Anno | 2001 |
Genere | Animazione |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Vicky Jenson, Andrew Adamson |
Attori | Mike Myers, Eddie Murphy, Cameron Diaz, John Lithgow, Vincent Cassel Peter Dennis, Clive Pearse, Jim Cummings, Bobby Block, Chris Miller (II), Cody Cameron, Michael Galasso (II), Christopher Knights, Simon J. Smith, Conrad Vernon, Antonio Banderas, Renato Cecchetto, Nanni Baldini, Selvaggia Quattrini, Oreste Rizzini, Massimiliano Manfredi, Pino Insegno, Ilaria Stagni, Corrado Conforti, Fabrizio Mazzotta, Eliana Lupo. |
Tag | Da vedere 2001 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,96 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 giugno 2021
Argomenti: Shrek
Un innovativo film d'animazione che ribalta lo zuccheroso mondo delle fiabe parodiandolo con la figura del simpatico orco verde. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a AFI Awards, In Italia al Box Office Shrek ha incassato 6,3 milioni di euro .
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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Un orco che rutta e legge le favole seduto sul cesso. Un asino petulante e splendido cantante. Una principessa che va ghiotta di topi arrostiti e ogni tanto gioca come Lara Croft. Una "draghessa" che diventa buona dopo essersi innamorata dell'asinello. Il principe "ufficiale" che ha il petto peloso come una foresta. Bastano questi pochi elementi per "inquadrare" Shrek come il disegno animato più politicamente scorretto della storia del cinema. Perché se i giochini alla South Park sono, alla fin fine, molto prevedibili nel loro svolgimento, questo film d'animazione della premiata ditta Katzenberg-Spielberg (la Dreamworks) è "sorprendente" fino alla fine: continuamente teso in direzione di situazioni felici e tradizionali che peraltro non si verificano mai. L'orco di nome Shrek deve portare la principessa Fiona al principe Farquaad perché lui si riprenda tutte le creature fantastiche che ha cacciato dal proprio castello e che minacciano la solitudine di Shrek: questa la struttura apparentemente da fiaba classica del film. Molte deviazioni narrative lo trasformano peraltro in un prodotto di fiction tradizionale, che potrebbe essere interpretato da attori veri. Con in più un senso d'innovazione che il cinema recitato ha perso da tempo. Ed una voglia di "graffiare" inusuale: Shrek "distrugge" tutti i miti dell'infanzia disneyani, da Pinocchio-La bella addormentata nel bosco-Biancaneve e i sette nani fino a La bella e la bestia.
Il nucleo di Shrek è la parodia, delle fiabe classiche e dei film d’animazione tratti da fiabe classiche. Rovescia, destruttura, reinterpreta, smitizza la fiaba e il cartoon classici dall’interno: rispetta regole e codici della tradizione fiabesca, e al contempo deforma e stravolge. Il film si apre seguendo la formula dei film Disney tratti da fiabe classiche, mostrando un libro di fiabe, che però Shrek usa come carta igienica. Questo incipit si dà come modello delle gag del film: il testo di partenza (letterario o filmico) è fatto oggetto di parodia con un ludico scarto rispetto alle attese dello spettatore, con un abbassamento carnevalesco che coinvolge la scatologia come elemento che stimola il senso fanciullesco di giocosa ribellione. Shrek è una sintesi di testi, una rilettura parodica della Morfologia della fiaba di Propp, assume le formule date e le muta di segno. Ricorda così l’opportunità educativa – sostenuta da G. Rodari nel libro La Grammatica della fantasia – di reinventare le fiabe classiche per sviluppare le potenzialità dell’immaginazione e scoprire nuovi sensi in testi noti. Di solito nelle fiabe l’orco ha la funzione dello sparagmos, si lega cioè ad atti violenti discendenti da miti arcaici; Shrek invece non ha rapporti con lo sparagmos e assume la funzione del pharmakos, la vittima sacrificale rifiutata dalla società: più esattamente Shrek, stanco di essere rifiutato, attua un volontario rifiuto della società, si allontana dagli uomini, che lo giudicano solo per le apparenze. Poi passa alla funzione di eiron, colui che disapprova e sottovaluta se stesso ma che diventa, nella commedia, agente del raggiungimento del lieto fine. Alla fine Shrek diventa l’eroe. L’aiutante dell’eroe, il Ciuchino, non è un prode e fido destriero, ma un asino petulante, che unisce in sé il miles gloriosus (soldato spaccone) e il bomolochus (buffone). Sul piano tematico, Shrek celebra gli emarginati, l’imperfezione, l’orgoglio della differenza. Oscar come miglior film d’animazione.
