Da quando a sette anni vide per la prima volta un film di James Bond, Maurilio Fattardi sogna di diventare un agente segreto. Oggi è il responsabile della sicurezza della Rinascente e si fa chiamare agente Mao. Espandi ▽
Maurilio Fattardi, ossessionato dai film con James Bond, sogna da sempre di lavorare per i Servizi segreti. Nei suoi sogni ha già anche un nome in codice, Agente Mao, ma il capo della polizia locale, il Commissario Laneve, lo considera semplicemente un mitomane. Quando però nel palazzo di Maurilio si trasferisce Rita, una bella hostess che sembra rimanere vittima di un'aggressione, l'Agente Mao non può che entrare in azione, e rimanere invischiato in una serie di delitti che sottendono altrettanti grandi equivoci. Riuscirà il nostro (anti)eroe a risolvere tutti gli enigmi e magari anche a fare breccia nel cuore di Rita?
La regia è pulita e corretta, ma quel che conta è soprattutto la piacevole sceneggiatura a incastri multipli scritta dal regista Alessandro Pondi, che finalmente trova la sua cifra precisa e senza inutili sbavature, insieme a Paolo Logli (il soggetto è firmato anche da Riccardo Irrera).
Funzionano anche gli attori, soprattutto Fortunato Cerlino, che crea divertenti siparietti con Enrico Brignano, e Gabriella Pession, perfetta comedienne, un po' eroina hitchockiana, un po' cuore di panna alla Marilyn Monroe. Recensione ❯
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Una parabola pura e scevra da retorica sulla necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Drammatico, Italia, Belgio2023. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coproduzione internazionale ispirata alle storie vere di alcuni ragazzi che hanno vissuto il viaggio dei due protagonisti. Espandi ▽
Seydou e Moussa sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, ma con una gran voglia di diventare star della musica in Europa. Tutti in Senegal li cautelano contro il loro progetto, in primis la madre di Seydou, ma i due sono determinati, e di nascosto intraprendono la loro grande impresa. Un viaggio che si rivelerà un'odissea attraverso il deserto del Sahara costellato dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta, le prigioni libiche e il Mediterraneo interminabile e pericoloso. I furti, le violenze e i soprusi non si conteranno, ma ci saranno anche gesti di umanità e gentilezza in mezzo all'inferno. Soprattutto, Seydou dovrà scoprire che cosa comporta mettersi al timone della propria e altrui vita in circostanze ingestibili. Recensione ❯
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Sul finire degli Anni Trenta ad Ascoli Piceno Luciano scoprirà l'amore. Espandi ▽
Ascoli Piceno, 1938. Luciano è il proprietario di un ristorante che si affaccia sulla piazza principale della città, reduce della Grande Guerra dalla quale ha riportato una gamba perpetuamente offesa e l'amara consapevolezza di saper uccidere, se necessario. Simpatizza blandamente per il Partito Fascista al potere, conta fra le sue frequentazioni un gerarca locale e osserva le parate delle giovani italiane dalla finestra del suo frequentato esercizio. Un giorno davanti a quelle finestre appare Anna, giovane donna che si offre di svolgere qualsiasi lavoro, e Luciano la assume come cameriera. Presto diventerà evidente che Anna ha qualità particolari: ha studiato, è capace e piena di iniziativa. E fra i due comincia a nascere un sentimento che va oltre l'apprezzamento del datore di lavoro, o la gratitudine di una neoassunta. Recensione ❯
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Un monumento alla mitologia del suo autore che firma qui un'intima lettera d'amore e un'emozionante autobiografia. Drammatico, Biografico - USA2022. Durata 151 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sam sviluppa fin da piccolo una passione per il cinema. Quando la sua famiglia sembra cadere a pezzi, sarà questa a salvarlo. Espandi ▽
