Comico italiano, è diventato celebre per aver formato con Pio D'Antini il duo Pio e Amedeo, molto apprezzato dalla tv e dal pubblico generalista.
La gavetta
Dopo una lunga gavetta nei villaggi turistici assieme all'amico Pio D'Antini, comincia con questo le prime esperienze televisive in televisioni locali come Telefoggia e Telenorba, all'interno delle quali affidano loro programmi umorisitici dialettali.
Gli inizi nella tv
Passati alla RAI dopo un provino, vengono ingaggiati per gli show "Stiamo tutti bene" e "Base Luna", ma sarà all'interno di Mediaset che verranno sfruttati maggiormente, prima nel programma cabarettistico "Zelig" e poi in "Le iene".
Il cinema
Il cinema li attende con il mediocre Amici come noi, con un'improbabile storia di amicizia e donne che strappa qualche sorriso, ma che non rappresenta di certo il miglior esordio per un gruppo di comici. Tenteranno di nuovo con una piccola parte in Ma tu di che segno 6?, dove riusciranno a far ridere di più, ma saranno schiacciati dalla presenza di grandi nomi come Massimo Boldi, Vincenzo Salemme e, soprattutto, Gigi Proietti.
Le critiche
Tornati nei confini televisivi, saranno i protagonisti di "Emigratis", finto reality all'interno del quale cercano di viaggiare per il mondo, sfruttando le finanze altrui. Il programma viene immediatamente etichettato come trash, volgare, ignorante, ma il pubblico sembra apprezzarne i contenuti. Fregiandosi poi di aver fatto un programma satirico allo stesso livello del Fantozzi di Paolo Villaggio, c'è stato chi ha giustamente risposto loro che il grande comico genovese aveva fatto un'intelligente satira sull'italiano medio perché ne aveva mostrato vizi e impudenze attraverso le punizioni cui Fantozzi andava costantemente incontro, proprio a causa mediocrità. Cosa che invece non avviene mai nel loro programma. Le polemiche, critiche e antipatie si acuiscono nel momento in cui, conducendo il programma "Felicissima sera", invitano il pubblico a sdoganare gli insulti alle minoranze che, in risposta, dovrebbero riderne, fra l'altro in un periodo in cui aggressioni e le violenze a donne, minoranze etniche e religiose, membri della comunità Lgbt erano all'apice. Un maldestro tentativo di emulare comici ben più leggendari di loro che, però, non è andato a buon fine, visto il frastuono mediatico che si è creato e vista anche la loro cecità nel comprendere la potenziale pericolosità intrinseca delle loro parole.
Cercheranno di riaccattivarsi le simpatie del pubblico con il film Belli ciao, diretti da Gennaro Nunziante, seguito da sempre diretto da Come può uno scoglio (2023), Nunziante.
Vita privata
Amedeo Grieco è sposato con Maria Finzio, dalla quale ha avuto due figli.
