Titolo originale | Shorts |
Anno | 2009 |
Genere | Ragazzi, |
Produzione | USA, Arabia Saudita |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Robert Rodriguez |
Attori | Jimmy Bennett, Kat Dennings, Trevor Gagnon, Rebel Rodriguez, Leslie Mann William H. Macy, James Spader, Jon Cryer, Jonathan Breck, Leo Howard, Devon Gearhart. |
Uscita | venerdì 21 agosto 2009 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,84 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 23 settembre 2009
Tutti a Black Falls lavorano per la Black Box Unlimited Worldwide Industries Incorporated, la cui nuovissima Black Box è il gadget tuttofare per la comunicazione che sta conquistando la nazione. In Italia al Box Office Il mistero della pietra magica ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 174 mila euro e 78,5 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Nella standardizzata e omologata cittadina di Black Falls, sede di un'industria che produce un supporto tecnologico dagli infiniti usi, il Black Box, un gruppo di ragazzini segue la scia di un arcobaleno e trova una pietra magica in grado di soddisfare ogni desiderio. Passando attraverso le mani di Toe Thompson e di tutti i suoi amici, dal bizzarro Loogie all'ipocondriaco Nose, fino ai due malefici fratelli Helvetica e Cole Black, la pietra darà vita di volta in volta a sempre più incredibili avventure.
Come ogni prolifico regista di B-movie che si rispetti, Robert Rodriguez è in grado di girare a ritmi frenetici e di adattare questo stile convulso a registri continuamente dissonanti. Dal film più violento e iperrealista (El Mariachi; C'era una volta in Messico), all'horror pseudo-demenziale (Dal tramonto all'alba; Planet Terror), passando attraverso ragazzate "vietate ai maggiori" come la trilogia di Spy Kids, la sua costante è la capacità di trasformare ogni desiderio narrativo in cinema, attraverso un insieme di tecnica avanguardistica e serio pragmatismo. Nelle prove più esplicitamente infantili come questo Il mistero della pietra magica c'è da notare l'esplicita volontà di dare corpo all'immaginazione più puerile, tanto fantasiosa nell'inventiva quanto scombinata nel racconto. La storia si fa così letteralmente a "pezzi", attraverso una serie di mini-avventure di alcune "simpatiche canaglie" dell'era ipermediale proposte in maniera antilineare, proprio come se venisse raccontata da un ragazzino, fino a formare un'unità narrativa compiuta. Inoltre, ogni short viene condotto come il livello di gioco di un videogame, dove al crescendo di complessità e di dinamismo grafico corrisponde il tentativo di rendere più interattiva la fruizione del film, attraverso un espediente che visualizza i vari riavvolgimenti in avanti o all'indietro della visione del film come fossero opera del telecomando di un videolettore da salotto.
È un lavoro sulla componente fumettistica del nostro immaginario che Rodriguez ha ereditato da Tarantino, portandola ad un estremo più cartoonesco (quando non videoludico) e mettendo da parte le implicazioni intellettuali del collega e amico. L'effetto è in fondo lo stesso che vedere un filmino casalingo nel salotto di casa propria, un "home movie" che può permettersi di realizzare in immagini tutti i desideri più brutalmente infantili grazie agli effetti digitali e al supporto di una major.
"Shorts"(RObert Rodrugez, anche autore di soggetto e sceneggiatura, direttore della fotografia, co-autore della musiche, 2009-titolo originale come molte volte ben pi} espresisvo delle traduzioni)racconta di due undicenni, uno maschio, l'altro femmina(per caratterizzare, non per offendere l'ideologia transgender)che, appartenendo a condizioni sociali differenti(lei ´figlia del [...] Vai alla recensione »
In apparenza può sembrare un film banale ma non è così. E' dotato di una atmosfera "strana", piacevole, con buoni dialoghi. Sinceramente mi sento di consigliarlo.
secondo me quello che uscirà il 21 agosto sarà un film bellissimo. ciaooo
Il film di robert rodriguez non brilla di originalità,ne di doti particolari,mà tutta via si rivela un ottimo film di intrattenimento.Il film conta su un cast approssimativo ma che regge bene il film,gli effetti speciali sono buoni,la sceneggiatura da dimenticare.Il film in estate è come una bibita fresca:ti allieta e ti fà felice.
Se siete annoiati a casa,tristi e state pensande alla ragazza che vi ha lasciato,vi sentite soli,c'e' solo una cosa di cui avete bisogno:di energia,relax,emozioni e qualche risata genuina saldata ad uno stupore a tratti incredibile. Questo e altro proverete guardando questo capolavoro di rodriguez. Un film che succhia sangue da Goonies di Donner riprendendone il percorso dell'avventura alla quale [...] Vai alla recensione »
I presupposti perché Robert Rodriguez potesse ritrarre con puntualità e ironia il mondo dei bambini erano già evidenti ne I monelli, l'episodio di Four Rooms che lo vedeva alla regia. In seguito, il successo ottenuto con la trilogia di Spy Kids (112 milioni di dollari incassati con il primo, 85 con il secondo e 111 con il terzo) avrebbe confermato la versatilità del regista texano, capace di passare con nonchalance dall'horror all'avventura in salsa tex-mex, all'adattamento per il grande schermo delle strisce di un fumetto violento al film per famiglie.
“I wish I had friends,” laments 11-year-old Toe Thompson (Jimmy Bennett), a picked-on kid with a mouth full of metal and a ZIP code full of weirdos. Toe’s lack of companionship, however, has less to do with his orthodontist than with the peculiarities of his suburban neighborhood: the ominously named Black Falls, home to Black Box Industries and locus of excessive looniness.
What would you wish for if you found a rainbow-colored rock that told you to make a wish, then granted every one? Would you go for world peace, a million bucks? Or like the kids in "Shorts," would you wish for a castle and a moat protected by snakes and alligators, not realizing the complications that might crop up? Me, I'd wish that writer-director Robert Rodriguez, who brought us the finely wrought [...] Vai alla recensione »