La toccante storia del rover della NASA in un documentario capace di commuovere, interessare e intrattenere allo stesso tempo. Documentario, USA2022. Durata 105 Minuti.
Oppy, che ha esplorato Marte per quasi 15 anni. Espandi ▽
Nel 2004 due rover, Opportunity e Spirit, vengono spediti su Marte dalla NASA per documentare l’eventuale presenza di tracce di acqua liquida. Queste due sonde sul pianeta rosso dovevano svolgere il ruolo di geologi, ed erano state progettate per sopravvivere 90 giorni. Contro ogni previsione ingegneristica, i due rover sopravvissero molto più a lungo del previsto: Opportunity in particolare si spense definitivamente nel 2019, dopo 14 anni di onorato servizio. Gli sforzi dei due rover portarono, dopo anni di ricerche e di esplorazione del suolo marziano, alla cruciale scoperta di acqua liquida sul pianeta rosso. Goodnight Oppy. È la toccante storia di un rover che, con la sua sola resilienza, regala all’umanità una scoperta cruciale sulla vita nello spazio. È un film polytropos, poliedrico, proteiforme: la sua capacità di commuovere, interessare e intrattenere allo stesso tempo è semplicemente invidiabile, sempre tenendo a mente l’imperativo morale di puntare alle stelle. Recensione ❯
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Due gemelli sospettano che qualcosa sia successo alla propria madre. Espandi ▽
I gemelli Lukas ed Elias vengono portati dal padre (che però non entra) a casa dalla mamma che non vedono da tempo. La mamma li accoglie con la testa coperta da una maschera protettiva spiegando d'aver subito un intervento chirurgico prodromico a un cambiamento, a un nuovo inizio. Perciò, per la durata della sua convalescenza, detta nuove regole ai ragazzi: silenzio, niente visite, tende chiuse e così via. I ragazzi sono perplessi e ben presto - anche per il suo strano comportamento (distrugge, per esempio, il disegno che Elias aveva fatto appositamente per lei) - si cominciano a chiedere se quella donna dal viso coperto sia veramente la loro mamma. La casa è isolata e i ragazzi si rendono conto che devono risolvere da soli la situazione.
Il confronto con il film originario è piuttosto impietoso. Questo remake semplifica e banalizza la vicenda, cercando forse di razionalizzare l'irrazionale e togliendo di certo ogni carica di "cattiveria" che il film di Fiala e Franz possedeva.
Matt Sobel dirige con competenza, ma senza particolare ispirazione. In sostanza, nonostante una convincente prova della sempre brava Naomi Watts, si può archiviare il film nel cospicuo faldone dei remake non necessari. Recensione ❯
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Ironia e sentimento guidano questo capitolo finale ma non definitivo, che guarda al futuro con leggerezza. Animazione, Avventura, Commedia - USA2022. Consigli per la visione: Film per tutti
Dopo il successo del capitolo dedicato alla 'vacanza mostruosa' dei protagonisti, arriva il nuovo film della saga "Hotel Transylvania". Espandi ▽
Cambio alla regia, ma Genndy Tartakovsky resta in scrittura e assicura una quarta, riuscita variazione sul tema originale. Ironia e sentimento sono, ancora una volta, le direttrici principali, ma il film si prende il tempo per far divertire Johnny nei panni di un gigantesco lucertolone, con grandi artigli utili per il disboscamento in corsa e una gola sputafuoco che sembra fatta apposta per arrostire i marshmallow, così come per far impazzire Drac in quelli di un comune mortale. Le sorprese più divertenti le riserva il Drac Pack, ma non si possono svelare anzitempo. Si potrà dire soltanto che, in occasione del quarto e ultimo capitolo del franchise (almeno stando alle intenzioni dichiarate), gli autori omaggiano il pubblico con qualche rivelazione insperata, perfettamente motivata dalle dinamiche del plot. Come nel contemporaneo Encanto della Disney, anche qui si parla di ricostruire casa a immagine e somiglianza della nuova generazione, mettendo da parte timori e pregiudizi, dannosi anche quando motivati dalle più nobili intenzioni. Recensione ❯
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Un episodio monstre gravato dall'onere di ricongiungere troppi fili sospesi e accontentare i fan. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2022. Durata 146 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un territorio audace e inesplorato, caratterizzato da dinosauri mai visti, azione vertiginosa e nuovi sorprendenti effetti visivi. Espandi ▽