Ha la forza di un treno, quello delle origini e quello di Cecil B. DeMille, la vocazione al cinema di Steven Spielberg. La favolosa sequenza di apertura pone la prima pietra: davanti al grande schermo gli occhi del piccolo protagonista si spalancano di spavento e di meraviglia per l’incredibile scena di un treno che percuote in piena corsa una vettura sui binari. Comincia da qui The Fabelmans, puramente spielberghiano e radicalmente intimo. È una lettera d’amore ai suoi genitori, a sua madre in particolare, a cui il film è dedicato. Il padre di Indiana Jones firma un’autobiografia romanzata, un’introspezione, un dizionario enciclopedico dei temi e dei motivi che coltiva da più di mezzo secolo. È la testimonianza di un autore che ha dedicato la sua vita a una forma d’arte che credeva onnipotente e che oggi scopre fragile. Un monumento alla mitologia del suo autore che non racconta che questo: come si diventa Steven Spielberg. Recensione ❯
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Il film ricostruisce la figura di Edgardo Mortara, il bambino ebreo il cui rapimento da parte del Vaticano nel 1858 divenne un caso internazionale. Espandi ▽
Bologna, 1858. Edgardo Mortara, un bambino ebreo di quasi sette anni, viene sottratto alla sua famiglia e consegnato al "Papa Re" Pio IX. La motivazione ufficiale fornita dal Diritto canonico è che a sei mesi il bambino era stato battezzato e dunque non può che ricevere dalla Chiesa un'educazione cattolica che lo "liberi dalle superstizioni di cui sono imbevuti gli ebrei". I genitori di Edgardo, Momolo e Marianna, non si rassegnano e continuano a cercare di riavere il figlio, sollevando un caso internazionale che vedrà schierati contro il Papa la comunità ebraica mondiale, la stampa liberale e persino Napoleone III. Ma Pio IX non teme la disapprovazione di nessuno, rispondendo alle richieste di restituire Edgardo alla sua famiglia con un "non possum" e il sorriso serafico di chi si ritiene al sopra delle umane regole. E nonostante il clima sia quello risorgimentale la Chiesa rimane inamovibile, contando sulla sua sedicente inviolabilità. Recensione ❯
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Una commedia per famiglie con delle ottime interpretazioni confinate però in un universo cinematografico un po' retrò. Commedia, Italia2023. Durata 101 Minuti.
Vladimiro e Brunilde sono alle prese con la scomparsa di Nando, il capofamiglia del clan Cornicioni, finito in una doccia di cemento a presa rapida. Espandi ▽
Un matrimonio mostruoso riprende gran parte dei personaggi di Una famiglia mostruosa. L’idea è sempre quella di creare una commedia per famiglie, questa volta con abbondante aggiunta di effetti speciali. Ma la sceneggiatura che riguarda gli adulti perde l’occasione di creare qualcosa di fresco (magari guardando alla saga di Hotel Transylvania….) e si accontenta invece di rimanere nel più scontato e “antico” universo vanziniano. Non è un caso che la linea narrativa più interessante, anche grazie alle capacità dei giovani attori (in particolare la strepitosa Sara Ciocca), appartenga ai tre cuginetti: peccato averla relegata ai margini, dato che il film potrebbe certamente incontrare più l’interesse dei ragazzini che quello degli spettatori over-10. Peccato anche perché gli attori adulti sono in gran forma, soprattutto Ilaria Spada, che si butta senza rete in una caratterizzazione odiosa ma perfettamente a fuoco. Recensione ❯
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Stessi eccelsi metodi ma nuovi livelli di ambizione. Rosi racconta il Medio Oriente tormentato dalle guerre. Documentario, Italia2020. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario girato nelle zone calde di Siria, Libano e Iran. Espandi ▽
