temat825
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domenica 4 febbraio 2024
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film pieno zeppo di difetti ma…
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Film con tutti i difetti che ho letto nelle altre recensioni ma per me il punto è un altro.
Quasi tutto il cinema autoriale italiano è scritto a tavolino per accedere ai contributi pubblici e/o per mettere insieme un milioncino nelle sale del triangolo Prati-Parioli-Salario.
Enea no, o almeno non dà quest'impressione, sembra mosso da un'urgenza reale e dolorosa ed in ogni caso, alla fine della sarabanda piena di ingenuità che mette in scena, ti lascia il senso della capacità di cogliere e rendere artisticamente un nucleo di verità di un pezzettino di mondo, nel suo caso quello mitologico di Roma nord.
E se considero che in genere i film autoriali italiani mi lasciano la sensazione esattamente opposta, di totale insincerità, questo mi basta per considerare Enea un film meritevole di visione ed alla fine riuscito.
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martedì 23 gennaio 2024
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brutto
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Raramente visto un film più brutto. Inquadrature pessime, è stato pesante e noioso. Scene troppo lunghe… Sceneggiatura che non scorre, sembra « cucito ». Ma voleva davvero rappresentare l’alta Borghesia? Famiglie arricchite che non hanno nulla da dirsi, in crisi con loro stessi, giovani che non sanno parlare. La trama prometteva ma la rappresentazione di ciò che poteva essere è stata una vera delusione.
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toninob
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lunedì 22 gennaio 2024
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geniale & sorprendente
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... sceneggiatura favolosa, regia filmica e regia teatrale, superiori, fotografia imparegggiabile ovvero, capiti (e metabolizzati) i molti "errori" commessi ne I PREDATORI (ma tutti commessi in buona fede vuoi per ingenuità, vuoi per entusiamo), Pietro ha tirato fuori, dalle sue enormi capacità, solo il meglio ... FILM UNICO (nello smorto panorama del cinema italiano) che avrà più successo all'estero che in Italia: un enorme BRAVO a Pietro ... e aspettiamo il suo prossimo film
PS per tutti: I FILM SI GUARDANO NON SI "LEGGONO" ... quindi un film può NON AVERE UNA STORIA e neppure un FINALE (Fellini ne ha mai avuto uno ?) ma non può non avere un'ottima FOTOGRAFIA, dei grandiosi MOVIMENTI DI MACCHINA, una splendida REGIA ATTORIALE .
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... sceneggiatura favolosa, regia filmica e regia teatrale, superiori, fotografia imparegggiabile ovvero, capiti (e metabolizzati) i molti "errori" commessi ne I PREDATORI (ma tutti commessi in buona fede vuoi per ingenuità, vuoi per entusiamo), Pietro ha tirato fuori, dalle sue enormi capacità, solo il meglio ... FILM UNICO (nello smorto panorama del cinema italiano) che avrà più successo all'estero che in Italia: un enorme BRAVO a Pietro ... e aspettiamo il suo prossimo film
PS per tutti: I FILM SI GUARDANO NON SI "LEGGONO" ... quindi un film può NON AVERE UNA STORIA e neppure un FINALE (Fellini ne ha mai avuto uno ?) ma non può non avere un'ottima FOTOGRAFIA, dei grandiosi MOVIMENTI DI MACCHINA, una splendida REGIA ATTORIALE ... e se, a tutto questo, in più, aggiungi una SCENEGGIATURA STREPITOSA, ecco il capolavoro realizzato da un trentenne ... in sintesi, se non sete boni a vede' un film, risparmiate li sordi der bijetto e restatevene a casa davanti a NETFLIX (anche perchè, DISNEY+ non lo potreste capire)
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sabato 20 gennaio 2024
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fotografia
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Commento “profondo” accattivante per un film che sono tante fotografie di una vita “bene” ma stanca e annoiata e con tanta problematica…reale, lento …si pensa ad un finale di riscatto… ma …ahimè non c’è!!!! Bello ??… triste!!!!! Il tuo Commento lo renderebbe un capolavoro… ma probabilmente… non lo è…!?! Bravissimo ??
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marco bossi
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venerdì 19 gennaio 2024
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da evitare!
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Volete tentare un suicidio mentale?
Andate a vedere il film Enea e sedetevi al fondo della fila per uscire quasi subito senza disturbare !
Terribile!
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calogero licata
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giovedì 18 gennaio 2024
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inadeguatezza
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Credo che l’autore, regista e interprete riesca nel raro caso di essere inadeguato in tutti e 3 i ruoli sopra citati.
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fab82ant72
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giovedì 18 gennaio 2024
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che noia ragazzi
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Mi sono annoiata da morire. Enea è un film pieno di compiacimenti, presuntuoso, vuoto e banale, che non decolla mai e ha un finale a dir poco imbarazzante. Vuole essere un film d'autore ma ahimè, risulta solo una patacca d'autore. Il protagonista è detestabile e non ti ci affezioni mai, i personaggi che gli gravitano attorno sono vuoti e poco interessanti. Voto 1. In famiglia non ci bastava Sergio Castellitto (che è un bravo attore e un discreto regista), dobbiamo per forza subirci il figlio di poco talento, sia come attore che come regista? Perché?!
