Un remake che conserva l'impianto teatrale ma non non riesce a mantenere tono e ritmi adeguati. Commedia, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alessandro Genovesi firma il remake del film di Francois Ozon Otto donne e un mistero. Espandi ▽
7 donne e un mistero è il remake, con parecchie modifiche e vent’anni dopo, di 8 donne e un mistero di Francois Ozon, ed è diretto e cosceneggiato (con Lisa Nur Sultan) da Alessandro Genovesi. L’impianto, come in Ozon, resta fortemente teatrale (entrambi i film sono basati sulla commedia per il palcoscenico scritta da Robert Thomas Huit Femmes), e dovrebbe tradursi in un continuo gioco al rialzo, nonché una gara di bravura, fra le attrici protagoniste. In realtà quel che succede qui (più che in Ozon) è che un paio di interpreti – Margherita Buy e Luisa Ranieri – spiccano notevolmente sulle altre, e che la commedia, che dovrebbe viaggiare su un registro comico-grottesco, non riesce a mantenere un tono univoco e un ritmo, soprattutto di regia, adeguato alla storia. Recensione ❯
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Una commedia tutta al femminile con al centro della vicenda, quattro amiche alla vigilia di un matrimonio. Espandi ▽
Eleonora voleva rifarsi tutta; Linda voleva morire prima dei 40 anni; Vanessa scommetteva che sarebbe diventata grassissima; e Chiara ha fatto fare loro una promessa: che anche vent'anni dopo ci sarebbero state sempre l'una per l'altra. Vent'anni sono passati, le quattro amiche dell'adolescenza hanno seguito strade diverse, ma da San Francisco, dove si è trasferita, Chiara invita le altre tre a celebrare insieme il suo addio al nubilato, ed Eleonora, Linda e Vanessa non possono mancare alla loro promessa di "esserci". Così si ritrovano immerse in una caccia al tesoro inventata da Chiara per fare festa nella maniera più folle. Recensione ❯
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Il film racconta in modo divertente e costruttivo il fallimento, vissuto spesso come una vergogna indelebile e quasi mai come preziosa occasione di crescita. Espandi ▽
Andrea Gregoretti è un regista disoccupato che abita in un capannone nel mezzo del nulla. Dopo molti dinieghi da parte dei produttori che gli ripetono che "il cinema è un mestiere d'élite" Andrea comincia a sentirsi un fallito totale, ed è in quel momento che gli arriva l'idea geniale: raccontare in un suo film le gesta dei fuoriclasse della sconfitta, ovvero tutti coloro che, soprattutto (ma non solo) in ambito sportivo, hanno toppato clamorosamente, rendendosi però protagonisti memorabili di imprese in qualche modo epiche.
È la sua ribellione alla cultura del vincente che è diventata "l'unità di misura delle nostre vite" e il suo modo di rispondere alla domanda: "Perché perdere fa così male?".