Davvero c'è bisogno di raccontare la trama? Un orco di nome Shrek, odiato e temuto da tutto il regno delle fiabe, si gode la solitudine della sua palude. Un giorno però la sua proprietà viene invasa da una moltitudine di creature, costrette a migrare lì per ordine di Lord Farquaard. Per riaverla, dovrà imbarcarsi in una nobile impresa (insieme all'immancabile [...] Vai alla recensione »
Uscito nell'ormai lontano 2001, rivelandosi esser poi un campione di incassi al botteghino, primissimo film a vincere l’oscar per “il miglior lungometraggio di animazione” (categoria introdotta ufficialmente nel 2002), nonché capitolo capostipite di una serie che avrebbe segnato la storia del cinema recente, scadendo poi nelle più canoniche maledizioni [...] Vai alla recensione »
Dopo alcuni film di altalenante qualità, la DreamWorks Animation segna il primo colpo vincente con un film in cui il salto di qualità, sia sul piano narrativo che visivo, è evidente. Si pone finalmente ai livelli della principale rivale, la Pixar, al cinema nello stesso anno con Monsters & Co. Shrek è un film di grande ricchezza visiva, i livelli tecnici raggiunti dal [...] Vai alla recensione »
Uno dei maggiori film di successo della Dream Works Animation (probabilmente il più riuscito in assoluto), "Shrek" andrebbe visto da tutti almeno una volta nella vita a prescindere dall'età. Infatti, è una fiaba ricchissima di colpi di scena in cui i personaggi positivi e negativi si scambiano di ruolo abbandonando le più tradizionali convenzioni (basti osservare [...] Vai alla recensione »
In una palude, situata in un regno fantastico , vive un orco solitario di nome Shrek che trova divertente spaventare chiunque osi avvicinarsi al suo territorio per catturarlo ( dato che in quel regno gli orchi sono ricercati come dei fuorilegge del West ), tra l' altro , delle guardie reali stanno catturando e segregando tutte le creature delle fiabe per riverire il volere del bieco e tirannico [...] Vai alla recensione »
E via al divertimento! E sì,credo proprio che Shrek ha lasciato una traccia molto grande che rimarrà nei nostri cuori per molto tempo. La sua generale,ma non banale,allegria dimostrata è unica,anche algiorno d'oggi,che haimè,la sua divertente saga è terminata. Se ve lo vedete,rimarrete contenti perchè riuscirà con la sua enorme faccia,ad alzare il livello di allegria di un ogni vostro singolo sorriso,in [...] Vai alla recensione »
Ciuchino, mulo parlante fuggito dalla sua padrona che vuole venderlo, conosce Shrek, orco rozzo e solitario ma di buon cuore che vive in un’isolata palude. Tra i due nasce una particolare amicizia. La dimora dell’orco viene ad un tratto invasa da tutti i personaggi delle fiabe, dai sette nani al pifferaio magico, lì reclusi dal locale principe che se ne vuole liberare.
un film meraviglioso!!!! ps il mio sogno è vedere insieme Ciuchino e Sid (dell'era glaciale): CHE COPPIAAAAA ;)))
La letteratura ci ha insegnato che alla richiesta di aiuto da parte di una principessa rinchiusa in una torre e sorvegliata da un drago risponda un meraviglioso principe che, a bordo del suo nobile destriero, cavalchi in un impeto di amore e coraggio per salvarla. Ma come si ribalterebbero le sorti se invece di un principe con una sfavillante armatura si presentasse un orco all’appel [...] Vai alla recensione »
Il più bel film della Dreamworks!! Stravolge completamente le regole dell'animazione e della fiaba, per questo mi è piaciuto tanto! Dal simpatico Ciuchino fino alla strana ma romantica storia d'amore tra Fiona e Shrek (che vissero orrendi e contenti!). Assolutamente da vedere, consigliato a tutti.
La prima volta che l'ho visto avevo 4 anni e,ancora non riuscivo a distinguere e conoscere i vari film;proprio con il faccione di shrek,ideato da Andrew Adamson (che cissà perchè è nato lo stesso giorno in cui sono nato io) che mi ha creato il cinema. Posso dire che il premio oscar è stato pienamente meritato.
il migliore della saga,gli altri sono sciatti.è divertente originale e diverso,curioso ma veramente bello.
UN OTTIMO FILM ADATTO AI BIMBI! 3,99SU 5,00
Cartone animato per bambini, prodotto dalla DreamWorks di Spielberg e soci con la Pacific Data Images, Shrek è diverso da tutti per varii motivi. Capovolge le regole delle favole, raccontando che anche un Orco può essere un Principe Azzurro e che la Principessa può essere bella soltanto a metà (di giorno è bella, di notte è brutta) ma bravissima nelle arti marziali.
Era dal 1953 (con Peter Pan) che al Festival di Cannes non erano presentati in concorso cartoons: a spezzare la quasi cinquantennale attesa ha provveduto la Dreamworks con Shrek, diretto da Andrew Adamson e Victoria Jenson. Il film d'animazione (rigorosamente computerizzata) è l'adattamento dell'omonimo romanzo per ragazzi di William Steig - la sceneggiatura è firmata da Ted Elliot, Terry Rossio, Roger [...] Vai alla recensione »
Specchio, specchio delle mie trame, chi è il più cattivo del reame? L’orco, non ci sono dubbi: risposta scontata, almeno nelle fiabe normali. Ma Shrek, stupefacente film d’animazione firmato da Andrew Adamson e Vicky Jenson, non racconta affatto una fiaba "normale". L’eroe, il suo aiutante, le prove da superare: tutto al posto giusto, come Propp comanda.
Sporco, fuori e contro la norma, mostruoso: così è il dolcissimo orco che dà titolo a Shrek (Usa, 2001, 90’). Già il nome, breve e fulminante, ne evoca il "segreto": terrore e spavento (basterebbero due piccole "c" in più per avere Schreck, che in tedesco significa appunto spavento). L’orco di Andrew Adamson e di Vicky Jenson questo è: un essere della paura.