Dopo il grande successo del primo capitolo, tornano per una nuova avventura le protagoniste di Addio al Nubilato Espandi ▽
Quando Eleonora (Antonia Liskova) viene scaricata all'altare, la sua luna di miele si trasforma in un viaggio della speranza. Dovrà viaggiare da Nord a Sud per esaudire l'ultima richiesta di suo padre: seppellire in un terreno al confine con la Slovenia una curiosa reliquia. Al suo fianco ci saranno le sue inseparabili amiche Vanessa (Chiara Francini), Linda (Laura Chiatti) e Akiko (Jun Ichikawa). Il loro sarà un indimenticabile viaggio on the road, che, in un vortice di avventure, le farà arrivare fino a una piccola casa-famiglia di Gorizia, dove avranno modo di scoprire nuovi lati delle rispettive personalità che non immaginavano di avere. Recensione ❯
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La parabola di Manuel Ernesti, pugile e barbiere, chbe cerca di aiutare i ragazzi che come lui arrivano da contesti sociali difficili. Espandi ▽
Una vita difficile, quella di Manuel Ernesti. Un'infanzia passata nelle case occupate, il riscatto come campione di pugilato, le difficoltà economiche e la rinascita come barbiere e imprenditore di successo. Infine la nascita di un progetto sociale chiamato Barber Ring, in cui Manuel insegna sia il mestiere del barbiere che la disciplina dell'arte nobile del pugilato. Un modo per tendere una mano a tutti quei ragazzi che come lui vengono da realtà difficili, li segue, li aiuta e li supporta per far in modo che si costruiscano un futuro migliore. Recensione ❯
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Un road movie che ripercorre 2 anni di musica e viaggi di Blanco, con contenuti, brani e video inediti. Espandi ▽
Dalle sue primissime apparizioni su un palco alle immagini del suo primo tour "Blu Celeste", dai viaggi in America a quelli in Bolivia per concepire l'album "Innamorato", da performance esclusive in luoghi suggestivi a Venezia, Firenze e Napoli fino agli stadi dell'estate 2023. Un doc dedicato a Blanco. Recensione ❯
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Un'interessante favola contemporanea con due pilastri: lo script dal sapore internazionale e la duttilità di Francesco Scianna. Commedia, Italia2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Filippo è un fidanzato fedele, un avvocato impeccabile e un uomo generoso. È possibile essere così perfetti? Sì, se hai una coscienza come Otto che controlla ogni tua mossa. Espandi ▽
Filippo è un fidanzato fedele, un avvocato impeccabile e un uomo generoso. È possibile essere così perfetti? Sì, se hai una coscienza come Otto che controlla ogni tua mossa. Un giorno, però, Otto raggiunge in ritardo la sua postazione di lavoro nel "Mondo Altro" e scopre che, in pochi minuti, Filippo ha messo sotto sopra tutta la sua vita. Otto è in difficoltà, deve sistemare le cose prima che le Coscienze Superiori se ne accorgano e decide così di affrontare Filippo di persona piombando sulla Terra...
In questo percorso emozionante, divertente, ricco di colpi di scena e di situazioni in cui non sempre sarà facile agire "secondo coscienza", i nostri protagonisti vedranno pian piano la loro vita con occhi diversi. Recensione ❯
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Un film sull'Italia perbene, con bellissime intuizioni di regia e un Albanese come sempre magistrale. Drammatico, Italia2023. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Antonio, dovendo pagare il matrimonio della figlia, scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni. Espandi ▽
Antonio Riva, operaio specializzato in prepensionamento, si reca in banca per prelevare dal conto su cui ha messo tutto ciò che ha. Non si è reso conto di aver tramutato le sue obbligazioni sicure in azioni a rischio, passando da risparmiatore ad azionista su consiglio di quella banca dove gli impiegati erano di famiglia, e che aveva sostenuto lo sviluppo dell’intero paesino sul lago di Lecco dove è nato e cresciuto. Quella banca, poi, mica può fallire, perché se fallisse “andrebbero a gambe all’aria tutti quanti”. Con Cento domeniche, di cui è protagonista, sceneggiatore (con Piero Guerrera) e regista, Antonio Albanese prosegue nel percorso di cinema civile che caratterizza la sua carriera di artista. Il suo intento qui è raccontare un’Italia perbene in via di sparizione, preda delle spietate logiche del mercato e della spregiudicatezza degli istituti bancari, che fanno ruotare il personale nelle filiali locali affinché nessuno possa costruire un rapporto di fiducia con il cliente. Dal punto di vista della regia Cento domeniche è convenzionale, quasi scolastico nelle transizioni fra un scena e l’altra, ma ha anche intuizioni bellissime e in qualche modo visionarie. Recensione ❯
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Nunziante cerca di applicare una formula simile a quella di Checco Zalone ma, malgrado alcune trovate riuscite, ancora non riesce ad affondare il colpo. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti.