Andrea Muzzi costruisce un film a sua misura raccontando una storia metacinematografica: lui stesso è uno sceneggiatore e un regista (oltre che un attore, noto soprattutto per le collaborazioni con Alessandro Benvenuti) che fatica a trovare produttori e distributori e ha subito la cancellazione di un suo film (scritto con Ugo Chiti) alla vigilia dell'inizio delle riprese, ma non si rassegna a soccombere alla cultura cinematografica improntata ai blockbuster. Recensione ❯
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Un secondo capitolo che conferma la formula vincente ma esagera un po' con le storie secondarie. Commedia, Italia2021. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia d'amore tra Marta e Arturo è finita e nel frattempo arriva Gabriele... Espandi ▽
Il secondo episodio della trilogia iniziata con Sul più bello, questa volta diretto da Claudio Norza, mette molta carne al fuoco, anche in funzione dell’esistenza di un terzo capitolo annunciato alla fine con un “to be continued”, ed esagera un po' con le storie secondarie, perché il centro emotivo e narrativo restano Marta e i suoi due amici del cuore. In particolare, come già notato nel film precedente, è il casting di Ludovica Francesconi nel ruolo di Marta a fare la differenza: la sua fisicità e le sue doti comunicative personali rendono credibili anche le svolte più azzardate di una trama che questa volta si spinge ad affrontare anche altre tematiche spinose, oltre alla malattia. Norza, anche anagraficamente molto lontano da Filippi, è meno innovativo e tende ad adagiarsi sulle consuetudini televisive, ma si mantiene abbastanza rispettoso dell’estetica pop su cui è costruito il successo di pubblico di Sul più bello. E Ludovica Francesconi si conferma una presenza scenica irresistibile che da sola basta a “fare il film”. Recensione ❯
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Il film racconta il mondo delle rievocazioni storiche, che coinvolge migliaia di persone in Italia. Espandi ▽
Il mondo delle rievocazioni storiche. I figuranti, le 'anime borboniche' del titolo, sono le donne e gli uomini che, per pura passione e senza nessun compenso, vestono i panni degli aristocratici e delle figure di spicco dei Borbone nelle rievocazioni che si tengono alla Reggia di Caserta e in giro per la Campania. Qui si mischiano alle persone comuni, disfacendo la realtà, aumentandola e creando un effetto spiazzante e buffo. Il film si addentra nel rapporto tra i figuranti in costume del Settecento tra cui il protagonista, cocchiere vestito di rosso e gli altri personaggi, tutti 'in borghese'. Recensione ❯
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Le vicende di Phaim, un ragazzo italiano di origine bengalese, mussulmano, che vive in un quartiere multietnico della periferia romana, Torpignattara. Espandi ▽
Asia Bibolotti e Phaim Bhuiyam stanno ancora insieme ma sussiste sempre lo stesso problema. Lui è musulmano e deve arrivare casto al matrimonio. A questo si aggiunge il fatto che la famiglia Bhuiyam ha lasciato il proprio appartamento pensando di trasferirsi. La mancata partenza ha fatto sì che debbano ora vivere in un subaffitto con un'altra famiglia proveniente dal Bangladesh in cui c'è una ragazza, Sumaia, coetanea di Phaim.
Phaim Bhuiyan torna davanti alla macchina da presa affiancandosi per la regia ad Emanuele Scaringi con il quale riesce a conservare la freschezza del film d'esordio che gli era valso un Nastro d'argento e un David di Donatello.
Il regista conserva intatto lo sguardo ironico ed autoironico che permette di guardare anche alle situazioni più complesse del suo turbamento social-amoroso con un sorriso che però non rinuncia a riflettere su quanto accade in una quotidianità che può essere quella di tanti giovani che, come Asia e Phaim, stanno costruendo una relazione che vada oltre alle rigidità familiari dell'uno e alla presunta liberalità del padre dell'altra. Recensione ❯
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Un racconto onesto ed empatico della malattia come catalizzatore delle migliori energie famigliari. Commedia, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che rappresenta in tutta la sua essenza il valore di una famiglia unita contro qualsiasi insormontabile difficoltà. Espandi ▽
Franco ha appena affrontato un importante colloquio di lavoro a Roma e torna orgogliosamente nella sua casa in Puglia dove lo aspettano la moglie Anna e la figlia Alessandra. Con lui c'è Andrea, il figlio che vive nella Capitale e vuole farsi strada nel mondo della musica, ignorando i consigli del padre che gli augura una carriera più simile alla sua. In Puglia c'è anche il fratello Silvano, rimasto vedovo, che abita nella stessa villetta famigliare. Ma proprio quando gli arriva la conferma di aver superato il colloquio e sta per diventare direttore di un'importante acciaieria, Franco ha un'emorragia cerebrale che lo spedisce d'urgenza al pronto soccorso, e tutta la famiglia si riunisce intorno a lui in attesa di un suo miglioramento.
Domenico Fortunato, regista e protagonista di questa storia nel ruolo centrale di Franco, racconta la malattia come catalizzatore delle migliori energie famigliari.
