m.d.c
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martedì 6 luglio 2010
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la ragazza e il giudice
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A proposito di film come Nelly e Mr. Arnaud il giudizio critico si azzera, lasciando posto solo alla ammirata osservazione delle emozioni distillate sullo schermo da una vicenda fatta di sottintesi, di sguardi che si incontrano per un momento e dialoghi di rara intensità che si fondono dando corpo, consitenza a sentimenti altrimenti insondabili. Un ex giudice in là con gli anni, diventato un affarista, e una giovane precaria si incontrano in un caffé; con il pretesto di un prestito di denaro e di un libro di memorie da trascrivere al computer si frequentano, imparano a conoscersi e divengono confidenti. Il gioco delle emozioni parte con accenni minimali, si materializza nei molti interni(salotti, caffé, ristoranti) fino a prendere consistenza in almeno un paio di scene:la serata mondana dei due protagonisti e la loro lite che rimanda quasi alla memorabile scenata del bistrot in Un cuore in inverno.
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A proposito di film come Nelly e Mr. Arnaud il giudizio critico si azzera, lasciando posto solo alla ammirata osservazione delle emozioni distillate sullo schermo da una vicenda fatta di sottintesi, di sguardi che si incontrano per un momento e dialoghi di rara intensità che si fondono dando corpo, consitenza a sentimenti altrimenti insondabili. Un ex giudice in là con gli anni, diventato un affarista, e una giovane precaria si incontrano in un caffé; con il pretesto di un prestito di denaro e di un libro di memorie da trascrivere al computer si frequentano, imparano a conoscersi e divengono confidenti. Il gioco delle emozioni parte con accenni minimali, si materializza nei molti interni(salotti, caffé, ristoranti) fino a prendere consistenza in almeno un paio di scene:la serata mondana dei due protagonisti e la loro lite che rimanda quasi alla memorabile scenata del bistrot in Un cuore in inverno.
Sembrerebbe di essere nei paraggi dell'incontro-scontro perno di quasi tutta la commedia sofisticata, ma per Sautet questo terreno è solo il pretesto per mettere in scena ben altri dilemmi sentimentali. I rimpianti della vecchia e i dilemmi della giovinezza divengono paradigmi del tempo perduto e di ciò che non potrà essere più, degli ultimi palpiti del corpo e degli inevitabili sussulti del cuore.Sostenuto dai due interpreti in stato di grazia e da comprimari tutti significativi, a partire dall'ex avversario in affari ormai in rovina Michael Lonsdale,Nelly e Mr. Arnaud procede per sottrazioni, sondando piccoli eventi in una progressione drammaturgica fatta di toni lievi e gesti trattenuti(valga per tutte la bellissima scena in cui Arnaud accenna ad accarezzare la schiena nuda di Nelly)che danno alla partitura dei sentimenti un peso ed una credibilità inimitabili. Tutto è sospeso in questo capolavoro di allusioni e di cenni che rimandano alla possibilità di un contatto,come il finale dove il profondo abbraccio fra Serrault e la Beart resterà l'unico incontro fisico fra i due. Senza letterarietà nè artifici Sautet ci sonsegna la vita nella sua essenza, così com'è o come dovrebbe essere.Matteo De Chiara
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mercoledì 26 dicembre 2012
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béart, serrault, sautet...
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Era logico aspettarsi un ottimo risultato con Emmanuelle Béart e Michel Serrault diretti da Claude Sautet, ma qua si arriva davvero al capolavoro. Tutto tratteggiato, immaginato, quasi... sognato. Sautet dirige con maestria Emmanuelle Béart nel ruolo di Nelly e Michel Serrault nel ruolo di monsieur Arnaud, anziano ma perspicace ex-magistrato divenuto poi mago dell'alta finanza, con tanti soldi che può quasi regalarli. Parigi è sempre magica nel fare da sfondo a vicende sentimentali, qua si vedono spesso i famosi bistrot e un paio di ristoranti di lusso. La storia, bellissima, vede Nelly in crisi matrimoniale: suo marito (Charles Berling) non si cura nè di lei nè del proprio lavoro, essendo a casa da un anno.
