lizzy
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sabato 9 dicembre 2023
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le solite (cervellotiche) scatole cinesi.
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Hypnotic. un film che si lascia guardare e che appassiona... ma non più di tanto.
Certo, l'inizio "scoppiettante" sembrerebbe portare ad altro, ma dopo qualche minuto ci si rende subito conto del dove si vorrebbe andare a parare e che non si deve credere a nulla.
Quindi si è preparati praticamente a tutto (io chi fosse la "sensitiva" e di chi fosse veramente la figlia del protagonista l'ho indovinato dopo circa un quarto d'ora di visione, per dire...) ed essere preparati a tutto vuol dire... non aspettarsi nulla e non godere delle scene in arrivo.
Basato tutto su sospetti e indizi il film, come ho scritto, parte bene, ma si schianta nella mediocrità subito dopo, per finire al solito finale che dice tutto, ma in effetti non dice nulla.
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Hypnotic. un film che si lascia guardare e che appassiona... ma non più di tanto.
Certo, l'inizio "scoppiettante" sembrerebbe portare ad altro, ma dopo qualche minuto ci si rende subito conto del dove si vorrebbe andare a parare e che non si deve credere a nulla.
Quindi si è preparati praticamente a tutto (io chi fosse la "sensitiva" e di chi fosse veramente la figlia del protagonista l'ho indovinato dopo circa un quarto d'ora di visione, per dire...) ed essere preparati a tutto vuol dire... non aspettarsi nulla e non godere delle scene in arrivo.
Basato tutto su sospetti e indizi il film, come ho scritto, parte bene, ma si schianta nella mediocrità subito dopo, per finire al solito finale che dice tutto, ma in effetti non dice nulla.
Anche volendo pensare l'impensabile non si riescono a giustificare certe scene, specialmente quella (ormai immancabile e noiosamente prevedibile) inserite fra i crediti finali del film.
La cosa non potrebbe essere se dobbiamo prendere per buono tutto il presentato fino a quel punto.
Morale della favola: un filmettino per un Sabato pomeriggio dopo pranzo come digestivo, ma non certo un cult movie da ricordare e rivedere di quando in quando.
P.S. No, me ne ero ben accorta: "Hypnotic" ha molti parallelismi con "Memento" del più gettonato e blasonato Nolan, ma forse anche per questo motivo che il film diventa prevedibile ed il finale abbastanza scontato...
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luigi antonio
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giovedì 21 settembre 2023
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squallido
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Degno dei peggiori fantafilm degli anni 70
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montefalcone antonio
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lunedì 10 luglio 2023
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un film che si perde nel suo stesso labirinto
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Mediocre mystery-movie dalle atmosfere opprimenti che vira nel fanta-thriller, e nella cui vicenda raccontata la presunta realtà mette in discussione se stessa; e tutto quel che si vede con gli occhi diventa fallace, evanescente; niente e nessuno sono affidabili.
Queste intriganti premesse, unite a qualche riuscita sequenza del film, sono sciupate però molto presto da una sceneggiatura inutilmente contorta e ingarbugliata, nonché da una realizzazione sostanzialmente poco incisiva ed efficace (persino nelle scene più action).
Rodriguez guarda a un cinema del passato che fece epoca (De Palma, Hitchcock) e a tematiche già meglio trattate in pellicole ambiziose, innovative e complesse (come quelle di Nolan), ma la sua regia non riesce a padroneggiare forma e struttura o a rendere la sua opera più moderna e personale.
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Mediocre mystery-movie dalle atmosfere opprimenti che vira nel fanta-thriller, e nella cui vicenda raccontata la presunta realtà mette in discussione se stessa; e tutto quel che si vede con gli occhi diventa fallace, evanescente; niente e nessuno sono affidabili.
Queste intriganti premesse, unite a qualche riuscita sequenza del film, sono sciupate però molto presto da una sceneggiatura inutilmente contorta e ingarbugliata, nonché da una realizzazione sostanzialmente poco incisiva ed efficace (persino nelle scene più action).
Rodriguez guarda a un cinema del passato che fece epoca (De Palma, Hitchcock) e a tematiche già meglio trattate in pellicole ambiziose, innovative e complesse (come quelle di Nolan), ma la sua regia non riesce a padroneggiare forma e struttura o a rendere la sua opera più moderna e personale.
Il risultato finale, anche a livello narrativo, è purtroppo di un’ordinarietà insipida che fatica ad interessare o a coinvolgere pienamente lo spettatore, e soprattutto, ad emozionarlo o a spingerlo a stimolanti riflessioni.
In definitiva, un’operazione fragile e fiacca che si perde nelle propria impostazione e va in frantumi da sé perché privo di basi solide sulle quali lavorare…
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