In una gelida notte invernale del 1981, durante la proiezione dello sci-fi carpenteriano 1997: Fuga da New York, uno schietto dodicenne - ammucchiato tra i divani di un piccolo cinema - esclama con fare arrogante: "Anch'io sarei capace di girare quella roba!". Questo sfrontato giovanotto diverrà nientemeno che il pulp-director Robert Rodriguez.
La passione per il cinema
Il pupillo di Quentin Tarantino sorge nel capoluogo di Bexar County in Texas, annoverando radici ispanico-messicane.
Terzo dei dieci figli di Cecilio - impiegato presso l'azienda di tegami Cookware - e Rebecca, il chico riceve un'educazione cattolica.
Svezzato a pane, cartoon e action-picture, il bimbo mostra uno spiccato interesse per il mondo della celluloide: inizia, cosi, a produrre i primi filmetti amatoriali con la 8 mm regalatagli dal padre, coinvolgendo l'intera famiglia.
Nel fine settimana accompagna la madre all'Olmos Theatre di San Antonio, per godersi le leggendarie pellicole di Sergio Leone, Charles Chaplin e Buster Keaton.
Conseguita la maturità al St. Anthony's High School, il ragazzo concretizza la passione per la Settima Arte iscrivendosi all'Università di Austin.
Nel 1991 Robert realizza il corto Bedhead, utilizzando come attori i suoi numerosi fratelli.
Fresco di un discreto successo in patria, "The Wizard" (così viene soprannominato) si trova, tuttavia, con il denaro che scarseggia: il bizzarro muchacho decide allora di rinchiudersi in una clinica ma non in veste di paziente, bensì come "cavia per esperimenti".
Con i proventi dei suoi sacrifici alla scienza, Rodriguez vola a Città del Messico e, con soli 7.000 dollari, dirige il violent-movie El Mariachi, vincitore, tra l'altro, all'Independent Spirit Awards al Sundance Film Festival.
Gli Idoli, la carriera
L'opera è il primo episodio della trilogia dedicata all'incontrastato idolo Sergio Leone: gli altri due capitoli sono Desperado e C'era una volta in Messico (suggeritogli dall'amico Tarantino, anche lui estimatore del cineasta italiano).
Nel 1995 è dietro la macchina da presa de I Cattivi, macabro e spassoso frammento della grottesca commedia Four Rooms.
L'anno dopo, il sanguinolento regista sconvolge il pubblico internazionale grazie all'horror-splatter vampirico Dal tramonto all'alba, basato su un soggetto di Quentin Tarantino che, nel film, è co-protagonista, accanto a George Clooney.
Seguiranno gli spericolati marmocchi di Spy Kids, preceduti dall'invasione aliena in The Faculty.
Il successo di Sin City
Nel 2005 al fianco di Frank Miller Robert porta sullo schermo la trasposizione del celebre fumetto targato Marvel: Sin City.
Per restituirgli il favore di aver composto le musiche per Kill Bill - Volume 2, il papà de Le Iene compare nel ruolo di special guest director, girando la scena dell'inseguimento in auto con Benicio Del Toro.
Ventiquattro mesi più tardi, torna il binomio Rodriguez - Tarantino per dare vita al truculento Grindhouse, chiarissimo omaggio ai B-movie dei tardi anni Settanta.
Lo spietato lungometraggio è diviso in due parti di novanta minuti: Planet Terror, segmento sugli zombi firmato dal nostro Robert, e l'ultra feroce Death Proof diretto da Quentin.
Ultimi film
Nel 2008 sfornerà altri due capitoli di Sin City. Nel 2011 è nelle sale di tutto il mondo con il film Machete, nel quale dirige il suo attore-feticcio Danny Trejo. Torna due anni dopo col seguito Machete Kills, inframezzato da Spy Kids 4: All the Time in the World.
Tra le più recenti regie troviamo Alita - Angelo della battaglia, We can be Heroes e il thriller Hypnotic.
Vita privata
Sul set il regista incontra la conturbante Rose McGowan: è amore a prima vista.
La star ha alle spalle un lungo matrimonio con Elizabeth Avellan, dalla quale ha avuto cinque figli: Rocket Valentin, Racer Maximilliano, Rebel Antonio, Rogue e Rhiannon.
Nel corso della sua carriera, Rodriguez ha pubblicato sul quotidiano Daily Texan delle strisce intitolate "Los Hooligans".
Robert Rodriguez è nato nel 1968 a San Antonio, Texas, da genitori messicani. Quindi: ricordati di Alamo. Incarna da sempre la quintessenza del cinema tex-mex, quella roba indecifrabile che sa di confine, un po' western, un po' apache, un po' ispanica. Anche un po' cialtrona se volete, per la disinvoltura spesso confusionaria con la quale mescola rock'n'roll, ranchere, chili, B movie e fumetti. Di Quentin Tarantino dice «He's my brother!» e il regista di Pulp Fiction conferma la parentela
Un corpo da Machete “Da ex-con ad icon” con la brevità che lo caratterizza Danny Trejo riassume così la sua vita. Prima galeotto (con) poi ex-galeotto e infine icona del mondo cinematografico. La mole di film, ruoli e parti che l’industria audiovisiva (cinema, televisione, videoclip e videogiochi) riserva per Danny Trejo sono la prova più evidente del bisogno e contemporaneamente della scarsità di corpi cinematografici come il suo
Rodriguez aggiorna i suoi progetti La scorsa settimana alcuni giornalisti sono stati invitati sul set di Austin di Predators prodotto da Robert Rodriguez. Per l'occasione il regista/produttore ha parlato dei progetti attualmente in lavorazione: da Sin City 2, al nuovo Spy Kids a Machete. Per quanto riguarda Spy Kids, Rodriguez ha detto di aver già consegnato la sceneggiatura alla Weinstein Company "Bé devo fare per la Weinstein un altro film e gli ho già consegnato lo script per Spy Kids, un altro Spy Kids, che è un reboot di Spy Kids
Torna il regista di Sin city, ancora una volta con un film rivolto ai più giovani È stato soprannominato "one-man film crew"; si è fatto conoscere in tutto il mondo con El Mariachi, film costato appena 7 mila dollari e che ha vinto l'Audience Award al Sundance del 1993; un suo libro, "Rebel without a crew", è diventato la Bibbia del cinema indipendente. Per dirla con Totò, è un personaggio che conosce perfettamente l'arte dell'arrangiarsi