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rumon
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martedì 16 gennaio 2024
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autocompiaciuto e autoassolutorio
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Un certo tipo di borghesia è descritto dal film e si rispecchia nel protagonista, che ne fa parte pienamente. I personaggi sono vacui, amorali, chiusi nel proprio club. Il.nome del protagonista dovrebbe rimandare al pius Aeneas; riferimento assolutamente fuori luogo. Il finale è uno dei più imbarazzanti che mi sia capitato di vedere. Alcuni bravi attori sono stati coinvolti; tra loro, Sergio Castellitto, cui si devono I pochi sprazzi di credibilità dell'opera. Ma Sergio Castellitto riuscirebbe a trasmettere emozioni anche leggendo un catalogo di florovivaistica. Film brutto che, paradossalmente, è pieno di inquadrature "belle", patinate. Per la prima volta, ho visto un film inutile, che mi ha fatto rimpiangere il.
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Un certo tipo di borghesia è descritto dal film e si rispecchia nel protagonista, che ne fa parte pienamente. I personaggi sono vacui, amorali, chiusi nel proprio club. Il.nome del protagonista dovrebbe rimandare al pius Aeneas; riferimento assolutamente fuori luogo. Il finale è uno dei più imbarazzanti che mi sia capitato di vedere. Alcuni bravi attori sono stati coinvolti; tra loro, Sergio Castellitto, cui si devono I pochi sprazzi di credibilità dell'opera. Ma Sergio Castellitto riuscirebbe a trasmettere emozioni anche leggendo un catalogo di florovivaistica. Film brutto che, paradossalmente, è pieno di inquadrature "belle", patinate. Per la prima volta, ho visto un film inutile, che mi ha fatto rimpiangere il.prezzo del biglietto e, cosa ancora più grave, il tempo sprecato a guardarlo.
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[+] perchè non siamo rimasti a casa?
(di ariannazander)
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imperior max
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lunedì 15 gennaio 2024
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quando il coltello è buono, il manico è decente, ma la mano è ondulata e disordinata.
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Enea, figlio di uno psichiatra e di una conduttrice televisiva, passa la sua ricca vita borghese tra svaghi, feste in discoteca e spaccio di droga assieme al suo amico Valentino da poco diventato pilota. La svolta arriva quando i due si ritroveranno invischiati in un giro di spaccio più rischioso del solito e la sua famiglia dovrà fare i conti col futuro dei figli e il proprio.
Allora, senza giri parole, il film è una bella merda. Innanzitutto mi dispiace per Pietro Castellitto che è un buon attore, ma come regista è pessimo, anche come sceneggiatore. Qui vuole essere un miscuglio tra Darren Aronofsky, Paolo Sorrentino, Sam Mendes e Federico Fellini. Peccato che abbia la pomposità eccessiva di Aronofsky, l’allegorismo fuori luogo di Sorrentino, il manierismo esagerato di Mendes e il barocchismo patinato di Fellini.
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Enea, figlio di uno psichiatra e di una conduttrice televisiva, passa la sua ricca vita borghese tra svaghi, feste in discoteca e spaccio di droga assieme al suo amico Valentino da poco diventato pilota. La svolta arriva quando i due si ritroveranno invischiati in un giro di spaccio più rischioso del solito e la sua famiglia dovrà fare i conti col futuro dei figli e il proprio.
Allora, senza giri parole, il film è una bella merda. Innanzitutto mi dispiace per Pietro Castellitto che è un buon attore, ma come regista è pessimo, anche come sceneggiatore. Qui vuole essere un miscuglio tra Darren Aronofsky, Paolo Sorrentino, Sam Mendes e Federico Fellini. Peccato che abbia la pomposità eccessiva di Aronofsky, l’allegorismo fuori luogo di Sorrentino, il manierismo esagerato di Mendes e il barocchismo patinato di Fellini. Il peggio di loro insomma. Usa troppo la macchina da presa con carrelli vistosi, panoramiche in aereo vistose, movimenti circolari vistosi, piani sequenza vistosi, campi e controcampi vistosi e inquadrature mal sfocate e strette. Per non parlare del montaggio stordente dove non si capisce a volte in che punto della storia siamo, oppure gli stacchi improvvisi sui baci che vorrebbero simboleggiarne e separarne il gesto consueto da quello amoroso, ma che risultano chic. Dialoghi pessimi, recitazione da fotoromanzo anni ’60 e attori imbambolati. Certo, l’unico che si salva è Sergio Castellitto che mostra molta più dignità attoriale e la sua sottotrama è più decente e coerente. Musiche da videoclip, il più delle volte.
La storia devo dire che è pretenziosa. Vorrebbe essere una satira alla società borghese, al disagio di quella generazione schiava degli allori e del benessere che fatica ad uscirne percorrendo la via sbagliata e al fallimento della generazione precedente. C’è solo un piccolo problema, la satira non arriva perché non c’è e se c’è o è solo a parole o ha una pessima messinscena. Ad una certa avrei avuto voglia di prendere Enea per le orecchie, mollargli un ceffone (perché il paparino non lo fa’) e sbatterlo nel ristorante che è suo e non ci fatiga mai, così se lo dimentica il “disagio”. I personaggi poi sono bidimensionali, senza spessore, appaiono e scompaiono dicendo tanto e non dicendo niente.
Si salveranno al massimo le sequenze con Sergio Castellitto e qualche dialogo qua e là, ma sono abbandonati lì. Gli elementi scioccanti, tipo una bestemmia e un pisello all’aria, sono fini a sé stessi; altro che Saltburn dove perlomeno significavano qualcosa. Per non parlare del finale, potente, quasi malinconico e agrodolce, ma subito dopo rovinato dall’ennesima trovata favolista anch’essa fine a sé stessa. Giuro che in sala tanti l’hanno mandata a fanculo o ci hanno riso come i pazzi. Per chiudere, la storia poteva esserci tutta, peccato che Pietro andava qua e là per i cazzi suoi.
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