Alla morte di suo padre, Pio eredita la gestione di svariate attività. Ora vive nell'agio di Treviso con la sua famiglia, ed è in corsa per diventare sindaco. Espandi ▽
Pio è un avvocato dal carattere remissivo che si è fatto convincere da alcuni imprenditori locali a candidarsi come sindaco di Treviso. Sposato con Borromea e padre di due bambini, Manfredi e Ginevra, conduce una vita agiata nel castello dei marchesi Pasin, i ricchi suoceri proprietari di un'azienda vinicola che produce prosecco. Ha appena perso suo padre Salvatore, un ricco costruttore che ha sempre condizionato la sua vita stroncandogli i suoi sogni di fare carriera come cantante.
La sua vicenda s'incrocia con quella di Amedeo, un uomo che è spesso stato in carcere, che è stato assunto come suo autista e factotum grazie all'intermediazione di don Boschin, il parroco del posto. Il suo arrivo manda all'aria l'equilibrio familiare di Pio. Ma, grazie a lui, riesce a scoprire alcuni segreti su suo padre e riscopre quelle passioni che sembrava aver seppellito per sempre. In più, c'è qualcosa di ancora più profondo che li accomuna.
Amedeo irrompe come Checco Zalone. Nel colloquio iniziale dell'assunzione come autista di Pio si avverte un clima simile a quello in cui Checco si confronta con la spietata dottoressa Sironi, che cerca di spingerlo ad abbandonare il posto fisso, in Quo vado?. Gennaro Nunziante ha applicato su Pio e Amedeo una formula simile a quella utilizzata con il comico pugliese nei quattro film in cui l'ha diretto. Recensione ❯
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Una fiaba metropolitana carica di riferimenti cinematografici dove si sente il peso dei dialoghi. Avventura, Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film vede per la prima volta alla regia Davide Gentile, classe 1985, già autore del pluripremiato cortometraggio "Food for Thought". Espandi ▽
Walter, 13 anni, ha da poco perso il padre Antonio, morto in un incidente sul lavoro. Vaga senza meta nelle strade del litorale romano quando arriva in una villa dove c’è una piscina. Si tuffa in acqua e improvvisamente si trova davanti uno squalo. Scampato il pericolo, resta però affascinato dal posto e ci torna anche nei giorni successivi. Quel luogo però non è abbandonato ma appartiene a un leggendario boss criminale, il Corsaro. Lì conosce un ragazzo un po’ più grande di lui, Carlo, che si spaccia per il custode della villa e che prima lo minaccia e poi ci diventa amico e lo fa entrare nella gang locale il cui capo è Tecno. Intanto la madre di Walter, Rita, cerca invano un dialogo col figlio ed è sempre più preoccupata per lui.
Denti da squalo è un film altalenante, discontinuo ma che a tratti trova la fascinazione di una fiaba metropolitana, tra gli squarci visionari del cinema di Gabriele Mainetti e la brutalità poetica di Dogman di Matteo Garrone da cui riprende la figura del boss locale interpretato da Edoardo Pesce.
Talvolta risulta forzato in qualche dialogo, specialmente quando cerca di fare entrare in gioco un tono più leggero e comico.