Resoconto per immagini di tre anni di ricerca trascorsi lungo le zone di confine tra Siria, Libano, Iraq e Kurdistan. In nome di un'idea di Medio Oriente privo di linee separatrici ma scavato dalle ferite di guerra e occupazione, varie storie di umanità si intrecciano: un cacciatore in barca tra i canneti e una squadra di guerrigliere in pattuglia, un ragazzo che lavora a giornata per aiutare la famiglia e dei soldati a un posto di blocco. Uno spettacolo teatrale messo in scena dai pazienti di un ospedale psichiatrico e una maestra elementare che fa terapia di classe. Madri che hanno perso figli e figlie prigioniere che comunicano con le madri. Tra luce e oscurità, un mondo che resiste e reclama il suo quotidiano. Recensione ❯
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Un plastico altoborghese - a cui manca un respiro di vita - che riflette sulla mascolinità gravata dai sensi di colpa. Drammatico, Italia2022. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film, diretto da Francesca Archibugi, è tratto dal romanzo "Il Colibrì" dello scrittore fiorentino Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020. Espandi ▽
La vita di Marco Carrera, medico e padre di famiglia, scorre su binari apparentemente tranquilli, in realtà è irta di percorsi paralleli, coincidenze mancate, occasioni non colte e strade non prese. La moglie Marina tradisce il marito compulsivamente e lo accusa di avere una relazione con Luisa Lattes, una donna italofrancese conosciuta al mare in gioventù. E ha ragione, perché da sempre Marco intrattiene con Luisa un rapporto mai consumato, di quelli che la realtà non può contaminare ma che alimentano un desiderio ostinato e una passione segreta. Completano il quadro famigliare la figlia di Marco e Marina, Adele, il fratello di Marco, Giacomo, il ricordo della sorella Irene morta a 24 anni, e due genitori eternamente conflittuali ma incapaci di vivere lontani. In mezzo a loro Marco fa come il colibrì: sbatte forsennatamente le ali per rimanere fermo allo stesso posto, mentre intorno il mondo e i rapporti inevitabilmente cambiano.
Il film si avvale di un cast stellare e va sottolineata l'abilità filmica della regista, sempre più brava dal punto di vista tecnico e sempre più capace di interpretare l'estetica di un benessere che ormai, per molti, fa parte solo dell'immaginario cinematografico.
Tutti i bambini in scena riescono ad essere naturali e credibili, e questo è sempre stato un grande talento di Archibugi: scegliere, e poi lasciare cinematograficamente liberi, i minori in scena. Recensione ❯
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Una commedia gradevole intrisa della nostalgia di ogni migrante che ha lasciato la sua terra. Commedia, 2022. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ruota intorno alla storia di due fratelli e un'eredità contesa alla morte del padre. Espandi ▽
Salvatore Macaluso detto Salvo è proprietario di una pizzeria a Milano: la moglie Teresa sta alla cassa, il figlio Enzo aiuta a fare le pizze. Ma il locale sta affondando nei debiti, e per uscirne Salvo è costretto a rivolgersi ad un'usuraia. Proprio allora però arriva il messaggio che il padre di Salvo è venuto a mancare e un notaio invita l'uomo a tornare nella nativa Sicilia per dare l'ultimo saluto al defunto e leggerne il testamento. Per Salvo quel testamento potrebbe rappresentare la boccata d'aria tanto sperata, e anche il resto della sua famiglia non sarà contrario ad allontanarsi temporaneamente da Milano: Enzo non vuole fare il pizzaiolo ma il sound designer, la figlia Emma è appena tornata dall'Olanda lasciandosi alle spalle Master e fidanzato. Peccato che in Sicilia trovino Calogero detto Lillo, il fratello con cui Salvo non parla da anni, e che ha altri progetti per l'eredità.
A funzionare è soprattutto la piacevolezza dei tre attori principali: lo stesso Baglio, Lucia Ocone nei panni di Teresa e Giovanni Calcagno in quelli di Lillo, che fanno del loro meglio per farci sospendere l'incredulità in nome della loro naturalezza di interpreti.
