Bertolucci rilegge i prodromi del '68 attraverso un film invaso da arte, cinefilia e liberazione sessuale. Drammatico, Italia, Gran Bretagna, Francia2003. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Struggente e sensuale ritratto di giovinezza cinefila firmato da Bernardo Bertolucci. Espandi ▽
Parigi 1968. Il giovane Matthew, appassionato di cinema, incontra, durante una manifestazione in difesa del direttore della Cinematheque, un fratello e una sorella gemelli (Theo e Isabelle) che, approfittando dell'assenza dei genitori lo fanno entrare a far parte della loro intimità in cui il cinema gioca un ruolo importante. Bertolucci propone una sua lettura dei prodromi del maggio '68 in cui la cinefilia e la liberazione sessuale invadono lo schermo. Rivedere a distanza di molti anni questo film porta a considerazioni diverse rispetto all'epoca della sua uscita nelle sale. Nel 1974 Gaber questi versi "Nelle case non c'è niente di buono/quando la porta si chiude dietro un uomo" per poi concludere che "C'è solo la strada su cui puoi contare/La strada è l'unica salvezza./C'è solo la voglia e il bisogno di uscire di esporsi nella strada e nella piazza./Perché il giudizio universale/non passa per le case./In casa non si sentono le trombe./In casa ti allontani dalla vita/dalla lotta, dal dolore,dalle bombe". The Dreamers si presenta come la trasposizione cinematografica di questi versi. Solo che i protagonisti, in una sorta di compressione a scatole cinesi, che però loro leggono come segno di assoluta liberazione, di case ne hanno due. Recensione ❯
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Von Trier ha forse superato una volta per tutte il piacere sottile di cercarsi dei detrattori con la dimostrazione della capacita' di valorizzare un cinema purificato dall'esibizione stilistica e capace di mettersi al servizio degli attori. Espandi ▽
Sfuggita all'inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all'aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei...
Lars Von Trier ha ripulito il proprio cinema da quel sospetto di manierismo autoreferenziale che lo rendeva inviso a molti. Recensione ❯
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Le attese, i sogni e i bisogni di uomini e donne in un racconto che colpisce al cuore. Drammatico, Francia2003. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un consulente fiscale si trova un giorno dinanzi una cliente inattesa che gli racconta dei propri problemi di coppia. Espandi ▽
Un consulente fiscale si trova un giorno dinanzi una cliente inattesa che gli racconta dei propri problemi di coppia. La donna lo ha scambiato per uno psicoanalista che ha lo studio accanto. L`uomo è affascinato da questa situazione e non rivela la verità. La donna la scoprirà da sola ma continuerà a confessarsi con lui. Questo è il plot di base del film di Leconte che, dopo L'uomo del treno torna a dirigere una coppia di attori ad altissimo livello per una storia che tratta, ancora una volta in modo originale, le attese, i sogni e i bisogni di uomini e donne. Lo fa grazie a un controllo totale della sceneggiatura e a una luce che rende gli spazi difficili da abitare ma al contempo "intimi". Recensione ❯
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Parigi, anni '60, quartiere ebraico: Momo, undici anni, fa amicizia con un anziano droghiere arabo che gli insegna i principi del Corano. Espandi ▽
Parigi, anni '60. Momo ha undici anni e vive solo con un padre depresso e taciturno. Il ragazzino stringe amicizia con Ibrahim, il proprietario arabo della drogheria del quartiere ebraico. Insieme intraprendono un viaggio verso Oriente, lungo un percorso disseminato dei "fiori del Corano", le frasi che l'anziano sufita pronuncia nelle conversazioni con il suo piccolo amico. Poteva trattarsi di un film d'occasione (la Mostra del cinema di Venezia 2003 assegna ad Omar Sharif il Leone d'oro alla Carriera) ma non è così. Il vecchio principe del deserto (Lawrence d'Arabia ricordate?) e il dottor Zivago che ha fatto piangere migliaia di persone Nanni Moretti compreso, ha ancora la zampata del leone (scusate il gioco di parole in riferimento al premio) nello sguardo e nella recitazione affettuosamente sottotono. Recensione ❯
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Lydia, adolescente dei sobborghi parigina, segue un corso di teatro e trascorre il suo tempo con gli amici. Krimò, introverso e mai sorridente, se ne innamorerà. Espandi ▽
L'adolescenza è un tema abusato nel cinema, e i registi hanno offerto innumerevoli letture, dalle più banali a quelle più interiori, a quelle più selvagge.
