In un Giappone del XVI secolo, immerso nella guerra civile, lo spazio per l'affetto è spesso legato alla sopravvivenza. Espandi ▽
Nel Giappone del XVI secolo attraversato da un vero e proprio conflitto feudale interno, il racconto segue l'intrecciarsi di diverse storie dove guerra, famiglia, ambizione e amore ne sanciranno i successi, le sconfitte, i ritorni e, in generale, i destini.
L'equilibrio che si inizia a rompere partendo dal villaggio di Omi, lì vi ritornerà, finiti i saccheggiamenti e le violenze la vita ritorna quella di prima, ma a quale prezzo. Recensione ❯
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Una pietra miliare del cinema, citato, rifatto, imitato, ma mai eguagliato. Drammatico, Svezia1957. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Momento importante per il professor Borg, che sta per essere insignito di un prestigioso premio. Ma la giornata riserverà delle sorprese. Espandi ▽
Anziano professore di medicina, Isak Borg si reca da Stoccolma all'Università di Lund al fine di ritirare un premio per il cinquantesimo anniversario della sua carriera di insigne batteriologo. Il viaggio in macchina, in compagnia della nuora, diventa l'occasione per un ripensamento sulla propria esistenza, una amara, ma forse salvifica messa a fuoco dei propri fallimenti. Recensione ❯
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Il capostazione Roubaud accecato dalla gelosia uccide un corteggiatore della moglie Sévérine. La donna s'innamora di Jacques Lantier, un ferroviere, e... Espandi ▽
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La versione originale di questo film, girato per la tv, durava quasi sei ore; al cinema se ne sono viste soltanto tre, tagliate e ricucite in modo piuttosto frettoloso, tra "buchi" narrativi e personaggi che scompaiono nel nulla. Espandi ▽
La versione originale di questo film, girato per la tv, durava quasi sei ore; al cinema se ne sono viste soltanto tre, tagliate e ricucite in modo piuttosto frettoloso, tra "buchi" narrativi e personaggi che scompaiono nel nulla. Anche in formato "condensato", comunque, la potenza narrativa di Bergman, che guarda il mondo con gli autobiografici occhi del fanciullo Alexander, è più che suggestiva e la tematica pirandelliana del labile confine tra finzione/teatro e realtà/vita è espressa con la consueta profondità. Ecco allora, come in un affresco, le vicende di una famiglia borghese d'inizio secolo. Recensione ❯
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Rossella O'Hara è innamorata di Ashley che sposa Melania. Crederà di amarlo per tutta la vita. Nel frattempo si sposa tre volte. L'ultimo marito è Rhett Butler. La loro vita è inquinata dal fantomatico amore di lei per l'altro. Espandi ▽
Rossella O'Hara è innamorata di Ashley che sposa Melania. Crederà di amarlo per tutta la vita. Nel frattempo si sposa tre volte. L'ultimo marito è Rhett Butler (Gable). La loro vita è inquinata dal fantomatico amore di lei per l'altro. Quando muore Melania e Ashley sarebbe libero, Rossella si rende conto che l'uomo non significa niente per lei, che è stata vittima di un colossale abbaglio, che il suo vero amore è il marito. Recensione ❯
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Tratto da un soggetto teatrale scritto da José Bergamin intitolato Los naufragos e sceneggiato oltre che dallo stesso Buñuel anche da Luis Arcoriza, L'angelo Sterminatore è uno dei film più belli diretti dal grande maestro spagnolo. Espandi ▽
Tratto da un soggetto teatrale scritto da José Bergamin intitolato Los naufragos e sceneggiato oltre che dallo stesso Buñuel anche da Luis Arcoriza, L'angelo Sterminatore è uno dei film più belli diretti dal grande maestro spagnolo. La trama è solo un pretesto per scavare nei meandri della psicologia umana del mondo borghese la cui morale, per Buñuel, diventa antimorale. Dopo una prima teatrale, una comitiva dell'alta borghesia viene invitata a cena in una villa di amici. Sul tardi, mentre ascoltano una pianista, si accorgono che la servitù si è inspiegabilmente eclissata. Cercano di uscire dalla villa ma qualcosa li trattiene. Recensione ❯
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Jean (Gabin) ha disertato e cerca abiti civili. Trova qualcuno disposto ad aiutarlo in una vecchia osteria. Siamo a Brest, nel nord della Francia. Lo aiutano due disperati come lui, un barbone e un pittore da quattro soldi. Espandi ▽