Certo, un po' di realismo in più non avrebbe guastato, ma Una boccata d'aria si lascia guardare e fa leva sulla figura centrale di Salvo. Recensione ❯
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Una coraggiosa rilettura punk rock della figura di Eleanor Marx, figlia ed erede ideologica di Karl. Drammatico, Italia2020. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Eleanor Marx, figlia di Karl, era colta, libera e appassionata. Fu una delle prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo. Espandi ▽
Eleanor detta Tussy è "la più coraggiosa" delle tre figlie del filosofo e teorico politico tedesco Karl Marx. È lei che ne porta avanti l'eredità, anche perché una sorella, Jenny, è morta poco prima del padre, e l'altra, Laura, si è trasferita in Francia. Ma sono soprattutto l'intelligenza e l'indole combattiva di Eleanor a fare di lei la persona più adatta a tenere viva la fiamma del pensiero paterno. Dunque è lei a battersi per i diritti dei lavoratori, le pari opportunità nell'ambito dell'istruzione e il suffragio universale, nonché contro il lavoro minorile. Ma nella vita privata Eleanor non è così lucida e determinata: il suo compagno di vita, Edward, è infatti uno spendaccione fedifrago di cui lei non sa liberarsi. Recensione ❯
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Una commedia più moralista che morale senza l'ingenuità naif che caratterizzava il primo Pieraccioni. Commedia, Italia2022. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Don Simone, un prete di frontiera, con una chiesetta sempre in difficoltà e mai frequentata dai ragazzi che preferiscono piuttosto lo stare insieme dei social. Espandi ▽
Don Simone è il parroco della Chiesa degli Angeli a Firenze, popolata quasi solo da donne anziane che recitano il rosario in automatico. È già stato ammonito due volte dalla Curia romana per i suoi metodi poco ortodossi che puntano ad avvicinare la Chiesa ai giovani, ma l'unico ragazzo che ha vicino è Finizio che, insieme al sagrestano Giacinto, gli dà una mano mentre la chiesa cade a pezzi. La fortuna però sembra venire in soccorso a Don Simone: un notaio lo informa di aver ricevuto in eredità da uno zio un immobile di lusso a Lugano e un'attività avviata e redditizia. L'ultima volontà di zio Waldemaro però è che entro sette giorni Simone accetti l'eredità: ma solo dopo essersi recato in Svizzera a fare un sopralluogo.
Leonardo Pieraccioni si cala nei panni del prete Simone che, una volta arrivato a Lugano, scoprirà che l'immobile lasciato dallo zio è in realtà una casa di appuntamenti, e la lucrosa attività che ospita è la prostituzione di un gruppo di bellissime squillo d'alto bordo, capitanate da una tenutaria di nome Lena che ha le gradevoli fattezze di Sabrina Ferilli. Il dilemma è dunque quello fra accettare l'eredità e fare fronte ai problemi economici della Chiesa degli angeli, o rifiutare in nome dell'etica personale e religiosa.
La trama è a dir poco infantile, così come infantili sono le battute che la attraversano (la sceneggiatura è di Filippo Bologna e dello stesso Pieraccioni, anche regista della commedia). Recensione ❯
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Un horror-poliziesco che rinnova la saga Saw con un serial killer dai metodi sempre più efferati. Horror, USA2021. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un morboso killer scatena un pericoloso gioco che convolgerà un detective di polizia. Espandi ▽
Durante la parata del 4 luglio, un poliziotto viene sequestrato e si risveglia prigioniero di un meccanismo che gli dà due possibilità: morire travolto da un treno oppure salvarsi mozzandosi la lingua. Il suo sarà il primo di una serie di omicidi realizzati da un serial killer che si ispira a Saw e intende ripulire il dipartimento di polizia eliminando gli elementi più corrotti. A capo delle indagini viene messo Zeke Banks, detective della omicidi irreprensibile ma dai metodi poco ortodossi, e per questo odiato da tutti: uno dopo l’altro vedrà morire i colleghi atrocemente torturati, fino a quando il cerchio si restringerà su suo padre Marcus, ex capodipartimento in pensione e ritenuto responsabile del degrado morale della città. Recensione ❯
