esplosiva.La colonna sonora, sapientemente utilizzata da Lanthimos, accompagna il pubblico in questo viaggio surreale, enfatizzando le emozioni e aggiungendo un ulteriore strato alla narrazione. La scelta di Lanthimos di abbandonare il bianco e nero, tipico delle sue opere precedenti, a favore di una palette di colori vivaci contribuisce a creare un'atmosfera unica."Povere Creature!" non è solo un film di Lanthimos, è un'esperienza cinematografica che sfida, incanta e stimola la riflessione. Questo lavoro non è adatto a tutti, ma per coloro che amano immergersi in mondi surreali, ridefinire i canoni e godersi una storia che esplora la libertà in modi inaspettati, questo è un viaggio che vale la pena intraprendere.In conclusione, "Povere Creature!" è un capolavoro di Lanthimos che conferma la sua posizione come uno dei registi più audaci e innovativi del nostro tempo. Un film che non solo intrattiene, ma lascia un'impronta duratura nella mente degli spettatori, invitandoli a riflettere sulle convenzioni sociali e ad abbracciare la bellezza della diversità umana.
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carlo santoni
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giovedì 14 marzo 2024
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bella, come ad alice sarebbe piaciuto essere
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Film strepitoso, fantasmagorico e liberatorio, come pittura onirica e fantastica, provocatorio come certi quadri di Dalì, leggero come quelli svolazzanti di Chagal, primigenio come la musica da balletto di Stravinskij, fiabesco come quella di Prokofiev, sontuoso come le decorazioni di Klimt, floreale come la pittura di Tadema!
Che altro? Lanthimos ha avuto la sfortuna di concorrere agli Oscar con un capolavoro assoluto come “Oppenheimer”, o con uno straordinario “La zona d’interesse”, altrimenti oltre agli Oscar per la strepitosa interpretazione di Emma Stone, la migliore scenografia, i costumi, il trucco, avrebbe potuto aggiudicarsi quello per il miglior film.
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Film strepitoso, fantasmagorico e liberatorio, come pittura onirica e fantastica, provocatorio come certi quadri di Dalì, leggero come quelli svolazzanti di Chagal, primigenio come la musica da balletto di Stravinskij, fiabesco come quella di Prokofiev, sontuoso come le decorazioni di Klimt, floreale come la pittura di Tadema!
Che altro? Lanthimos ha avuto la sfortuna di concorrere agli Oscar con un capolavoro assoluto come “Oppenheimer”, o con uno straordinario “La zona d’interesse”, altrimenti oltre agli Oscar per la strepitosa interpretazione di Emma Stone, la migliore scenografia, i costumi, il trucco, avrebbe potuto aggiudicarsi quello per il miglior film. Ma per venire alla sostanza: quale encomiabile libertà di pensiero e di azione, quale emancipazione dalle pastoie del politicamente corretto, quale Aufklärung rispetto al monotono oscurantismo seriale holliwoodiano!
Non conosco il libro di Gray da cui il film è tratto, ma d’altra parte cerco sempre di giudicare un film per quello che è in sé, e in questo “Povere creature!” vedo soprattutto un tentativo di descrivere in forma assolutamente originale una specie di “Bildungsroman”, la cui protagonista è una donna che, come verso la fine spiega il medico-demiurgo Godwin (Willem Dafoe), è allo stesso tempo figlia e madre di se stessa: una circolarità esistenziale che fa a pugni con la concezione unidirezionale del progresso (e della vita!), così come concepita dal positivismo, filosofia propria dell’epoca vittoriana, nella quale la storia si svolge.
Certo il film allude assai al “Frankenstein” di Mary Shelley, il volto stesso del dott. Godwin pare un collage di pezzi assemblati; e naturalmente Bella, “costruita” e fatta vivere attraverso l’innesto del cervello del feto che portava in grembo: e poi tutti quegli animali che razzolano in cortile, frutti di incroci: polli con la testa di maiale, o di cane, per finire col generale Blessington, al quale viene innestato il cervello di una capra. Però, per associazione di idee, l’opera nel suo complesso più che a Frankenstein mi fa pensare ad “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Carroll, peraltro proprio di epoca vittoriana: quello di Bella, infatti, è un percorso a tappe di progressiva conoscenza di sé e delle stramberie del mondo, spesso dolorose, molto spesso incomprensibili, proprio come per Alice. La differenza sostanziale resta nel fatto che Bella, al contrario di Alice (ma forse nella realtà, Lewis Carroll l’aveva in qualche grado edotta in materia), fa esperienza del piacere sessuale, in tante sue modalità, e fa esperienza della libertà di disporre di se stessa, del suo corpo, del suo tempo e delle sue pulsioni, fino a diventare prostituta: al di sopra e al di fuori di qualsiasi connotazione e restrizione morale. Libera, padrona di sé, la vera protagonista del grido femminista “Io sono mia!”. Perciò si avvicina poi anche al socialismo: non è certo una bigotta borghese vittoriana, ipocrita e castrata. Verso la fine, la sua sempre inappagata curiosità sta per fregarla: ricade nelle mani di colui che si proclama suo marito, e che come tale, tronfio, possessivo ed estremamente pronto alla violenza, alla conquista imperialista, la vorrebbe ricondurre ad essere oggetto di proprietà. Lo ripaga alla grande, rendendolo un innocuo ruminante di cespugli.
