Una donna viene lasciata dal marito. Affronta la sitazione entrando in un armadio. Espandi ▽
Esordio alla regia dell’attrice Monica Dugo, che immagina, scrive e interpreta la storia di una donna in cerca di un rifugio dai ruoli familiari e dalle aspettative di genere. Il rifugio-simbolo è l’armadio di casa, quello condiviso da tutti nelle prime scene, che si sforzano di descrivere il caotico quotidiano di una famiglia presa dal lavoro, dai ritardi, le colazioni insieme, lo sport del pomeriggio, e tutti gli altri significanti di una vita “normale”. Una normalità turbata dalla decisione di un padre di andarsene, di pensare a se stesso e alla sua depressione mai veramente spiegata a una figlia desiderosa di saperne di più. Tuttavia né la normalità né questo difficile riassetto familiare risultano mai credibili, affossati da una scrittura poco incisiva e spesso banale. Recensione ❯
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Una storia lineare, quasi trasparente, che cattura il viaggio lancinante dentro una Roma di ombre. Drammatico, Italia2022. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nelle vicissitudini dei senzatetto Romeo e Callisto la grande storia di un impossibile amore fraterno e un viaggio visionario verso la morte. Opera prima di Francesco Pividori. Espandi ▽
Romeo e Callisto sono due senzatetto - per scelta, per necessità, non importa. Uno è alto, silenzioso, immobile; l'altro corto, verboso, sciolto. Spiccetto di qua, spiccetto di là, riempiono la pancia e la giornata. Dopo il crepuscolo, finisce il lavoro e inizia il vagare: locali, piazze, serate, però sempre fuori che dentro non ti fanno entrare. Un pezzo o una pasticchetta rimediati chissà dove per mandare giù il sonno e i pensieri dentro la testa. Poi si ricomincia. Spiccetto di qua, spiccetto di là. Romeo ha, aveva, una famiglia; Callisto chi lo sa. Attorno a loro ci sono altri senzatetto, ogni tanto si balla e si beve assieme. Spesso si ruba. E ci si mena. Spiccetto di qua, spiccetto di là, Romeo e Callisto cercano di andare avanti finché possono. Recensione ❯
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Un romanzo sentimentale imbevuto di musica e cultura in cui si avverte il tono della grande produzione europea. Drammatico, Repubblica ceca, Italia, Slovacchia2022. Durata 140 Minuti.
Il film ricostruisce le avventure del grande compositore settecentesco Josef Myslivecek, al tempo più ricercato di Mozart da corti e teatri d'Italia. Espandi ▽
Vita, arte e amori di Josef Myslivecek, «il boemo», musicista del XVIII secolo, che da Praga, dove era nato da una famiglia di mugnai, arriva a Venezia nel 1763 e da lì, muovendosi abilmente nel mondo dell’aristocrazia italiana, tra l’amore di una giovane dama e il piacere offerto da una potente marchesa, si afferma come uno dei principali musicisti dell’epoca.Il film del boemo Petr Václav (selezionato per aprire il Trieste Film Festival), interpretato da un cast di attrici e attori italiani, tra cui Barbara Ronchi, Elena Radonicich, Lana Vladi, Lino Musella e Diego Pagotto, si sofferma sulle composizioni del protagonista e sulle esibizioni delle sue opere, mostra il lavoro di imprenditori, promotori delle arti e critici musicali del Settecento, provando a far comprendere la «lirica seria» allo spettatore non specializzato. Le fonti sulla personalità di Myslivecek, a differenza di quelle sulla produzione musicale, sono in realtà poche, ricavate da frammenti di lettere sopravvissute all’oblio. Per questo il regista e sceneggiatore sceglie di costruire il biopic su basi sostanzialmente apocrife, immaginando i passaggi perduti della vita del protagonista e dedicando buona parte del racconto alle sue avventure sentimentali ed erotiche. Recensione ❯
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Un ragazzo costretto a fare i conti con una situazione impossibile, in un susseguirsi di colpi di scena e di suspense. Espandi ▽