Il prologo sotto forma di speciale televisivo permette di riassumere gli eventi dei titoli precedenti di Jurassic World e di introdurre all’attesa congiunzione dei cast di Jurassic Park e Jurassic World, atteso momento culminante di quello che sembra essere il capitolo finale e definitivo della saga giurassica. Regia affidata nuovamente a Colin Trevorrow, dopo la parentesi horror e personale di Bayona, che ha l’onere di guidare una sceneggiatura monstre che ha il compito di soddisfare i fan, congedarsi con un episodio all’altezza e riservare lo spazio dovuto ai molti personaggi vecchi e nuovi che la popolano. Brandizzazione e reiterazione sono le parole d’ordine di un gargantuesco episodio-summa, sulle cui spalle gravano esigenze di fan service così ingombranti da irrigidire la sceneggiatura fino a renderla prossima a quella prodotta da un algoritmo. Recensione ❯
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Due spie, una cena, un confronto a due, un evento tragico nel passato e un amore finito,
un tradimento che distrusse le vite di tutti... Espandi ▽
Otto anni dopo un tragico attentato terroristico a Vienna, durante il quale un gruppo di estremisti islamici prese in ostaggio un volo di linea e uccise tutti i passeggeri, Henry Pelham, agente della Cia all'epoca di stanza nella capitale austriaca, viene incaricato di interrogare i colleghi di allora, che con lui gestirono il sequestro e fallirono, con lo scopo di scoprire chi fosse la talpa che mandò a monte l'operazione di salvataggio. Henry si reca dunque da Celia Harrison, l'ex collega di cui era innamorato e con la squale stava per andare a convivere, e la interroga nel corso di una lunga e tesissima cena. Chi tradì a Vienna? E cosa è rimasto dell'amore che un tempo legava Henry e Celia? Come in un romanzo di Le Carrè, La cena delle spie intreccia spy story e trama sentimentale. Cambia però la maniera, non più tradizionalmente romanzesca, ma stratificata, con i piani temporali intrecciati e le linee narrative che convergono in un drammatico punto d'incontro. Manca però una regia vera, nonostante la professionalità di Janus Metz (regista di Borg McEnroe e di episodi di True Detective e ZeroZeroZero), come se questo cinema dignitosamente di serie B, relegato ormai al piccolo schermo, cercasse di competere soprattutto con la serialità. Recensione ❯
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La straordinaria storia di un uomo, imprenditore illuminato, che ha contribuito a far tornare in piedi l'Italia dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Espandi ▽
La lunga vita dell'imprenditore, dalla sua esperienza con i veicoli militari durante la seconda guerra mondiale alla produzione di trattori (Lamborghini Trattori) all'inizio della sua carriera, fino alla progettazione e costruzione di quelle straordinarie auto sportive che rappresentano parte di quella importante eredità che ha lasciato al mondo dell'automotive e del design, grazie alla sua capacità di cambiare completamente i paradigmi automobilistici in termini di stile, meccanica e ingegneria. Recensione ❯
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L'ascesa della comica Lucille Ball, la sua relazione amorosa con Desi Arnaz. Espandi ▽
Desi Arnaz e la figlia di Lucille Ball, Lucie Arnaz, hanno diretto e prodotto questo sguardo emotivo ma onesto sulle vite straordinarie dei suoi genitori di fama mondiale. Ci sono film familiari a colori mai visti prima insieme a interviste a familiari, soci d'affari e amici famosi come Bob Hope. Recensione ❯
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Action nero dalle svolte insolite che riflette sui limiti della giustizia. Azione, Thriller - USA2022. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Remake del film belga del 2003 La memoria di un assassino. Espandi ▽
Alex è un sicario che sente di avvicinarsi all'Alzheimer, come già il fratello che ormai vegeta in casa di cura. Continua a ricevere contratti anche se vorrebbe ritirarsi, ma quando scopre che una delle vittime designate è una ragazzina si rivolta contro i suoi mandanti, che non tardano a cercare vendetta. La ragazzina era stata salvata da un giro di prostituzione minorile dall'agente dell'FBI Vincent Serra, che però non ha abbastanza prove per incastrare chi era dietro all'agghiacciante circuito di pedofilia. Tra Vincent e Alex inizia così una sorta di difficile collaborazione, mentre il più determinato poliziotto messicano Hugo vuole avere giustizia anche a costo di sporcarsi le mani. Action nero con riflessioni sui limiti della giustizia, Memory è l'ennesimo film quasi di routine per Martin Campbell, che questa volta arriva però anche in sala, forse grazie alla presenza di Monica Bellucci.
Nel film sono soprattutto i duetti tra gli attori a portare avanti una vicenda piuttosto corale, che fa il possibile per evitare il manicheismo. Recensione ❯
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Un film che nasce vecchio, lontano dal fumetto ma anche dai livelli dei due Venom, ai quali vorrebbe ispirarsi. Azione, Fantasy, Horror - USA2022. Durata 108 Minuti.
Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l'antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall'attore Premio Oscar® Jared Leto. Espandi ▽
Secondo personaggio del Sony Spider-Verse, “il vampiro vivente” vorrebbe seguire le orme di Venom, ma se pur il film è altrettanto semplice e breve, manca completamente di ironia e risulta ancora più indigesto. Morbius è un film che nasce vecchissimo, sembra un supereroe dark di serie B di decenni fa, con una trama ridotta all'osso che per altro poco ha a che vedere con il fumetto. Il Morbius ideato da Roy Thomas e Gil Kane nel 1971 aveva poteri leggermente diversi e soprattutto non ha mai avuto una sorta di fratello. Il film invece non resiste alla più abusata delle formule: mettere il superprotagonista contro una versione specchiata e distorta di se stesso, qui nel modo più plateale possibile. Chi ne esce peggio è il regista Daniel Espinosa, che fin qui si era guadagnato un certo credito ora malamente sperperato in un progetto dalla regia davvero anonima. Speriamo non succeda lo stesso con il prossimo film dello Spider-Verse Sony, Kraven the Hunter, firmato dall'ottimo J.C. Chandor. Recensione ❯
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Tom e Marion accolgono in casa l'anziano Patrick. Il suo arrivo fa riaffiorare vecchi ricordi degli Anni Cinquanta: in quegli anni Marion si innamorò di Tom mentre il ragazzo stava vivendo una relazione con Patrick. Espandi ▽
Un tempo un film come My Policeman avrebbe potuto girarlo James Ivory, e non solo perché da Forster il regista americano ha tratto i suoi film migliori: Camera con vista, Maurice e Casa Howard. Del cinema di Ivory, a volte polveroso ma sempre affascinante nella sua cupa eleganza ottocentesca, il film di Michael Grandage possiede idealmente “il calore e la polvere”, la potenza del sentimento contro le regole sociali e la meschinità degli individui. Purtroppo, però, anche un autore liquidato frettolosamente come Ivory oggi è da rimpiangere, tanto il cinema che potremmo definire classico, pensato per un pubblico adulto e riflessivo, per colpa del digitale e delle produzioni da piattaforma (qui siamo su Amazon) è diventato fiacco e schematico. La forma non è mai all’altezza delle estetizzazioni di un tempo e la scrittura si preoccupa fin troppo di definire conflitti e contraddizioni, scivolando immancabilmente nello schematico. Recensione ❯
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Una donna senegalese immigrata negli USA si trova dover fronteggiare strane presenze soprannaturali. Espandi ▽
Aisha, un'immigrata senegalese senza documenti, trova lavoro come tata di una ricca coppia di Manhattan. Mentre conquista facilmente l'affetto della loro giovane figlia Rose, diventa una pedina nel matrimonio della coppia. Perseguitata dall'assenza del giovane figlio che ha lasciato in Senegal, Aisha spera che il suo nuovo lavoro le dia la possibilità di portarlo negli Stati Uniti e condividere la vita che si sta rifacendo. Ma mentre il suo arrivo si avvicina, una presenza soprannaturale inizia a invadere sia i suoi sogni che la sua realtà. Recensione ❯
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Un affresco fanta-horror spettacolare e complesso che non toglie mai il piede dall'acceleratore. Horror, USA2022. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo film horror scritto, diretto e prodotto da Jordan Peele. Espandi ▽
OJ e Emerald Haywood, fratello e sorella, hanno ereditato un ranch ad Agua Dolce, non lontano da Hollywood. Mentre OJ cerca di vendere i propri cavalli, avvengono fatti sempre più strani e inspiegabili al ranch degli Haywood, tanto da far pensare a una presenza extraterrestre e ostile. Seguendo un percorso lineare, che porta da Scappa – Get Out a qui, passando per Noi, Peele cresce in consapevolezza delle proprie capacità e in audacia, trascinato da una volontà sistemica e onnicomprensiva che guarda ai grandi maestri del cinema, quali Spielberg e Kubrick. Fantascienza, horror, Bibbia, filosofia, storia del cinema, orgogliosa rivendicazione black: tutto trova posto nella ricetta sovraccarica di pietanze di Nope. E se Peele fosse (già) Spielberg o Kubrick probabilmente Nope sarebbe un capolavoro senza tempo. Recensione ❯
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Un thriller che fa fatica a distinguersi da tanti altri nonostante il grande lavoro di Juliette Binoche. Drammatico, Germania, USA2022. Durata 115 Minuti.
Una donna contrabbanda merci illecite per salvare suo fratello. La consegna finale però la mette a dura prova. Espandi ▽
Fatica a distinguersi dalla massa, questo thriller on the road ambientato nell’America profonda. L’intento è quello di gettare una luce intensa sul problema del traffico di persone, spesso minorenni, e su quanto “il sistema” non faccia abbastanza per prenderlo di mira. Ma dalle fibre di Paradise Highway non trasuda mai un interesse che vada al di là del motore della trama o della dedica nei titoli di coda. È un peccato perché nella visione della regista Anna Gutto, norvegese che da tempo lavora in America e che qui esordisce nel lungometraggio, il film avrebbe una prospettiva-guida diversa dal solito. Ancor di più, può contare su un nome come Juliette Binoche nel ruolo principale, e non può non esserci curiosità nel vederla nei panni di una donna working class con bandana e camicia jeans. Ci sono tracce in controluce di un’opera più originale, specialmente nei dettagli sulla vita delle camioniste donne (Sally è in costante contatto con un gruppo di colleghe con le quali passa il tempo alla radio), ma vengono purtroppo relegati alla periferia di uno script spesso inelegante nell’esposizione e ripetitivo nei beat drammatici. Recensione ❯
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