Sono credibili e commoventi anche le interpretazioni di Donatella Finocchiaro nei panni di Anna e soprattutto di Giorgio Colangeli in quelli di Silvano, che teme di perdere il fratello Franco così come ha perduto la propria moglie e sa di dover essere un sostegno forte per la cognata e i suoi figli, in particolare Andrea, ragazzo inquieto e tormentato. Recensione ❯
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Una commedia che mette in ridicolo la camorra in una chiave ingenuamente fiabesca e infantile. Commedia, Italia2021. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vicende della famiglia allargata di Tonino Esposito. Espandi ▽
Tratto dal romanzo omonimo di Pino Imperatore, Benvenuti in casa Esposito si propone di far ridere della camorra per renderla meno spaventosa, ma il gioco riesce solo in parte, fondamentalmente perché le gag e le battute restano improntate ad un umorismo un po’ puerile e molto legato al territorio campano. Gianluca Ansanelli, che ha il ruolo centrale di Tonino, scrive e dirige questo suo terzo film da regista dopo decine di ruoli come interprete, ed è notevole il suo impegno nel vivacizzare la narrazione dal punto di vista registico, inventandosi inquadrature originali e un ritmo veloce di commedia. Lo scopo di Ansanelli è evidentemente quello di togliere fascino alla camorra e raccontare un Candide destinato a rifiutare i codici malavitosi con i quali è cresciuto, ma il suo film finisce invece per rafforzare una visione stereotipata di Napoli e dei suoi abitanti che non rende giustizia né a loro né alla loro città. Recensione ❯
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La storia leggera e affettuosa della reunion di un gruppo rock, impreziosita dal talento di Davide Ferrario. Commedia, Italia2021. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di quattro amici uniti dalla passione per la musica ma divisi da imprevedibili vicende personali, fino a quando la forza del loro sogno non irrompe di nuovo. Espandi ▽
Quattro sessantenni come tanti, gli amici Carlo, Joe, Giacomo e Bobo vivono nel ricordo di una giovinezza dal sapore rock. Insieme formavano infatti The Boys, un gruppo di successo negli anni settanta. Pur non essendosi mai sciolti, e continuando anzi a suonare insieme ogni settimana all'insegna della nostalgia vintage, i quattro si sono abituati a vite più tradizionali, chi notaio chi ristoratore, chi con figli, matrimoni o amori perduti, senza contare i problemi di salute. Ora però si presenta un'opportunità di tornare sulla cresta dell'onda grazie a una proposta di cover di un giovane rapper che brilla sui social network. Oltre che dei quattro membri serve però il consenso di Anita, vecchia vocalist del gruppo di cui poi si erano perse le tracce, e la banda si rimette quindi "on the road" per andare a cercarla. Recensione ❯
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La storia di una stessa famiglia dagli anni Novanta ad oggi. Espandi ▽
Borghi sono una famiglia borghese e perbene composta da Guido, preside che ha sempre aspirato alla cattedra universitaria, Anna moglie, madre e amica sollecita, e i figli Francesca, Jacopo, Sole e Michelino.
Sole è la figlia un po' nerd, che sta sempre insieme al migliore amico Greg ma nutre sentimenti per Federico, il bullo della scuola con alle spalle due genitori complicati. La loro separazione lo ha fatto sentire trascurato, e ora respinge la compagnia altrui sfogando sul prossimo le sue più profonde frustrazioni.
Da dieci anni i Borghi sono costretti ad arrabattarsi senza di Anna, finita in coma per un incidente. Sole è perciò cresciuta dovendo badare molto presto a se stessa. Ma l'inciampo è dietro l'angolo, e dopo essere andata a letto con Federico rimane incinta di lui. Federico non la tratta come tutti gli altri, anzi s'innamora di lei ma dovrà combattere con uguali sentimenti che anche Greg ha ormai maturato per l'amica.
