Anno | 1995 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Robert Rodriguez, Allison Anders, Quentin Tarantino, Alexandre Rockwell |
Attori | Madonna, Valeria Golino, Bruce Willis, Tim Roth, Antonio Banderas, Jennifer Beals Quentin Tarantino, David Proval. |
MYmonetro | 2,57 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 settembre 2014
Un decrepito albergo di Los Angeles è teatro degli episodi narrati dai quattro registi. Il filo conduttore è il portiere Tim Roth, agitato e "cartones... In Italia al Box Office Four Rooms ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 813 mila euro e 813 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Un decrepito albergo di Los Angeles è teatro degli episodi narrati dai quattro registi. Il filo conduttore è il portiere Tim Roth, agitato e "cartonesco". Ha a che fare con una congrega di streghe, due bambini pestiferi, una coppia sadomaso e una scommessa riciclata da un telefilm di Hitchcock (quella del dito tagliato). Un film che può anche essere evitato.
FOUR ROOMS disponibile in DVD o BluRay |
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Un film, quattro episodi e quattro registi: (Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez, Quentin Tarantino). Il tutto è tenuto insieme da un fattorino-cameriere-tuttofare (Tim Roth) che, lasciato solo dal proprietario, è costretto suo malgrado a vagare per le stanze di un albergo nella notte di fine anno per accogliere ogni tipo di richieste di ospiti terribili.
Quattro registi per quattro episodi, quattro camere di un solo albergo in un tutto in una notte col filo conduttore di Tim Roth, ovvero Ted, fattorino-tuttofare, unico in servizio al Mon Signor Hotel. Tarantino dirige ed è anche produttore esecutivo, la sua comicità grottesca e noir aleggia per tutto il film che non sarà di certo indimenticabile ma godibilissimo e divertente.
Commedia molto particolare che annovera estimatori e detrattori; in tutta onestà, entrambe le parti hanno le loro solide ragioni. Che sia un film contenutisticamente puerile è chiaro, ma è anche evidente la maestria con cui è girato; al fatto che spesso le battute siano banali non si può certo ribattere con gran profondità di argomentazioni, però la [...] Vai alla recensione »
Ad un giovane fattorino viene data la responsabilità di un intero albergo, inizierà per lui una notte estenuante. Eclettico film a episodi incentrato nell’impatto, ciascuna delle esperienze del povero Tim Roth infatti sono oltre il limite della follia. Bello perché non ci sono limiti, succede di tutto e vengono mostrate cose che di rado un regista si permette, qui addirittura [...] Vai alla recensione »
Il quattro è il voto che ha sempre designato la piena insufficienza. Cast stellare per un risultato deprimente; la qualità dei quattro episodi rasenta l'urticante, appena salvabile quello di Tarantino. Caratteri dei personaggi tanto inconsistenti quanto esasperanti. Spreco di fondi e di tempo; si saranno divertiti molto i quattro registi e i quarantaquattro attori, molto meno [...] Vai alla recensione »
Sicuramente non si tratta di un film da Oscar. I primi episodi sono un po' stucchevoli e volgarotti e dopo quindici minuti di visione si può iniziare a meditare di cambiare canale. Roth, però, ci spinge a non farlo. La sua interpretazione quasi inedita ci fa sorridere, ci incuriosisce e ci porta nella "terza" stanza. Qui, certo, non assistiamo al lavoro migliore di Rodriguez, ma comuque riesce a rendere [...] Vai alla recensione »
Dal titolo di questa recensione si può capire benissimo cosa intendo. Un film con quattro stanze: due buone, altre due di troppo. Il primo capitolo delle streghe è il peggiore, volgarotto e tenuto su da due attrici pessime (Madonna e Valeria Golino), il secondo è carino ma niente di che, mentre il terzo e il quarto sono gli unici che salvano questa pellicola.
un ca...volo.Si puo criticare tutto di un regista, ma non la feconda vena artistica che distinque un ombrello da un preservativo.
un film stranissimo....il protagonista però non lo batte nessuno!!!
Non bastano 4 registi di talento, e un cast stellare (citiamo B.Willis, Banderas, V.Golino, Madonna tra i tanti) per rendere piacevole un film fatto ad episodi, ognuno dei quali girato da un regista diverso (Rockwell, Anders, Rodriguez e Tarantino) che hanno come elemento comune un Fattorino (Tim Roth) d'albergo, e un tono comico-grottesco-macabro di fondo che pero' sfocia per lo piu'nell& [...] Vai alla recensione »
Una stella solo perché l'ultima stanza tira su la media, pur essendo di per se una storiella risibile; notevolissima però la conclusione, meno la recitazione di Roth.