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Un inno alla libertà dell'infanzia, manifesto della Nouvelle Vague francese. Drammatico, Francia1959. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Per il piccolo Antoine Doinel, il riformatorio diventerà il trampolino per il tuffo nel mare della vita. Espandi ▽
Antoine Doinel è un bambino che vive con la giovane madre e il patrigno. Ha poca voglia di studiare e si diverte ad andare al cinema, a marinare la scuola, a compiere piccoli furti, oppresso da una famiglia che pensa troppo a se stessa e lo relega a buttare via la spazzatura o ad andare a comprare il latte, lasciando ai compagni di scuola il compito di accompagnarlo all'adolescenza. Il riformatorio diventerà il trampolino per il tuffo nel mare della vita. Recensione ❯
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Un vero caposaldo di rappresentazione epica, un testo decisamente poliedrico. Drammatico, Svezia1957. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il cavaliere Antonius Blok torna dalla crociata col suo scudiero. È stanco e deluso, demotivato e silenzioso. Espandi ▽
Il cavaliere Antonius Block sta facendo ritorno al proprio castello con il suo scudiero dopo aver partecipato alla Crociata in Terra Santa. L'incontro con un personaggio dal mantello nero determinerà il resto del viaggio. Si tratta della Morte che accetta una sfida a scacchi rinviando quindi il suo compito. La partita ha inizio ma poi il viaggio riprende. Sul percorso Block incontrerà una coppia di attori con il loro bambino, una strega e altri personaggi. Bergman si interroga a livello altissimo sul silenzio di Dio e su ciò che sarà dell'uomo dopo la sua dipartita e lo fa attraverso una varietà di registri diversi. Il regista teatrale riflette sul potere della rappresentazione, l'uomo 'politico' mostra la devastazione della peste. Il film si rivela, ad ogni rilettura, un testo decisamente poliedrico. Recensione ❯
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Tratto dal romanzo di Stephen King, un film memorabile, efficace soprattutto nella descrizione del carattere del protagonista. Drammatico, USA1994. Durata 139 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Andy viene condannato nel 1947 a due ergastoli per aver assassinato sua moglie e l'amante. Espandi ▽
Andy Dufresne, trentacinquenne vicepresidente di una banca, nel 1947 viene condannato a due ergastoli per aver ucciso la moglie e il suo amante. Si tratta di un processo in cui ci sono solo indizi. La prigione a cui viene inviato è quella di Shawshank in cui il regime imposto dal direttore Norton è molto rigido. Dufresne diventa amico di Ellis, un afroamericano in grado di far arrivare dall'esterno prodotti altrimenti non disponibili. In Andy cresce, nel corso degli anni, il desiderio della fuga.
Un film alla cui base c'è il racconto "Rita Hayworth" di Stephen King pubblicato nel 1982 e, all'epoca, con tematiche differenti dalle opere a cui lo scrittore aveva abituato i suoi estimatori.
Frank Darabont porta nei cinema una sceneggiatura scritta da lui stesso che finisce con il mostrare due volti. Quello meno convincente è dato da alcuni elementi della narrazione che risultano o troppo esplicativi o legati a stereotipi del genere carcerario. Dove invece il film risulta efficace è nella descrizione del carattere di Andy che mantiene una propria integrità nonostante tutto. Recensione ❯
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Film concepito e costruito per essere definitivo, come memoria, opera d'arte e documento. Drammatico, USA1993. Durata 200 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Tratto dal libro di Thomas Keneally è la vera storia di Oscar Schindler, industriale tedesco. Espandi ▽
Tratto dal libro di Thomas Keneally, è la vera storia di Oskar Schindler, industriale tedesco che nel 1938 capisce che è bene legarsi ai comandanti militari. Quando gli ebrei sono relegati nel ghetto di Cracovia, Schindler riesce a farsene assegnare alcune centinaia come operai in una fabbrica di pentole. All'inizio sembra sfruttarli, in realtà li salva. Di fronte alla persecuzione, trasformerà quella prima iniziativa in una vera missione, fino a comprare letteralmente le vite di quasi milleduecento ebrei. La qualità cinematografica è altissima, l’impressione in chi vede il film è profonda; molto studiata è la mediazione fra il cuore e il pensiero. Il regista ha usato il bianco e nero ispirandosi ai documentari dell'epoca nelle sequenze corali e alle immagini espressioniste nelle scene private. Un film concepito per essere definitivo, come memoria, opera d'arte e documento. Recensione ❯