Incubo e realtà diventano indistinguibili per Stephen (Emile Hirsch) quando si ritrova costretto a dover prendere farmaci per un disturbo psicologico che non ha. Per riconquistare la sua sanità mentale e tornare alla sua vita normale, la sua unica possibilità sarà quella di sfuggire al controllo dell'istituto nel quale è stato rinchiuso. Recensione ❯
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Una commedia divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Il trio si conferma in grande forma. Commedia, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il successo di "Odio l'Estate" Aldo Giovanni e Giacomo tornano con una nuova commedia corale. Espandi ▽
Dopo il successo di Odio l’estate, con cui Aldo, Giovanni e Giacomo erano tornati alla migliore forma comica, il trio fa il bis con Il grande giorno, senza cambiare la squadra vincente: il regista Massimo Venier e il team di sceneggiatura di cui fanno parte, oltre a Venier e ai tre protagonisti, Davide Lantieri e Michele Pellegrini. Il risultato è una commedia di quelle cui Aldo, Giovanni e Giacomo ci hanno abituato e alle quali vogliamo davvero bene: divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Le battute sono tante e riuscite, la costruzione dei personaggi è interessante, e parte dalle personalità dei tre attori e dalla loro particolare dinamica. Il cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo ha una dimensione tutta sua: anche il ritmo di commedia non è quello forsennato che ci si aspetta nel 2022, ma per loro funziona, perché i tempi più dilatati tolgono ansia e lasciano spazio al gonfiare della risata capitalizzata sulla conoscenza che abbiamo delle loro maschere. Recensione ❯
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Dal romanzo di Paolo Cognetti, un film sull'amicizia e sul grande potere attrattivo della montagna. Drammatico, Italia, Francia, Belgio2022. Durata 147 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Decenni di amicizia tra un giovane che proviene dalla città e un pastore. Espandi ▽
Van Groenigen e Vandermeersch, nell'adattare il romanzo omonimo del Premio Strega Paolo Cognetti, sorprendono lo spettatore sin da quando si spengono le luci in sala. Hanno infatti deciso di adottare un formato di proiezione ristretto che ricorda un po' i documentari di montagna di un tempo che fu quando, per avere un'attrezzatura leggera al seguito, si girava in 16 millimetri. Da tempo ormai le cime, innevate e non, si vedono offrire tutta l'ampiezza dello schermo che fa risaltare la loro imponenza. Qui invece l'impressione che si ha da subito, grazie anche alla voce narrante, è quella della descrizione della nascita e dell'evoluzione di un'amicizia a cui le montagne fanno non da sfondo ma da elemento fondamentale di unione che diviene, ad un certo punto, divaricazione. Si tratta dell'incontro tra due visioni della vita che l'ambiente naturale finisce con il determinare in modo quasi cogente. Recensione ❯
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Un thriller ambientato in un futuro così vicino da poter essere considerato quasi presente. Espandi ▽
In un futuro distopico il sistema carcerario italiano è stato riformato grazie all’invenzione dell’ipersonno: le pene vengono scontate dai detenuti in uno stato di sonno artificiale in apposite celle acquatiche. David Damiani è uno psicologo che si occupa di monitorare la psiche e lo stato di memoria dei detenuti tramite risvegli periodici. Con l’aiuto della fidanzata Viola, si troverà a indagare sull’oscura verità che si cela dietro al progetto. Nel disegnare un futuro distopico, l’esordiente Mascia ci mette in guardia da una minaccia quanto mai attuale, ossia la pericolosa deriva che può prendere il mondo nel momento in cui lo sviluppo tecnologico e quello morale non vanno di pari passo. È in questo ambiente che uno straordinario Stefano Accorsi, negli inediti panni di David Damiani, si muove cauto, con avvedutezza, conducendo la sua indagine volta a scoperchiare il velo di Maya con resilienza e senza mai arrendersi, anche quando non sembra esserci più niente da fare. Recensione ❯