Straordinaria la scenografia ed anche la fotografia, con l’uso continuo di un grandangolo esasperato, quasi occhio di pesce, ed i colori fantasmagorici, espressionistici, come di chi, al pari di Bella, si senta libero di esprimersi per ciò che sente. Al tutto fanno sfondo scenografie di un Liberty inventato ridondante e assai gustoso. Trovo poi azzeccatissima la colonna sonora, spesso graffiante, stridente, come un pettine che va apposta contropelo. E inutile dire che la Stone è assolutamente brava, ma bravi anche Ruffalo, Dafoe, Youssef.
Splendido!
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eleonora panzeri
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martedì 27 febbraio 2024
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un film imperfetto
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Povere creature è un film del 2023 diretto dal regista greco Yorgos Lanthimos. Questa pellicola ha fatto molto parlare di sé e si è già aggiudicata diversi premi e candidature importanti, tra cui il Leone d’oro a Venezia. La storia si ispira al romanzo omonimo dell’autore Alasdair Gray. Al centro c’è ancora una volta un uomo di scienza, interpretato da Willem Dafoe, che 'gioca' a fare Dio, non a caso il suo nome è Godwin. Il chirurgo, come il Frankenstein di Mary Shelley, riporta in vita una donna defunta; in Povere Creature, però, ad avere un aspetto raccapricciante non è la donna rinata ma il creatore stesso, mutilato e usato come cavia sin dalla giovane età dal padre scienziato.
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Povere creature è un film del 2023 diretto dal regista greco Yorgos Lanthimos. Questa pellicola ha fatto molto parlare di sé e si è già aggiudicata diversi premi e candidature importanti, tra cui il Leone d’oro a Venezia. La storia si ispira al romanzo omonimo dell’autore Alasdair Gray. Al centro c’è ancora una volta un uomo di scienza, interpretato da Willem Dafoe, che 'gioca' a fare Dio, non a caso il suo nome è Godwin. Il chirurgo, come il Frankenstein di Mary Shelley, riporta in vita una donna defunta; in Povere Creature, però, ad avere un aspetto raccapricciante non è la donna rinata ma il creatore stesso, mutilato e usato come cavia sin dalla giovane età dal padre scienziato. Questo ribaltamento a me ha fatto pensare a un Dorian Gray smascherato, la cui anima mostrificata in nome della scienza è visibile e mostra chiaramente chi in modo conscio e colpevole ha voluto sfidare Dio. Benché le atmosfere siano inizialmente cupe e gotiche, il regista non vuole mettere in scena un film horror ma una sorta di favola filosofica a lieto fine. La storia si sviluppa in un improbabile universo steampunk totalmente onirico e fantastico. Non ho idea di quale sia il messaggio che Lanthimos vuole dare con il suo film, tuttavia ho trovato sin dall'inizio qualcosa di disturbante nel personaggio di Bella. Per molti lei è un 'eroina', che riesce grazie ai suoi singolari natali ad andare oltre il comune buon costume, cogliendo l’essenza della libertà e della vita, a dispetto degli uomini che la vorrebbero imprigionare nel loro buio, mediocre e gretto. Questa visione oggi va molto di moda ma ha la pecca di celebrare esageratamente l’individualismo, esaltando donne sostanzialmente egoiste, auto referenziali e prive di tatto ed empatia, bollandolo inoltre l’amore come un inganno e una prigionia di cui la donna non ha bisogno. Non so se questa percezione del personaggio di Bella sia arrivata ad altri; dalle recensioni che ho letto, sembra che le povere Creature siano i personaggi di genere maschile. Detto questo, sono un po' sconcertata perché non riesco a spiegarmi tanto successo: l’ho trovato carino, ho apprezzato abbastanza l’interpretazione di Emma Stone ma non riesco proprio a considerarlo un capolavoro. Odio profondamente l’uso snervante della colonna sonora, che dev’essere un po' il marchio di fabbrica di questo regista (stessa cosa nel film La Favorita) e nel complesso ho la sensazione che mi manchi una chiave di lettura adeguata, ma per quello che mi è arrivato questo è quello che penso."
