Povere Creature! |
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Un film di Yorgos Lanthimos.
Con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef.
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Titolo originale Poor Things.
Commedia,
durata 141 min.
- USA 2023.
- Walt Disney
uscita giovedì 25 gennaio 2024.
- VM 14 -
MYMONETRO
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Furiosi sobbalzi
di gabriellaFeedback: 19982 | altri commenti e recensioni di gabriella |
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martedì 27 febbraio 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un ruolo impegnativo per Emma Stone, che nel film di Yorgos Lanthimos dà vita a una creatura ibrida, con il corpo di una donna morta suicida e il cervello del feto che portava in grembo, opera di uno scienziato folle che si fa chiamare God( William Dafoe), un film che è fatto di continui furiosi sobbalzi, capovolto, disarmonico, deformante, semplicemente meraviglioso, Dimenticate Mia Dolan che sgambetta leggera davanti un panorama di una Los Angeles illuminata dal tramonto, e immergiamoci in un bianco e nero trafitto dallo sguardo di Bella, di immagini in formazione, in un corpo di donna che deambula rigidamente e in modo scoordinato, ma dotata di insaziabile anche se inconsapevole curiosità che la spinge a voler uscire dal perimetro “domestico”, assecondato poi da God in nome del libero arbitrio, non prima di averla promessa in sposa al suo giovane assistente Max MC Candles. Bella decide di scappare a Lisbona con il vanesio e seduttore avvocato Duncan Weddemburg ( Mark Ruffolo nell’insolito ruolo di villain), perché nel frattempo ha scoperto la sua sessualità , agisce istintivamente , non ha pregiudizi, tabù, non ha una morale, nonostante viva in una Londra Vittoriana che prevede un comportamento adeguato in società. Nella sua disarmante ingenuità e purezza, non prova vergogna alcuna, e questo fa crollare le sicurezze di Duncan che regredisce continuamente mentre lei si evolve, esplora, esperimenta, non solo gli appetiti sessuali o quelli dello stomaco, ingozzandosi di pastel de nata, ma anche il degrado, la miseria, la sofferenza, , solo conoscendo il mondo , possiamo dire che il mondo è nostro. Ecco che i colori esplodono, pastosi, accecanti,crepuscolari, con riflessi surreali, tinte audaci e sfumature pastello, diafani, a tratti lisergici ,nei paesaggi, nei luoghi, e nei vestiti di Bella, a simboleggiare la sua emancipazione e la sua libertà, fino a indagare fino in fondo le sue origini, la sua provenienza e comprendere la grandezza dell’essere umano , che spesso si trova dove meno te l’aspetti, in Max per esempio, figura paziente, così lontana dal machismo di Duncan, un uomo che permette a Bella di crescere ed essere sé stessa, ma anche nella figura di God che nel tempo acquisisce sempre più un senso paterno, iniziato quando aveva lasciato andare la sua creatura, senza sapere di amarla come una figlia. Ci sarebbe ancora tanto da dire su questo splendido , disinibito, disfunzionale, asimmetrico e travolgente affresco beffardo e affascinante, ma mi fermo qui , perché è un film assolutamente da vedere, con degli interpreti impeccabili, su tutti Emma , straordinaria e magnifica grande creatura.
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