carloalberto
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martedì 8 dicembre 2020
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la trama sottile
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Il carro funebre. L’orologio fermo. La strada bianca. La bara aperta. Il volto. La morte. La governante. I giovani amici. La nuora. Il figlio. I ricordi. Un amore. La madre. Un viaggio in auto. Gli onori alla carriera. La solitudine. La vecchiaia. Il volto. Ancora il volto. Il primo piano. Un sogno. L’incubo.
La trama sottile di irrealtà di cui è intessuto il nostro vivere quotidiano.
Ultronea ogni definizione.
Non classificabile.
Non traducibile, come ogni opera d’arte, in nessun altro linguaggio, men che mai prosastico.
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fabio
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mercoledì 6 marzo 2019
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un viaggio nella memoria alla fine della vita
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Un viaggio di un anziano medico per ricevere una onoreficenza diventa lo spunto per sognare, ricordare e riflettere sulla propria vita.
Il film è una dura condanna dell'egoismo e l'indifferenza che alberga nel cuore degli uomini ma vuole anche intravvedere la speranza nella gioventù.
Ci sono i dubbi spirituali sul dopo vita, che già erano ben più centrali nel settimo sigillo. Attraverso il sogno vengono evocati luoghi e persone che hanno avuto importanza ma con le quali non è più possibile comunicare. L'angoscia del vivere è palpabile ma si alterna a momenti di vera serenità e gioia, ritrovare il posto delle fragole, la propria infanzia.
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onufrio
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giovedì 13 ottobre 2016
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viaggio fra i vivi ricordi del passato
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Burbero (ma non troppo) luminare svedese, l'anziano professore Isak Borg deve recarsi a Stoccolma per ritirare un prestigioso riconiscimento a sancire la sua intera vita dedicata alla professione. Di notte strani incubi lo tormentano, decide di partire in auto verso Stoccolma, con lei verrà la nuora Marianne col quale il rapporto sin qui è sempre stato freddo e distaccato per via del carattere del Professore. Il viaggio diventa una sorta di analisi per il vecchio uomo che ormai giunto agli sgoccioli della propria vita prova a farne un resoconto partendo da dove tutto ebbe inizio, in un luogo dove da bambino trascorreva delle splendide vacanze insieme alla numerosa famiglia in quello che lui chiamava "Il Poste delle Fragole".
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Burbero (ma non troppo) luminare svedese, l'anziano professore Isak Borg deve recarsi a Stoccolma per ritirare un prestigioso riconiscimento a sancire la sua intera vita dedicata alla professione. Di notte strani incubi lo tormentano, decide di partire in auto verso Stoccolma, con lei verrà la nuora Marianne col quale il rapporto sin qui è sempre stato freddo e distaccato per via del carattere del Professore. Il viaggio diventa una sorta di analisi per il vecchio uomo che ormai giunto agli sgoccioli della propria vita prova a farne un resoconto partendo da dove tutto ebbe inizio, in un luogo dove da bambino trascorreva delle splendide vacanze insieme alla numerosa famiglia in quello che lui chiamava "Il Poste delle Fragole". L'attore protagonista, Victor Sjostrom, si erge nel suo splendore accompagnato da due importanti presenze femminili come Ingrid Thulin e Bibi Andersson.
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aristoteles
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sabato 19 settembre 2015
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il viaggio di una vita.
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Adoro Bergman,riesce ad esprimere concetti profondissimi con una grande semplicita'.
Un viaggio in macchina e si racconta una vita intera.
Ricordi intramontabili di gioventù, l'amore e gli affetti più cari.
Malinconia e dolcezza si mescolano nei sogni di un uomo anziano ,affiorano vecchi rimorsi ma anche la speranza di riparare e ricominciare attraverso consigli paterni.
Un film positivo che induce lo spettatore a guardarsi dentro,a consigliargli di condurre una vita non egoistica.
Perché effettivamente,alla fine del viaggio,l'unica cosa che conta sono gli affetti e nulla più.
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salvatoregal91
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giovedì 28 maggio 2015
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il capolavoro di bergman
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Il cinema è per me un bisogno , come mangiare , bere o dormire ed è completamente integrato in ogni cellula del mio corpo . Con questo frase , Ingmar Bergman , spiega la sua personalità e la passione senza limiti verso il cinema , che deve molto a lui per aver realizzato uno dei film più belli della storia . Nell'arco di una giornata l'anziano professore Borg, andando a ritirare il riconoscimento per il suo impegno nel campo scientifico, dopo cinquant'anni di attività, all'università di Lund a Stoccolma , farà i conti con la propria esistenza tra presente e passato , sogno e realtà , in compagnia della nuora e di altri personaggi stravaganti .