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johnny1988
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giovedì 1 febbraio 2024
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una bambina che trova il piacere e legge emerson
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Sul finire del XX secolo, un chirurgo inglese, celebre per le sue sperimentazioni e per lo studio del trapianto di organi fra diversi soggetti, umani e animali, innesta il cervello di un feto nel corpo della giovane madre suicida di questi. Il risultato è la rianimazione della donna con la mente della sua stessa neonata. Il dottore, con la collaborazione di un suo studente dell'accademia di Londra, studia i veloci progressi neurologici della sua creatura.
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Sul finire del XX secolo, un chirurgo inglese, celebre per le sue sperimentazioni e per lo studio del trapianto di organi fra diversi soggetti, umani e animali, innesta il cervello di un feto nel corpo della giovane madre suicida di questi. Il risultato è la rianimazione della donna con la mente della sua stessa neonata. Il dottore, con la collaborazione di un suo studente dell'accademia di Londra, studia i veloci progressi neurologici della sua creatura. Quando il giovane esperimento acquisisce sufficienti facoltà cognitive e linguistiche, nonché la scoperta del "darsi piacere fisico", esso, ribattezzata Bella Baxter, rincorrerà l'avventura all'esplorazione dell'Europa, al seguito di uno scapestrato dongiovanni, che se non riuscirà a conquistarle il cuore, riuscirà invece a perdere la dignità e tutti i suoi risparmi.
Dopo "La Favorita" del 2019, Yorgos Lanthimos e Tony McNamara tornano a far squadra, e, insieme, paiono trovare un equilibrio filosofico e narrativo che, in combinazione fra loro, gratifica l'ambizione provocatoria (e talvolta velleitaria di Lanthimos) e la comicità eversiva (molto più seducente e trasparente) di McNamara. Un accostamento autoriale che nel precedente lavoro metteva maggiormente in luce (e risaltava) la qualità della sceneggiatura.
Poor Things (azzeccatissima la traduzione italiana del libro originale POVERE CREATURE, edito in Italia dal 1992) è un saggio, in sottoveste dilettevole, di pedagogia, di Empirismo, di Filosofia antica e Positivista. Ma anche di Umanità - il padre divino frankenstaniano dell'inventore interpretato da Will Defoe rappresenta il superamento più autentico e commovente della deformità portata all'estremo dalla rivoluzione Illuminista. Ma c'è spazio, e tanto se ne prende questa pellicola, anche per le incursioni cinefile (da Metropolis a Cronenberg, da Bunuel a Lynch, fino a Fassbinder), per il rilancio (non nostalgico, ma elevato più a elemento fantasmagorico e puramente surrealista) delle Avanguardie Storiche. Non manca nemmeno la lezione emancipazionista, che invece di posizionarsi, come vuole la media dei prodotti attuali, sul paternalismo comodo, lascia alla protagonista una incondizionata e genuina libertà espressiva (che accontenterà la rinata sensibilità femminista contemporanea). Tanto che la sensazione che pervade tutta l'opera è quella di un film che non avrebbe senso né "vita" senza la presenza e l'arte di Emma Stone, qui all'apice del suo talento.
PS: lascio qui alcune fra le immagini promozionali più belle che sono riuscito a recuperare.
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figliounico
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giovedì 1 febbraio 2024
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un androgino salverà il mondo
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Un racconto fantastico ambientato in un mondo distopico con un paesaggio totalmente digitale ed una colonna sonora straniante per questo suggestivo ultimo lavoro di Lanthimos ispirato liberamente all’omonimo romanzo di Alasdair Gray. Attenzione allo spoiler. Nata come novella Pentesilea per mano di un moderno dio della scienza, l’anatomopatologo Godwin Baxter, dalle sembianze simili a quelle della creatura di Frankenstein, figlio di un altro più mostruoso e folle demiurgo, la protagonista, Bella, una straordinaria Emma Stone la cui performance vale da sola la visione del film, è l’incarnazione della donna contemporanea la cui mentalità è modellata dalla società secondo i canoni di quella maschile ed infatti alla povera creatura è stato trapiantato il cervello del suo feto maschio.