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Il cinema di Guadagnino si espone in una forma matura, mai così lucida. E la violenza incontra l'amore assoluto. Drammatico, Horror - Italia, USA2022. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il primo film che Guadagnino gira in America, un teen d'autore, tratto dal libro di Camille DeAngelis. Espandi ▽
Verso la metà degli anni 80, Maren vive con il padre in Virginia ed è un'adolescente come tante. La sua vera natura costringe però il padre ad abbandonarla e a lasciarla al suo destino. Rimasta sola, Maren parte alla ricerca della madre che non ha mai conosciuto e lungo il tragitto conosce persone come lei, vagabondi ed emarginati nella società americana dell'era Reagan, tra cui Lee, di poco più grande, sbandato e affascinante, con il quale Maren prosegue il suo viaggio. Stato dopo stato, dal Maryland al Nebraska, incontro dopo incontro, Maren e Lee trovano la propria strada, incerti e spaventati di fronte all'irrompere del desiderio che li guida. Primo film in terra americana per Luca Guadagnino, che attraversa le grandi pianure del Midwest per seguire la dolce deriva di due dropout divisi fra la necessità di accettare la propria natura e la paura di combatterla. Il cinema del regista, è qui esposto in una forma matura, fin troppo ragionata, mai così lucida. Recensione ❯
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Una war-comedy che respira l'aria del tempo ma non domina la materia incandescente che racconta. Commedia, Italia2022. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Stavano "così bene" che per innamorarsi avevano bisogno di una guerra... Espandi ▽
Thomas detto Tom è laureato in Lingue romanze ma fa l’allevatore e il commerciante di vongole. Lea è la figlia di un ex generale dell’Aeronautica diventato viceministro e ha un fratello minore soldato, ma è radicalmente contraria a qualunque conflitto armato. Quando l’Italia entra in guerra con la Spagna e la Francia, i due vedranno i propri destini trasformarsi e incrociarsi con esiti inaspettati e in qualche misura “privi di un perché”. Osa moltissimo, Gianni Zanasi, insieme ai suoi sceneggiatori Michele Pellegrini e Lucio Pellegrini che hanno scritto questo film “nel 2019, prima dell’invasione russa dell’Ucraina”, come recita una precisazione iniziale. È infatti assai rischioso aggirarsi in un ambito fantapolitico che la realtà ha reso molto poco fantasy, e il film di Zanasi fa da cartina di tornasole di molti mali della contemporaneità: la rabbia e la frustrazione pronte a trasformarsi in violenza esplosiva (e a dare a certi uomini un senso di ritrovata virilità); le tentazioni neofasciste cui soccombono coloro che si sentono ignorati dalla società e dalla Storia; il clima di delazione che si è instaurato durante la pandemia. Ma non basta respirare l’aria del tempo, o addirittura prevederla: forse proprio perché la materia è tanto attuale e incandescente, War – La guerra desiderata è un insieme confuso che affastella accadimenti senza trovare una sua coesione, e non a causa del caos della situazione che racconta, ma a causa della scarsa plausibilità dei caratteri e delle loro azioni. Recensione ❯
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Un dono di gratitudine alla creazione teatrale in tutte le sue forme. Con un vero colpo di genio: il casting di Ficarra e Picone. Commedia, Italia2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1920. L'omaggio per l'ottantesimo genetliaco di Verga è l'occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. Espandi ▽
Girgenti, 1920. Nofrio e Bastiano sono becchini, ma anche attori "dilettanti professionisti". L'ottantesimo compleanno di Giovanni Verga riporta Luigi Pirandello alla sua città natale, e la morte della balia del drammaturgo favorisce il suo incontro con i due becchini. Il Maestro è in crisi creativa, e osservando di nascosto le prove della compagnia amatoriale di Nofrio e Bastiano trae ispirazione per uno dei suoi lavori più importanti, "Sei personaggi in cerca d'autore". Ciò che succede sul palco si mescola con ciò che succede dietro le quinte.
