Manuela Arcuri è l'ideale erede italiana di Jayne Mansfield. Bellissimo corpo giunonico, mostrato nudo a destra e a manca, e poca vena recitativa. Soubrette e starlette prestata al grande schermo con insufficiente successo, ha invece invaso il tubo catodico fra gli anni Novanta e Duemila, non tanto per le fiction cui prende parte, ma per i discussi legami sentimentali che l'hanno portata sulle prime pagine dei principali rotocalchi di gossip.
Cresciuta a Latina, dopo il liceo artistico, si iscrive all'Accademia d'Arte Drammatica di Roma: mai terminata. Poi, giovanissima, inforca la carriera di modella, studiando portamento e guadagnando i primi stipendi come attrice nei fotoromanzi. È il 1995.
Ed è proprio in quell'anno che la Arcuri debutta cinematograficamente nel film di Francesco Laudadio L'ultimo concerto, con Anna Bonaiuto, Eros Pagni e Claudia Pandolfi. Ma nessuno sembra accorgersi di lei, così capisce che per arrivare al successo deve necessariamente battere altre strade. Comincia a diventare una presenza fissa di salotti mondani, non c'è festa VIP alla quale non partecipi e la stampa scandalistica, ovviamente, non può non registrare la sua partecipazione. Le notizie sulla sua vita amorosa cominciano a moltiplicarsi e, lentamente, a invadere le pagine rosa delle riviste specializzate nei pettegolezzi. Si comincia a riconoscere il suo nome soprattutto dopo una discussa relazione con un miliardario emiro arabo, con il quale però, molto presto, romperà ogni legame per via dell'eccessiva gelosia, passando ai più sportivi Francesco Totti, Francesco Coco e Aldo Montano, ma c'è chi fa anche i nomi del cantante Eros Ramazzotti, del personaggio televisivo Milton Morales, degli imprenditori romani Giovanni Malagò (già legato sentimentalmente a Lucrezia Lante della Rovere) e Stefano Ricucci, del tenore Alessandro Safina etc. etc. Insomma, come scrive qualcuno: flirt a go-go.
Nel contempo, anche le proposte cinematografiche cominciano ad aumentare. Lavora spesso con Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi, ma anche con Carlo Vanzina. Nel 1997, prende parte al telefilm Disokkupati (1997), poi alla miniserie Anni '60 (1999), passando per una piccola parte in una puntata di Pepe Carvalho (1999). Decide di fare teatro, partecipando a "A pretty story of a woman" e "Liolà": saranno le sue sole presenze sul palcoscenico.
Si iscrive alla laurea triennale di sociologia, ma più che dare esami posa nuda per calendari: il primo è quello per Gente Viaggi, fatto nel 2000, il secondo per Panorama, nel 2001, che ha un grandissimo successo e contribuisce a renderla ancora più famosa, tanto è vero che la Gialappa's Band la inserirà, seppur per brevissimo tempo, come soubrette nella loro trasmissione Mai dire Goal.
Ma non solo Italia. La Arcuri cerca di esportarsi anche all'estero, soprattutto in Spagna, come dimostra la pessima pellicola finto-storica Giovanna la Pazza (2001) di Vicente Aranda, con Daniele Liotti e Giuliano Gemma, dove riveste il ruolo di una cortigiana, senza particolare trasporto.
Le luci dei riflettori si accendono ancora una volta sopra di lei quando, accanto all'attrice Vittoria Belvedere, è chiamata a riempire il teleschermo per la manifestazione Festival di San Remo del 2003, condotta da Pippo Baudo. Completamente a suo agio nel ruolo di se stessa, affiancherà nella conduzione Teo Teocoli e la brava Anna Maria Barbera nell'ottava edizione del programma "Scherzi a parte" (2003). Nel frattempo, il fenomeno Arcuri raggiunge l'apice: nel 2002, la località turistica balneare Porto Cesareo, nel Salento, forse proprio per avere un po' di pubblicità in più, le dedica una statua sul lungomare intitolata "La moglie del pescatore, statua che verrà poi deturpata in un secondo tempo.
Dopo essere stata la protagonista del videoclip "L'amore che non c'è" del cantante napoletano Gigi D'Alessio, trova posto come protagonista nella serie tv Carabinieri (2002) e nel film tv che ne verrà in seguito Carabinieri - Sotto copertura (2005). Musa di Pierfrancesco Pingitore che la userà per i film tv Con le unghie e con i denti (2004) e Imperia - La grande cortigiana (2005), ma anche di Salvatore Samperi per la fiction Madame (2004) e per il telefilm L'onore e il rispetto (2006), arricchisce la sua carriera con altri prodotti televisivi come Regina di fiori (2005), Caterina e le sue figlie 2 (2005) con Alessandro Benvenuti, Donne sbagliate (2007) e Io non dimentico (2007).