Ossessione

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Un film di Luchino Visconti. Con Clara Calamai, Massimo Girotti, Juan De Landa, Elio Marcuzzo, Vittorio Duse.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 135 min. - Italia 1943. MYMONETRO Ossessione * * * * 1/2 valutazione media: 4,50 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
stefanocapasso venerdì 8 dicembre 2017
l'altro come speranza di cambiamento Valutazione 5 stelle su cinque
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No
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Quando Gino, vagabondo arrivato con un camion, entra nell’osteria del Bragana e incrocia lo sguardo con Giovanna, moglie dell’oste, la molla della passione trai due scatta immediatamente. Divisi tra il desiderio di lui di lasciare la locanda insieme, e il bisogno di lei di avere qualcosa di certo, il rapporto tra i due vive momenti di alti e bassi fino all’evento tragico della morte del Bragana. Le cose continueranno a procedere in modo sempre più drammatico.
Ossessione di Luchino Visconti è un bellissimo film considerato capostipite del neorealismo, e tra i più importanti in assoluto del cinema Italiano. Ispirandosi ai noir americani e alle tendenze del realismo poetico francese, Visconti tratteggia una storia esemplare della condizione di vita delle persone comuni a quel tempo. [+]

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catcarlo venerdì 15 aprile 2016
ossessione Valutazione 4 stelle su cinque
100%
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Per il suo esordio, Visconti mette mano per secondo (dopo una non fondamentale versione francese) alla riduzione de ‘Il postino suona sempre due volte’ che ancor oggi resta la migliore: una fregatura per gli statunitensi che, per una questione di diritti con l’editore, non hanno potuto vedere per oltre trent’anni un film memorabile, realizzato da un uomo non ancora quarantenne che già dimostra la capacità di racconto e di visione che si esplicherà nel resto della sua carriera. Non ci fosse qualche lungaggine di troppo nella seconda parte – quasi due ore e mezza complessive sono eccessive – staremmo qui a parlare di un capolavoro assoluto, ma anche così il risultato raggiunge livelli altissimi riambientando il romanzo di Cain in un assolato delta ferrarese e dando l’impressione che si tratti della sua collocazione naturale. [+]

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dario domenica 19 aprile 2015
squilibrato Valutazione 2 stelle su cinque
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No
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E' una modesta imitazione del noir americano, girata bene - un ottimo bianco e nero - quanto priva di concretezza e di credibilità. All'epoca una novità per il cinema italiano, ma il risultato è parodistico e provinciale. Girotti è inadatto al ruolo, la Calamai fa del suo meglio. Non ci sono le facce adatte, le espressioni sono pesantemente teatrali e fisse, la regia barocca, con tanti svolazzi e poca sostanza. Le scene sono prevedibili e la vicenda soffre di fatalismo di maniera. Enormemente sopravvalutato, oggi non regge.   

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luca scial� sabato 23 febbraio 2013
una fuga finita in tragedia Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Dietro a un furgone si nasconde un vagabondo, che s'intrufola in uno spaccio consumando senza pagare. Il proprietario lo insegue per farsi pagare ma non avendo soldi decide di fargli fare qualche lavoretto per farlo sdebitare. Ma il vagabondo è attratto da sua moglie e non appena il padrone di casa si allontana per qualche ora, consuma il tradimento con lei. I due provano attrazione ma le loro strade si dividono, per poi ritrovarsi e imboccare un tunnel che li porta a commettere peccati sempre più gravi fino al tragico epilogo.
Strepitoso esordio per Luchino Visconti, che traspone Il postino suona sempre due volte, di James Cain. Due gli elementi innovativi che apporta nel cinema: il tema del tradimento e l'ambientazione in una piccola città: Ferrara. [+]

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albydrummer martedì 24 gennaio 2012
delusione totale!!! Valutazione 1 stelle su cinque
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Scarso,mediocre..da evitare!!!