La schivata è una delle più vere, vicine alla realtà, con una morale forte e non esageratamente didascalica. L'opera seconda di Kechiche (Leone d'oro nel 2000 come esordiente con Tutta colpa di Voltaire) fotografa lo spaccato di un sobborgo parigino scegliendo come protagonista una ragazza carina e smaliziata, Lydia, che frequenta un corso di teatro, e si muove fra amici e spasimanti. Lei è amica d'infanzia di Krimò, un giovane introverso di origine maghrebina, ma lui è convinto che fra loro ci dovrebbe essere qualcosa di più. Recensione ❯
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Un matrimonio in crisi. Una donna, Catherine, che in una perversione d'amore,paga un'altra donna, per sedurre il marito e ascoltare i racconti della passione svanita. Espandi ▽
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La vicenda di una famiglia diventa una tragedia collettiva. Drammatico, Francia, Austria, Germania2003. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In un tempo abbastanza vicino a quello presente una famiglia che ha lasciato la città a causa delle forti tensioni sociali prende possesso della casa ... Espandi ▽
In un tempo abbastanza vicino a quello presente una famiglia che ha lasciato la città a causa delle forti tensioni sociali prende possesso della casa di campagna. O, meglio, vorrebbe poterlo fare perché la trova già occupata e chi la occupa uccide il proprietario. La moglie, rimasta sola con i due giovani figli, prende a vagare per la campagna. Ha così inizio un'odissea ambientata in una no man's land in cui non filtra quasi mai la luce del sole. Haneke ha realizzato questa volta un film molto rigoroso che chiede allo spettatore un'attenzione che non molti sono disposti a concedere. Recensione ❯
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I grandi vecchi del cinema sembrano sempre essere quelli con maggiori vitalità e idee. Espandi ▽
I grandi vecchi del cinema sembrano sempre essere quelli con maggiori vitalità e idee. E se Manoel De Oliveira ogni anno ci regala un piccolo gioiello, anche Jacques Rivette, regista della Nouvelle Vague, con le sue settantasei primavere, torna dietro la cinepresa per il suo ultimo film, Storia di Marie e Julien. Un racconto d'amore, inutile dirlo. Un amore impossibile e intimamente oscuro, di quelli che si vorrebbero vivere almeno una volta nella vita.
Julien è un orologiaio solitario, che vive nella sua casa come se fosse l'unico mondo a interessargli. La sua anima non è pura, al punto di ricattare una donna, Madame X, per consegnarle dei documenti erroneamente capitatigli fra le mani. Recensione ❯
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Un'insegnante di storia accompagna gli spettatori in un viaggio attraverso i luoghi del Mediterraneo per fare un'analisi critica dell'Occidente.
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Rosa Maria, una professoressa di Storia, si imbarca con la figlia quasi adolescente, per una crociera, destinazione Bombay dove si incontrerà con il marito per andare di nuovo in vacanza tutti insieme.
Il viaggio presenta varie tappe: da Pompei a Instambul, dalla Grecia al Cairo. Durante il tragitto la madre racconta alla figlia le leggende del Mediterraneo, ripercorrendo la Storia della cultura Occidentale. Il viaggio porta all'incontro con vari personaggi, (tre donne affermate e famose e il comandante della nave,per esempio) con cui la professoressa intrattiene conversazioni vivaci ed interessanti sull'Arte, sul Passato, sul Presente. Recensione ❯
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La Francia è da qualche tempo terreno fertile per alcune nostre attrici, che acquisiscono linfa vitale e la esprimono liberamente sullo schermo. Espandi ▽
La Francia è da qualche tempo terreno fertile per alcune nostre attrici, che acquisiscono linfa vitale e la esprimono liberamente sullo schermo. La prima prova di regia di Valeria Bruni Tedeschi, E' più facile che un cammello... è un film con un marchio fortemente d'oltralpe e, nel contempo, un'opera personale e autobiografica. Federica, vive con il fidanzato nell'immaturità totale, con la fortuna della ricchezza. Il denaro le ha sempre facilitato tutto, e un'eredità molto consistente, arrivata improvvisamente, mette in discussione tutte le sue certezze. Lei vorrebbe rifiutarla, e mentre si rode l'anima per il cospicuo patrimonio, ha un flirt con il suo ex-marito e qualche screzio con la sorella. Recensione ❯
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Una Armenia sospesa tra commedia e tragedia nel film che ha vinto la sezione "Controcorrente" a Venezia 2003. Espandi ▽
Nell'Armenia del post-comunismo, Hamo è un sessantenne vedovo ma piacente. Ha tre figli che manda avanti con una pensione militare insignificante. Il lavoro non lo cerca nemmeno perché tanto in Armenia non c'è. Non c'è nulla in Armenia. Ma di colpo arriva Nina, nella vita di Hamo, vedova e carina come lui, conosciuta - guarda un po' - proprio al cimitero in visita ai rispettivi defunti coniugi...
Un film denso di poesia e lieve come una piuma quello di Hiner Saleem. Capace di inserirsi nel filone della nuova cinematografia dell'est Europa con una visione originale. Tragedia e commedia si fondono e confondono senza mai dimenticare la tenerezza dello sguardo. Recensione ❯
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L'avvento in Pakistan della legge islamica, sconvolge la vita di Aisha, una donna decisa a dedicare la sua vita alleducazione del figlio. Espandi ▽
Nel 1979, sotto il governo del generale Zia-ul-Haq, il Pakistan si avvia a diventare uno stato islamico. In un piccolo villaggio del Punjab, la quarantenne Aisha ha deciso, dopo la morte del marito, di dedicare la vita all'educazione del figlio Salim, 18 anni, innamorato della bella Zoubia. Ma l'avvento della legge islamica sconvolge la vita della donna. Salim, infatti, poco alla volta trascura sempre più i suoi sentimenti per far parte di un gruppo di attivisti islamici. Inoltre, l'arrivo in paese di alcuni pellegrini indiani risveglierà in Aisha ricordi strazianti del suo passato. Recensione ❯
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Thomas si ammala di leucemia e Luc, suo fratello minore, si occupa di lui durante tutta la malattia.Premiato con l'Orso d'Argento per la Miglior Regia al festival di Berlino 2003. Espandi ▽
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