Il seme del fico sacro |
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Un film di Mohammad Rasoulof.
Con Soheila Golestani, Missagh Zareh, Mahsa Rostami, Setareh Malek.
continua»
Drammatico,
durata 168 min.
- Iran 2024.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 20 febbraio 2025.
MYMONETRO
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Una denuncia al megafono
di gabriellaFeedback: 19982 | altri commenti e recensioni di gabriella |
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lunedì 3 marzo 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo " Il male non esiste", il regista, sceneggiatore iraniano Mohammad Rasoulof più volte condannato in patria, imprigionato a causa dei suoi film ora esiliato in Germania,, riesce a veicolare un altro potente e significativo lavoro mostrandoci un paese dove la vita stessa è una prigione. Quando non si possono fare film che denunciano la mancanza di libertà, quando si vive nella paura di fare o dire cose sbagliate, quando ogni gesto quotidiano viene interpretato, condannato , represso, umiliato, credo sia questo il meccanismo che si innesca in chi ha voglia di raccontare la verità, quasi tutto il cast che ha recitato nel film è riuscito a lasciare il paese, alcuni clandestinamente, con l'accusa di propaganda contro il regime e di corruzione e attentati alla sicurezza pubblica. Lo specchio della realtà è rappresentato da una famiglia, un padre, Iman che ottiene una promozione sul lavoro come giudice istruttore del tribunale, diventando così strumento e complice di un apparato che giudica e condanna , la moglie che si trova a gestire una situazione che le sta sfuggendo di mano, tenere a bada due figlie adolescenti che grazie a un’amica militante, iniziano ad aprire gli occhi e attraverso i social farsi un’idea del cumulo di menzogne raccontate dal regime, e tenere calmo il marito accudendolo in tutto ed evitargli qualsiasi fonte di preoccupazione. Le strade della capitale sono in fermento per l’uccisione di Masha Amini, studentesse manifestanti che si tolgono il velo in segno di protesta , tafferugli e scontri con le forze dell’ordine, il mondo sta esplodendo, le figlie di Iman sostengono segretamente la rivoluzione e iniziano a contestare apertamente il padre. Ma improvvisamente la pistola di ordinanza di Iman sparisce , fatto gravissimo che potrebbe nuocergli pesantemente su lavoro e carriera, l’uomo diventa paranoico, inizia a sospettare di moglie e figlie, dando luogo a un’indagine serrata che diventa sempre più violenta, fino a oltrepassare ogni limite ,A questo punto il ritmo del film diventa teso, sostenuto , prende forma quel senso di minaccia che si preannuncia già dalle prime scene, nell’ apparente calma familiare, tutte le convinzioni, la falsa bolla rassicurante di un legame solido, si stanno sgretolando, inesorabilmente e implacabilmente, quando si comprende che la libertà significa disobbedienza, quando non si ha più la forza di chinare il capo e di perdonare. Perchè vederlo? Perchè è un film coraggioso, che parla alle nostre coscienze e ci impedisce di girarci dall’altra parte, perché ci mostra una verità imbavagliata , offesa , deturpata, chiusa a chiave. PS: sono convinta che il valore e l’importanza del messaggio non avrebbero sminuito un film sgravato di una ventina di minuti.
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giovedì 20 febbraio 2025 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 11 sale cinematografiche: |