Piuttosto il film entra in un suo universo parallelo e il film riesce maggiormente a emergere proprio nel momento in cui si stacca dalla descrizione realistica. Recensione ❯
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Il film racconta la storia di Trip (Lillo), un elfo di Babbo Natale incaricato di costruire giocattoli e dal temperamento anticonvenzionale. Espandi ▽
Elia è un bambino dislessico, bullizzato dai compagni, con il papà lontano e la mamma che fatica a portare avanti un negozio di giocattoli di quelli di un tempo, lontano dalle mode del momento. Trip è un elfo tuttofare, goffo e vivace, che inventa giocattoli tanto geniali quanto pericolosi, che vengono puntualmente scartati. Per sbaglio finirà impacchettato a casa di Elia e insieme dovranno affrontare una serie di avventure, tra cui il temibile Ciocca, che mira a imporre il suo peluche parlante come "il" giocattolo di Natale che tutti vorranno.
La dedizione del notevole cast, l'alto budget a disposizione (otto milioni di euro) e l'evidente impronta di Gabriele Mainetti su scrittura, produzione e musiche, non bastano a far elevare il film diretto dagli YouNuts! sopra al livello delle buone intenzioni.
Infarcito di moralismo e messaggi didascalici, nell'affrontare temi importanti come la lotta al bullismo e al consumismo sfrenato, inciampa nella realizzazione di scene d'azione come la gara di slittini tra bambini. Recensione ❯
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Una storia d'amore e d'amicizia che non ha paura di volare alto, proprio come il suo protagonista. Drammatico, Italia2023. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Enea rincorre il mito che porta nel nome, lo fa per sentirsi vivo in un'epoca morta e decadente. Espandi ▽
Enea e l’amico Valentino sono molto uniti. Spacciano droga, non mancano alle feste più cariche di energia e per di più il secondo ha preso da poco il brevetto di pilota su arei da turismo. La famiglia di Enea si compone di un padre psicoanalista malinconico, di una madre che non ha smesso di amare il marito e di un fratello che a scuola ha più problemi che soddisfazioni. Gli resta l’amore a sostenerlo anche quando finisce in una vicenda difficile da gestire. Pietro Castellitto descrive un milieu sociale che mostra di conoscere bene sul quale applica una molteplicità di strategie narrative. Gli va dato atto che la coerenza è una dote che non gli fa difetto così come la spericolatezza nella stesura di una sceneggiatura che sostiene con la professionalità propria di un regista che, lo si vede, si è nutrito di cinema sin dall’infanzia. Perché Pietro vuole volare alto come il suo Valentino sorvolando gli abissi esistenziali muovendosi sulla corda tesa di un realismo che sembra non poter sussistere nel suo cinema senza sposarsi con il surreale o il grottesco. Recensione ❯
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Il documentario racconta la riabilitazione del calciatore bianconero Federico Chiesa, le soddisfazioni dopo ogni traguardo conquistato e le fasi più dure e coraggiose verso il ritorno in campo. Espandi ▽
9 gennaio 2022, Stadio Olimpico di Roma. Alla mezz'ora del primo tempo Federico Chiesa si accascia a terra, urlando di dolore: si è rotto il legamento crociato del ginocchio sinistro. È l'inizio di un calvario lungo dieci mesi, durante il quale Federico dovrà riscoprirsi, come atleta e come uomo. Al suo fianco ci saranno la famiglia, i compagni, lo staff della Juventus e un nuovo prezioso amore. Nel documentario, infatti, è presente la cerchia più ristretta delle persone a lui vicine. Recensione ❯
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Le condizioni socio assistenziali dei malati di demenza nei primi anni 90 in Italia, prima dell'arrivo di strutture specialistiche Espandi ▽
1990, Italia. Golia è un ex giocatore di rugby affetto da una grave forma di demenza senile e vive in una casa di riposo. Ogni giorno si sveglia senza sapere dove si trovi e perché, senza ricordare quasi nulla di sé e della sua storia. Spesso subisce scherzi crudeli da alcuni membri del personale, mentre può contare sull'affetto e le premure di una giovane infermiera. Golia non ha più contatti con moglie e figli, ma tra gli ospiti dell'istituto c'è un amico che gli vuole bene, l'ex professore di lettere antiche Alessandro, costretto sulla sedia a rotelle e deciso ad aiutarlo a scappare. Per farlo, utilizza delle audiocassette affinché possano guidare Golia sia attraverso il racconto del suo passato sia con le istruzioni per la fuga.
Un'opera prima compatta e credibile, ambientata in una casa di riposo e con un intenso protagonista, bloccato in un eterno presente insignificante.
