Kassovitz osserva la banlieue senza paura di sporcarsi le mani, in un film folgorante, che non dà tregua. Drammatico, Francia1995. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Gioellino del cinema francese, da molti considerato un vero e prorpio capolavoro, si è aggiudicato il premio per la regia al Festival di Cannes 1995. Espandi ▽
In un quartiere periferico parigino (i francesi li chiamano le cité), scoppia il vento della rivolta dopo il pestaggio del sedicenne Abel da parte della polizia. I giovani della banlieu scendono in strada e si battono tutta la notte con gli agenti. Tra loro ci sono tre amici: l'ebreo Vinz, il maghrebino Said e il nero Hubert, un trio di sfigati, disoccupati, arrabbiati e senza futuro. La giornata balorda dei tre giovani disperati ha inizio quando Vinz, che ha trovato una pistola d'ordinanza persa da uno sbirro durante gli scontri, decide di usarla. Diretto da Matthieu Kassovitz, un venticinquenne di talento, in un bianco e nero splendido, e parlato con un dialetto non facile da tradurre, L'odio è un film durissimo che ha totalizzato milioni di spettatori in Francia, ottenendo anche il premio per la miglior regia a Cannes nel 1994. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Riduzione essenziale e pulita del romanzo di Charlotte Brontë firmata da Zeffirelli. Drammatico, Italia, Francia, Gran Bretagna1995. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Dal romanzo di Charlotte Brönte. Inghilterra fine Ottocento: Jane Eyre, figlia illegittima vive affidata a una famiglia che la odia. Espandi ▽
Inghilterra fine Ottocento: Jane Eyre, figlia illegittima vive affidata a una famiglia che la odia. La terribile zia la affida a una scuola durissima. Entrata a tredici anni Jane ne esce a ventitré con la qualifica di insegnante. Assunta presso la famiglia di un nobile come istitutrice, si fa apprezzare e amare dal padrone. Lui la sposerebbe, ma ha già una moglie pazza, che vive in una soffitta. Alla fine il destino è benevolo. Jane eredita una fortuna e sposa l'uomo rimasto vedovo. Avranno figli e vivranno felici. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Film allucinato e raffinato proposto come opera d'apertura a Cannes nel 1995. Fantastico, Francia, Spagna, Germania1995. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La Banda dei Ciclopi (criminali ciechi) rapisce bambini in un porto fatiscente e li consegna ai Krank che pagano con occhi artificiali. Espandi ▽
La Banda dei Ciclopi (criminali ciechi) rapisce bambini in un porto fatiscente e li consegna ai Krank che pagano con occhi artificiali. I Krank prelevano dal cervello dei bambini i sogni che loro non sanno più fare. Il gigante One si è visto portare via il fratellino adottivo Denrée e Miette, una bambina di nove anni, lo aiuterà a ritrovarlo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Film da camera per Weaver e Kingsley con una storia che ha origine dal dramma di Ariel Dorfman. Espandi ▽
Film da camera per Weaver e Kingsley con una storia che ha origine dal dramma di Ariel Dorfman. Si rivisita il rapporto tra Paulina Escobar e il suo torturatore Roberto Miranda. Verità e menzogna si alternano in un gioco al massacro che Polanski cerca di governare mostrando qualche incertezza. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il romanzo di Antonio Tabucchi (che ha collaborato alla stesura dei dialoghi) ha costituito la base del lavoro di Faenza. Le difficoltà da superare er... Espandi ▽
Il romanzo di Antonio Tabucchi (che ha collaborato alla stesura dei dialoghi) ha costituito la base del lavoro di Faenza. Le difficoltà da superare erano molte. Bisognava innanzitutto tenere conto della particolare struttura del testo letterario (con il ritorno della frase "sostiene Pereira" che segna la narrazione rinviandola a un'ipotetica dichiarazione che non esclude il verbale di polizia) e bisognava trovare il protagonista "giusto". Per "sostenere" il ruolo del redattore della pagina culturale del "Lisboa" nel Portogallo che si avviava quasi insensibilmente al lungo periodo buio della dittatura salazarista, era necessario un attore dall'acuta sensibilità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Chabrol racconta la storia di una domestica assunta presso una villa che appartiene a una famiglia di ricchi borghesi. Espandi ▽