Anche Francesca ha dovuto rimboccarsi presto le maniche, e ora che studia Medicina all'Università sembrerebbe aver messo la testa a posto. Ma forse è solo apparenza, e il suo spirito ribelle non si è ancora placato... Recensione ❯
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Il sogno di successo che cinque ragazze hanno sfiorato, abitato, conquistato o perduto si intreccia con le vite di ora. Espandi ▽
All'inizio degli anni '90 in Italia avvenne qualcosa che ebbe un effetto profondo in ognuno di noi, qualcosa che ci cambiò per sempre. Una trasmissione mandata in onda alle 14:30, dall'aspetto leggero, che mutò la televisione e il modo che si aveva di guardarla, trasformandola in qualcosa di nuovo, ipnotico e irreversibile. Corpi di ragazzine, la "creazione" ed esplicitazione di un sordo desiderio a meta` tra il sesso, una nuova necessita` di apparire e, per il pubblico, di desiderare. Recensione ❯
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Il carisma e la vis comica di Alessandro Siani non bastano a salvare una storia poco convincente. Commedia, Italia2021. Consigli per la visione: Film per tutti
Film natalizio di Alessandro Siani con una delle icone della comicità italiana: Christian De Sica. Espandi ▽
Alessandro Siani dirige e sceneggia (con Gianluca Ansanelli e Tito Bufalini) Chi ha incastrato Babbo Natale?, interpretando il ruolo di Genny e affidando invece il personaggio di Babbo Natale a Christian De Sica: una scelta azzeccata, perché i due funzionano bene come coppia comica, anche se Siani rimane il mattatore unico della storia. La sua vis comica di Siani è notevole, così come notevole è la sua capacità di infilare lunghi monologhi in napoletano che rincretiniscono gli ascoltatori di chiacchiere e preparano il terreno all’imbroglio: monologhi che si ispirano chiaramente sia alla verve di Massimo Troisi che all’ampia tradizione del teatro e in particolare del varietà partenopei. Quello che manca è una storia all’altezza della sua capacità di prim’attore e della sua innegabile presenza scenica carismatica. Ed è un peccato, perché la storia offriva numerosi spunti comici ma anche possibilità di commento sociale su un mondo infantile dominato dalle tecnologie e su una società, come recentemente osservato, in cui i regali di Natale li ricevono solo i figli dei ricchi. Recensione ❯
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Totuccio è il titolare di un'impresa di pompe funebri che va gonfie vele. Espandi ▽
Chi non muore si rivede è la storia di Totuccio che vive in un paesino dell'entroterra Siculo ed è considerato da tutti lo scemo del paese. Lui e sua sorella Mariella, gestiscono un'agenzia di pompe funebri che va a gonfie vele grazie al doppio lavoro di Mariella svolto all'insaputa del fratello. Totuccio ha un debole per Assunta, la moglie di un pregiudicato, il quale appena uscito di prigione, costringerà il suo rivale a scappare dal paese. Riuscirà Totuccio a ritornare in paese non rischiando la vita? Recensione ❯
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Milani fa la cosa più coraggiosa di tutte: un sequel che approfondisce, trovando un nuovo mordente. Commedia, Italia2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come avevano previsto sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Espandi ▽
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come si erano predetti sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Recensione ❯
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Una riflessione intelligente sul ruolo della stand-up comedy e una bella prova attoriale corale. Commedia, Italia2021. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Trasposizione cinematografica dell'omonima commedia di Trevor Griffiths, testo teatrale scritto alla fine degli anni '70 giudicato dalla critica come una delle più riuscite pièce teatrali del teatro inglese contemporaneo. Espandi ▽
Il proprietario di un club di periferia, un agente immobiliare e suo fratello, un muratore e un impiegato delle ferrovie si incontrano al corso serale di stand-up comedy di Eddie Barni per prepararsi ad un'entrata in scena da tempo attesa. Verrà ad assistere allo spettacolo Bernardo Celli, il talent scout che offrirà ad uno di loro un ingaggio nella sua agenzia Artisti e manager e un contratto per il suo programma comico in prima serata televisiva. Quei 58 minuti prima del debutto saranno l'occasione per confrontarsi sulla reciproca idea di ciò che fa ridere e ciò per cui vale la pena intraprendere il mestiere di comico. Recensione ❯
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