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Il cinema è per me un bisogno , come mangiare , bere o dormire ed è completamente integrato in ogni cellula del mio corpo . Con questo frase , Ingmar Bergman , spiega la sua personalità e la passione senza limiti verso il cinema , che deve molto a lui per aver realizzato uno dei film più belli della storia . Nell'arco di una giornata l'anziano professore Borg, andando a ritirare il riconoscimento per il suo impegno nel campo scientifico, dopo cinquant'anni di attività, all'università di Lund a Stoccolma , farà i conti con la propria esistenza tra presente e passato , sogno e realtà , in compagnia della nuora e di altri personaggi stravaganti . Varie sono le tematiche trattate tra cui il rapporto genitore e figlio, il fallimento in rapporto alle reali fondamenta della vita , il cambiamento condizionato dal tempo , analizzato con un'estetica straordinaria all'inizio del film con degli orologi senza lancette, durante un suo sogno . L'esistenza di Dio ricercata nelle domande dei giovani in viaggio , in cui si rivede il professore nei ricordi nostalgici , sottolineando l'importanza fondamentale degli affetti ,linfa primaria per arrivare alla felicità . Un film-bilancio , alquanto doloroso per le scelte che ci contraddistinguono nel cammino , lungo o breve , in questa vita impevedibile . Ci troviamo davanti ad un film senza tempo , degno di ogni riconoscimento , perchè mai nessuno come il regista svedese è riuscito a trattare i temi esistenziali con tale semplicità e delicatezza . Un capolavoro, inarrivabile, del secolo scorso.
Salvatore Galizia
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aldo marchioni
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giovedì 16 aprile 2015
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una magnifica sensazione
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Visto di recente in un cineclub.
Non ho molto da aggiungere a quanto scritto da latri, se non che, quando sono uscito, avevo una magnifica sensazione di profondo benessere interiore, sensazione che è durata a lungo.
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mrmassori
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mercoledì 4 febbraio 2015
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capolavoro immortale
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Non solamente un Film, ma un'opera d'arte a 360°. E' un Capolavoro Immortale ed una pietra miliare della storia del Cinema. Senza alcun dubbio è tra i miei 15 film preferiti in assoluto.
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mike91
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lunedì 6 ottobre 2014
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acqua fresca a cui dissetarsi
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Un vecchio solitario e individualista deve andare a festeggiare il giubileo della sua professione medica, alla quale egli ha dedicato la vita con molta abnegazione. Parte in macchina con la nuora, che all'inizio non pensa benissimo di lui, e si ferma nel posto dove abitava da ragazzo. Qui lo colgono parecchi ricordi, non sempre piacevoli, e durante il viaggio farà dei rocamboleschi incontri che in qualche modo apriranno la sua concezione della vita, e lo porteranno a ripensare profondamente il processo esistenziale, fatto di scelte e di decisioni spesso votate all'indifferenza verso gli altri, che lo hanno portato a quel punto. Sarà proprio il viaggio con la nuora fine e intelligente e il fortuito incontro con un trio di strambi ragazzi a produrre la scintilla che metterà in moto il suo cambiamento di paradigma interiore: solo attraverso il contatto umano si possono superare dolore e solitudine, e il nostro caro vecchio lo scoprirà in una giornata ripiena di sogni e di incubi.
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Un vecchio solitario e individualista deve andare a festeggiare il giubileo della sua professione medica, alla quale egli ha dedicato la vita con molta abnegazione. Parte in macchina con la nuora, che all'inizio non pensa benissimo di lui, e si ferma nel posto dove abitava da ragazzo. Qui lo colgono parecchi ricordi, non sempre piacevoli, e durante il viaggio farà dei rocamboleschi incontri che in qualche modo apriranno la sua concezione della vita, e lo porteranno a ripensare profondamente il processo esistenziale, fatto di scelte e di decisioni spesso votate all'indifferenza verso gli altri, che lo hanno portato a quel punto. Sarà proprio il viaggio con la nuora fine e intelligente e il fortuito incontro con un trio di strambi ragazzi a produrre la scintilla che metterà in moto il suo cambiamento di paradigma interiore: solo attraverso il contatto umano si possono superare dolore e solitudine, e il nostro caro vecchio lo scoprirà in una giornata ripiena di sogni e di incubi. Si ricorderà del posto delle fragole della sua infanzia, simbolo di un'innocenza perduta che d'improvviso sembra di nuovo raggiungibile, o perlomeno meno distante, mentre il tempo avanza e i respiri di vita si contano sulle dita di una mano.
Un film profondo e bello, necessario come acqua nel deserto, luminoso ma di una sommessa luce riservata, abbagliato d'innocenza come il sorriso di un bambino.
Caspita, se il paradiso esistesse lo darebbero almeno una volta a settimana, se non una al giorno...
Una storia poetica sul tempo che passa, sulle occasioni perdute, che ci sfuggono di mano, e sulla possibilità, sempre viva, di scoprire d'un tratto qualcosa di nuovo, come una scintilla di cambiamento interiore che sembra provenire dal nulla ma che illumina tutto di un fuoco inatteso...
