Ci sono sicuramente i sentimenti alla base dei film di Simone Godano, sempre analizzati con una particolare ironia. Quell'ironia e quell'arguzia che hanno fatto notare il regista romano da Matteo Rovere che, dandogli fiducia, gli ha prodotto i lavori.
Sentimenti e ironia che rimangono la costante del suo cinema.

Dagli inizi al primo lungometraggio
Classe 1977, Simone Godano nasce a Roma e studia cinema al DAMS. Inizia a girare i suoi primi corti dal 2002 parallelamente alle prime esperienze nel mondo della pubblicità lavorando con Filmmaster e Mercurio.
La svolta professionale arriva nel 2010, con la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia del suo cortometraggio dal titolo Niente orchidee con Beppe Fiorello e Valeria Solarino.
Successivamente Simone Godano inizia anche a lavorare come regista di programmi televisivi e nel 2017, grazie al sopra citato incontro con Matteo Rovere, fa il suo esordio al cinema col lungometraggio Moglie e marito, dove dirige Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak. Il primo è Andrea, un medico di bell'aspetto, mentre lei è Sofia, affascinante conduttrice televisiva. I due sono sposati da diversi anni con due figli, ma, a seguito di diversi litigi, arrivano a pensare al divorzio. Una sera mentre Andrea lavora a un esperimento segreto con un amico, una macchina capace di trasmettere i pensieri, a causa di un cortocircuito, si ritrova, per errore, nel corpo della moglie e lei in quello del marito. Un divertente esordio che ha portato il film a ottenere la candidatura ai Nastri d'argento come miglior commedia.

Il secondo e il terzo lungometraggio
È del 2019 il secondo film, scritto e diretto da Simone Godano. Il titolo è Croce e delizia e gli interpreti sono Alessandro Gassmann, Jasmine Trinca, Fabrizio Bentivoglio e Filippo Scicchitano. Come il precedente, anche questo film è candidato come migliore commedia ai Nastri d'argento nel 2019. E Jasmine Trinca vince il globo d'oro come miglior attrice nel 2019. Il film ruota attorno a due famiglie, i Castelvecchio e i Petagna, diverse per estrazione sociale e mentalità, che si trovano a passare le vacanze estive assieme. Le loro vite vengono scombussolate quando i rispettivi capofamiglia, Tony e Carlo, annunciano di essere innamorati e di volersi sposare. I loro figli Penelope e Sandro faranno di tutto per mandare a monte la loro unione.
Il terzo lungometraggio da regista risale, invece, al 2021. Marilyn ha gli occhi neri è uno sguardo coerente e ironico sul disagio mentale. La divertente commedia interpretata da Stefano Accorsi e Miriam Leone vede i due nei ruoli della mitomane Clara Pagani e del nevrotico Diego. Entrambi fanno parte di un centro diurno di riabilitazione per persone disturbate che vengono prese sotto la guida dello psichiatra Paris che li invita a prendere parte a un laboratorio di cucina dove è lo stesso Diego a cucinare. Clara, a causa del suo disturbo, posta sui social false recensioni di un nuovo ristorante, il Monroe, e ne informa Diego. I due daranno vita a una bizzarra avventura.
Anche per questo film Godano ottiene dei riconoscimenti: Marilyn ha gli occhi neri è, infatti, vincitore del Globo d'oro 2022 come miglior commedia. E anche la canzone inedita "Nei tuoi occhi" di Francesca Michielin, che accompagna i titoli di coda, ottiene una nomination sia ai David di Donatello che ai Nastri d'argento come miglior canzone originale.