Chabrol racconta la storia di una domestica assunta presso una villa che appartiene a una famiglia di ricchi borghesi. La ragazza non sa leggere ma vuole nascondere questo suo handicap. Troverà la solidarietà di una postina, sua coetanea, che l'aiuterà a sterminare l'intera famiglia. Chabrol torna ad analizzare dei personaggi femminili all'interno di un contesto sociale in cui le differenze di classe restano intatte anche se l'omologazione televisiva si fa sempre più pericolosa. Non c'è partecipazione per gli uni o per gli altri da parte del regista, il quale sa che il suo posto potrebbe essere tra le vittime ma non disprezza le carnefici. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tratto da "Pillow Book" di Sei Shonagon. L'erotismo secondo Greenaway. Il corpo femminile come poesia, ispirazione e scrittura. Espandi ▽
Kyoto, anni '70 e '80. Figlia di uno scrittore calligrafo, Nagiko, continua il piacere paterno della scrittura sul corpo. A diciotto anni è indotta a sposare il nipote dell'editore che pubblica gli scritti del padre in cambio di prestazioni sessuali. Ossessionata da "I racconti del cuscino", scritti dalla cortigiana Sei Shonagon nel XI secolo, Nagiko lascia il marito e va a Hong Kong in cerca di amanti disposti a scrivere sul suo corpo. S'innamora, ricambiata, di un traduttore inglese che diventa a sua volta amante dell'editore del padre. Dopo il suo suicidio scopre di esserne incinta e innesca una spirale di mortale vendetta. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Provenza 1832. Un patriota italiano è rifugiato in un villaggio e sfugge agli agenti austriaci che vogliono ucciderlo. Si accompagna a una bella sposa... Espandi ▽
Provenza 1832. Un patriota italiano è rifugiato in un villaggio e sfugge agli agenti austriaci che vogliono ucciderlo. Si accompagna a una bella sposata e con lei attraversa il nord della Francia cercando di rimpatriare attraverso le Alpi. Nel frattempo diventa il cavalier servente della giovane e la salva da mille pericoli, peste compresa. Alla fine lei riceve una lettera dall'Italia. Chissà che un giorno non raggiunga il suo eroe. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Storia di Edith Stein, nata ebrea, convertita al cattolicesimo, divenuta suora carmelitana, morta in una camera a gas nazista nel 1942. Santificata ne... Espandi ▽
Edith, brillante assistente di Husserl, si converte al cattolicesimo grazie alle letture di Santa Teresa d'Avila e si fa battezzare con il nome di Teresa, entrando in conflitto aperto con sua madre. Negli anni trenta il nazismo incalza ed Edith/Teresa viene sospesa dall'insegnamento. Mentre i familiari e Franz, innamorato respinto diventato fervente nazista, le consigliano di emigrare, sceglie invece di prendere i voti ed entrare nel convento delle Carmelitane di Colonia, intraprendendo il percorso di ascesa spirituale verso Dio che Santa Teresa aveva denominato nella sua opera Il castello interiore "le sette stanze". A seguito della famigerata "Notte dei cristalli" del 1938, Edith e sua sorella Rosa, anche lei suora, vengono inviate in Olanda per loro protezione. A seguito dell'invasione nazista vengono comunque arrestate. Il treno le porta al tragico destino del campo di concentramento, "la settima stanza" appunto. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un regista torna nella sua città natale per cercare delle pellicole perdute da tempo. Espandi ▽
Un regista greco-americano, noto semplicemente come A., torna nella sua città natale nel nord della Grecia per la proiezione del suo ultimo controverso film. Ma la vera ragione per cui è tornato è quella di rintracciare tre bobine di pellicola, scomparse da tempo, dei fratelli Manakis, mitici pionieri del cinema che viaggiarono attraverso i Balcani, ignorando conflitti nazionali ed etnici, filmando persone comuni, in particolare artigiani. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un uomo torna nei luoghi in cui ha vissuto, un vecchio cura il proprio figlio affetto da disturbi psichici. Il tutto si svolge in Sicilia in un rifugi... Espandi ▽
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Ispirato a un fatto accaduto nel 1976 il film, ambientato a Torino, racconta di un poliziotto incaricato di sorvegliare un pericoloso criminale che ri... Espandi ▽
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.