Roberto Andò è eccezionale direttore d'orchestra di questa "storia semplice" che non indulge nel melodramma né scollina nella farsa, e trova la sintesi di tutti gli elementi in scena: miseria e nobiltà, storia e Storia, buio e luce, ispirazione e pantomima.
Valentino Picone e soprattutto Salvo Ficarra sono maschere estremamente efficaci nella loro esagerazione drammaturgica, e il loro casting è un vero colpo di genio: due guitti che non distinguono finzione e realtà, e per i quali il confine fra tragico e comico è costantemente superabile. Recensione ❯
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La sorprendete performance di Casadilego è il solo asse attorno a cui gira tutto. Drammatico, Italia2022. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'estate di Anita, 17 anni e tutto ancora da scoprire. L'incontro con un famoso cantante le farà conoscere il suo talento e la sua vera passione: la musica. Espandi ▽
Le riuscite performance musicali di Casadilego – che Mollo fortunatamente filma in presa diretta – e la fotografia splendente di Daniele Ciprì sono due punti di forza da segnalare. Purtroppo depotenziati dalla scarsa ispirazione e bilanciamento della sceneggiatura. I personaggi sono monodimensionali e alcuni sembrano passare di lì per caso. My Soul Summer si perde così in un racconto di formazione sgangherato, poco convinto e inutilmente prolisso, che almeno per la prima metà è sorretto dalla sicurezza di Tommaso Ragno e dalla sua buona interazione con Elisa Coclite. È lei la vera perla del film, l’asse attorno a cui gira tutto, e ascoltarla mentre canta, al piano, con accompagnamento di chitarra o senza, è emozionante. Recensione ❯
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Una commedia incolore - ma anche uno spot turistico - costruita attorno a Ronn Moss. Commedia, USA, Italia2022. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Michael, un broker newyorkese innamorato dell'Italia, compra una masseria in Puglia per dare un cambio alla monotonia della sua vita. Espandi ▽
"Sono stanco di questa città. Qui la gente pensa solo al lavoro, ai soldi e non si rilassa mai" Così Michael Dacruz, un broker di New York figlio di un italo-americano, decide di dare una svolta alla sua vita e compra una masseria in Puglia versando un anticipo di 50.000 euro. Arriva in Italia per firmare il rogito, ma, arrivato sul posto, non trova nulla. Denuncia così la truffa alle forze dell'ordine e viene colpito dalla bellezza di Maria, il capitano dei carabinieri. A mettergli soprattutto i bastoni tra le ruote c'è soprattutto una famiglia pugliese, quella di Don Antonio Pezzolla e i suoi tre figli. Michael però non si dà per vinto e fa di tutto pur di riprendersi proprio la masseria che gli è stata sottratta perché potrebbe nascondere un segreto particolare. Inoltre ha deciso di restare in Puglia perché ha trovato l'amore.
Ronn Moss si è probabilmente costruito attorno a lui il suo "film italiano", lasciando il poco spazio che resta a Lino Banfi che recupera un vecchio repertorio quando si scalda e se la prende con i figli imbranati, a qualche scatto di rabbia di Paolo Sassanelli e a Mayra Pietrocola nei panni del capitano dei carabinieri.