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mondolariano lunedì 4 aprile 2011
un affresco dell'italia rurale Valutazione 4 stelle su cinque
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“Ossessione” propone per la prima volta l’idea dell’uomo traviato dalla donna, pronto a commettere un omicidio per amor suo. E’ un’idea che il cinema americano riprenderà nel ’44 con “La fiamma del peccato” e “Il postino suona sempre due volte”. Se la “fiamma” può definirsi il miglior film noir in assoluto, “Ossessione” si colloca a pari merito in quanto anticamera del Neorealismo. Ciò che maggiormente colpisce è lo straordinario affresco dell’Italia negli anni ’40, uno spaccato di vita rurale nella bassa padana, con le autostrade semideserte e gli “autogrill” come bettole di campagna. Sembra di sentire il profumo dei tini salire dalla cantina, mentre l’odore della benzina si mescola con l’afa agostana che aleggia sul Po. [+]

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il cinefilo domenica 2 gennaio 2011
dramma di impressionante intensità Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
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Era difficile pensare un titolo migliore per la vicenda raccontata(il regista si è ispirato al romanzo IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE di James Cain e,pare,anche al modello cinematografico del francese Jean Renoir)in cui una coppia di amanti(la moglie del gestore di una locanda e un vagabondo)vedono la loro vita frantumarsi dopo aver commesso un omicidio che avrebbe dovuto,secondo la loro illusoria visione delle cose,garantirgli una"serenità"e una stabilità per gli anni a venire.
La passione che lega i due amanti è attraversata da una profonda(persino eccessiva)linea di malinconia che degenera ulteriormente col passare del tempo e che Visconti riesce ad inquadrare con una maestria tale da renderlo pienamente degno della fama che si è portato dietro come uno dei"grandi"del cinema italiano. [+]

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il caimano lunedì 29 novembre 2010
sensuale Valutazione 4 stelle su cinque
38%
No
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Si tratta dell'adattamento in salsa italiota del romanzo "The postman always rings twice", che di lì a poco sarebbe stato portato sugli schermi hollywoodiani da Lana Turner e Glenn Ford. Qui i due protagonisti possono rivaleggiare e a ddirittura superare i due attori americani quanto a fascino e sensualità, che Visconti riesce grazie al suo occhio generoso e vorace, ad esaltare. I corpi sembrano palpitare, sudati nell'afa di una torrida estate nella bassa padana. Giovanna è volgare e famelica allo stesso tempo, Gino semplicemente bellissimo nella sua canotta bianca madida. Il gusto visivo di Visconti è insuperabile. La costruzione narrativa un crescendo di ansia, in cui lo spettatore si immerge completamente nelle torbide atmosfere, e presto inizia a parteggiare per le due incolpevoli vittime  della situazione. [+]

[+] errore su glenn ford....e... (di maria cristina nascosi sandri)
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germi86 venerdì 25 giugno 2010
neorealismo Valutazione 4 stelle su cinque
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capolavoro di luchino visconti,tratto dal romanzo"il postino suona sempre due volte" storia di un amore,storia di un ossessione,un film coraggiso all'epoca..grandi i tre protagonisti,massimo girotti clara calamai e anche juan de landa,ottima interpretazione. Capolavoro neorealista.

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g. romagna martedì 9 febbraio 2010
ossessione Valutazione 4 stelle su cinque
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Gino Costa (Massimo Girotti), giovane bello e vagabondo, si innamora di Giuliana (Clara Calamai), moglie -pur non essendone certo mai stata innamorata- del più anziano e pingue locandiere Giuseppe (Juan De Landa). La passione tra i due è fortissima, ma anche il vincolo matrimoniale che forzatamente lega lei al marito. Per riuscire a vincere questo ostacolo, i due decidono di mettere in atto un folle gesto che condizionerà, da lì in poi, le loro vite a venire. Magnifico e coroposo dramma sentimentale dalla trama semplice, nonchè ispirato al romanzo Il Postino Suona Sempre Due Volte di James McCain, Ossessione è un film che dipinge in maniera mirabile il sentimento passionale imprigionato dalle ferree catene del senso di colpa, che si impadronisce prima dell'uno, poi dell'altro protagonista. [+]

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