Attore e comico italiano, Pio D'Antini è diventato famoso per aver fondato, assieme all'amico Amedeo Grieco, il duo Pio e Amedeo.
Gli inizi
Comincia la sua carriera nel mondo dello spettacolo proprio in tandem col suddetto amico, con il quale divide i piccoli palchi dei villaggi turistici. Le prime scritture sono nelle reti locali (Telenorba, Telefoggia), per poi passare alla RAI in programmi televisivi come "Base Luna" e "Stiamo tutti bene".
Il salto a Mediaset
Messi sotto contratto da Mediaset, passano a "Zelig" e poi a "Le Iene" e, dopo aver partecipato ad altri programmi televisivi, decidono di fare il salto sul grande schermo, seguendo le orme di alcuni loro predecessori catodici.
L'esordio al cinema
Il film di debutto è diretto da Enrico Lando e si intitola Amici come noi, che è e rimane un mediocre tentativo di commedia tra donne, soldi facili, calcio... e pompe funebri. Benedetta da Checco Zalone, la pellicola è zoppicante e inverosimile, ma gradevole nel risultato, sebbene la loro comicità appaia estremamente cafona e fin troppo legata ai loro sketch televisivi. Appaiono anche nel film di Neri Parenti Ma tu di che segno 6?, dove funzionano decisamente meglio.
Il successo di "Emigratis"
Tre anni dopo, Mediaset decide di dare loro fiducia con il programma "Emigratis", all'interno del quale il duo viaggia a scrocco per il mondo, sfruttando molto spesso le finanze di altri vip (Fedez e Chiara Ferragni, Fausto Leali, Francesco Totti e tanti altri). I critici televisivi italiani però storcono il naso davanti ai loro contenuti trash e, appesantiti da un umorismo fastidioso, smettono di definire il loro programma "politicamente scorretto" per etichettarlo come "pecoreccio". Malgrado questo, gli ascolti sono altissimi e il gradimento del pubblico è notevole.
Le accuse
Spesso ospiti nel programma "Amici di Maria De Filippi", nel 2021, passano alla conduzione di "Felicissima sera", che però va incontro a critiche molto aspre per atteggiamenti e dichiarazioni volutamente provocatori nei confronti dell'antisemitismo, del razzismo, dell'omofobia e della violenza sulle donne. Tanto da sollevare numerose proteste da parte del pubblico per aver espresso opinioni e consigli non richiesti verso le minoranze italiane, con un'evidente mancanza di conoscenza delle difficili realtà vissute e un'altrettanto palese insensibilità, oltretutto in un periodo in cui si esacerbavano le violenze a loro carico. Ancora più antipatica l'assenza di scuse e l'ostinazione nel difendere lo sdoganamento di gravissimi insulti, anche di fronte a chi replicò loro che se avessero voluto veramente essere provocatori nella maniera più coraggiosa, avrebbero dovuto semplicemente bestemmiare in diretta. Pur sapendo che, così facendo, sarebbero andati incontro a un esilio catodico pluriennale.
Cercheranno di ritrovare le simpatie del pubblico con la pellicola Belli Ciao di Gennaro Nunziante, seguita da Come può uno scoglio, sempre di Nunziante.
Sono anche autori di un libro comico dal titolo "Salviamo il mondo mo' senza esagerare".
Vita privata
Pio D'Antini è sposato con Cristina Garofalo, dalla quale ha avuto una figlia.