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Due generali francesi della prima guerra mondiale ordinano, per ambizione e stupidità, un inutile attacco suicida. Espandi ▽
Due generali francesi della prima guerra mondiale ordinano, per ambizione e stupidità, un inutile attacco suicida. Quando questo fallisce, i due accusano di codardia i soldati e stabiliscono che ne vengano fucilati tre a caso come esempio per la truppa. Nonostante gli sforzi d'un onesto colonnello, le sentenze vengono eseguite: uno dei condannati, ferito, viene portato davanti al plotone in barella. Recensione ❯
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Il maestro dei rapporti famigliari eleva il suo linguaggio con un'amara analisi delle disuguaglianze sociali. E diventa un classico vivente. Drammatico, Giappone2018. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La famiglia, per definizione, non si sceglie. O forse la vera famiglia è proprio quella che si ha la rara facoltà di scegliere. Espandi ▽
In un umile appartamento vive una comunità di persone che sembra unita da legami di parentela. Così non è, nonostante la presenza di una nonna, di una coppia e una bambina trovata per strada. La famiglia, per definizione, non si sceglie, o forse la vera famiglia è proprio quella che si ha la facoltà di scegliere. Il “libero arbitrio parentale” è un tema ricorrente nel cinema di Kore'eda: dallo scambio di figli di Father and Son alla sorellanza estesa di Little Sister.
Buoni, cattivi, giusto e sbagliato, diventano concetti ribaltati sullo spettatore e sui suoi dubbi, con una padronanza della narrazione che guarda Akira Kurosawa, ancor più che al consueto termine di paragone di Ozu. Con Un affare di famiglia si ride, ci si commuove e si rischia di finire con il cuore in frantumi. Mai così pessimista, e mai così lucido, Kore-eda è ormai un classico vivente. Recensione ❯
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Dal "Postino" di Cain, il capolavoro di Visconti che aprì le porte al Neorealismo. Drammatico, Italia1943. Durata 135 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Gino, un vagabondo, arriva allo spaccio di Bragana, uomo rozzo che ha una moglie, Giovanna, troppo bella per lui. Gino mangia e non paga, allora il pr... Espandi ▽
Gino, un vagabondo, arriva allo spaccio di Bragana, uomo rozzo che ha una moglie, Giovanna, troppo bella per lui. Gino mangia e non paga, allora il proprietario gli fa fare il meccanico per risarcirsi. Fra Gino e Giovanna nasce qualcosa, anche se non espressa all'inizio. Poi i due diventano amanti. Gino cerca di "ravvedersi", si allontana. Vaga di paese in paese, ma poi incontra di nuovo i coniugi e la relazione riprende. Giovanna, che ormai odia il marito, istiga Gino ad ucciderlo. Lui ne è sconvolto, ma la donna è molto persuasiva e alla fine lo convince. Bragana viene ucciso. Gino si instaura ormai come compagno ufficiale, anche di fronte alla gente, ma il rimorso e la paura degli amanti sono insopportabili, la vita è un incubo. Recensione ❯
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Un'opera dall'impianto classico che trova la via del grande schermo in un momento storicamente giusto. Drammatico, Storico, Thriller - USA2019. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il famoso caso Dreyfus che sconvolse l'opinione pubblica francese alla fine del XIX secolo. Espandi ▽
1895. Picquart, ufficiale dell'esercito francese, presenzia alla pubblica condanna di Dreyfus, capitano ebreo accusato di essere stato un informatore dei tedeschi. Picquart guadagna poi la promozione a capo della Sezione di statistica, unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. E da uomo d'onore quale è si pone la giusta domanda: Dreyfus è davvero colpevole? L’Ufficiale e la Spia è un’opera di impianto classico che arriva nel momento giusto. È indispensabile mostrare ora, con un film capace di arrivare al grande pubblico, come il Potere sia in grado di costruire falsificazioni e sconvolgere vite.
Attraverso la figura di Picquart Polanski ci ricorda la necessità di andare al di là delle proprie convinzioni di fronte all’ingiustizia e ci interroga sulla morale dei nostri tempi. Recensione ❯
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