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Un racconto fantastico ambientato in un mondo distopico con un paesaggio totalmente digitale ed una colonna sonora straniante per questo suggestivo ultimo lavoro di Lanthimos ispirato liberamente all’omonimo romanzo di Alasdair Gray. Attenzione allo spoiler. Nata come novella Pentesilea per mano di un moderno dio della scienza, l’anatomopatologo Godwin Baxter, dalle sembianze simili a quelle della creatura di Frankenstein, figlio di un altro più mostruoso e folle demiurgo, la protagonista, Bella, una straordinaria Emma Stone la cui performance vale da sola la visione del film, è l’incarnazione della donna contemporanea la cui mentalità è modellata dalla società secondo i canoni di quella maschile ed infatti alla povera creatura è stato trapiantato il cervello del suo feto maschio. Grazie al casuale incontro con la musa di Fassbinder, Anna Schygulla, non a caso interprete ne’ Il matrimonio di Maria Braun di un personaggio che per molti aspetti richiama alla mente quello di Bella, nella parte dell’anziana passeggera del transatlantico, che rappresenta la femminilità del Novecento emancipatasi autonomamente grazie alla cultura, avviene l’evoluzione spirituale della protagonista, ovvero la sua trasformazione da sofisticato oggetto tecnologico, prototipo della produzione di massa di nuove schiave per l’industria del piacere, in un essere umano totalmente libero da pregiudizi di genere, un androgino senza dio e senza padre pronto a salvare il mondo. La sua palingenesi conduce alla consapevolezza della tragedia degli uomini vittime dello sfruttamento capitalistico, alla conseguente rivolta morale e alla certezza di poter cambiare le cose nonostante il cinismo imperante tra la classe borghese impersonata dal giovane intellettuale di colore interpretato da Jerrod Carmichael. La rivoluzione si inizia con la decerebrazione dell’uomo, Christopher Abbott, che nella duplice veste di padre e marito della protagonista e per il suo mestiere di militare in carriera è il simbolo del potere maschile al cubo, dominante con la violenza della parola la famiglia e con quella delle armi la società e il mondo intero.
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moviepillows_
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martedì 20 febbraio 2024
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povere creature!, il film che è già un cult
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Bella Baxter è una donna adulta ma ha l’età mentale di un neonato. Il Dr. Godwin Baxter, il Frankenstein di turno, scienziato porco ortodosso dalla mente brillante, l’ha ripescata incinta dalle acque del fiume e per riportarla in vita le ha trapiantato il cervello del feto che portava in grembo. E così, Bella, nonostante il corpo di una 35 enne, deve imparare tutto da capo, dalle azioni più semplici, come camminare e mangiare, a quelle più complesse, come parlare o come comportarsi in presenza di estranei. Completamente priva di inibizione, Bella decide di partire alla scoperta del mondo e del suo corpo insieme a Dankan che pensa di sfruttarla a suo vantaggio e finirà invece stregato da quella donna, inclassificabile e libera.
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Bella Baxter è una donna adulta ma ha l’età mentale di un neonato. Il Dr. Godwin Baxter, il Frankenstein di turno, scienziato porco ortodosso dalla mente brillante, l’ha ripescata incinta dalle acque del fiume e per riportarla in vita le ha trapiantato il cervello del feto che portava in grembo. E così, Bella, nonostante il corpo di una 35 enne, deve imparare tutto da capo, dalle azioni più semplici, come camminare e mangiare, a quelle più complesse, come parlare o come comportarsi in presenza di estranei. Completamente priva di inibizione, Bella decide di partire alla scoperta del mondo e del suo corpo insieme a Dankan che pensa di sfruttarla a suo vantaggio e finirà invece stregato da quella donna, inclassificabile e libera.
Pur essendo prodotto dalla Disney, Povere Creature non è il solito film hollywoodiano. Il film di Lanthimos è sfacciato, grottesco, erotico. Pensandoci, “la società corretta ormai non esiste più”!
Caratterizzato da scenografie surreali simili a quadri viventi, il film alterna il bianco e nero al colore, facendo risaltare i momenti topici con una colonna sonora disturbante, piena di suoni identici e ripetuti. Celebre la scena in cui Bella scopre la povertà, guardandola dall’alto di una torre come se il basso fosse l’inferno in terra e l’alto il paradiso riservato solo a pochi.
Mettendo ancora una volta al centro la violenza e la crudeltà dell’uomo quale leitmotiv dei suoi film, il regista greco è riuscito stavolta a far riflettere anche su tematiche di più ampio spettro come il libero arbitro, il divario tra ricchi e poveri, e l’emancipazione femminile.
Vincitore di 2 Golden Globe e candidato a 10 Premi Oscar (tra cui Miglior attrice protagonista) è il primo film inusuale e scorretto prodotto da una major che non si vedeva da tempo. E affinché grandi star come Emma Stone e Mark Ruffalo ne facciano parte ci è voluto un vero outsider del cinema come Yorgos Lanthimos!
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