L'esperienza del cast (Giorgio Colangeli, Pietro De Silva, Lucia Batassa, Giobbe Covatta) alleggerisce il ritmo con momenti di dialogo e simpatici scambi tra i personaggi secondari, senza comunque intaccare né il lato più introspettivo del film né il messaggio di denuncia sociale relativo alle condizioni degli anziani e dei malati. Recensione ❯
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Un film da grande pubblico con un chiaro intento sociale raccontato con disarmante semplicità. Commedia, Italia2023. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato,
accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e collega come insegnante di un laboratorio teatrale all'interno di un istituto penitenziario. Espandi ▽
Antonio Cerami è un attore di teatro che da tre anni non calca il palcoscenico, vive da solo in un appartamento a Ciampino dove sente il passaggio di ogni aereo e doppia film porno per arrivare a fine mese. Il suo amico Michele gli trova un incarico insolito: sei giorni di lezioni di recitazione presso un carcere di Velletri allo scopo di far mettere in scena ai detenuti una serie di favole. È un progetto finanziato dal Ministero cui la direttrice del carcere, Laura, ha acconsentito senza troppo entusiasmo, ma ad entusiasmarsi sarà Antonio, che deciderà di mettere in scena presso il teatro di Michele un progetto più grande: “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, perché i detenuti “sanno cosa vuol dire aspettare: non fanno altro”. Riccardo Milani dirige e adatta (insieme a Michele Astori, entrambi autori di soggetto e sceneggiatura) il film francese Un Triomphe di Emmanuel Courcol, a sua volta tratto dalla storia vera dell’attore svedese Jan Jonson, che mise effettivamente in scena Beckett con un gruppo di detenuti. Grazie ragazzi è il tipo di film che negli Stati Uniti si definisce “crowd pleaser”, cioè disegnato per andare incontro al gradimento del grande pubblico, dunque si risparmia digressioni filosofiche vezzi autoriali per mettersi a servizio del racconto con onestà e gentilezza, e tuttavia si concede un finale non del tutto encomiabile. Recensione ❯
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Un film dalle tinte horror/mistery che racconta un passaggio fondamentale nella vita e nella formazione di ogni individuo: l'accettazione di sé, della propria vera natura e delle proprie ombre. Espandi ▽
1813, in un piccolo borgo rurale italiano. Giacomo, Pilla e Orazio sono i tre figli dei conti Gustavo e Adelaide, proprietari terrieri e punto di riferimento della comunità agricola locale: lui illuminista convinto, lei beghina religiosa. Nelle campagne circostanti gli animali vengono uccisi da una creatura misteriosa che i contadini hanno soprannominato la Bestia: ma lo zingaro Scajaccia sostiene che le uccisioni non siano opera del lupo grigio avvistato nella zona. Orazio, che ha paura del buio ma è incuriosito da tutto ciò che è misterioso, si aggira per la villa padronale. Giacomo invece, è fragile e chino sui libri, ed è di lui che il piccolo Orazio comincerà a sospettare.
Ambra Principato, che ha un diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia e un passato di regista pubblicitaria, e il suo duplice approccio è qui evidente: da un lato un'attenzione autoriale non comune, dall'altro una gestione economica delle inquadrature, attenta a non sprecarne nessuna.
Si intuisce una certa fretta nel completare la sceneggiatura e le riprese, ma è compensata dalla confezione elegante portata a casa dall'autrice, un nome su cui investire: con più tempo e maggiori mezzi, e con la possibilità di concentrarsi maggiormente su un paio di piani narrativi, Principato può fare ottime cose, delle quali Hai mai avuto paura? è probabilmente soltanto un assaggio. Recensione ❯
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Un sentimento profondamente radicato nella cultura giapponese, contrariamente a quella occidentale che incensa esclusivamente i vincitori. Espandi ▽
Il film racconta di una insegnante di educazione fisica, Stefania Trezzi (Manuela Arcuri) si ritrova - costretta a causa di uno spiacevole evento che riemerge nella sua vita - ad accettare l'incarico di insegnante di recupero all'interno di una classe composta da giovani arrabbiati, delusi e rassegnati a una vita e senza un obiettivo ben preciso per il proprio futuro. Stefania trascinerà i ragazzi e la loro volontà a combattere senza arrendersi al di là del risultato conseguito e lo farà attraverso lo sport. Recensione ❯
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