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Era logico aspettarsi un ottimo risultato con Emmanuelle Béart e Michel Serrault diretti da Claude Sautet, ma qua si arriva davvero al capolavoro. Tutto tratteggiato, immaginato, quasi... sognato. Sautet dirige con maestria Emmanuelle Béart nel ruolo di Nelly e Michel Serrault nel ruolo di monsieur Arnaud, anziano ma perspicace ex-magistrato divenuto poi mago dell'alta finanza, con tanti soldi che può quasi regalarli. Parigi è sempre magica nel fare da sfondo a vicende sentimentali, qua si vedono spesso i famosi bistrot e un paio di ristoranti di lusso. La storia, bellissima, vede Nelly in crisi matrimoniale: suo marito (Charles Berling) non si cura nè di lei nè del proprio lavoro, essendo a casa da un anno. Le finanze sono basse e Nelly, con un passo deciso, in un colpo solo accetta un aiuto economico da Arnaud e lascia il marito. La sua amica a tal proposito le dice - "Quando tu decidi, sei drastica!" - Poi accetta di scrivere al computer un manoscritto che Arnaud ha da tempo preparato per farlo diventare un libro, un puro passatempo. Che ci sia una simpatia fra i due è chiaro dall'inizio, ma è con il passare dei giorni, degli incontri che l'amicizia si fa sempre più... intrigante. Perchè tutti e due sono incuriositi reciprocamente. Sautet dilata il tempo e lo allunga con i suoi giochi di sguardi, intese, interrogativi. Arnaud ha molto da raccontare, una vita nelle colonie, un passato più recente in campo immobiliare e finanziario, è inoltre un grande lettore ma soprattutto un "osservatore" infallibile, nota tutto e si ricorda di tutto. Poi è separato dalla moglie con la quale comunque è sempre in contatto per motivi economici, Nelly quindi ne ha di cose da scoprire. E scoprirà anche come possa diventare scontroso se in giornata sbagliata lo si irrita. Comunque tra uno scritto e l'altro Emmanuelle incontra un uomo (Jean-Hugues Anglade) con la quale potrebbe rifarsi una vita sentimentale. Ma lui sbaglia e va troppo in fretta. La scena dove al ristorante Nelly litiga e viene lasciata è straordinaria. Un capolavoro di sguardi di Emmanuelle Béart, sublime nel manifestare dolore, incredulità e sconcerto nello spazio di pochi attimi. Una donna che viene lasciata a cena conclusa, un imbarazzo totale con lui che le dice - "Vai pure, esci prima tu" - Ci sono comunque altre scene da citare. Ad esempio il primo violento litigio tra Nelly e Arnaud, dove dopo si pentono entrambi e si lasciano con l'intento di rivedersi più in là. Poi la corsa di Nelly a trovare l'ex-marito che lei pensa abbia tentato il suicidio. Invece ha trovato un lavoro e anche una nuova compagna, e lei ne esce incredula, tanto che va in crisi e da qui comincerà ad essere un "ectoplasma davanti al computer", come le dice irritato Arnaud. Ci sono altri personaggi cha Sautet tratteggia appena ma sono fondamentali per la vicenda, come l'amico bibliotecario di Nelly e l'amica di Arnaud, confidente di entrambi. C'é poi il curioso personaggio di Michael Lonsdale, tale Dolabella, ex amico di Arnaud caduto in disgrazia che di tanto in tanto passa a pretendere un aiuto economico. Nel finale due scene toccanti. Nelly rientra da Arnaud a notte fonda dopo essere stata lasciata, dorme da lui che ad un certo punto la guarda e la accarezza con timore, lei sussurra - "Non vada via, resti un pò con me" - Poi alla fine lui parte all'improvviso con l'ex-moglie per un lungo viaggio, Nelly è triste e Arnaud - "Dovevo avvisarla prima" - Replica Nelly con gli occhi lucidi - "Forse sì". - di "Joss" -
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davide chiappetta
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venerdì 30 novembre 2012
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film di grandissimo fascino e intelligenza
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"Nelly e Monsieur Arnaud" ha vinto due premi Cesar, come miglior regista e miglior attore. Per Claude Sautet, il regista e maestro del racconto o sentimento sussurrato, si è svolto il tema identico ma sempre rinnovato del contenimento romantico; nel suo "Un Coeur en Hiver" (1993) , interpretato dalla stessa Beart, si occupò in modo diverso di un uomo dal carattere chiuso che in modo astuto non si dichiara alla sua amata preda, dal carattere solare e loquace, e nonostante tutto vince la sfida ma alla fine come in tutte le opere del grande regista, il protagonista abbandona il suo amore conquistato. Nelly e Monsieur Arnaud ha grandissimo fascino sia a livello di dialogo che di messa in scena.
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"Nelly e Monsieur Arnaud" ha vinto due premi Cesar, come miglior regista e miglior attore. Per Claude Sautet, il regista e maestro del racconto o sentimento sussurrato, si è svolto il tema identico ma sempre rinnovato del contenimento romantico; nel suo "Un Coeur en Hiver" (1993) , interpretato dalla stessa Beart, si occupò in modo diverso di un uomo dal carattere chiuso che in modo astuto non si dichiara alla sua amata preda, dal carattere solare e loquace, e nonostante tutto vince la sfida ma alla fine come in tutte le opere del grande regista, il protagonista abbandona il suo amore conquistato. Nelly e Monsieur Arnaud ha grandissimo fascino sia a livello di dialogo che di messa in scena. Beart ha talento e bellezza da vendere ed è molto elegante e discreta nel suo ruolo. Serrault nel 1955 coi 'I Diabolici', il suo secondo film e uno dei più importanti del cinema francese e mondiale, diede una grande prova d'attore. Anche se per il resto della vita ha fatto molta commedia qui trova una serietà e un intelligenza che sono indispensabili per il suo personaggio; evitando ogni tentazione verso le situazioni sentimentali, il pubblico non da prova di provare pena per Arnaud che dimostra alla fine della storia di essere perfettamente in grado di badare a se stesso. Un film come questo è stato probabilmente ideato per fare appello allo stesso tipo di persone che ammirano i romanzi di Henry James: si tratta di negoziamenti emotivi su persone che pongono un grande valore sul loro status quo, ma che poi rimangono sole a causa delle loro scelte. A volte le alternative alla solitudine non valgono il prezzo, e questo è qualcosa su cui riflettere soprattutto per Monsieur Arnaud e forse anche per Nelly.
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