Lascia dentro una profonda impressione, come un quadro.
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schiaffaffo
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venerdì 11 luglio 2014
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il posto delle fragole... sensazionale
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Questo film è decisamente un capolavoro della cinematografia.... non mi dilungo nella recensione, perchè sarebbe inutile.... è inutile "commentare riassumendo il film", correte a vederlo!! :)
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luigi chierico
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giovedì 13 marzo 2014
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un sogno
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Non credo che ci sia qualcuno che non abbia mai avuto la fortuna di vedere questo memorabile capolavoro, diversamente consiglio di non farsene mancare l’occasione.
Tutti hanno sognato ed ancora sognano, tutti si interrogano come interpretare quel che credono di aver vissuto, o quel che hanno vissuto. La verità si confonde con la fantasia, con l’immaginazione. Il passato col presente, il presente col futuro.
Il passato torna prepotentemente alla mente e spesso sconvolge il dolce sonno, il riposo diventa incubo, il risveglio un rimprovero. Ma ci sono anche tanti cari ricordi che affiorano alla mente, tornano alla luce per far sorridere chi più non sorride alla vita.
Ci sono sogni misteriosi a preoccupare l’anziano e solitario dott.
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Non credo che ci sia qualcuno che non abbia mai avuto la fortuna di vedere questo memorabile capolavoro, diversamente consiglio di non farsene mancare l’occasione.
Tutti hanno sognato ed ancora sognano, tutti si interrogano come interpretare quel che credono di aver vissuto, o quel che hanno vissuto. La verità si confonde con la fantasia, con l’immaginazione. Il passato col presente, il presente col futuro.
Il passato torna prepotentemente alla mente e spesso sconvolge il dolce sonno, il riposo diventa incubo, il risveglio un rimprovero. Ma ci sono anche tanti cari ricordi che affiorano alla mente, tornano alla luce per far sorridere chi più non sorride alla vita.
Ci sono sogni misteriosi a preoccupare l’anziano e solitario dott. Jsak Borg In procinto di partire per il suo giubileo di dottorato, un passato non del tutto sepolto ed avvolto in un silenzio che solo la morte può concedere. Ed è proprio questo uno dei punti cardine su cui il regista si dibatte tramite il suo personaggio: la vita e la morte; la fede, l’al di là e Dio.
Quando s’appresta l’ora della notte eterna ci si chiede se si va incontro all’eterna luce,si è più capaci a perdonare, si è più buoni e più pronti a riconoscere i propri torti fatti a figli, ai parenti, agli amici e alle persone che ci sono state vicine nei momenti belli ed in quelli brutti.
Il dott. Jsak Borg, turbato da un sogno che vede premonitore, si avvia a compiere il viaggio che lo porterà là dove è atteso, ma anche nel passato, indietro negli anni, recuperando quella tenerezza che ha fatto mancare. Ospiterà in auto, col sorriso sul volto, tre giovani ragazzi esuberanti e festosi che lo festeggeranno, una coppia litigiosa di sposi a cui il dott.Jsak non darà più ospitalità nella sua auto.
Il viaggio è un ritorno al passato, all’età giovanile, agli incontri sui prati, tra i boschi, là dove, oltre che raccogliere le fragole, si raccoglievano i primi impulsi d’amore.
I ricordi si tramutano in visioni, e le visioni in sogni, “ed il naufragar è dolce in questo mare”.
Riaffiorano alla mente i volti, i gesti le parole e si rincorrono come nubi vaganti nel cielo, si raggiungono, si confondono per poi disperdersi.
Victor Sjöström presta il suo volto al dott. Jsak Borg ed è assolutamente grandioso,superlativo. Basterebbe la scena in cui rivede Sara per fare di questo film, un film memorabile.
Il film in bianco e nero, ancora una volta, con il contrasto e le tonalità che distinguono queste tinte, regala fotografie bellissime anche se soltanto di un orologio senza lancette, che comunque ricorda: “tempus fugit”.
Un’allocuzione in latino saluterà il dotto dottore al momento della sua premiazione per i 50 anni di carriere.L’effetto di quelle parole hanno del solenne.
Quanta tristezza nel dialogo dei film d’oggi, tanti ragazzini e ragazzotti a caccia di banalità,
tante fanciulle pronte a tutto, prive di sogni e di purezza.
Per le loro doti artistiche rivedremo tante altre volte Bibi Andersson, Max von Sydow, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand( e Max von Sydow.
“Isaak, caro, le fragole ormai sono finite”.
Ci sono quelle coltivate su tutti i mercati, come gli amori a basso prezzo, ma non più quelle di bosco, profumate e difficili da trovare, raccogliere e gustare.Chigi
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