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Elio Germano fa suo Ligabue, il suo genio, il suo tormento, la sua profonda sofferenza interiore. Biografico, Italia2020. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita del pittore Antonio Ligabue, uno dei maestri e protagonisti fondamentali dell'arte contemporanea internazionale. Espandi ▽
Antonio è figlio di emigranti. Dopo la morte della madre e varie vicissitudini, viene mandato a Gualtieri in Emilia, dove vive in estrema povertà, fino a quando lo scultore Mazzacurati lo indirizza allo sviluppo delle sue naturali doti di pittore. Elio Germano ha saputo fare suo Ligabue, offrendo un ritratto di profonda sofferenza interiore. A partire da quel corpo che si nasconde sotto una corazza da cui fuoriesce uno sguardo diviso tra paura e curiosità, Diritti racconta una vita dolorosa, che dà luogo a un'arte dalla potente vivacità cromatica. Uno strumento per sfuggire alle sofferenze di una vita marchiata da disturbi mentali e derisione. Il regista non giudica ma neppure assolve i tanti che, per ignoranza o insensibilità, mettevano alla berlina il matto e ne disprezzavano l'opera. Così come sa inquadrare con tenerezza i pochi che seppero comprenderne il tormento, ma anche la grandezza. Recensione ❯
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Un film d'altri tempi con un gruppo attoriale eccellente che non si accontenta della risata facile. Commedia, Italia, Belgio2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo si ritrova ad essere il signore di un feudo in rovina. Insieme a un gruppo di compagni poco convinti dovrà rivalutare le proprie terre. Espandi ▽
Sembra un film d’altri tempi, Il Pataffio, non soltanto per il salto all’indietro nell’adattare l’omonimo romanzo di Malerba, e in quello ancora più a ritroso che porta il regista Francesco Lagi a raccontare di un medioevo straccione e paesano, che unisce nella miseria il nobile e il contadino. Ancor di più, il legame col passato sembra di natura spirituale, un’eco di cinema italiano proveniente da decenni addietro e fatto di commedia esistenziale che non ha paura di spaziare e osare nelle ambientazioni. Altri tempi, come si diceva, e quindi altro cinema. Ma nel suo piccolo Lagi trova la formula giusta: qualcosa di diverso da ogni altro titolo nel panorama italiano di oggi, orgogliosamente autentico e soprattutto senza accontentarsi della pur riuscita parte di commedia.
C’è infatti uno sviluppo non scontato che accompagna i personaggi verso la conclusione inevitabile di una parabola amara, cementando nella memoria l’impatto del film ben oltre le risate. Prima, però, ci si diverte grazie a un cast di attori scelti tra i migliori caratteristi del panorama attuale. Recensione ❯
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Un viaggio filmico che è uno spettacolo per gli occhi, con un'idea di evoluzione che promuove l'inclusione. Animazione, Avventura, Commedia - USA2019. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il carismatico Sir Lionel Frost si propone di dimostrare l'esistenza di una creatura leggendaria, una bestia piena di sentimento ma piuttosto sola. Espandi ▽
Sir Lionel Frost è un elegante avventuriero e un abile ed esperto cacciatore di mostri e creature mitologiche. Con suo enorme cruccio, l’alta società inglese non gli riconosce tali doti, così, quando riceve una lettera che promette di portarlo dritto allo Sasquatch, Frost sfida il club degli avventurieri e il suo rivale, Lord Piggot-Dunceby: se tornerà vincitore dovranno ammetterlo tra i membri. Ma a scrivere la lettera è stata proprio la leggendaria creatura, “l’anello mancante” tra la scimmia e l’uomo, la quale, stanca di essere sola, chiede a Frost di aiutarla a trovare i suoi simili. L’aitante Lionel dovrà dunque rivedere i suoi obiettivi, mettere da parte la vanità e quel pizzico di razzismo rimastogli incrostato addosso, e imparare a rispettare l’ipersensibilità del signor Link, adorabile e pelosone cugino degli yeti di montagna, perfettamente a suo agio nell’esprimersi in lingua inglese (meno avvezzo a comprendere i modi di dire, ma sarebbe pretendere troppo) e terribilmente, comicamente maldestro. A spingere Frost verso il nuovo amico, anche a costo di bastonarlo un po’, è l’affascinante Adelina, vedova di Lord Fortnight e unica erede di una mappa per la mitica regione dello Shangri-La, nelle cui vene scorre veemente la voglia di avventura. Recensione ❯
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