L'ho rivisto dopo anni e questa volta m'ha deluso.un ottimo cast,ma un film stupido,basato solo su volgarità.bello solo l'episodio di Tarantino e bravi gli attori.ma non basta questo per fare un buon film.
L'avrò visto una ventina di volte ed ogni volta mi fa ridere e sorridere per la genialità concentrata in 4 registi d'eccellenza. Le situazioni assurde che deve patire il povero tim roth in questo hotel sono ad dir poco stravaganti. Prima l'incontro con le streghe, poi con un pazzo che ha legato la moglie, quindi ( forse l'episodio più bello), l'incontro con i figli di un Antonio Banderas sopra le [...] Vai alla recensione »
"... colluvie di sciocchezze comicarole, non priva di volgarità né di turpiloquio. Si va dal PESSIMO al MEDIOCRE. Il meglio del film è nel cartoon d'avvio..." ma stiamo scherzando?! vorrei sapere cosa c'è di volgare..il film è geniale, ho riso dall'inizio alla fine!
Un film che porta sulla scena cinematografica il genio di due registi affermati ( Rodriguez e Tarantino ) catapultando gradualmente lo spettatore in "quattro stanze" ognuna diversa dall'altra, ognuna caratterizzata da pesonaggi sempre diversi di cui uno più strano dell'altro, con un impeccabile ,nella recitazione della schizzofrenia più assoluta, Tim Roth che dimostra [...] Vai alla recensione »
Okay sono un tarantiniano convinto. Ma anche qui non si smentisce. Sembra più strutturato come una fiction televisiva che come film. I primi due episodi sono buoni. Gli ultimi due ottimi. Quindi avremo: 3 stelle, 2 stelle e mezzo (Madonna qui non da' il meglio si se), 3 stelle e 3 stelle e mezzo. Anche qui Tarantino non si lascia sfuggire le citazioni.
Tarantino, come sempre, si proietta nella dimensione piu' feconda della sua genialita':quella inaspettata imprevedibilta'che rende l'attimo ludico e incoscinte in un sublime dramma roccambulesco dell'istante stesso;il trasmettere l'atipicita' delle situazioni con un ritmo ben serrato da inchiodare gli spettatori sulle poltrone,e contemporeanemnete rendendosi conto, che gli spettatori stessi, intereagiscono [...] Vai alla recensione »
che dire guardate pensando che tutto può succedere in una notte!!
definire questo film mediocre? mio dio questo film è un cocktail di colpi di scena di situazioni paradossali(si è vero che molte volte si scade nel triviale), è un prodotto di prim'ordine, divertente e mai noioso......... Tim Roth è semplicemente fantastico, la scena della telefonata alla padrona dell'albergo è da oscar, solamente l'idea del [...] Vai alla recensione »
Inizio subito chiarendo che Tarantino ha mariti solo su 1/4 del film (una stanza del hotel). Appena visto questo film sono rimasto stupito dalla banalità di questa pellicola. Una settimana dopo vorrei rivederlo, perchè dopo rimasugli e rimasugli ho pensato che magari non è un film da buttare via. Le ultime due stanze sono sicuramente le più avvincenti.
Dunque: 1. il primo episodio è carino, il secondo noioso, il terzo non male, il quarto bellissimo; 2. il film è tenuto in piedi al 90% da Tim Roth (W Roth); 3. se siete fan di Tarantino vedete pure il film 4. un film non del tutto da buttare
Quattro episodi diversissimi tra loro e tutti di qualità
Four Rooms l'ho trovato un film immediato, gradevole, e a tratti geniale. Sarà che adoro Tarantino come fosse un Dio, ma anche questo mi è piaciuto da matti, una comicità un po fuori dagli schemi, sempre imprevedibile e intrigante, mai noiosa. Il protagonista è un elemento stupendo, con le sue espressioni e le sue reazioni perfettamente delineate.
Uno scherzo tra amici, un gioco autoindulgente, una monelleria improvvisata, un atto di presunzione di chi, come Tarantino, sa d'essere tanto amato e alla moda da poter essere apprezzato qualsiasi cosa faccia; ma anche una vitalità, originalità, trasgressività, un piacere del cinema davvero non paragonabili al tedio inerte di tanti prodotti tutti uguali, ripetitivi e standardizzati.