L'unica idea intrigante è quella dei sosia che appaiono all'inizio a Michael prima come tassista, poi come receptionist all'hotel e in seguito con altri tre personaggi diventando per il protagonista una possibile allucinazione. Recensione ❯
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Una commedia on the road con sfumature noir che permette di esplorare relazioni umane inattese. Espandi ▽
Con chi viaggi è il remake italiano di una commedia spagnola, Con Quien Viajas, scritta e diretta da Martin Cuervo. A dirigere la versione nostrana sono gli Younuts!, il duo formato da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo, registi di video musicali e di due lungometraggi prima di questo: Sotto il sole di Riccione e Altrimenti ci arrabbiamo. Con chi viaggi è figlio della convinzione che basti un’idea per costruirle intorno un film: ma se lo sviluppo è poco credibile e formulaico l’ispirazione di partenza, che era anche interessante, non è sufficiente. Il film è figlio della generazione che vive sui cellulari e su Youtube e confonde un gioco di ruolo con una storia per il cinema: una generazione che questa stessa storia critica, ma dai cui codici narrativi ed estetici sembra non riuscire a smarcarsi. Recensione ❯
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Un film tiepido ma che si prende il coraggio di sostare sulle storie che racconta. Drammatico, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quattro storie ambientate ai piedi dei Sibillini, nel cuore dell'Italia. Espandi ▽
È il 2016 e nella cornice dei Monti Sibillini vivono quattro famiglie. Al centro del racconto c'è Jacopo, che gira per boschi citando Dante e omaggiando ogni giorno la bellezza della natura. È figlio di Alba e Dante, un'attrice e un drammaturgo che vivono in una casa sull'Appennino Marchigiano, amandosi come fosse il primo giorno. A pochi chilometri di distanza vive Lucia, che appena abbandonata dal marito, si ritrova a gestire una fattoria da sola; mentre a iniziare un nuovo capitolo del loro amore ci sono David ed Elisabetta, in attesa del primogenito. L'ultimo arrivato è invece Don Ghali, giovane parroco africano, giunto a gestire una piccola parrocchia. Accomunati dall'appartenenza a quei luoghi, questi personaggi lo saranno presto anche da un evento tragico che scuoterà la terra.
Scritto a sei mani con David Miliozzi e Jonathan Arpetti, La ballata dei gusci infranti è un film corale in cui, va detto subito, le interpreti femminili spiccano su quelli maschili, come l'espressiva Lina Sastri nei panni di Alba o Paola Lavini in quelli di Lucia, fattora appena abbandonata dal marito, che al contrario di lui non ha alcun timore della durezza delle montagne e della vita da allevatrice.
La ballata dei gusci infranti si fa forte anche di immagini che riescono a rendere onore alla bellezza dei Monti, riuscendo in fondo a scampare il pericolo di farsi subito spot per il territorio, trappola in cui spesso il cinema nostrano rischia di inciampare (spesso e volentieri riuscendoci). Recensione ❯
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Un film drammenziale che non riesce a creare un reale coinvolgimento emotivo. Commedia, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia ambientata ai tempi del Coronavirus. Espandi ▽
Siamo in piena emergenza Coronavirus. Un quarantenne, per paura di essere infettato dagli anziani genitori, vive rinchiuso in un tinello, in compagnia di uno schermo di computer, di una maschera antigas e della sua collezione di dvd, fra cui alcuni classici horror. Teme che il virus trasformi tutte le persone infettate in zombies, e si tiene sempre a portata di mano una mazza da baseball.
Un film "drammenziale" che ci porta a ridere di noi, delle nostre reazioni di fronte alla pandemia.
L'esperimento è inedito: trasformare la tragedia che abbiamo vissuto - o che stiamo ancora vivendo - in una commedia horror demenziale splatter. Lorenzo Coppini definisce il genere "drammenziale". Certo, una prima impresa è riuscito a compierla: mettere insieme un cast notevole, fra partecipazioni straordinarie e complicità costruite nel tempo. C'è Sergio Forconi, ormai totem, nume tutelare di tanti comici toscani; c'è la Miss Italia 2016 Rachele Risaliti, ci sono attori ben conosciuti sul territorio come Francesco Ciampi, Francesca Cellini, Alessio Venturini - che interpreta svariati personaggi - Aldo Pellegrini, Ettore Bianchi, Patrizia Ferretti, e la partecipazione straordinaria di Athina Cenci. Recensione ❯
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