Titolo originale | Um filme falado |
Anno | 2003 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Portogallo, Francia, Italia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Manoel de Oliveira |
Attori | Leonor Silveira, John Malkovich, Catherine Deneuve, Stefania Sandrelli, Irene Papas Filipa De Almeida, Luís Miguel Cintra. |
MYmonetro | 3,02 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un'insegnante di storia accompagna gli spettatori in un viaggio attraverso i luoghi del Mediterraneo per fare un'analisi critica dell'Occidente. In Italia al Box Office Un film parlato ha incassato 487 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Rosa Maria, una professoressa di Storia, si imbarca con la figlia quasi adolescente, per una crociera, destinazione Bombay dove si incontrerà con il marito per andare di nuovo in vacanza tutti insieme. Il viaggio presenta varie tappe: da Pompei a Instambul, dalla Grecia al Cairo. Durante il tragitto la madre racconta alla figlia le leggende del Mediterraneo, ripercorrendo la Storia della cultura Occidentale. Il viaggio porta all'incontro con vari personaggi, (tre donne affermate e famose e il comandante della nave,per esempio) con cui la professoressa intrattiene conversazioni vivaci ed interessanti sull'Arte, sul Passato, sul Presente... Tutti i personaggi del film espongono una visione critica della civiltà occidentale, civiltà rappresentata da ognuno dei linguaggi parlati dagli attori. Ecco perchè si tratta di un "film parlato". Ci si interroga sui valori che, nel corso dei secoli, sono stati mantenuti e quelli che sono andati perduti; sull'importanza di mantenere viva la memoria storica; sulla possibilità di una comunicazione interculturale costruttiva. Si sente la mano di De Oliveira in quest'opera rigorosa: dialoghi intensi, assenza totale di commento musicale, regia priva di visrtuosismi. Un rigore necessario per dichiarare la fine di un'era, con la tristezza di chi si rende conto di aver perso una grande richezza.
Partita da Lisbona, una nave passa Gibilterra. La sua meta è Bombay, ben oltre i confini del Mediterraneo. il grande Manoel de Oliveira – 95 anni l’il dicembre 2003 – ne mostra la chiglia che fende l’acqua, a ritrovare l’abbraccio di un mare da cui è nata l’ Europa. Poi, di porto in porto, si vedono luoghi e si odono lingue che dell’Europa hanno segnato l’anima.
A novantasei anni Manoel De Oliveira, maestro del cinema portoghese, sempre più lieve e profondo, sempre più bravo, usa un viaggio per mare come potente metafora storico-politico-culturale in un’opera bellissima, Un film parlato: i dialoghi originali sono in diverse lingue, in ciascuna di quelle che hanno contribuito all’evoluzione della civiltà occidentale.
Ammirevole e amorevole, trasparente e didattico nonno Oliveira. Come dietro ogni suo film, anche qui c’è ovviamente un piano: preordinata, lucido! Questo filme muito falado è composto da due film più un epiloghetto finale che manda a monte (anzi: a fondo) le prime due parti. Primo film: una volenterosa mammina, professoressa universitaria di storia, parte da Lisbona in nave con la figlioletta per raggiunger [...] Vai alla recensione »
Una professoressa universitaria (Leonor Siiveira) salpa da Lisbona in nave diretta a Bombay insieme alla figlia per raggiungere il marito. Nel corso della crociera racconta alla bambina le radici, la mitologia e la storia dei paesi del Mediterraneo, dal Portogallo colonizzatore a Ceuta e a Marsiglia fondata dai greci; da Napoli e Pompei ad Atene, culla di arte e filosofia; da Istanbul, porta dell’Oriente, [...] Vai alla recensione »
Una carrellata lunga migliaia di chilometri, da Lisbona all’Oceano Indiano. Dal ponte dell’elegante nave da crociera su cui si svolge Un film parlato, di Manoel de Oliveira, sfilano davanti ai nostri occhi rapiti i luoghi simbolo della civiltà mediterranea. A osservare il tutto una giovane e intelligentissima professoressa di storia, di nazionalità portoghese, che ha deciso di raggiungere il marito [...] Vai alla recensione »
Il re cattolico e teenager Sebastiano scomparve nella «battaglia dei tre sovrani», in Marocco, tanti secoli fa. Il mito lusitano racconta però che non morì per lama islamica e infedele. Semplicemente svanì. Ma, i portoghesi ne sono certi, tornerà in una giorno di nebbia in groppa al suo cavallo bianco e allora l'impero cristiano (tanto agognato, e non solo da Mel Gibson) sarà di nuovo forte e unito [...] Vai alla recensione »